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    “Raccourcis”: strategie lessicali e forestierismi in "Partiranno" di Luce d'Eramo

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    Partiranno Ăš un romanzo singolare, all’interno della singolare biografia letteraria di Luce d’Eramo, il suo romanzo piĂč amato, una storia di fantascienza, tra thriller poliziesco e spy story, un intreccio di generi letterari, di tipologie testuali e di materiali documentari di diversa natura, composto con sapiente operazione di cucitura, che si nutre anche di diverse prospettive e voci narranti. Lo sviluppo narrativo della trama Ăš continuamente in bilico tra realtĂ  e fantasia e la dimensione lirica ne fa un romanzo psicologico il cui nucleo centrale Ăš la scoperta dell’alteritĂ , fuori e dentro l’essere umano. In questa prospettiva, il lessico gioca un ruolo decisivo, e anche sotto questo riguardo si puĂČ a ragione parlare di una accorta operazione di “intarsio”. Il contributo prende in esame le strategie lessicali adottate da Luce d’Eramo nel romanzo: una compagine di tono medio che ospita spesso vocaboli colti, termini ricercati o poco diffusi nell’uso comune, inoltre una ricca messe di tecnicismi, innumerevoli e inattesi neologismi (neoformazioni, neologismi semantici o morfosintattici) e forestierismi, in particolare dal francese ma anche dall’inglese e dal tedesco che realizzano un procedimento di condensazione del linguaggio in immagini poetiche

    Si puĂČ "socializzare" un concetto?

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    Risponde ad alcune domande sul verbo "socializzare", in particolare sul suo uso transitivo come sinonimo di ‘comunicare’ e ‘condividere con un pubblico’ (informazioni, idee, concetti, ecc.). Ricostruisce l'origine, la formazione con il suffisso -izzare e i significati documentati nella lessicografia, ne segnala altre prime attestazioni, inoltre commenta alcuni usi di recente circolazione

    “Raccourcis”: strategie lessicali e forestierismi in Partiranno di Luce D’Eramo

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    Partiranno is a singular novel within the unique literary biography of Luce d’Eramo. It is her most beloved novel, a science fiction, but also a police thriller and a spy story. The writer mixes differtent literary genres, various textual typologies and many documentary materials, different perspectives and narrative voices, with a skilful seaming operation. The plot is constantly hovering between reality and fantasy; its lyrical dimension makes it a psychological novel, whose central core is the discovery of alterity, outside and inside the human being. The lexicon has a decisive role. The paper examines the lexical strategies adopted by Luce d’Eramo in the novel: a lexical structure of medium tone, with soughts words within the common terms, many technicalities, neologisms (also semantic or morpho-syntactic neologisms) and forestierisms, in particular from French but also from English and German. The lexicon is transformed into poetic images

    «OGGI S’IMPARA LA Z PER SCRIVERE: “SONO DUE MESI DI SANZIONI, MA NOI SIAMO FORTI E LA VITTORIA SARÀ NOSTRA”»: LA DIDATTICA DELL’ITALIANO NEI GIORNALI DI CLASSE DEI MAESTRI (1924-1950)

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    Lo studio prende in esame un corpus di “Giornali di classe” (1924-1950) raccolti in archivi scolastici di diversi comuni (Lombardia, Umbria, Lazio, Basilicata, Calabria, Puglia); tali documenti costituiscono una fonte privilegiata per la ricostruzione delle competenze linguistiche, dell’(auto)rappresentazione dell’atteggiamento educativo, del ruolo e della vita dei maestri nella prima metĂ  del Novecento. I Registri offrono inoltre testimonianza diretta o riflessa delle pratiche didattiche degli insegnanti elementari, rappresentando in modo esplicito la politica linguistica (e la propaganda) del ventennio fascista e documentando l’evoluzione dei programmi ministeriali. Dopo una ricognizione dei contenuti di carattere storico e sociale e di quelli relativi alla didattica dell’italiano si indagano, in particolare, alcuni temi: la lettura e la scrittura, la dialettofonia e le attivitĂ  connesse al superamento dell’ostacolo del dialetto, la didattica nelle scuole rurali. Le fonti esaminate confermano l’importanza di attingere a documenti di varia provenienza, rappresentativi di diverse realtĂ  geografiche, sociali, linguistiche, per ricomporre il quadro nazionale dei processi di alfabetizzazione e di italofonia nella sua complessa eterogeneitĂ .   “Today we’re learning z for writing: «it’s been two months of sanctions, but we’re strong and victory will be ours»”: the teaching of Italian in teacher’s registers (1924-1950) The study examines a corpus of “Giornali di classe” (1924-1950) collected in school archives of different municipalities (Lombardy, Umbria, Lazio, Basilicata, Calabria, Puglia); these documents constitute a privileged source for the reconstruction of language skills, the (self) representation of the educational attitude, the role and life of teachers in the first half of the twentieth century. The Registers also offer direct or reflected testimony of the teaching practices of elementary school teachers, representing the linguistic policy (and propaganda) of the fascist period and the evolution of ministerial programs. After a survey of the historical, social and educational contents, some topics are investigated, in particular: reading and writing, dialectophony and activities related to overcoming the obstacle of dialect, teaching in rural schools. The sources examined confirm the importance of drawing on documents of various origins, representative of different geographical, social and linguistic realities, to recompose the national framework of literacy and Italophony processes in its complex heterogeneity

