19 research outputs found
The role of attitudes toward medication and treatment adherence in the clinical response to LAIs: findings from the STAR Network Depot Study
Background: Long-acting injectable (LAI) antipsychotics are efficacious in managing psychotic symptoms in people affected by severe mental disorders, such as schizophrenia and bipolar disorder. The present study aimed to investigate whether attitude toward treatment and treatment adherence represent predictors of symptoms changes over time. Methods: The STAR Network "Depot Study" was a naturalistic, multicenter, observational, prospective study that enrolled people initiating a LAI without restrictions on diagnosis, clinical severity or setting. Participants from 32 Italian centers were assessed at three time points: baseline, 6-month, and 12-month follow-up. Psychopathological symptoms, attitude toward medication and treatment adherence were measured using the Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS), the Drug Attitude Inventory (DAI-10) and the Kemp's 7-point scale, respectively. Linear mixed-effects models were used to evaluate whether attitude toward medication and treatment adherence independently predicted symptoms changes over time. Analyses were conducted on the overall sample and then stratified according to the baseline severity (BPRS < 41 or BPRS ≥ 41). Results: We included 461 participants of which 276 were males. The majority of participants had received a primary diagnosis of a schizophrenia spectrum disorder (71.80%) and initiated a treatment with a second-generation LAI (69.63%). BPRS, DAI-10, and Kemp's scale scores improved over time. Six linear regressions-conducted considering the outcome and predictors at baseline, 6-month, and 12-month follow-up independently-showed that both DAI-10 and Kemp's scale negatively associated with BPRS scores at the three considered time points. Linear mixed-effects models conducted on the overall sample did not show any significant association between attitude toward medication or treatment adherence and changes in psychiatric symptoms over time. However, after stratification according to baseline severity, we found that both DAI-10 and Kemp's scale negatively predicted changes in BPRS scores at 12-month follow-up regardless of baseline severity. The association at 6-month follow-up was confirmed only in the group with moderate or severe symptoms at baseline. Conclusion: Our findings corroborate the importance of improving the quality of relationship between clinicians and patients. Shared decision making and thorough discussions about benefits and side effects may improve the outcome in patients with severe mental disorders
Rapporto finale sull'impatto del sistema ISWEC nell'area marina interessata (isola di Pantelleria) dal punto di vista idrologico, dei nutrienti e metalli pesanti.
Il presente report tecnico riporta i risultati di un monitoraggio dei parametri fisici e biogeochimici della colonna d'acqua finalizzati a valutare l'eventuale impatto ambientale del sistema ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter). Il sistema è un convertitore di tipo galleggiante che utilizza l'inclinazione del fianco dell'onda per produrre energia elettrica ubicato all’interno della zona ZPS (Zona a Protezione Speciale) in prossimità dell’isola di Pantelleria (Stretto di Sicilia). I risultati ottenuti hanno evidenziato una variabilità ipotizzabile interna al sistema marino sia per quanto riguarda le principali caratteristiche chimico-fisiche delle acque che per quanto riguarda la componente biogeochimica intesa come nutrienti disciolti e metalli sia disciolti che in fase particolato
Rapporto tecnico sulle attività di campionamento della “Campagna Oceanografica CISAS_2” Crotone 07-12 dicembre 2017
Le attività di campionamento ed acquisizione dati svolte durante la campagna CISAS_2 si inseriscono in seno al progetto “Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana (CISAS)” del CNR. L’obiettivo principale del progetto CISAS è la comprensione dei processi e dei meccanismi di trasferimento di alcuni contaminanti convenzionali (metalli pesanti, POPs, radionuclidi, ecc.) e di alcuni contaminanti emergenti (PDBE, composti farmaceutici di nuova generazione, ecc.) dall’ambiente inteso come l’insieme di atmosfera-suoli-acque sotterranee-matrici marine (acque e sedimento) all’ecosistema e all’uomo. Le aree di indagine del progetto sono i Siti di Interesse Nazionale (SIN) di Priolo, Milazzo-Pace del Mela e Crotone che, per specificità e modalità di impatto antropogenico sull’ambiente, l’ecosistema e la salute umana, coprono un ampio spettro di tipologie di interesse. La campagna oceanografica CISAS_ 2 è stata dedicata alla caratterizzazione ambientale del SIN di Crotone, nonché all’identificazione delle sorgenti dei contaminanti la cui distribuzione si ritiene di interesse (per i valori di concentrazione riscontrati nelle diverse matrici ambientali e per livello di tossicità associata agli effetti degli stessi sulla salute dell’ecosistema e dell’uomo) e i pathways di deposizione nelle aree di interesse
SOS - Piattaforme e Impatti Offshore Report tecnico. I Campagna oceanografica 13-19 maggio 2018
Nell’ambito della convenzione stipulata tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare (MATTM) e il Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del
CNR (DTA), “SOS-Piattaforme & Impatti Off-Shore” è stata prevista un’indagine ambientale
nell’area di interesse di 10 piattaforme off-shore ENI presenti nella zona costiera compresa tra
Ravenna e Pescara. In particolare, le attività previste fanno riferimento alla sezione Macro-Attività
D della convenzione.
