44 research outputs found

    Lo sviluppo ambiguo: nuovi progetti sulla terra ma per chi? Riflessioni a partire dal caso maliano

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    The paper focuses on the new season of big irrigation projects and their impacts on local territories of the Sahelo-sudanese belt. By analyzing the role of the Malian State and its new development cooperation policies, we want to highlight some elements of ambiguity and certain less visible mechanisms, deeply hidden behind the public declarations of land offer

    Cómo la réplica del modelo del distrito industrial del noreste italiano ha fallado en Timisoara (Romania)

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    Italy's industrial districts of the Northeast are often cited as beings models of success due to their economic organisation, thus they have almost become an archetypal myth. One of the reasons for the Northeastern firms' success is proximity (both geographical and relational), particularly with regard to the creation and development of the districts and their innovative and competitive capacity on a global scale. Our research compares the structures of proximity in Montebelluna, an industrial district in Northeast Italy, with Timisoara (in Romania), which has been one of the more favoured areas of delocalisation for Veneto firms. This comparison made it possible to focus on the non-economic categories (such as trust, face-to-face relations, cooperative attitudes, local context…) that have contributed to a large part of their success, although, in reality, they are often overvalued. Above all, the analysis reveals how these Italian industrial districts have concealed an unequal distribution of power, not only inside the firms and between the firms, but also between the firms and their delocalised territories. Today the "Northeast" model is questioned and debated; however a rethinking of regional dynamics is only possible if these hidden dimensions of district development are taken into consideration. Los distritos industriales del noreste italiano son considerados frecuentemente como modelos de éxito por su organización económica y por eso se han vuelto casi un mito arquetípico. Una de las razones de este éxito es la proximidad (sea geográfica que relacional), particularmente en lo que respecta a la creación y desarrollo de los distritos y a sus capacidades de innovación y competitividad global. Esta investigación compara Montebelluna, un distrito en el noreste italiano, con Timisoara (Romania) que ha sido una de las áreas de deslocalización preferidas de las firmas vénetas. Esta comparación ha permitido centrar la atención en las categorías no económicas (como la confianza, las relaciones cara a cara, las actitudes cooperativas y el contexto local...) que han contribuido a su éxito, pero que en realidad son a menudo sobrevalorados. Sobre todo, este análisis revela como estos distritos han ocultado una distribución inicua del poder, no solo al interno de las firmas y entre ellas, sino también entre las firmas y sus territorios deslocalizados. Hoy el modelo "noreste" es cuestionado y discutido; sin embargo, un replanteamiento de las dinámicas regionales solo es posible si se toman en consideración estas dimensiones ocultas de desarrollo de distrito

    La geografia per l'internazionalizzazione delle universit\ue0 africane: il progetto Audis-Edulink (ACP-EU cooperation programme in higher education)

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    The paper presents the pedagogical framework and tools used during the Phase 1 of the \u201cAfrican Universities International Dimension Strengthening\u201d (AUDIS) project (funded under the ACP-EU EDULINK Programme). Phase 1 consists of a needs assessment seminar whose aim is to identify the needs of African partner universities. The event took place at the University Gaston Berger, St Louis, Senegal, from 3 to 5 December 2007

    La SAED: tra irrigazione e sviluppo locale nella Valle del Senegal. Prospettive di un attore territoriale

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    L'articolo illustra le strategie territoriali della SAED, la potente tecnostruttura che da pi\uf9 di 50 anni promuove lo sviluppo dell'agricoltura irrigua nella Valle del Senegal