    L’impressione neologica. L’ignoto contro il disamore nel romanzo di fantascienza di Luce d’Eramo

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    Il contributo prende in esame le scelte lessicali adottate da Luce d’Eramo nel romanzo Partiranno. In particolare illustra i neologismi e l’”impressione neologica” realizzata anche attraverso l’adozione di forme ricercate e poco comuni e di accostamenti inusuali. Analizza alcune tra le piĂč interessanti invenzioni lessicali individuando poi, nella patina neologica che attraversa il romanzo, l’intento di descrivere la realtĂ  aliena e al tempo stesso l’essenza evocativa e simbolica del linguaggio per “immagini” dell’autrice

    «Oggi s'impara la z per scrivere. "Sono due mesi di sanzioni, ma noi siamo forti e la vittoria sarà nostra"». La didattica dell'italiano nei Giornali di classe dei maestri (1924-1950)

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    Lo studio prende in esame un corpus di “Giornali di classe” (1924-1950) raccolti in archivi scolastici di diversi comuni (Lombardia, Umbria, Lazio, Basilicata, Calabria, Puglia); tali documenti costituiscono una fonte privilegiata per la ricostruzione delle competenze linguistiche, dell’(auto)rappresentazione dell’atteggiamento educativo, del ruolo e della vita dei maestri nella prima metà del Novecento. I Registri offrono inoltre testimonianza diretta o riflessa delle pratiche didattiche degli insegnanti elementari, rappresentando in modo esplicito la politica linguistica (e la propaganda) del ventennio fascista e documentando l’evoluzione dei programmi ministeriali. Dopo una ricognizione dei contenuti di carattere storico e sociale e di quelli relativi alla didattica dell’italiano si indagano, in particolare, alcuni temi: la lettura e la scrittura, la dialettofonia e le attività connesse al superamento dell’ostacolo del dialetto, la didattica nelle scuole rurali. Le fonti esaminate confermano l’importanza di attingere a documenti di varia provenienza, rappresentativi di diverse realtà geografiche, sociali, linguistiche, per ricomporre il quadro nazionale dei processi di alfabetizzazione e di italofonia nella sua complessa eterogeneità.The study examines a corpus of “Giornali di classe” (1924-1950) collected in school archives of different municipalities (Lombardia, Umbria, Lazio, Basilicata, Calabria, Puglia); these documents constitute a privileged source for the reconstruction of language skills, the (self) representation of the educational attitude, the role and life of the teachers in the first half of the twentieth century. The Registers also offer direct or reflected testimony of the teaching practices of elementary teachers, representing the linguistic policy (and propaganda) of the fascist twenty years and the evolution of ministerial programs. After a survey of the historical, social and educational ì contents, some topics are investigated in particular: reading and writing, dialectophony and activities related to overcoming the obstacle of dialect, teaching in rural schools. The sources examined confirm the importance of drawing on documents of various origins, representative of different geographical, social and linguistic realities, to recompose the national framework of literacy and Italophony processes in its complex heterogeneity

    ALTRI MODELLI PER L’INSEGNAMENTO DELLA VARIAZIONE: RIFLESSIONI TEORICHE E PROPOSTE DIDATTICHE

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    L’acquisizione dell’italiano come lingua variabile, promossa ormai da tempo dagli studi teorici e ribadita anche nelle ultime Indicazioni e Linee Guida, stenta ad affermarsi nella concreta pratica scolastica. Appare perciĂČ necessario mettere a punto nuovi modelli per promuovere una competenza linguistica fondata sul concetto di variazione e fornire ai docenti metodi, sfondi teorici, contenuti ed anche proposte didattiche concrete. Il presente intervento intende illustrare le potenzialitĂ  in sede didattica di testi non letterari e proporre, sulla base di esperimenti testati anche attraverso esperienze personali, alcuni percorsi operativi. Le produzioni dal basso, oggetto negli ultimi tempi di ripensamenti teorici sul piano storico- e socio-linguistico, presentano diversi vantaggi sia di ordine metodologico sia per i contenuti che veicolano e per i contesti che evocano e che le aprono alla possibilitĂ  di percorsi disciplinari trasversali. Sono qui presentati e discussi alcuni casi concretamente sperimentati che consentono di mettere a fuoco gli elementi di forza e le ricadute reali di tali testi nella didattica dell’italiano.   Other models for teaching variation: theoretical reflections and didactic proposals The acquisition of Italian as a variable language, promoted by theoretical studies for some time now and reiterated in the latest "Indicazioni" and "Linee Guida", struggles to establish itself in actual school practice. Therefore, it seems necessary to develop new models in order to encourage linguistic competence based on the concept of variation and provide teachers with methods, theoretical backgrounds, content and concrete educational proposals. This paper aims to illustrate the potential of non-literary texts in schools and proposes some work paths, also based on our personal experiences. Bottom-up production, recently the subject of theoretical thoughts at the historical and socio-linguistic level, have several advantages linked to methodology, content and contexts that open up the possibility for cross-disciplinary courses. We present and discuss some cases that allow us to focus on the elements of strength and the real impact of such texts in teaching Italian

