Il licenziamento libero dell’apprendista al termine del periodo formativo: un dogma da superare? = The free dismissal of the apprentice at the end of the training period: a dogma to overcome? WP C.S.D.L.E. “Massimo D’Antona”.IT – 384/2019

The essay deals with the regulation of the termination of the employment contract at the end of the apprenticeship period. The author says that the rule which allows the employer to hire freely (that means without any justification, but only with notice) the apprentice at the end oh the training period seems like an antiquated rule. The legislator should have abolished this rule on the occasion of the several rewievs of the discipline of the apprenticeship contracts, which is a training contract. Furthermore the essay underlines that this regulation is not coherent with the definition of the apprenticeship as a permanent contract. However, since this regulation doesn’t conflict with the principles of italian Constitution or with the European law, the author suggested to adopt a different solution for the question, according to the three types of apprenticeship, excluding, in particular, the rule of the free dismissal for the second type of apprenticeship, the so-called “apprendistato professionalizzante”

Autosomal Dominant Tubulointerstitial Kidney Disease with Adult Onset due to a Novel Renin Mutation Mapping in the Mature Protein

Autosomal dominant tubulointerstitial kidney disease (ADTKD) is a genetically heterogeneous renal disorder leading to progressive loss of renal function. ADTKD-REN is due to rare mutations in renin, all localized in the protein leader peptide and affecting its co-translational insertion in the endoplasmic reticulum (ER). Through exome sequencing in an adult-onset ADTKD family we identified a new renin variant, p.L381P, mapping in the mature protein. To assess its pathogenicity, we combined genetic data, computational and predictive analysis and functional studies. The L381P substitution affects an evolutionary conserved residue, co-segregates with renal disease, is not found in population databases and is predicted to be deleterious by in silico tools and by structural modelling. Expression of the L381P variant leads to its ER retention and induction of the Unfolded Protein Response in cell models and to defective pronephros development in zebrafish. Our work shows that REN mutations outside of renin leader peptide can cause ADTKD and delineates an adult form of ADTKD-REN, a condition which has usually its onset in childhood. This has implications for the molecular diagnosis and the estimated prevalence of the disease and points at ER homeostasis as a common pathway affected in ADTKD-REN, and possibly more generally in ADTKD

An intermediate-effect size variant in UMOD confers risk for chronic kidney disease

The kidney-specific gene UMOD encodes for uromodulin, the most abundant protein excreted in normal urine. Rare large-effect variants in UMOD cause autosomal dominant tubulointerstitial kidney disease (ADTKD), while common low-impact variants strongly associate with kidney function and the risk of chronic kidney disease (CKD) in the general population. It is unknown whether intermediate-effect variants in UMOD contribute to CKD. Here, candidate intermediate-effect UMOD variants were identified using large-population and ADTKD cohorts. Biological and phenotypical effects were investigated using cell models, in silico simulations, patient samples, and international databases and biobanks. Eight UMOD missense variants reported in ADTKD are present in the Genome Aggregation Database (gnomAD), with minor allele frequency (MAF) ranging from 10(−5) to 10(−3). Among them, the missense variant p.Thr62Pro is detected in ∼1/1,000 individuals of European ancestry, shows incomplete penetrance but a high genetic load in familial clusters of CKD, and is associated with kidney failure in the 100,000 Genomes Project (odds ratio [OR] = 3.99 [1.84 to 8.98]) and the UK Biobank (OR = 4.12 [1.32 to 12.85). Compared with canonical ADTKD mutations, the p.Thr62Pro carriers displayed reduced disease severity, with slower progression of CKD and an intermediate reduction of urinary uromodulin levels, in line with an intermediate trafficking defect in vitro and modest induction of endoplasmic reticulum (ER) stress. Identification of an intermediate-effect UMOD variant completes the spectrum of UMOD-associated kidney diseases and provides insights into the mechanisms of ADTKD and the genetic architecture of CKD

Il ruolo del giudice del lavoro tra valutazione di erronea certificazione del contratto a progetto e riqualificazione del contratto

L'articolo prende spunto da una decisione della Corte d'Appello di Brescia per approfondire la tematica relativa al ruolo attribuito al giudice del lavoro dalla normativa in tema di certificazione dei contratti. Viene in particolare sostenuta la tesi secondo cui il giudice, adito dal lavoratore che voglia ottenere la riqualificazione di un contratto certificato per pretesa erroneit\ue0 della certificazione, deve prima di tutto verificare se tale difetto inficia il provvedimento della Commissione, potendo solo in un secondo momento analizzare le modalit\ue0 di svolgimento del rapporto di lavoro

I contratti con finalit\ue0 formative. L'apprendistato.

La trattazione ha ad oggetto l\u2019analisi della disciplina del contratto di apprendistato. Nella prima parte \ue8 considerato il complesso di regole in materia emanate sino al 2003, ed in alcuni casi ancora vigenti ed operative, mentre nella seconda \ue8 approfondita la pi\uf9 recente disciplina di tale rapporto, con la tripartizione creata dal d.lgs. n. 276/03 (apprendistato per l\u2019espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione; apprendistato professionalizzante; \u201calto\u201d apprendistato)

L'illegittimo utilizzo dei contratti non standard nel pubblico impiego standardizzato e le responsabilit\ue0 del dirigente

Il saggio si propone di analizzare e inquadrare in modo sistematico i molteplici profili di responsabilit\ue0 che si possono delineare a carico del dirigente pubblico in caso di illegittimo utilizzo dei contratti non standard, partendo da un\u2019indagine sulle competenze del dirigente stesso in materia di attivazione e gestione dei contratti medesimi, non chiaramente delineate dalla normativa. Particolarmente delicato si rivela il profilo relativo all\u2019inquadramento della sanzione consistente nella mancata erogazione della retribuzione di risultato, nell\u2019alternativa tra responsabilit\ue0 dirigenziale e disciplinare, il che conduce ad approfondire il tema della distinzione fra i due predetti tipi di responsabilit\ue0, sia con riferimento alle ipotesi \u201cclassiche\u201d di cui all\u2019art. 21, comma 1, del d.lgs. n. 165/2011, sia con riferimento alle numerose ipotesi, specifiche, tipizzate, di responsabilit\ue0 dirigenziale

Il rapporto a termine con la pubblica amministrazione del dirigente esterno

Si tratta del commento ad una sentenza della Corte costituzionale, la n. 9 del 2010, in tema di incarichi dirigenziali ad esterni regolati dalla normativa regionale, il quale costituisce lo spunto per affrontare una tematica poco considerata dalla dottrina e dalla giurisprudenza, e cio\ue8 quella sulla natura e sulla disciplina del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione del dirigente esterno cui \ue8 conferito un incarico a tempo determinato. Viene ripercorsa l\u2019evoluzione della disciplina relativa a tale tipologia di incarichi sino ai suoi pi\uf9 recenti approdi, realizzati con la \u201criforma Brunetta\u201d del 2009, da cui emerge che la disciplina del rapporto sottostante risulta essere estremamente lacunosa e bisognosa pertanto di essere ricostruita in via interpretativa. Tale ricostruzione viene quindi tentata nel commento in oggetto, attraverso la valorizzazione ed il coordinamento degli sparsi frammenti di regolamentazione contenuti nel T.U. del 2001, in altre fonti normative e nella contrattazione collettiva delle aree dirigenziali