90 research outputs found

    Tra connessioni e disconnessioni: riflessioni a partire dai cinquant'anni del FESPACO

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    L'articolo, contenuto nel Dossier AFRICA'S PLANETARY FUTURES, partecipa a una riflessione interdisciplinare sulle trasformazioni e le pratiche discorsive che investono oggi il continente africano, coniugando punti di osservazione continentali e diasporici: "Africa is experiencing a momentous technological turn and undergoing vast spatial and temporal reconfigurations, which have to do with the acceleration of the dynamics of mobility and circulation, structural demographic shifts and attendant issues of social health, the emergence of new urban forms and life styles, as well as innovative artistic and cultural practices. Furthermore, and contrary to long-held representations, it is increasingly assumed that the continent is the last frontier of capitalism, a key laboratory of the world in the making, and a place where the future of life itself, of the Earth and of the human and other species might be played out (Mbembe 2016)" (Editorial -Europeansouth journal) In questa prospettiva, il cinquantenario del Fespaco, storico festival panafricano di cinema e televisione di Ouagadougou (Burkina Faso), si offre come osservatorio significativo su pi\uf9 piani che si estendono dalla congiuntura socio-politica del paese nel quadro dell'Africa centro-occidentale, al panorama audiovisivo connotato da modi e forme rispondenti sia a un contesto nazionale che di area. La dimensione tecnologica, nella sua trasversalit\ue0 di impatto, interroga condizioni materiali, prassi e pratiche discorsive

    Paesaggi con figure

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    The article focuses on the performativity of urban spaces and the figures of their representation in the so problematically called “Italian Migrant Cinema.”The article focuses on the performativity of urban spaces and the figures of their representation in the so problematically called “Italian Migrant Cinema.

    Laura Bispuri. Vergine giurata (2015)

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    Recensione del film di Laura Bispuri "Vergine giurata

    I volti delle protagoniste: Anna Lajolo

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    Il contributo si inserisce nel numero monografico della rivista CSCI "Storia in divenire: le donne nel cinema italiano" e partecipa all'esplorazione e alla diffusione di "una storia in divenire" in quanto ancora ampiamente inesplorata. Nello specifico, l'intervento \ue8 dedicato alla figura di Anna Lajolo, pioniera del videotape e tra le protagoniste della scena culturale romana degli anni '60 e '70, intensa stagione di ricerca e sperimentazione

    Maghreb: un orizzonte plurale

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    A partire dall'interrogazione sull'identificativo geografico in relazione a prassi produttive, distributive e forme della fruizione, il contributo propone direttrici di attraversamento delle espressioni cinematografiche del Maghreb che, a partire dalle nazioni di riferimento, si muove verso un orizzonte che mostra la complessit\ue0 delle interazioni e delle percezioni identitarie proprio del XXI secolo e della stagione postcoloniale

    Andr\ue9 Delvaux. "Faccio film, sono felice".

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    A partire dalla met\ue0 degli anni Sessanta, Andr\ue9 Delvaux svolge un ruolo di primo piano all\u2019interno del panorama belga, configurando sia l\u2019affermazione di una personalit\ue0 registica capace di interagire significativamente con il contesto europeo, sia una partecipazione attiva alle politiche culturali e di settore del proprio paese. Assumendo l\u2019articolazione di questa duplice prospettiva, il volume si inserisce nella esigua letteratura italiana, ponendo in relazione la compatta tradizione di studi di area francofona con i contributi pi\uf9 recenti e con materiali d\u2019archivio inediti

    L'uomo dal fiore in bocca

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    Di carne e di luce. Il cinema di Abdellatif Kechiche

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    Compreso nella sezione "Autori" del volume "Il cinema nel nuovo millennio" a cura di Alessia Cervini, il contributo analizza la produzione del regista francese di origine tunisine Abdellatif Kechiche articolando sia un'analisi dei motivi narrativi e formali che caratterizzano la filmografia sia del ruolo svolto dal regista nella ridefinizione della nozione di "cinema francese", a confronto con le istanze di cittadinanza coeve, tra eredit\ue0 di passati coloniali e nuove dinamiche di mobilit\ue0

    Dell\u2019interrogare il visibile e dell\u2019aberrazione. Farah Polato in conversazione con Stefania Bona e Martina Melilli

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    Il contributo, frutto di un'interlocuzione con le artiste Martina Melilli e Stefania Bona, indaga le prassi operative e i risvolti etico-estetici della luce in relazione a questioni sensibili, come l'esposizione dei corpi subalterni e i posizionamenti dei parlanti, in contesti di forte asimmetria relazionale e di violenza sistemica quali caratterizzano i fenomeni migratori del present
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