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    Entre la tradición y la innovación: el uso de libros de texto y contenidos didácticos digitales en las aulas

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    El Ministerio de Educación de Italia ha promovido, desde 2013, el uso de textos digitales o mixtos (impresos-digitales) en el aula por medio de una ley (Ley 128/2013). Desde entonces, la adopción del libro de texto no es obligatoria en nuestro país: las escuelas italianas, según su autonomía, pueden utilizar materiales didácticos de editoriales, recursos educativos abiertos o textos de elaboración propia. La ley da legitimidad a las experiencias de algunas centros educativos italianos que están innovando en el uso de los libros de texto y están implicadas en un proceso de auto-producción de contenidos (libros de texto o CDD, Contenidos Didácticos Digitales). Este artículo describe el trabajo de estos centros educativos dentro de una comunidad de práctica denominada «Avanguardie Educative». Se analizan las creencias y actitudes de los profesores sobre «estudio», «libro de texto» y «textos digitales» para obtener aspectos innovadores y también para observar las dificultades y obstáculos durante el proceso de innovación, no siempre bien estudiado.Since 2013, the Italian Minister of Education promoted the use of digital or mixed paper-digital texts in the classroom by means of legislative act (Lex 128/2013). Since then, adoption of the textbook is not mandatory in our country: Italian schools, according to their autonomy, can choose to adopt teaching materials from publishers, Open Educational Resources, or auto-produced texts. The law legitimates the experience of some Italian schools that are innovating the use of textbooks and are involved in a process of auto-production of content (textbooks or DDC, Didactic Digital Content). The article attempts to describe the work of these schools within a network of practice named «Avanguardie Educative». It intends to analyse teachers beliefs and attitudes upon «studying», «textbooks» and «digital texts», to capture innovative aspects, but also to look at dificulties and obstacles along the path of innovation, not always so clear and well defined.peerReviewe

    Apocalissi italiane. Il cinema e la televisione di fronte ai disastri del Novecento

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    Ogni cinematografia e produzione televisiva nazionale nel corso del Novecento ha preso in carico, restituendolo documentato e trasfigurato, un numero significativo di eventi traumatici. Sconvolgimenti naturali o sociali di grande rilevanza, dalle guerre ai terremoti, dalle alluvioni alle rivoluzioni, hanno trovato nei media audiovisivi una decisiva via d’accesso alla riflessione e all’elaborazione collettiva. Come la nozione di traumatic past ha messo in rilievo, la scrittura audiovisiva di eventi sconvolgenti, talora apocalittici, ha offerto e trasmesso un’immagine condivisa non solo del dolore generatosi nell’immediatezza e destinato a colpire il singolo nel corpo e nella psiche, ma anche di esperienze più sfumate e collettive di rivisitazione memoriale. La scrittura del disastro che grazie a televisione, cinema, fotografia, videogiochi e web ne è prepotentemente seguita, si è incaricata di investigare le fratture dello sguardo nutrite dalla disgregazione fisica e morale che scaturiscono dal confronto tra Grande Storia e storie personali. Nel caso della produzione italiana, l’elaborazione è avvenuta seguendo processualità ibride, non sempre lineari, che hanno chiamato in causa lo stato fluido di cambiamenti che hanno investito nel tempo il territorio, il paesaggio e la società. Il principale obbiettivo del dossier è proporre un’analisi ad ampio spettro – riconducibile al territorio italiano e alla popolazione che su di esso abita, ha abitato o sul quale è transitata – dell’immaginario visuale che questi fenomeni hanno favorito e ispirato

    Forme della Regia. Scritti in onore di Vito Zagarrio

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    Libro collettivo in onore di Vito Zagarrio, centrato sull'analisi dei modi di rappresentazione e delle forme della regia

    Il paesaggio nel cinema contemporaneo

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    Il paesaggio nel cinema contemporaneo contiene 21 saggi dedicati alla riflessione teorica, alle modalità di raffigurazione del paesaggio in aree fisiche e culturali diverse; alle forme documentarie, alla tecnologia digitale, alle arti sperimentali, alle architetture urbane, alla rappresentazione della memoria, del culto dei morti, degli spazi di guerra, delle catastrofi naturali; alla valenza simbolica dei luoghi, ad alcune traiettorie particolari di registi. Completa il volume una bibliografia essenziale

    Il lungo respiro di Brunello Rondi

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    Il “lungo respiro” è la metafora usata da Fellini per descrivere la straordinaria versatilità di Brunello Rondi (1924-1989), un autore che si è cimentato nei più diversi campi artistici e intellettuali: la poesia, la filosofia, la musicologia, il teatro e in particolare il cinema, vissuto in veste di sceneggiatore, regista, teorico e critico. Questo libro intende ripercorrere tutti gli itinerari, anche i più segreti, delle molteplici passioni di Rondi, che spesso si intrecciano e si motivano a vicenda. Il tentativo è quello di comporre un ritratto inedito e, per i più, sconosciuto di una personalità che ha attraversato la storia della cultura italiana del secondo Novecento con uno sguardo inquieto e vertiginoso, aperto ai più vivaci stimoli delle sperimentazioni artistiche europee e internazionali: dai saggi pioneristici su Bartók alle collaborazioni cinematografiche con Fellini, Rossellini e Pasolini. Saggi di Roberto Curti, Pierpaolo De Sanctis, Alessio Di Rocco, Enrico Duranti, Sergio Grmek Germani, Tullio Masoni, Emiliano Morreale, Stefania Parigi, Paola Pedrazzini, Alberto Pezzotta, Davide Pulici. Testimonianze di Giorgio Albertazzi, Barbara Bouchet, Lino Capolicchio, Roberto Leoni, Luciano Martino, Adriano Ossicini, Marina Pierro, Umberto Rondi.

    A scuola di immagini

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    L'inserimento del cinema nelle scuol

    Lo sguardo e la morte in Roma città aperta

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    Versione più lunga, in lingua italiana, del saggio Death and the Gaze in Rome, Open City pubblicato nel 2018 in «Journal of Italian Cinema & Media Studies

    Il ritmo del neorealismo

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    Saggio sulle teorie del neorealismo di Brunello Rondi, messe in rapporto alle teorie di Zavattini e di Bazin, nonché al pensiero fenomenologico ed esistenzialista di Enzo Paci

    Zavattini e Bazin: corrispondenza di parola e pensiero

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    Il saggio si occupa delle consonanze tra le teorie zavattiniane e quelle baziniane. Accompagna uno scritto poco noto di Bazin sul neorealismo di Zavattini e il carteggio inedito tra Zavattini e Bazin all'inizio degli anni cinquanta
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