354 research outputs found

    Just in Time: The Beyond-the-Hype Potential of E-Learning

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    Based on a year of conversations with more than 100 leading thinkers, practitioners, and entrepreneurs, this report explores the state of e-learning and the potential it offers across all sectors of our economy -- far beyond the confines of formal education. Whether you're a leader, worker in the trenches, or just a curious learner, imagine being able to access exactly what you need, when you need it, in a format that's quick and easy to digest and apply. Much of this is now possible and within the next decade, just-in-time learning will likely become pervasive.This report aims to inspire you to consider how e-learning could change the way you, your staff, and the people you serve transfer knowledge and adapt over time

    Relevancia de los lugares de centralidad en la interpretación de lo urbano: los casos de Bérgamo y Valladolid

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    Las funciones centrales, así como los edificios y otros materiales urbanos se han desplazado de los núcleos consolidados hacia el espacio rural. Este movimiento -que es a la vez causa y efecto de la mayor movilidad privada y de las nuevas formas de colonización el espacio, típicas de la sociedad contemporánea- genera una serie de transformaciones del territorio. Cabe preguntarse ¿acaso estamos preparados a ello como investigadores de la ciudad? En este artículo se utiliza el ejemplo del concepto de “centro” para demostrar la pérdida de efectividad del aparato conceptual del urbanismo. La centralidad hoy se manifiesta de muchas formas: ella es un carácter que pertenece a distintos ámbitos espaciales, no solo a los núcleos urbanos consolidados. Por ello en este artículo se reflexiona sobre las diferentes agregaciones de funciones centrales, se estudian sus caracteres y se detecta el papel de los lugares de centralidad en el territorio.Central functions, as buildings and other urban materials have moved, from established urban cores to suburb. This move - which is both cause and as effect of the increase of private mobility and new spatial behaviours of their inhabitants - it transforms the territory. The question is if we will be able, as researchers of the city, to face it. This essay try to demonstrate the loss of effectiveness of the conceptual tools of urbanism, still based on functionalism with the sample of centrality, which is a feature of different kinds of space and not a homogeneous expression. This is the reason why in this essay we focus on the different aggregations of central functions, we study those proprieties and on the role of the places of centrality in the territorial pattern.Peer Reviewe

    Katherine Anne Porter : a change in her Mexican perspective

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    Katherine Anne Porter regards Mexico as her familiar country. lndeed, Mexico in the art of this gifted American writer is more important than generally believed for, as William Nance says, Mexico entered into her earliest work as both motivating force and subject matter. Miss Porter has traveled extensively in Mexico and lived there on several occasions. Her highly developed artistic sensibility has allowed her to gain more than a mere familiarity with the country, its inhabitants, and its history. Naturally, her deep knowledge of the culture is reflected in her artistic production, part of which is devoted exclusively to Mexico. This thesis presents a brief study of Miss Porter\u27s fiction which deals with that country: it attempts to demonstrate a change in the author\u27s perspective of it, evinced in those stories that have Mexico as a setting: namely, it shows how Miss Porter starts out deeply involved with the culture in the stories of \u27\u27Maria Concepcion , The Martyr , and Virgin Violeta , and how, slowly, the theme of alienation evolves in the stories Flowering Judas\u27,\u27 That Tree , and Hacienda , interpreted as Miss Porter\u27s disillusionment with the failure of the Mexican Revolution. This study intends to contribute to the field of Inter-American Studies in the sense that it deals directly with inter-cultural relations within the North American continent and with the understanding between cultures, seen through the eyes of a most accomplished writer. If there is a person who could be called truly inter-American, Miss Porter would be the perfect model, because she embodies the ideals of understanding between the different cultures of the North American continent

    Descrivere e monitorare il commercio urbano

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    Una recente esperienza di ricerca realizzata dal Laboratorio URB&COM del Politecnico di Milano sull’ambito delle polarità distrettuali del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo è l’opportunità per riflettere sui metodi di indagine e descrizione dei sistemi commerciali urbani. La sperimentazione, avviata in collaborazione con gli operatori interessati, prevede un loro coinvolgimento attivo nell’aggiornamento delle informazioni relative alla geografia delle attività insediate, così da poter dotare il DUC di uno strumento utile ed efficace nel supporto alle strategie di rafforzamento del sistema d’offerta e nelle azioni di rilancio dei locali commerciali dismessi o sottoutilizzati

    Riconoscere e monitorare la potenziale fragilità dei sistemi commerciali urbani: una proposta per la Regione Lombardia