Obiettivo principale delle attività di indagine è lo studio della modalità di dispersione in mare delle
acque di produzione e una caratterizzazione chimico-fisica ed ecotossicologica delle stesse e delle
matrici ambientali (acqua, sedimenti, biota) che ricevono lo scarico. L’attività di ricerca prevede un
approccio di analisi ‘integrato’ di tipo chimico, e fisico per lo studio degli effetti della dispersione
in mare delle acque di produzione ed ecotossicologico per la valutazione di eventuali danni a
organismi selezionati dopo la loro esposizione all’acqua di produzione e all’acqua di mare prelevata
a diverse distanze dal punto di scarico. Inoltre, l’azione di ricerca è volta alla definizione di un
approccio metodologico innovativo per le future attività di monitoraggio da effettuare attorno alle
piattaforme off-shore per la verifica di processi e meccanismi di impatto sull’ambiente e
l’ecosistema principalmente da parte dello scarico di acque di produzione.
Questa relazione descrive le attività di campionamento e acquisizione dati effettuate durante la I
Campagna Oceanografica nell’ambito della convenzione “SOS-Piattaforme & Impatti Off-Shore”.
La campagna di campionamento si è svolta nel periodo 13-19 maggio 2018 a bordo del mezzo
navale ROCCO UNO della Marine Consulting International e dei mezzi navali ENI KING DAVID
e MARE GRIGIO
Campagna oceanografica Anomcity_2016
Le attività scientifiche realizzate nell’ambito di questa campagna si inseriscono all’interno di programmi internazionali e nazionali condotti per il monitoraggio dei mari europei. Nello specifico si fa riferimento ai progetti Marine Strategy Framework Directive (MSFD; Direttiva 2008/56 EC), Water Framework Directive (WFD; Direttiva 2000/60 EC) e al progetto bandiera RITMARE (SP4 - Pianificazione dello spazio marittimo: Ambiente di mare profondo). Parte delle direttive e il progetto succitati sono finalizzati allo studio di fenomeni di impatto antropico in ambiente marino superficiale e profondo e all'individuazione di azioni specifiche in grado di limitare e ridurre l’impatto antropogenico a livelli sostenibili per l’ecosistema marino. Oltre allo studio dei contaminanti prioritari, tra cui metalli pesanti e composti organici (IPA, PCB, pesticidi, etc.), le direttive MSFD e WFD prevedono lo studio di una nuova classe di contaminanti definiti “emergenti” perché risultanti principalmente dall'impiego di tecnologie e materiali innovativi, e dall'ampia diffusione di alcune sostanze nel campo della chimica, della farmacologia e della cosmoceutica.
Il progetto RITMARE dedica parte delle attività di ricerca allo studio degli effetti del marine litter, ovvero all’impatto di macro- e micro-plastiche di origine antropica in ambiente marino superficiale e profondo. Nello specifico, il progetto prevede: i) lo studio della distribuzione geografica delle micro-plastiche e le possibili zone di concentrazione in aree marine specifiche per effetto della circolazione oceanica; ii) l’impatto di tali detriti sull’ecosistema, in termini di interazione con le funzioni vitali degli organismi (soffocamenti per ingestione, riduzione di capacità funzionali specifiche, ecc.) e di rilascio di contaminanti con fenomeni di bioaccumulo/biomagnificazione nelle reti trofiche marine.
Negli ultimi anni, il gruppo di biogeochimica dell’IAMC-CNR ha realizzato una serie di campagne oceanografiche (Anomcity_2012, 2013, 2014, 2015) finalizzate allo studio dei processi di contaminazione da metalli pesanti e contaminanti organici a scala di bacino e sottobacino nel Mediterraneo occidentale. I risultati hanno permesso di individuare sorgenti di impatto, pathways di distribuzione e sorte dei diversi contaminanti nelle varie aree investigate (Bonsignore et al., 2013, 2015; Sprovieri et al., 2011, 2013; Salvagio Manta et al., 2016; Oliveri et al., 2016) nonché i cosiddetti “inventari” delle diverse tipologie di inquinati sulla base dello studio di carote di sedimento per cui è stata eseguita una datazione sulla base dei radionuclidi di Cs e Pb (dati non pubblicati).
