122 research outputs found

    Winter precipitation effect in a mid-latitude temperature-limited environment: the case of common juniper at high elevation in the Alps

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    Common juniper (Juniperus communis L.) is by far the most widespread conifer in the world. However, tree-ring research dealing with this species is still scarce, mainly due to the difficulty in crossdating associated with the irregular stem shape with strip-bark growth form in older individuals and the high number of missing and wedging rings. Given that many different species of the same genus have been successfully used in tree-ring investigations and proved to be reliable climate proxies, this study aims to (i) test the possibility to successfully apply dendrochronological techniques on common juniper growing above the treeline and (ii) verify the climate sensitivity of the species with special regard to winter precipitation, a climatic factor that generally does not affect tree-ring growth in all Alpine high-elevation tree species. Almost 90 samples have been collected in three sites in the central and eastern Alps, all between 2100 and 2400 m in elevation. Despite cross-dating difficulties, we were able to build a reliable chronology for each site, each spanning over 200 years. Climate-growth relationships computed over the last century highlight that juniper growth is mainly controlled by the amount of winter precipitation. The high variability of the climate-growth associations among sites, corresponds well to the low spatial dependence of this meteorological factor. Fairly long chronologies and the presence of a significant precipitation signal open up the possibility to reconstruct past winter precipitation. S Online supplementary data available from stacks.iop.org/ERL/9/104021/mmedi

    Thinning trials in lowland plantations in the Veneto Region (North-eastern Italy)

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    Thinning trials in lowland plantations in the Veneto Region (North-eastern Italy). More than 234 hectares of new plantations of lowland mixed forest have been realized in the last 20 years in the Veneto Region (North-eastern Italy). In many of these is now needed to start thinning operations, but there is a lack of experience about this topic. Aim of this work was to undertake an experimentation on different types of thinnings. The thinning trial has been performed at Bosco San Marco forest, municipality of Cessalto (Venice), in a very dense hornbeam-oak plantation aged 16. In 2010, three different thinning types were implemented on 9 hectares according to the following layout: geometrical (34% of woody mass removed), selective (15%), mixed geometrical-selective (30%), control plot. Three years later no significant differences between thinning trials in term of diametric growth, geometrical thinning excepted, were observed. These results provide a suite of solutions to the forest manager for choosing the early thinning type in high tree density condition

    La tecnica resinazione del pino laricio (Pinus nigra laricio (Poir.) Maire) in Sicilia: un progetto per la sua rivalutazione nell’ottica di una gestione sostenibile delle foreste mediterranee

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    In accordo con le moderne esigenze di sostenibilità e multifunzitonalità, è oggi utile prendere in considerazitone la possibilità di riattivare processi legati ad antichi usi del bosco, la cui memtoria rischia di essere persa per sempre insieme alle tradizioni e ai costumi di comunità nate e sviluppatesi proprio grazie a tali attività. Partendo da tali presupposti, si è condotto uno studio sulla attività di resinazione condotta in Sicilia, a carico del pino laricio, nella pineta di Linguaglossa ricadente nel comune omonimo (prtovincia di Catania) sino agli anni ‘50 del secolo scorso in Sicilia. L’indagine ha inoltre avuto lo scopo di vagliare l’opportunità di ripristinare l’attività resinazione nel comune di Linguaglossa a fronte di un rinnovato interesse per questo prodotto ma prendendo in considerazione aspetti che tengano conto tanto della conservazione della pineta quanto della valorizzazione dei servizi ecosistemici come la prevenzione da incendi nonché la conservazione di valori storici e culturali. Sono state recuperate informazioni storiche riguardo le tecniche di resinazione utilizzate durante le diverse campagne resinifere condotte nel passato e, in particolar modo, ci si è concentrati sulla ricerca di informazioni storiografiche risalenti all’ultimo periodo di resinazione (prima metà del secolo scorso). La valutazione di un eventuale ripristino della resinazione in Sicilia non ha ptotuto prescindere dall’analisi della situazione europea e mondiale riguardo alla produzione di resina evidenziando difficoltà legate sopratutto alla limitata competizione del prodotto europeo. Tali difficoltà vengonto confermate dalla stessa ditta che operò a Linguaglossa, la ditta Lombardi, che ancora opera nel settore e che ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la attività di resinazione nel territorio italiano. Le atuali tendenze e le previsitoni future del mercato evidenziano, tuttavia, una maggiore predisposizione del consumatore nei riguardi di prodotti derivati da risorse naturali rinnovabili e a chilometro zero. Come appare evidente dalle recenti esperienze condotte in diversi paesi europei, la resina europea presenta caratteri del tutto favorevoli al suo rilancio

    Dinamica evolutiva di un popolamento ceduo di castagno dell'Alto Canavese

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    In an old sweet chestnut coppice stand, during the execution of the clear cut, a round was taken at the height of 0,50 m from each living shoot. The purpose of the present work is an evaluation of the population dynamics during the time through growth analysis. The chestnut stand has not resulted perfectly evenaged but shared in four sectors of different ages, while the present standards result to be between 49 and 65 years old. In regard to competition, at single stool level, the shoots show hierarchical differentation starting at the time when they are aobut 10-14 years old., while among the stools, the differences in shoot's radial growth are already clear in the early years of their life

    17 - La progettazione

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    Il libro tratta principalmente degli aspetti tecnico-pratici della selvicoltura produttiva, pur senza tralasciare sintetici richiami alle discipline correlate. Il capitolo descrive le diverse fasi della progettazione di un impianto artificiale: analisi stazionale, scelta delle specie, tipi di impianto, schema d'impianto, sesto e distanza d'impianto, numero di piante, preparazione del terreno, materiale di supporto ed accessori, progetto esecutivo e documentazione

    Formazioni antropogene

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    La Lombardia ha 600.000 ettari di boschi. Questo studio, realizzato da un gruppo di lavoro costituito da docenti universitari, funzionari regionali e liberi professionisti, si pone l'obiettivo di definire un sistema di classificazione basato sui tipi forestali: uno strumento utile a chi si occupa di pianificazione e gestione ambientale. Il capitolo si occupa principalmente dei robinieti e delle formazioni a ciliegio tardivo

    La gestione a ceduo del castagneto

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    Si presenta una panoramica delle diverse tecniche e sistemi selvicolturali utilizzati in passato e nel presente nella gestione ordinaria dei cedui di castagno

    15 - Il materiale d'impianto

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    Il libro tratta principalmente degli aspetti tecnico-pratici della selvicoltura produttiva, pur senza tralasciare sintetici richiami alle discipline correlate. Ilcapitolo descrive i diversi tipi di postime: seme, piantine a radice nuda ed in pane di terra, piantine da micropropagazione, piante a pronto effetto, talee e barbatelle
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