171 research outputs found

    Ruolo dell'HPV nell'infertilità maschile

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    Introduzione: Le malattie sessualmente trasmesse (MST) rappresentano una nota causa di infertilità maschile. È stata dimostrata l’associazione tra l’infezione da papillomavirus (HPV) ed una significativa alterazione dei parametri seminali, in particolare una riduzione della motilità. Nonostante l’HPV sia stato e sia tutt’ora oggetto di molti studi, è stato considerato prevalentemente il genere femminile e ad oggi restano da chiarire molti aspetti in ambito andrologico, su tutti il ruolo clinico e laboratoristico di questo virus nel liquido seminale, la possibilità di una diffusione nel circolo ematico e le strategie possibili per contrastare ed accelerare la clearance dell’infezione. Scopo: Gli scopi della ricerca sono stati quelli di valutare l'efficacia di una tecnica di swim-up modificata per la rimozione dell’HPV da campioni di liquido seminale infettati, di indagare la possibile associazione tra la presenza dell’HPV e di anticorpi anti-spermatozoo e determinarne la clearance dell’infezione dal liquido seminale, caratterizzare le cellule rotonde infette nel liquido seminale e valutare la presenza del virus in cellule circolanti e valutare il ruolo del counseling nel decorso clinico dell’infezione nelle coppie eterosessuali positive. Materiali e metodi: Per raggiungere gli scopi prefissati, le metodiche utilizzate nelle varie categorie di pazienti arruolati nelle diverse fasi della ricerca sono: analisi del liquido seminale, TUNEL test, FISH per HPV e FISH per la valutazione di aneuploidie, citofluorimetria, swim-up e swim-up con eparinasi III, spermMar test, immunofluorescenza, PCR per HPV e INNO-LiPA. Risultati: Il trattamento enzimatico dei campioni infetti si è dimostrato efficace nella rimozione completa del virus e non ha comportato danni significativi alla qualità degli spermatozoi trattati. Nei soggetti infetti, la presenza dell’HPV non solo si associa ad una riduzione della motilità ma anche ad un incremento degli anticorpi antispermatozoo (ASA) che si riducono e scompaiono al progredire della clearance virale. Nel liquido seminale il virus è presente oltre che negli spermatozoi e nelle cellule di sfaldamento anche nei linfociti B e nelle natural killer (NK), cellule queste osservate positive anche in circolo in un piccolo gruppo di pazienti. Nel follow-up di coppie positive all’HPV si è osservato inoltre che un counseling mirato è efficace nel velocizzare il tempo di risoluzione dell’infezione che appare doppio nell’uomo rispetto alla donna. Conclusioni: È sempre più evidente il ruolo dell’HPV nell’infertilità maschile e la necessità di avere linee guida efficaci per prendersi cura dei soggetti e delle coppie HPV positive. I risultati di questa ricerca, nonostante necessitino di ulteriori conferme ci forniscono utili risultati e spunti di riflessione interessanti per sviluppi futuri. Innanzitutto il trattamento enzimatico dei campioni infetti si è rivelato efficace e sicuro nel rimuovere l’infezione e dovrebbe essere tenuto in considerazione soprattutto per i soggetti che si sottopongono a tecniche di fecondazione assistita. La forte associazione tra HPV e ASA suggerisce inoltre di valutare la presenza dell’infezione in soggetti affetti da infertilità idiopatica che risultino positivi allo spermMar test. Inoltre nei soggetti e nelle coppie positive è consigliato un counseling mirato e un follow-up preciso che valuti non solo i siti genitali ma anche il cavo orale per permettere e velocizzare l’eradicazione dell’infezione. Futuri sviluppi di ricerca sono inoltre stimolati dal riscontro di cellule circolanti positive all’HPV che rendono d’obbligo il chiarire quale sia il significato clinico e laboratoristico di questo dato, e se e quali implicazioni possa avere per il paziente