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    In Italia l’insieme dei cambiamenti socio-economici e tecnologici recenti hanno contribuito ad una profonda trasformazione dei comportamenti d’acquisto e delle pratiche di consumo tradizionali. Questa si manifesta in modo evidente anche nello spazio, con una pluralità di dinamiche sovrapposte e, a volte, interrelate che marcano il territorio contemporaneo. Fra le altre negli ultimi anni è emersa la dismissione commerciale come fenomeno pervasivo che si presenta, in modo differenziato, sia all’interno dei tessuti densi delle città che negli ambiti extraurbani. In questo quadro, gli enti locali manifestano l’esigenza di un supporto tecnico per la prefigurazione di politiche e strumenti orientati alla costruzione di linee guida e indirizzi qualitativi per l’azione pubblica, sia alla scala regionale che comunale per il rilancio dell'attrattività urbana. L’obiettivo dell’intervento è la presentazione degli esiti di un lavoro di ricerca effettuato per il territorio della regione Lombardia, orientato al riconoscimento degli ambiti urbani potenzialmente soggetti a fragilità commerciale attraverso la definizione di indicatori territoriali atti a realizzare affondi analitici e monitorare le dinamiche in corso. Nelle conclusioni si rilancia il possibile ruolo degli indicatori e, in generale, della produzione di spatial knowledge come elemento di supporto e di rafforzamento per le azioni ed i progetti sviluppati dagli attori pubblici che, in questo caso, sono legati alla rivitalizzazione del commercio come elemento rafforzativo e qualificante della rigenerazione urban

    La scala elicoidale del Borromini a Palazzo Barberini. Rilievo scan laser e modellazione parametrica.

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    L’articolo riguarda lo studio della forma e della geometria della scala elicoidale di Palazzo Barberini. Partendo dai dati digitali di base acquisiti con uno scanner laser, elaborati e gestiti successivamente attraverso procedure di ottimizzazione della points-cloud si sono prodotti dei modelli di rappresentazione integrati di tipo infografico e tridimensionale. La realizzazione della scala elicoidale a Palazzo Barberini oltre a rivestire un interesse di per sé in quanto sviluppo costruttivo di una forma geometrica complessa qual è un elicoide a pianta ovale, va letta e interpretata anche come testimonianza di un periodo particolare del barocco romano, ricco di intrecci e sovrapposizioni di committenze ecclesiastiche e nobiliari, di avvicendamenti e compresenze dei più grandi artisti e architetti dell’epoca che operano, spesso in simultanea, nei diversi cantieri romani. Borromini propone una variante al progetto iniziale di Maderno, che prevedeva una scala elicoidale a destra del grande portico d’entrata al palazzo, immaginando una nuova scala a pianta ovale con un ritmo di sei colonne binate per ogni giro dell’elica, prendendo a modello la scala che era stata realizzata pochi anni prima, nel 1585, al Palazzo del Quirinale ad opera del Mascherino. Borromini aveva lavorato pochi anni prima, sempre sotto la direzione di Maderno, nel palazzo del Quirinale, e in quel cantiere aveva avuto la possibilità di studiare attentamente la scala ovale del Mascherino. Alla morte del Maderno (1629) nel cantiere del costruendo Palazzo Barberini subentra il Bernini, con il quale Borromini avvierà una collaborazione destinata però a concludersi poco dopo. La scala verrà costruita nel 1633 quando oramai Borromini aveva già abbandonato il cantiere. L’articolo vuole prima di tutto mettere in evidenza le correlazioni tra forma e geometria nel momento in cui si progetta una campagna di acquisizione digitale utilizzando uno scanner laser. Vi sono infatti importanti implicazioni nella scelta dei punti di posizionamento dello strumento in grado di condizionare il rapporto tra qualità e quantità di una points-cloud che assume dignità di vero e proprio modello 3D nel momento in cui è possibile eseguire sia operazioni metriche ma anche selezionare o visualizzare parti o dettagli dell’oggetto rilevato disvelando forme e geometrie altrimenti difficilmente percepibili. Un primo livello di lettura dei modelli, ottenuti secondo procedure di gestione della points-cloud ormai consolidate, ha messo in evidenza l’esatta matrice formale dell’ovale con l’individuazione dei centri della policentrica, il conseguente sviluppo tridimensionale delle diverse eliche appartenenti a porzioni di superfici cilindriche adiacenti tra loro e di diverso raggio, il rapporto con la pendenza delle stesse linee direttrici. All’interno di questa matrice formale di primo livello si inserisce la matrice formale dell’ordine architettonico scandito nel ritmo delle sei coppie di colonne alternate da balaustrini e nella trabeazione che si sviluppa come un nastro all’interno dello spazio centrale illuminato dal soprastante lucernario. La struttura modulare della scala ha suggerito anche una sperimentazione per mezzo delle tecniche di modellazione parametrica per cercare di risalire al modello ideale della scala elicoidale del Borromini. Il modello digitale parametrico qui sperimentato rappresenta una nuova modalità di rappresentazione rispetto ai modelli già consolidati sia di tipo analogico che digitale. Attraverso una selezione critica di alcuni punti notevoli appartenenti alle geometrie presenti e un’osservazione statistica e normalizzata delle misure ricorrenti, si è proceduto all’individuazione di un algoritmo generativo che possiamo ipotizzare essere rappresentativo delle intenzioni progettuali dell’autore. L’intero percorso di ricerca seguito per giungere alla definizione del modello generativo parametrico - dall’ analisi del modello reale, al progetto del modello parametrico virtuale; dallo sviluppo dell’algoritmo generativo al suo collaudo, realizzato attraverso il confronto fra il modello generato e il modello rilevato - si è rilevato vincolo metodologico rigoroso per una più completa e appropriata conoscenza dell’opera