La Campagna Anomcity_2016 è stata incentrata su due obiettivi:
1. ampliamento dello stato di conoscenze sulla distribuzione in acqua di mare (fase disciolta) di un numero selezionato di contaminanti emergenti in aree marino-costiere del Mediterraneo impattate dall’attività antropica;
2. stima di abbondanza e distribuzione delle microplastiche in aree geografiche selezionate dal progetto RITMARE, considerando i processi di trasporto nell’ambiente, e di specie target come potenziali bioindicatori di accumulo di marine litter e analisi dei potenziali effetti di trasferimento sulla rete trofica. Per quanto concerne lo studio dei contaminanti emergenti, questa campagna ha rappresentato una delle primissime esperienze a scala internazionale dedicata a tale tipologia di indagine nel Mar Mediterraneo
Coupling Lagrangian simulation models and remote sensing to explore the environmental effect on larval growth rate: The Mediterranean case study of round sardinella (Sardinella aurita) early life stages
The relationship between environmental conditions and early life-history traits of Sardinella aurita are investigated using material collected in two sites of the Central Mediterranean Sea. Individual mean daily growth during the planktonic phase has been determined by using otolith microstructure analysis, while Lagrangian simulation models allowed to estimate the daily position in space and time of each specimen from the hatching to the catch. Generalized Additive Mixed Models (GAMMs) have been implemented to explore the impact of environmental conditions at time t, t-1 day and t-2 days on the mean daily growth rate occurring at time t. Spatial analysis evidenced a wide dispersion of eggs and larvae in the coastal area of both sampling sites in correspondence to relatively warmer and chlorophyll-a enriched waters. Lagrangian simulations detected a complementary larval dispersal pathway able to transport larvae to a known retention area. Temperature at time t was the most important driver affecting the mean daily larval growth, followed by the food availability. On the other hand, models performed on lagged environmental covariates (t-1 and t-2) did not show any significant effect on the growth rate at time t. In addition to the sub-linear positive correlation between temperature and mean daily larval growth, model highlighted a decrease in the otolith core width at higher temperature that can be linked to an earlier stage of ontogeny at hatching. This study provided a useful methodological approach that takes advantage of available remote sensing data to perform ecological studies in support to fisheries management
"Global change, sostenibilità ambientale e Biodiversità": il PCTO delle classi III D e III E, indirizzo (Scienze Applicate) del Liceo Scientifico "Pietro Ruggeri" di Marsala presso l'IAS - CNR Sede Secondaria di Capo Granitola
Con la partecipazione ad Esperienza InSegna 2020 (https://www.esperienzainsegna.it/) - Cambiamento climatico e sostenibilità ambientale - organizzata dall'Associazione PALERMOSCIENZA, da martedì 18 a domenica 23 febbraio 2020 presso l'Università degli Studi di Palermo (Edificio 19 - Viale delle Scienze) - l'IAS – CNR porta a termine un'esperienza formativa di successo rivolta a 54 allievi delle classi III D e III E, indirizzo Scienze Applicate, del Liceo Scientifico "Pietro Ruggeri" di Marsala (TP) presso l'IAS – CNR – S. S. di Capo Granitola nell'ambito del Percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO ex ASL), e regolamentata dalla convenzione Prot. IAS n° 0000030 del 08/01/2020.
Il Direttore f.f. di IAS – CNR il Dottor Mario Sprovieri e il Responsabile dell'IAS – CNR Sede Secondaria di Capo Granitola, il Dottor Giorgio Tranchida, hanno promosso e supportato le attività del PCTO, anche quest'anno come negli anni passati, accogliendole come una irrinunciabile occasione per i tecnici, i tecnologi e i ricercatori di perseguire la " terza missione" degli Enti di Ricerca, attraverso l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.
Sono state 25 le unità di personale (8 ricercatori, 2 tecnologi, 11 tecnici e 4 assegnisti di ricerca) dell'IAS – CNR, Sedi Secondarie di Capo Granitola e di Palermo, che hanno lavorato in sinergia e con entusiasmo, presso la S. S. di Capo Granitola, permettendo di elaborare una proposta formativa ricca di contenuti scientifici da trasferire agli alunni delle classi III D e III E del Liceo Scientifico "P. Ruggeri". Il personale scientifico, grazie all'esperienza acquisita negli anni, è ben consapevole del fatto che le pratiche attive, come l'apprendimento collaborativo ed i piccoli gruppi di lavoro, risultano altamente produttive permettendo all'alunno di non acquisire solo conoscenze, ma soprattutto abilità e competenze.