    Alla prova del terreno: metariflessioni sulla prossimit\ue0

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    Come ci approssimiamo ai territori e agli attori delle nostre ricerche? In che misura la prossimit\ue0 geografica temporanea, creata dall\u2019essere sul campo, facilita l\u2019attivazione di altre prossimit\ue0 \u2013 istituzionale, sociale, cognitiva e organizzativa (Boshma, 2005) \u2013 e la costruzione della conoscenza? Come le altre prossimit\ue0 vincolano e/o influenzano l\u2019approssimarsi al terreno e agli attori oggetto di indagine? Con quali effetti e quali implicazioni? A partire dalle esperienze di lavoro di campo vissute - nelle terre irrigue dell\u2019Africa saheliano-sudanese e nei territori della delocalizzazione delle imprese venete -, si vogliono sondare le prossimit\ue0 che, attraverso l\u2019attivit\ue0 di campo, si creano tra ricercatori e territori-attori di studio per comprenderne le implicazioni e le ricadute nel processo di costruzione della conoscenza. La prossimit\ue0 (declinata nelle sue diverse accezioni), infatti, \ue8 un fattore che pu\uf2 favorire od ostacolare l\u2019apprendimento, la creazione di nuove conoscenze e l\u2019innovazione (Boshma, 2005; Torre e Rallet, 2014). \uc8 \u201cun concetto relativo che dipende da chi guarda, dall\u2019oggetto osservato e dal contesto geografico in cui avviene l\u2019osservazione\u201d (Vieillard-Baron, 2005). Ci introduce in una prospettiva relazionale in quanto l\u2019approssimarsi, l\u2019avvicinarsi al terreno di ricerca, acquisiscono senso e significato a partire dalla soggettivit\ue0 del ricercatore e dal suo modo di porsi nel e con il proprio terreno e anche da come \u201cil terreno\u201d risponde, reagisce alle sollecitazioni ricevute. L\u2019approssimar-e/-si e all\u2019opposto il metter-e/-si a distanza non sono, infatti, un\u2019operazione unilaterale n\ue9 tantomeno neutrale: comportano la ridefinizione delle relazioni, delle posizioni reciproche; sono, di fatto, lo specchio delle relazioni di potere in gioco. L\u2019approssimarsi fa riferimento a situazioni contingenti, a geografie in movimento, interlocali che attraverso lo spostamento del ricercatore tra il suo territorio di partenza e il territorio oggetto della ricerca (territorio d\u2019arrivo) mettono in connessione diversi luoghi contemporaneamente. Le riflessioni sulla prossimit\ue0 geografica nel suo intreccio con le altre prossimit\ue0 ci sembrano strumenti utili a problematizzare gli \u201cspostamenti\u201d (Katz, 1994) di \u201cavvicinamento al\u201d e di \u201cdistanziamento dal\u201d terreno, che i geografi praticano nello svolgimento del lavoro di campo, e il ruolo del terreno, inteso come the \u2018where of method\u2019, cui \ue8 riconosciuta una sempre maggiore importanza nell\u2019influenzare la natura delle conoscenze accessibili al ricercatore (dai primi lavori di Haraway, 1988; Massey, 1993; Rose, 1997, ai pi\uf9 recenti di Sin, 2003; Anderson et al., 2010)

    Percorsi didattici nel delta del Po

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    This report, about an excursion on the Po Delta during the 47th Congress of the AIIG, submits a formative proposal for students. They can analyse the problematic reality of the Po Delta Park living an experience of fieldwork with a geographical approach. The methodology is based on two aspects: the direct contact with the territory and the dialogue with the local witness

    Grandi progetti di sviluppo e risposte locali. L\u2019irrigazione della Valle del Senegal

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    Grandi progetti di sviluppo, territorializzazione idraulica e territorialit\ue0 sono le parole chiave per leggere le dinamiche territoriali innescate dai progetti di irrigazione nella Valle del Senegal dall\u2019indipendenza (1965) ad oggi: da un lato, le logiche e i percorsi della SAED, la potente Societ\ue0 nazionale incaricata dallo Stato di costruire un territorio nuovo e moderno fondato sull\u2019irrigazione; dall\u2019altro, le risposte locali o meglio le trasgressioni, messe in atto dalle societ\ue0 nel tentativo di adeguare i grandi progetti ai bisogni e alle caratteristiche (ambientali, sociali, politiche e culturali) del loro territorio

    Irrigazione e tradizione nella Valle del Senegal: logiche di progetto e territorialit\ue0 a confronto

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    The paper dials with the impacts of irrigation projects on the local territories and territorialities (traditional land tenure system and the "modern" one)

    Prossimit\ue0 di vita: soggiorno lungo chez l\u2019habitant

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    Il contributo presenta una lettura riflessiva e critica del lavoro sul campo realizzato dall'autrice in Senegal in una situazione di osservazione particolare: l\u2019esperienza di prossimit\ue0 di vita attraverso un soggiorno lungo \u201cchez l\u2019abitant\u201d, presso una famiglia senegalese di Saint-Louis. L'obiettivo \ue8 quello di analizzare i fattori che hanno favorito l'avvicinamento al terreno nelle sue dimensioni di luogo di ricerca e allo stesso tempo di luogo di vita e di incontro con la cultura locale
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