155 research outputs found

    NRF2 function in osteocytes is required for bone homeostasis and drives osteocytic gene expression

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    Osteocytes, the most abundant bone cell type, are derived from osteoblasts through a process in which they are embedded in an osteoid. We previously showed that nutrient restriction promotes the osteocyte transcriptional program and is associated with increased mitochondrial biogenesis. Here, we show that increased mitochondrial biogenesis increase reactive oxygen species (ROS) levels and consequently, NRF2 activity during osteocytogenesis. NRF2 activity promotes osteocyte-specific expression of Dmp1, Mepe, and Sost in IDG-SW3 cells, primary osteocytes, and osteoblasts, and in murine models with Nfe2l2 deficiency in osteocytes or osteoblasts. Moreover, ablation of Nfe2l2 in osteocytes or osteoblasts generates osteopenia and increases osteoclast numbers with marked sexual dimorphism. Finally, treatment with dimethyl fumarate prevented the deleterious effects of ovariectomy in trabecular bone masses of mice and restored osteocytic gene expression. Altogether, we uncovered the role of NRF2 activity in osteocytes during the regulation of osteocyte gene expression and maintenance of bone homeostasis

    Land cover evolution of small farms: the Transamazon highway.

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    The dynamics of land use change in both the mid and long-run were determined for a sample of 132 small farmers located along the Transamazon Highway. On average, four deforestation events occurred after arrival on the property. The average area of deforested land was 10 hectares for each event, totaling 40 of the 50 hectares allowed by law for a typical size plot of 100 hectares. It was observed that small farmers along the Transamazon Highway employ diversified systems of land use including annual crops, perennials and cattle; these show a temporal sequence in accord with household domestic cycles. These results suggest that pasture conversion in Amazon by small farmers is due to domestic dynamics cycle in addition to others variables

    Pratiche educative e processi psicologici

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    Si tratta di un volume dedicato alla analisi puntuale dei processi psicologici che supportano le azioni e le pratiche educative in contesti residenziali extrascolastici. Attraverso un percorso di approfondimento delle pratiche il lettore viene invitato a riflettere sui processi psicologici che sottendono alcune delle pratiche educative pi\uf9 rilevanti : dall' accoglienza al contenimento.L'A. propone il modello relazionale fondato sull'utilizzo del resoconto che trova le sue radici nella psicologia sociale degli anni '80 che ha proposto un'applicazione della teoria dell'attaccamento allo studio delle relazioni sociali e che oggi trova concordi gli studiosi nel sostenere e nel riconoscere la rilevanza dello stile di attaccamento nel determinare molta parte del destino/futuro relazionale in diversi contesti relazionali diadici. L'attaccamento infatti non solo spiega le scelte e l'orientamento all'azione nelle relazioni primaria ed intima , ma permette di analizzare i diversi modi di gestire i conflitti e le relazioni nelle organizzazioni. L'A. invita inoltre a riflettere sull'opportunit\ue0 di analizzare in dettaglio le pratiche educative ed i processi che le supportano al fine di garantire la messa in sicurezza dei minori affidati alle residenze protette. Il testo \ue8 innovativo poich\ue9 risponde da una parte, ad una esigenza di formalizzazione dell'azione educativa nonch\ue9 al bisogno di verifica dell'efficacia degli interventi e dall'altra alla necessit\ue0 di analizzare i diversi stili di accudimento legandoli a possibili valutazioni di efficacia delgi stessi

    Attaccamento: processi psico-sociali e pratiche di cura

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    L'articolo presenta alcune riflessioni sulla correlazione tra stili di attaccamento e stili attributivi nell'assessment in ambito professionale dell'aiut

    Gli atti normativi su intesa. I. I procedimenti

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    La ricerca individua e analizza la categoria degli "atti normativi su intesa", concentrandosi, quanto al modo di formazione dell'atto, sulle relazioni fra il procedimento di intesa e il procedimento normativo, avendo riguardo ai soggetti che vi intervengono, alle forme adottate, al rapporto fra atto e intesa. Con riferimento al regime giuridico dell'atto, essa tratta dell'eventuale esecuzione dell'atto mediante altri atti normativi, dei canoni per la sua interpretazione e delle forme di esercizio del controllo di costituzionalit\ue0. Il modello di confinamento scelto per circoscrivere la categoria dell'atto normativo su intesa ha come esito quello di individuare un tipo normativo a s\ue9, quello dell'atto normativo "comunitario", nel quale i soggetti del pluralismo, privi sul punto di potere normativo, determinano (anche solo parzialmente) il contenuto dell'atto stesso, a garanzia della propria differenza costitutiva, attivando il principio di eguaglianza sul versante della conservazione delle differenze

