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EVOLUTION OF JONICA SHORELINE BETWEEN BRADANO AND BASENTO RIVERS THROUGH THE ANALYSIS OF HISTORICAL AND RECENT CARTOGRAPHIES AND IMAGES
La dinamica costiera jonica fra i fiumi Basento e di Bradano è un processo geomorfologico
complesso, che prende in considerazione l'erosione, la sedimentazione, le attivitĂ
umane, le mareggiate ed altri fattori. L'uso e l'analisi di cartografie e di immagini
storiche e recenti può essere considerata un'operazione importante per il controllo
e la valutazione del litorale costiero. Questo lavoro presenta cartografie e dati
che illustrano la dinamica costiera di questa zona dal 1873 al 2007 ed consente di
avere dati quantitativi per la comprensione dei fenomeni in atto e per la fase successiva
decisionale per la mitigazione degli stessi.Jonica coastal dynamic between Bradano and Basento rivers analysis is a geomorphologically
complex process, that takes in consideration the erosion, the sedimentation,
the human activities, the seas storm and other factors. The use and the
analysis of historical and recent cartographies and images can be considered a
valuable task for coastal monitoring and assessment. This paper presents maps
illustrating the shoreline dynamic of this area from 1873 to 2007, and supplies
quantitative data for the understanding of the phenomena and the following phase
of the decisional processes for the reduction of the same ones
THE WATER RESOURCES AND THE SOUTHERN QUESTION: THE RESERVOIRS IN BASILICATA
La presente nota parte dalla questione meridionale nata subito dopo l’unità d’Italia del
1861. Le differenze fra il Nord e il Sud del Paese erano causate da diversi fattori, fra i
quali il sistema organizzativo e l’arretratezza tecnologica delle lavorazioni agricole, che al
Sud si legava anche alle caratteristiche fisiche del territorio e alla disponibilitĂ della risorsa
idrica, con riflessi sulla ridotta possibilitĂ di coltivazione, sulla limitazione della velocitĂ
di crescita della vegetazione e su un ecosistema piĂą fragile rispetto all'erosione e al secolare
disboscamento. Da qui tutti gli interventi avvenuti negli anni che hanno segnato la storia
del nostro Paese e, nel caso particolare, della Regione Basilicata oggetto del presente articolo.
Dopo la contestualizzazione storica del problema della risorsa idrica in Basilicata, l’attenzione
è posta sugli interventi sul sistema idrico in Basilicata e, in particolare, alla realizzazione
dei principali invasi, studiati soprattutto attraverso fonti cartografiche prima e
dopo la loro realizzazione. Questi invasi sono stati descritti, illustrati e rivisti come presenza
attuale sul territorio.
Gli interventi abilmente effettuati dall’uomo, in anni in cui l’attenzione a uno sviluppo
sostenibile non era certamente la stessa che si ha adesso, conferiscono attualmente agli
invasi una presenza quasi naturale con valorizzazione delle aree nelle quali insistono. Gli
invasi oggi si fondono con il territorio circostante creando suggestivi scenari paesaggistici
e danno ai luoghi valenza culturale, paesaggistica, ambientale e turistica con l’insediamento
di Osservatori Ovifaunistici e Oasi del WWF, attivitĂ di birdwatching, manifestazioni
sportive, realizzazione di aree attrezzate.
A completamento, una parte del lavoro è stata propriamente dedicata alle opere di sbarramento
sotto il profilo ingegneristico, agli studi, alle conoscenze e alle indagini necessarie
alla loro realizzazione.
La risorsa idrica in Basilicata, da problema storicizzato, è attualmente la seconda risorsa
regionale dopo il petrolio, ma la prima se si guardano i bisogni primari della popolazione.Starting from the “Southern Question" born just after the 1861 Italian national unity,
this article reviews the main causes of the differences between Italy's North and South
and, especially, the structure and the technological backwardness of the cultivations
that has been particularly examined due to its links to the physical characteristics of
the of the country and the water availability that underlie a reduced cultivation possibility
and a limited growth rate, on the one hand, and, on the other hand, cause a
more fragile ecosystem also due to the ancient deforestation of the area.
After a short historic contextualization of the water resources problem, a closed attention
is paid to the works on the Basilicata Region water system and, especially,
on the main reservoirs studied through the exam of cartographic maps before and
after their construction. These reservoirs have been drawn, illustrated and reviewed
considering their presence on the territory.
These works, even if performed in times when the attention to a sustainable development
was not as high as nowadays, give to the reservoir a nearly natural aspect, beside
increasing the value of the surrounding areas. These reservoirs, as a matter of facts,
merging with the territory create evocative landscapes and lend to the area a particular
cultural, landscape and environmental worthiness through the settlement of WWF
oasis and observatories, bird-watching activities, sports events and equipped areas.