    Ruolo dell'HPV nell'infertilità maschile

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    Introduzione: Le malattie sessualmente trasmesse (MST) rappresentano una nota causa di infertilità maschile. È stata dimostrata l’associazione tra l’infezione da papillomavirus (HPV) ed una significativa alterazione dei parametri seminali, in particolare una riduzione della motilità. Nonostante l’HPV sia stato e sia tutt’ora oggetto di molti studi, è stato considerato prevalentemente il genere femminile e ad oggi restano da chiarire molti aspetti in ambito andrologico, su tutti il ruolo clinico e laboratoristico di questo virus nel liquido seminale, la possibilità di una diffusione nel circolo ematico e le strategie possibili per contrastare ed accelerare la clearance dell’infezione. Scopo: Gli scopi della ricerca sono stati quelli di valutare l'efficacia di una tecnica di swim-up modificata per la rimozione dell’HPV da campioni di liquido seminale infettati, di indagare la possibile associazione tra la presenza dell’HPV e di anticorpi anti-spermatozoo e determinarne la clearance dell’infezione dal liquido seminale, caratterizzare le cellule rotonde infette nel liquido seminale e valutare la presenza del virus in cellule circolanti e valutare il ruolo del counseling nel decorso clinico dell’infezione nelle coppie eterosessuali positive. Materiali e metodi: Per raggiungere gli scopi prefissati, le metodiche utilizzate nelle varie categorie di pazienti arruolati nelle diverse fasi della ricerca sono: analisi del liquido seminale, TUNEL test, FISH per HPV e FISH per la valutazione di aneuploidie, citofluorimetria, swim-up e swim-up con eparinasi III, spermMar test, immunofluorescenza, PCR per HPV e INNO-LiPA. Risultati: Il trattamento enzimatico dei campioni infetti si è dimostrato efficace nella rimozione completa del virus e non ha comportato danni significativi alla qualità degli spermatozoi trattati. Nei soggetti infetti, la presenza dell’HPV non solo si associa ad una riduzione della motilità ma anche ad un incremento degli anticorpi antispermatozoo (ASA) che si riducono e scompaiono al progredire della clearance virale. Nel liquido seminale il virus è presente oltre che negli spermatozoi e nelle cellule di sfaldamento anche nei linfociti B e nelle natural killer (NK), cellule queste osservate positive anche in circolo in un piccolo gruppo di pazienti. Nel follow-up di coppie positive all’HPV si è osservato inoltre che un counseling mirato è efficace nel velocizzare il tempo di risoluzione dell’infezione che appare doppio nell’uomo rispetto alla donna. Conclusioni: È sempre più evidente il ruolo dell’HPV nell’infertilità maschile e la necessità di avere linee guida efficaci per prendersi cura dei soggetti e delle coppie HPV positive. I risultati di questa ricerca, nonostante necessitino di ulteriori conferme ci forniscono utili risultati e spunti di riflessione interessanti per sviluppi futuri. Innanzitutto il trattamento enzimatico dei campioni infetti si è rivelato efficace e sicuro nel rimuovere l’infezione e dovrebbe essere tenuto in considerazione soprattutto per i soggetti che si sottopongono a tecniche di fecondazione assistita. La forte associazione tra HPV e ASA suggerisce inoltre di valutare la presenza dell’infezione in soggetti affetti da infertilità idiopatica che risultino positivi allo spermMar test. Inoltre nei soggetti e nelle coppie positive è consigliato un counseling mirato e un follow-up preciso che valuti non solo i siti genitali ma anche il cavo orale per permettere e velocizzare l’eradicazione dell’infezione. Futuri sviluppi di ricerca sono inoltre stimolati dal riscontro di cellule circolanti positive all’HPV che rendono d’obbligo il chiarire quale sia il significato clinico e laboratoristico di questo dato, e se e quali implicazioni possa avere per il paziente

    Gestational diabetes: An overview with attention for developing countries

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    AbstractGestational diabetes mellitus (GDM) is defined as a glucose intolerance that occurs for the first time or it is first identified during pregnancy. The GDM etiology is multifactorial. It has not completely been established yet and several known risk factors may contribute to its onset. To date, there are no shared guidelines on the management and follow-up, especially regarding the low-income countries. In this paper, we describe the state of art about epidemiology, physiopathology, diagnosis, and management of GDM. Moreover, we focus on the current state in low income countries trying to outline basis for further research

    Male infertility: biomolecular aspects.