Al fine di accrescere le opportunità di conoscenza e accendere l'interesse negli studenti, il PCTO, dal titolo "Global change, sostenibilità ambientale e Biodiversità", è stato programmato e realizzato attraverso una prima parte seminariale, un'esperienza teorico-pratica su campo (per prelevare campioni da analizzare) e una parte laboratoriale. Successivamente: i) una parte relativa a seminari teorico-pratici riguardante l'analisi statistica dei dati scientifici; ii) un gioco di ruolo finalizzato all'apprendimento collaborativo relativo dei concetti scientifici acquisiti ed, infine iii) una visita presso l'Osservatorio Regionale della Biodiversità Siciliano (ORBS) che è ospitato presso la struttura di Capo Granitola.
Il personale scientifico ha rivestito un ruolo importante, delicato, di grossa responsabilità nell'accompagnare gli alunni in questo percorso di orientamento (PCTO) e affinché tutti gli alunni "imparassero ad imparare" nel modo per loro più corretto, hanno concordato nell'utilizzare diverse metodologie didattiche efficaci quali: interdisciplinarietà, utilizzo di parole chiavi, cooperative learning, didattica laboratoriale, peer education, problem solving, role playing, studio di caso, discussione, project work.
Le metodologie didattiche utilizzate hanno consentito di valorizzare il potenziale di apprendimento
The Role of Attitudes Toward Medication and Treatment Adherence in the Clinical Response to LAIs: Findings From the STAR Network Depot Study
Background: Long-acting injectable (LAI) antipsychotics are efficacious in managing psychotic symptoms in people affected by severe mental disorders, such as schizophrenia and bipolar disorder. The present study aimed to investigate whether attitude toward treatment and treatment adherence represent predictors of symptoms changes over time. Methods: The STAR Network \u201cDepot Study\u201d was a naturalistic, multicenter, observational, prospective study that enrolled people initiating a LAI without restrictions on diagnosis, clinical severity or setting. Participants from 32 Italian centers were assessed at three time points: baseline, 6-month, and 12-month follow-up. Psychopathological symptoms, attitude toward medication and treatment adherence were measured using the Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS), the Drug Attitude Inventory (DAI-10) and the Kemp's 7-point scale, respectively. Linear mixed-effects models were used to evaluate whether attitude toward medication and treatment adherence independently predicted symptoms changes over time. Analyses were conducted on the overall sample and then stratified according to the baseline severity (BPRS < 41 or BPRS 65 41). Results: We included 461 participants of which 276 were males. The majority of participants had received a primary diagnosis of a schizophrenia spectrum disorder (71.80%) and initiated a treatment with a second-generation LAI (69.63%). BPRS, DAI-10, and Kemp's scale scores improved over time. Six linear regressions\u2014conducted considering the outcome and predictors at baseline, 6-month, and 12-month follow-up independently\u2014showed that both DAI-10 and Kemp's scale negatively associated with BPRS scores at the three considered time points. Linear mixed-effects models conducted on the overall sample did not show any significant association between attitude toward medication or treatment adherence and changes in psychiatric symptoms over time. However, after stratification according to baseline severity, we found that both DAI-10 and Kemp's scale negatively predicted changes in BPRS scores at 12-month follow-up regardless of baseline severity. The association at 6-month follow-up was confirmed only in the group with moderate or severe symptoms at baseline. Conclusion: Our findings corroborate the importance of improving the quality of relationship between clinicians and patients. Shared decision making and thorough discussions about benefits and side effects may improve the outcome in patients with severe mental disorders
Does social cognition change? Evidence after 4 years from the Italian Network for Research on Psychoses
Background Deficits in social cognition (SC) are significantly related to community functioning in schizophrenia (SZ). Few studies investigated longitudinal changes in SC and its impact on recovery. In the present study, we aimed: (a) to estimate the magnitude and clinical significance of SC change in outpatients with stable SZ who were assessed at baseline and after 4 years, (b) to identify predictors of reliable and clinically significant change (RCSC), and (c) to determine whether changes in SC over 4 years predicted patient recovery at follow-up. Methods The reliable change index was used to estimate the proportion of true change in SC, not attributable to measurement error. Stepwise multiple logistic regression models were used to identify the predictors of RCSC in a SC domain (The Awareness of Social Inference Test [TASIT]) and the effect of change in TASIT on recovery at follow-up. Results In 548 participants, statistically significant improvements were found for the simple and paradoxical sarcasm of TASIT scale, and for the total score of section 2. The reliable change index was 9.8. A cut-off of 45 identified patients showing clinically significant change. Reliable change was achieved by 12.6% and RCSC by 8% of participants. Lower baseline TASIT sect. 2 score predicted reliable improvement on TASIT sect. 2. Improvement in TASIT sect. 2 scores predicted functional recovery, with a 10-point change predicting 40% increase in the probability of recovery. Conclusions The RCSC index provides a conservative way to assess the improvement in the ability to grasp sarcasm in SZ, and is associated with recovery