    Herramientas para Contribuir a la Gestión Sustentable del Agua en Latinoamérica

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    Estas 5 herramientas son una muestra de los conocimientos compartidos y transferidos entre los Puntos Focales Nacionales y los Centros de Excelencia de RALCEA, en los 7 encuentros de desarrollo de capacidades realizados. Consideramos de especial importancia a éstas herramientas, en tanto que aportan una base para la continuidad de RALCEA y a la atención a temas que fueron identificados como clave por parte de los Puntos Focales Nacionales: Principios de la GIRH; Gestión de Aguas Subterráneas; Identificación de Actores y Gestión a nivel de cuencas; Educación a nivel de las escuelas como estrategia para el cambios; e instrumentos para la gestión de una red como forma de apoyar la continuidad y sustentabilidad de RALCEA. Esperamos que los miembros de RALCEA, así como otros profesionales y representantes de grupos de interés del sector del agua encuentren un importante valor y apoyo mediante el uso de estas herramientas, como un pequeño aporte a las metas de desarrollo que le dan sentido a RALCEAJRC.H.1-Water Resource

    Manual para el diseño, realización, evaluación y monitoreo de actividades de desarrollo de capacidades

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    Fundamentalmente, el desarrollo de capacidades es acerca del cambio. Los resultados esperados consisten generalmente en qué medida las personas realizan su trabajo de manera diferente. Para hacerlo, necesitan mayores conocimientos, burocracias u organizaciones que les animen a hacerlo, y cambios en las reglas y normas informales que motiven cambios en el comportamiento. Ahora es comúnmente aceptado que el conocimiento y la capacidad deben ser concebidas y dirigidas a varios niveles distintos, pero interconectados, incluyendo tanto a los individuos (con sus conocimientos, experiencia, habilidades y actitudes), las organizaciones (que operan a través de procedimientos, rutinas, la gestión del conocimiento y de incentivos sistemas) y las instituciones del sector y el "entorno propicio" (marcos legales, fiscales, la política y los marcos administrativos) y la sociedad civil . Los esfuerzos de desarrollo de capacidades serán tanto más efectivos cuando se consideren y profundicen estos aspectos, que requieren una profunda comprensión del contexto actual (el punto de partida), la visión de los resultados a alcanzar, y el diseño de una estrategia para lograrlo. Todos estos hitos deberán también considerar indicadores de cambios y mecanismos de monitoreo y evaluación, que también deberán contar con el necesario presupuesto para realizarse. Es responsabilidad de las organizaciones de desarrollo de capacidades evaluar sus impactos, pero esto no será factible sin una profunda compresión de la complejidad del desarrollo de capacidades y la gestión del conocimiento. Esperamos que este manual brinde aspectos prácticos que ayuden en el diseño de algunas de las tantas actividades que se pueden hacer en el marco del desarrollo de capacidades, y que dirijan la mirada hacia otras áreas, como el monitoreo y la evaluación que son tan necesarias como las actividades en sí mismas.JRC.H.1-Water Resource

    Reseña del libro: “Rethinking the meaning of place”

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    Book review: “Rethinking the meaning of place” by Lineu CastelloReseña del libro: “Rethinking the meaning of place” por Lineu Castell

    De los centros urbanos consolidados a los lugares de centralidad: Una propuesta metodológica para su estudio

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    Central functions, as buildings and urban functions have moved in the exópolis, both as cause and as effect of the increase of private mobility and new spatial behaviours of their inhabitants. Several urban concepts which were effective up to now, as the opposition between centre and periphery or the idea of one city-one centre, today they are useless to read and analyse those changes. Today centrality is a heterogenic character which belongs to different areas, not just to the central core of consolidated urban areas. This essay proposes an alternative method to classify the aggregation of central functions in the suburb and to study those have the larger effects on the space. This action allows us to reflect on the features and the role of these places of centrality in the territorial pattern.Las funciones centrales se han movido, así como los edificios y las demás funciones urbanas, desde la ciudad hacia la exópolis, y este movimiento es tanto la causa como el efecto del aumento de la movilidad privada y de las nuevas formas de usar el espacio relacionadas con la sociedad contemporánea. Muchos de los conceptos urbanísticos que hasta ahora se utilizaban para describir y analizar la ciudad, hoy han perdido su efectividad. Por ello, ya no podemos utilizar ideas clásicas de la disciplina: a cada ciudad ya no corresponde siempre y unívocamente un centro, o muchas veces la oposición entre centro y periferia parece más ficticia que real. Esto se debe a que la centralidad hoy se manifiesta de muchas formas y tiene un carácter que pertenece a distintos ámbitos, no solo a los núcleos centrales de los asentamientos urbanos consolidados. Por ello, en este artículo se propone una metodología para clasificar las diferentes agregaciones de funciones centrales, estudiar sus caracteres y detectar el papel territorial de los lugares de centralidad en la estructura del territorio. &nbsp
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