    Altri modelli per l'insegnamento della variazione. Riflessioni teoriche e proposte didattiche

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    L’acquisizione dell’italiano come lingua variabile, promossa ormai da tempo dagli studi teorici e ribadita anche nelle ultime Indicazioni e Linee Guida, stenta ad affermarsi nella concreta pratica scolastica. Appare perciĂČ necessario mettere a punto nuovi modelli per promuovere una competenza linguistica fondata sul concetto di variazione e fornire ai docenti metodi, sfondi teorici, contenuti ed anche proposte didattiche concrete. Il presente intervento intende illustrare le potenzialitĂ  in sede didattica di testi non letterari e proporre, sulla base di esperimenti testati anche attraverso esperienze personali, alcuni percorsi operativi. Le produzioni dal basso, oggetto negli ultimi tempi di ripensamenti teorici sul piano storico- e socio-linguistico, presentano diversi vantaggi sia di ordine metodologico sia per i contenuti che veicolano e per i contesti che evocano e che le aprono alla possibilitĂ  di percorsi disciplinari trasversali. Sono qui presentati e discussi alcuni casi concretamente sperimentati che consentono di mettere a fuoco gli elementi di forza e le ricadute reali di tali testi nella didattica dell’italiano.The acquisition of Italian as a variable language, promoted by theoretical studies for some time now and reiterated in the latest "Indicazioni" and "Linee Guida", struggles to establish itself in the actual school practice. Therefore, it seems necessary to develop new models in order to encourage a linguistic competence based on the concept of variation and to provide teachers with methods, theoretical backgrounds, contents as well as concrete educational proposals. This speech has the purpose of illustrating the potentialities of non-literary texts in schools and proposing some operating paths, on the basis of experiments tested also through personal experiences. The productions from below, that have been recently subject of theoretical thoughts at the historical and socio-linguistic level, have several advantages both methodological and for the content they carry and for contexts that they evoke and that open up the possibility of cross-disciplinary courses. They are here presented and discussed some cases actually experienced that allow to focus on the elements of strength and the real impact of such texts on teaching Italian

    Il diario di guerra e di prigionia di Gennaro Parisi (1916-1918). Un laboratorio scuola-universitĂ 

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    Il contributo presenta il progetto “Un diario dal fronte. Un combattente della Grande Guerra si racconta” (2015-2016), nato dalla collaborazione tra il Liceo “V. Gassman” di Roma e la Sapienza UniversitĂ  di Roma. Dopo aver esposto i presupposti teorici e metodologici delle attivitĂ  proposte agli studenti, che si inquadrano in una prospettiva circolare tra ricerca e didattica, vengono indicate le ragioni dell’utilitĂ  delle scritture popolari per la didattica dell’italiano. Vengono poi ripercorse le varie tappe del lavoro, soffermandosi sugli aspetti piĂč significativi della principale attivitĂ  di laboratorio in classe, sulle metodologie utilizzate, e riflettendo sulla risposta degli studenti e sui risultati raggiunti.This paper presents the project “The war diary from the front. A Great War fighter tells his story” (2015-2016), born from the collaboration between the general upper secondary school “V. Gassman” in Rome and “La Sapienza" University. The discussion of the theoretical and methodological assumptions of the activities proposed to the students, embedded in a circular perspective between research and teaching, is followed by the examination of the reasons why popular writings are useful for teaching Italian language. The article examines the various stages of the work and highlights the most significant aspects of the workshop, the applied methodology, while reflecting on the students' response and the results achieved

    Planning and designing an integrated management of coastal hypoxia in the Emila Romagna region water (Northern Adriatic Sea)

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    Abstract The design of an integrated monitoring network useful for the early-warning, the management and mitigation of both the environmental and socio-economic costs of hypoxia/anoxia events in the Northern Adriatic coastal zone, south of the mouth of the Po river, is described in the contribute. It has been developed within the EMMA research project (Environmental Management through Monitoring and Modelling of Anoxia; LIFE04ENV/IT/0479) (2004-2007). Over the past few decades, hypoxia events have recurrently affected the coastal zone of Emilia Romagna Region (Italy). Data collected by the C.Z. lying in the Province of Rimini, because of its economic importance, are presented. The area is subjected to intense anthropogenic pressure due to its high population (416 000 equivalent inhabitants) with tourist seasonal peaks of up to 973 110 equivalent inhabitants (in summer time), to industrial and agricultural activity, to maritime traffic and nutrient river discharges (about 600 tons y-1 of nitrogen and 300 tons y-1 of phosphorus, in 2002). Hypoxia and anoxia have a negative effect on the quality of bathing waters as well as on fishing and mussel farming, which are important activities for the economy of the area. The planning of the monitoring network has been carried out by analyzing the scientific knowledge on hypoxia in the local area; its integration with other existing monitoring activities, available facilities and data resources was considered in order to optimize cost effectiveness of the network
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