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    AbstractMale infertility is a problem that faces increasing interest, and the continuous development of assisted reproduction techniques solicits attempts to identify a precise diagnosis, in particular for idiopathic infertile couples and those undergoing assisted reproductive technique cycles. To date, diagnosis of male infertility is commonly based on standard semen analysis, but in many cases, this is not enough to detect any sperm abnormality. A better understanding of biomolecular issues and mechanism of damaged spermatogenesis and the refinement of the molecular techniques for sperm evaluation and selection are important advances that can lead to the optimization of diagnostic and therapeutic management of male and couple infertility. Faced with a growing number of new proposed techniques and diagnostic tests, it is fundamental to know which tests are already routinely used in the clinical practice and those that are likely to be used in the near future. This review focuses on the main molecular diagnostic techniques for male infertility and on newly developed methods that will probably be part of routine sperm analysis in the near future

    Genetic and molecular diagnostics of male infertility in the clinical practice.

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    Male infertility represents one of the clearest examples of complex phenotype with substantial genetic basis. It is indeed well established that genetic causes account for 10-15% of infertility cases, including chromosomal abnormalities and single-gene mutations. However, a large proportion of infertile males does not receive a clear diagnosis and thus they are reported as idiopathic or unexplained. Male (in)fertility is commonly based on standard semen analysis, which, however, cannot clearly distinguish fertile from infertile populations and therefore fails to detect any abnormality in many cases. Abnormal sperm function or specific molecular defects can be hypothesized in these cases. This review considers practical genetic and molecular diagnostic tests for male infertility, reporting on the most frequent genetic causes of male infertility and on the pros and cons of most commonly used techniques for genetic, molecular and functional sperm evaluation. Finally, this review will discuss recent advances in pharmacogenetics and new developments on sperm analysis that will form the basis for future research

    COVID-19, an opportunity for developing countries?

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    The COVID-19 outbreak was declared by the World Health Organization (WHO) as global pandemic in March 2020. Considering the necessity to implement rapid response to control the pandemic and the fragility and the state of need of low income countries, it will be mandatory to develop a global approach in order to reduce the spread of infection and the creation of community viral reservoirs. So far, we could hypothesize a worst case scenario in which when the COVID-19 outbreak hits a peak in Africa and in low-income countries, the majority of such countries will be unprepared, with low resources allocated for affording the viral emergency and the consequences will be catastrophic with no lesson learnt. In the best case scenario, the COVID-19 will not affect Africa or South America on a large scale and, if the prevention measures will be implemented, we could register a lower incidence of hygiene linked diseases that still represent leading causes of death

    Coronavirus Diseases (COVID-19) Current Status and Future Perspectives: A Narrative Review

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    At the end of 2019 a novel virus, severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2), causing severe acute respiratory syndrome expanded globally from Wuhan, China. In March 2020 the World Health Organization declared the SARS-Cov-2 virus a global pandemic. We performed a narrative review to describe existing literature with regard to Corona Virus Disease 2019 (COVID-19) epidemiology, pathophysiology, diagnosis, management and future perspective. MEDLINE, EMBASE and Scopus databases were searched for relevant articles. Although only when the pandemic ends it will be possible to assess the full health, social and economic impact of this global disaster, this review represents a picture of the current state of the art. In particular, we focus on public health impact, pathophysiology and clinical manifestations, diagnosis, case management, emergency response and preparedness
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