La produzione di documenti digitali compatibili con un processo di conservazione a lungo termine

L\u2019articolo \ue8 pubblicato nel volume, curato dallo stesso autore, che raccoglie i primi risultati di un progetto di ricerca scientifica finalizzato allo studio dei requisiti dei formati elettronici per la produzione di documenti informatici compatibili con un processo di conservazione digitale a lungo termine. L\u2019autore rileva la necessit\ue0 per le strutture di archivio di estendere la loro azione ai processi che attengono alla produzione documentaria allo scopo di evitare che siano archiviate entit\ue0 elettroniche soggette a rapida obsolescenza o mancanti delle necessarie informazioni di contesto. In particolare, secondo l\u2019autore, tutte le organizzazioni che si accingono a sostituire i tradizionali documenti cartacei con entit\ue0 informatiche dovrebbere prevedere come prima fase la rilevazione e l\u2019analisi dei processi di lavoro, e poi la loro riprogettazione con l\u2019intento sia di cogliere le opportunit\ue0 offerte dalle nuove tecnologie ICT, sia di approfondire gli aspetti della produzione documentaria che maggiormente incidono sulla formazione e conservazione degli archivi digitali

La nascita dei centri di conservazione digitale

L\u2019articolo affronta il tema della conservazione a lungo termine dei documenti informatici e degli archivi digitali, arrivando a proporre come soluzione la costituzione di nuove strutture, denominate \u201cCentri di conservazione digitale\u201d o \u201cTrusted digital repositories\u201d, aventi come missione la conservazione a lungo termine della memoria digitale di pi\uf9 soggetti produttori. Lo studio pubblicato nel 2006 adotta il modello OAIS (Reference model for an Open Archival Information System) come standard (ISO 14721) per l\u2019archiviazione e la conservazione di risorse digitali e lo rielabora per applicarlo alla realt\ue0 italiana. Lo schema funzionale e organizzativo proposto dall\u2019autore ha poi trovato applicazione pratica nella costituzione di due grandi Poli di conservazione digitale: il PAR-ER (Polo Archivistico digitale della Regione Emilia- Romagna) e il DAX (Sistema di conservazione digitale della Regione Toscana

Pyloric leiomyoma : Behavioural aspects in a shelter dog

The present report describes a case of pyloric wall leiomyoma in a shelter dog with a history of vomiting, pica, licking and chewing the walls of the kennel. The clinical, radiological, ultrasound, hematological and blood chemistry examinations showed no abnormalities. A compulsive oral disorder was diagnosed and treatment with behaviour therapy instigated. The compulsive oral behaviours stopped following behaviour therapy, however, the vomiting persisted, suggesting the need to proceed with further diagnostic exams. The ultrasound examination, repeated after 6 months, had revealed the presence of a hypoechoic mass (3.52 cm) in the pyloric-antrum obstructing the gastric outfl ow. Following gastric dilatation the mass was surgically excised. Histological examination revealed a pyloric leiomyoma. In clinical practice this case highlights the importance of gastrointestinal diseases in the development of behaviour changes related to pica

Mirror energy differences above the 0f7/2 shell: First γ-ray spectroscopy of the Tz = −2 nucleus 56Zn

Excited states in 56Zn were populated following one-neutron removal from a 57Zn beam impinging on a Be target at intermediate energies in an experiment conducted at the Radioactive Isotope Beam Factory at RIKEN. Three γ rays were observed and tentatively assigned to the 6+→4+→2+→0+ yrast sequence. This turns 56Zn into the heaviest Tz=−2 nucleus in which excited states are known. The excitation-energy differences between these levels and the isobaric analogue states in the Tz=+2 mirror partner, 56Fe, are compared with large-scale shell-model calculations considering the full pf valence space and various isospin-breaking contributions. This comparison, together with an analysis of the mirror energy differences in the A=58, Tz=±1 pair 58Zn and 58Ni, provides valuable information with respect to the size of the monopole radial and the isovector multipole isospin-breaking terms in the region above doubly-magic 56Ni

Multimedialit\ue0 e multicanalit\ue0: nuove forme di comunicazione

L\u2019articolo analizza l\u2019evoluzione delle tecnologie per la comunicazione digitale e la produzione di oggetti multimediali, rilevando come queste innovazioni rendano necessarie soluzioni efficaci per l\u2019archiviazione dei documenti digitali e la salvaguardia della privac

Le fasi del processo di conservazione digitale

L\u2019articolo descrive per i documenti informatici un processo di conservazione conforme ai requisiti archivistici e propone un set minimo di metadati, elaborato tenendo conto della normativa nazionale in materia di gestione informatica dei documenti e degli standard di riferimento internazional

Sistemi informativi e dematerializzazione

L'articolo analizza l'evoluzione dei sistemi informativi per la gestione dei processi di dematerializzazione che rendono necessarie funzionalit\ue0 avanzate per la formazione e la conservazione della memoria digital

Master e Corsi destinati ad applicazioni specialistiche: tradizione e innovazione

L\u2019articolo propone una riflessione sulla figura professionale dell\u2019archivista in una societ\ue0 che fa un uso sempre pi\uf9 esteso delle tecnologie informatiche per produrre e trasmettere documenti. In particolare, l\u2019autore rileva come, allo stato attuale, in Italia, solo alcuni Master universitari di I e II livello si prefiggono lo scopo di formare professionisti per la formazione, gestione e conservazione di archivi digitali di enti pubblici ed impres

Protocollo e memoria digitale

L\u2019articolo analizza le problematiche connesse alla formazione e alla conservazione della memoria digitale delle pubbliche amministrazioni, proponendo alcune soluzioni, sia sotto il profilo tecnologico sia sotto l\u2019aspetto procedurale e archivistic