    La riproduzione di immagini per organi di informazione come attivit\ue0 giornalistica

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    La nota esamina se la riproduzione di immagini sia integrativa o sostitutiva dell\u2019informazione scritta come attivit\ue0 di carattere non giornalistica. La rilevanza pratica della ricerca concerne l'esclusione dei tele-cine-foto-operatori per organi di informazione dalla categoria professionale dei giornalisti. L'Autore analizza l'iter argomentativo della pronuncia del TAR con particolare attenzione alle tesi sostenute o implicitamente accolte nella motivazione della sentenza in ordine alla natura informativa e giornalistica della riproduzione di immagini. L'approfondimento si dirige verso i concetti di attivit\ue0 giornalistica e di giornalista desumibili dall\u2019interpretazione sistematica delle norme della l. n. 69 del 1963

    Boicottaggio e libert\ue0 costituzionali (parte II)

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    Il contributo mira ad analizzare criticamente la posizione della Corte costituzionale, la quale ha giustificato il divieto penale di boicottaggio. L'Autore ricostruisce i rapporti fra la fattispecie del boicottaggio e le libert\ue0 costituzionale (libert\ue0 di lavoro, di iniziativa economica privata, di manifestazione del pensiero e di associazione) da questo attinte

    Il giornalismo nell'ordinamento costituzionale (parte I)

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    Giornalismo e giornalisti: gli aspetti costituzionalmente rilevanti e le fonti del giornalismo. La definizione \u2018legislativa\u2019 di attivit\ue0-professione giornalistica e di giornalista: il professionista ed il pubblicista. Le altre figure soggettive del giornalismo: i non giornalisti che esercitano attivit\ue0 giornalistica. Le figure \u2018nuove\u2019 del giornalismo: gli impaginatori e i telecinefotoperatori. La tesi del giornalismo \u2018legislativo\u2019 come giornalismo \u2018letterario\u2019 e la tesi dell\u2019inespressivit\ue0 o dell\u2019ininformativit\ue0 dell\u2019immagine: critica. L\u2019inquadramento della professione giornalistica nell\u2019Ordine dei giornalisti istituito con l. 3 febbraio 1963 n. 69. Le norme sull\u2019accesso alla professione fra potere privato e logica corporativa: profili d\u2019illegittimit\ue0 costituzionale. L\u2019attivit\ue0 gior-nalistica come esercizio della libert\ue0 di manifestazione e diffusione del pensiero: la libert\ue0 d\u2019informazione. Il limite derivante dalla libert\ue0 di diffusione del pensiero dell\u2019imprenditore. L'indirizzo informativo\u2019 e la \u2018linea politica\u2019 del giornale. Il limite derivante dal \u2018rispetto della verit\ue0 sostanziale dei fatti\u2019. Il diritto all\u2019informazione e la libert\ue0 di ricevere informazioni. Concezione \u2018individualistica\u2019 e concezione \u2018funzionale\u2019 della libert\ue0 d\u2019informazione a mezzo stampa: il \u2018sistema\u2019 come limite della libert\ue0. Libert\ue0, concorrenza ed integrazione sistemica nella \u2018complanarit\ue0\u2019 delle libert\ue0 di stampa

    Le fonti pattizie subconcordatarie nell\u2019ordinamento italiano

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    La disciplina costituzionale pattizia dei rapporti fra Stato e Chiesa: il principio concordatario come principio supremo dell\u2019ordinamento costituzionale. Il differente livello di garanzia costituzionale del principio pattizio nei rapporti dello Stato con la Chiesa cattolica e con le confessioni religiose diverse dalla cattolica. La competenza dello Stato nella materia dei rapporti fra la Repubblica e le confessioni religiose, con particolare riferimento alla confessione cattolica: il principio concordatario e la preminenza delle leggi di esecuzione dei Patti Lateranensi e delle loro successive modificazioni: dall\u2019ordinamento internazionale all\u2019ordinamento interno. Gli accordi e le intese fra Stato e Chiesa previste dall\u2019Accordo di Villa Madama e gli atti normativi di esecuzione interna: le leggi e i regolamenti. I regolamenti delegificanti. Il principio concordatario nella disciplina dei rapporti fra lo Stato, la Chiesa e le Regioni nelle materie di competenza residuale e concorrente. I regolamenti statali di esecuzione di leggi cornice in materia religiosa. Gli ulteriori ambiti di potest\ue0 legislativa e amministrativa regionale sottoposti al principio pattizio ex art. 118, c. 3, Cost. Le relazioni pattizie della confessione cattolica con la normazione e l\u2019amministrazione locale. Lo \u2018scioglimento\u2019 del principio pattizio nei moduli di \u2018gestione concordata\u2019 della democrazia partecipativa
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