Finally, part of this article is dedicated to the engineering aspects of the dams, that
is to the studies, the knowledges and to the surveys necessary for their construction.
The water resource of the Basilicata Region has been a problem in the past, but it is
now the second regional resource just after the oil, but it must be considered the
first one if the primary needs of the population are considered
MAPPING OF SHEEP TRACKS AND PATHS OF TRANSHUMANCE IN THE BASILICATA: THE OLD SHEEP-TRACK-MATERA MONTESCAGLIOSO
La presente proposta parte dalla tutela e valorizzazione dei tratturi, sentieri erbosi, pietrosi
o in terra battuta, sempre a fondo naturale, originatisi dal passaggio e dal calpestio degli
armenti ed utilizzati dai pastori per compiere la transumanza, ossia per trasferire con cadenza
stagionale le greggi da un pascolo all'altro. Tali tratturi sono definiti, ai sensi delle
disposizioni di legge, "beni di interesse archeologico", e sono soggetti, come ogni opera
anche di pubblico interesse, a parere vincolante della soprintendenza archeologica e per i
beni architettonici e per il paesaggio.
La pubblicazione si sviluppa con un inquadramento del bene, storico, normativo e cartografico,
partendo dalla carta generale dei tratturi in scala 1:500.000 del 1912 a cura dell'Ufficio
Tecnico di Finanza di Foggia, rivista come Mappa dei tratturi nel 1959 sulla
precedente edizione del 1912, terminando al web GIS Tratturi del Centro Cartografico Dipartimentale
della Regione Basilicata. L’attenzione è quindi posta sull’antico tratturo Matera
– Montescaglioso, percorso che si svolge lungo il ciglio della Gravina passando per
Cristo la Selva, il guado Passarelli e le chiese rupestri del Vallone della Loe. L'ultimo tratto
percorre il tratturo regio di Montescaglioso e si conclude nell’abbazia benedettina di San
Michele Arcangelo. La percorrenza di questo tratturo consente di trarre informazioni su
un tratto di territorio materano ricco di storia umana e di evidenze artistiche e naturali.
Approfondimenti conoscitivi specifici sui diversi tratturi che interessano il comune di Matera,
come il tratturo qui dettagliato, possono portare ad una pianificazione, articolazione
e attuazione di obiettivi di tutela e valorizzazione. Le tipologie di intervento, in relazione
alle caratteristiche locali, possono avere un diverso grado di trasformabilitĂ , di godimento
e tutela, e consentire, nel rispetto della conservazione dell’integrità , il miglioramento della
visitabilitĂ e della leggibilitĂ dei tracciati tratturali, tale da ottenere, attraverso il recupero
delle residue testimonianze, un riuso compatibile del sedime tratturale attraverso funzioni
di potenziamento del sistema del verde e dei percorsi pedonali educativi e ludici.This proposal is part of the protection and enhancement of the tracks, grassy paths,
rocky or clay, always natural background, originated by the transition and by the trampling
of cattle and used by shepherds to make transhumance, to transfer every season
the flocks from one pasture to another. These sheep tracks are defined in accordance
with the provisions of the law as "goods of archaeological interest", and are subject, like
any work in public interest, in the opinion of the archaeological and architectural Superintendent.
The publication is developed in a framework of historical and recent cartography
and of legal history, starting from the general map of the sheep tracks in scale
of 1:500,000 created in 1912 by the Technical Office of Finance of Foggia towards to
the most recent cartography. The focus is then placed on the old sheep-track Matera -
Montescaglioso that starts from Matera centre and ends at the Benedictine abbey of St.
Michael the Archangel in Montescaglioso. The sheep-track allows to get information on
a stretch of Matera area rich in human history with artistic and natural evidence. Specific
cognitive insights on the different sheep-tracks that affect the municipality of Matera
can lead to action for planning, articulation and implementation of objectives of
protection and enhancement
CARTOGRAPY IN THE EXPLOITATION OF NATURAL AND CULTURAL HERITAGE: 3D LASER SCANNER APPLICATIONS
La presente proposta è relativa all’utilizzo dei rilievi Laser Scanner 3D per la valorizzazione
dei beni culturali e naturali.
Alla base di ogni intervento volto alla valorizzazione dei beni culturali e naturali è fondamentale
che ci sia un percorso di conoscenza che non sia solo storico-artistico come
accade spesso, ma anche attraverso la conoscenza accurata delle sue caratteristiche (posizione,
forma, geometria, materia e colore), dettagli fondamentali per tutelare e valorizzare
il patrimonio. La tecnologia del laser scanner 3D consente di ottenere risultati
di eccellente qualitĂ in tempi relativamente brevi e di intervenire in ambienti complessi
laddove altre tecniche mostrano numerosi limiti. L’innovativa metodologia di rilievo rivela
la sua efficacia non solo nell’acquisizione e restituzione dei dati, ma soprattutto
nella rappresentazione cartografica.
Rispetto alle altre tecniche, il rilievo non è parziale ma completo e oggettivo: tutto ciò
che è presente nel range di azione del laser scanner 3D viene rilevato senza alcuna distinzione.
Il suo impiego risulta, pertanto, essenziale per rilevare e acquisire informazioni
su beni particolarmente articolati ed irregolari, su parti inaccessibili o comunque non
facilmente raggiungibili (notevoli altezze, presenza di asperitĂ , ecc.), su elementi delicati,
evitandone il contatto diretto.
In questa nota sono riportati alcuni esempi applicativi della metodologia laser scanner
3D ed il beneficio delle relative informazioni cartografiche attraverso il rilievo di alcuni
importanti beni culturali di grande valenza architettonica, storica e naturale quali il, gli
ipogei di piazza della cittĂ di Matera e di un tratto del torrente Gravina di Matera che
intaglia formazioni coerenti determinando suggestivi paesaggi.The present paper deals with the use of the 3D Laser Scanner ion the development
of natural and cultural resources.
Any intervention pointed to the development of natural and cultural resources needs
to learn, besides the fundamental historical and artistic knowledge, some of their characteristics such as location, form, geometrical aspects, material properties and
colour, all features that must be considered basic for both the safeguard and the development
of the resource itself. The 3D Laser Scanner technology enables to obtain
in a short time excellent results and to be active in particular environments where
other techniques result to be rather limited. This technique is particularly effective
not only in the acquisition and rendering processes, but also in cartographic representation
of data.
Compared to other technique, the 3D Laser Scanning is complete and objective: everything
that is in the activity range of the used instrument is completely registered without
any distinction. Ultimately, its use results to be absolutely necessary to survey and
collect information in case of quite irregular and articulated structures, of very difficult
or completely inaccessible parts and of fragile elements, avoiding the direct contact.
Some examples of the use of the 3D Laser Scanner technique are here quoted emphasizing
the advantages of the cartographic information as result from the survey of
some important cultural resources relevant from architectural, historical and natural
points of view, in particular: the Santuario della Palomba, the Vittorio Veneto Square
in Matera hypogees, and a part of the Gravina di Matera, a torrent deeply incised in
limestones rocks that creates striking sceneries
Spostamenti e pressioni interstiziali di una grande frana in formazioni strutturalmente complesse: effetti di un sistema di pozzi drenanti
Nell’ambito di un progetto di ricerca finalizzato alla mitigazione dei rischi naturali per i collegamenti viari, e di convenzioni con Rete Ferrovia ria Italiana, si sta approfondendo l’analisi di un grande sistema franoso che si
sviluppa in formazioni strutturalmente complesse del Miocene in destra idraulica del fiume Basento. Il sistema
franoso interessa la S.S. Basentana e, in misura maggiore, la li nea ferroviaria Potenza Metaponto; pertanto, a
partire dagli anni ’90, a valle e a monte della linea ferroviaria sono stati realizzati sistemi di pozzi drenanti.
L’analisi dei dati inclinometri e dei dati DInSAR disponibili per l’area suggerisce che i sist emi drenanti abbiano
ridotto le velocitĂ del sistema franoso in prossimitĂ della linea ferroviaria. In particolare, prima della
realizzazione del sistema drenante nel 2016 2017, a valle della linea le velocitĂ medie annue massime stimate
erano di circa 1 c m/anno, successivamente si sono ridotte di circa la metĂ . A monte della linea, dove le velocitĂ
negli ultimi decenni sono state maggiori, alcuni nuovi pozzi si muovono attualmente con velocitĂ medie di circa
1÷2 cm/anno, altri sono fermi. Nell’insieme, le velocità rilevate nel sistema franoso sono molto disuniformi,
coerentemente con la complessità e l’eterogeneità dei terreni in frana.
Alcuni fori di sondaggio hanno evidenziato la presenza di terreni a granulometria prevalentemente sabbiosa, altri
prevale ntemente argillosa. Coerentemente, le prove di permeabilitĂ eseguite nei piezometri Casagrande installati
a varie profonditĂ nel corpo di frana mostrano che la permeabilitĂ varia fra 10 5 m/s e 10 9 m/s. I risultati
preliminari del calcolo con il codice al le differenze finite MODFLOW 3D mostrano l’efficacia del sistema di
drenaggio, con riduzioni di pressioni interstiziali prossime a quelle registrate sperimentalment