2,246 research outputs found

    Some Replies to Questions Posed by Students

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    Paolo Parrini, "Some Replies to Questions Posed by Students", in: Esercizi Filosofici, vol. 10, n. 1 (2015), pp. 81-96Answering to the questions posed by students, I clarify my position on four main topics: (i) the pragmatic maxim; (ii) the relation between my conception of truth on one hand, and epistemic conceptions of truth and the idea of the convergence of our cognitive efforts on the other; (iii) the skeptical challenge; (iv) the relationship between science and philosophy

    Le attività di un dimenticato "Ornamento d'Italia". Giuseppe Raddi: il naturalista, il conservatore, il viaggiatore

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    La tesi ricostruisce la biografia di Giuseppe Raddi, valente ed ingiustamente trascurato naturalista fiorentino. Noto come botanico, la sua fama è legata soprattutto alle collezioni naturalistiche da lui realizzate per il prestigioso Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze. In realtà, gli studi in archivio hanno rivelato come egli non fosse soltanto questo: interlocutore dei più importanti naturalisti dell’epoca, autore di opere fondamentali come la “Jungermanniographia Etrusca” (1818) e “Plantarum Brasiliensium” (1825); Raddi rappresentò un vero e proprio punto di riferimento per i suoi contemporanei ed ebbe relazioni di respiro europeo. Oltre ai suoi scritti, il viaggiatore toscano lasciò in eredità le sue preziose collezioni naturalistiche, frutto dei suoi viaggi oltreoceano, che all’epoca lo resero celebre in tutto al mondo e che contribuiscono e continuano ancora oggi a far risplendere la sua fama. La qualità e la rarità del materiale conservato nelle sue raccolte botaniche è testimoniato dalla quantità di nuove entità descritte, soprattutto crittogamiche, o di combinazioni effettuate dallo stesso collettore fiorentino non solo sui campioni da lui raccolti, ma anche sui numerosi duplicati degli originali inviati in segno di riconoscenza dai botanici, naturalisti, dilettanti ed illustri personaggi che ebbero con lui rapporti di collaborazione scientifica

    Use of FT-NIRS for determination of chemical components and nutritional value of natural pasture

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    This study evaluates the potential of Fourier transformation near-infrared reflectance spectroscopy to estimate the nutritional value and the chemical composition of natural pastures. Variability from all samples of pastures available is considered in order to assess the applicability of the calibration models in the future predictions. Chemical components (dry matter, crude protein, ash, ether extract, crude fibre, fibrous fractions) of grass samples were determined by applying official methods, and milk and meat forage units were calculated. Calibration and validation models were developed between chemical–nutritional parameters and NIRS spectral data using partial least square regression (PLS). The capacity of methods has been achieved using two validation approaches: the first using an independent dataset for prediction and the second by cross-validation process. The results are evaluated in term of coefficient of determination, root-mean-square error and residual prediction deviation. Despite the wide variability of the data set, the results of FT-NIRS have been able to estimate the chemical composition of natural and naturalised pasture with good accuracy and precision, while for nutritional value parameters, a further evaluation may be useful

    Empirical Realism Without Transcendental Idealism. Comment on Kenneth R. Westphal

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    Paolo Parrini, "Empirical Realism Without Transcendental Idealism. Comment on Kenneth R. Westphal" in: Esercizi Filosofici, vol. 10, n. 1 (2015), pp. 41-61In dialogue with Kenneth R. Westphal’s position on realism and skepticism I defend an empirical realism which in a positive (though not positivistic) perspective rejects the transcendental components of Kant’s empirical realism. The central ideas of the empirical realism I support are the characterizations of reality and truth as regulative ideals and of knowledge as unifying activity. I justify my conception by a conceptual and pragmatic analysis of the main relevant epistemological notions

    L'impairment cognitivo nel disturbo ossessivo-compulsivo: analisi del profilo esecutivo, mnestico e visuospaziale

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    Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è una patologia psichiatrica molto complessa caratterizzata dalla presenza di “pensieri intrusivi e indesiderati nella mente del soggetto” e da conseguenti compulsioni, cioè “comportamenti o atti mentali che hanno lo scopo di ridurre o annullare l’ansia provocata dalle ossessioni”. Le modalità di presentazione di tale disturbo possono variare notevolmente da soggetto a soggetto, rendendo difficile una descrizione chiara e univoca del funzionamento di tali pazienti. Nel corso degli ultimi anni l’interesse per questo disturbo è cresciuto considerevolmente: numerosi ricercatori hanno tentato infatti di definire i correlati neurobiologici, genetici e neuropsicologici del DOC. Con l’introduzione dello studio del funzionamento cognitivo nei disturbi psichiatrici, infatti, le indagini neurocognitive hanno tentato di evidenziare la presenza di una meccanismo unitario ed esplicativo alla base del disturbo come è stato fatto anche per la schizofrenia. Tali studi hanno però riportato risultati contrastanti tra loro probabilmente a causa, da una parte, degli alti tassi di comorbidità presenti in tale patologia e, dall’altra, per l’elevata eterogeneità interna. La maggior parte di questi studi hanno comunque evidenziato principalmente un malfunzionamento esecutivo, mnestico e visuospaziale. Partendo da questa evidenza, il presente lavoro si propone di investigare ulteriormente il funzionamento in questi domini cognitivi ponendo attenzione alla correlazione tra questi e la gravità del disturbo. Sono stati selezionati 13 pazienti affetti da disturbo ossessivo compulsivo, senza una storia di disturbi neurologici in anamnesi, presso il Servizio di Salute Mentale della ASL 5 di Pisa e sono stati sottoposti ad una batteria di test atta a valutarne il funzionamento esecutivo (test dei Giudizi Verbali, Torri di Londra, Brixton Test e Stroop Test), a un test per analizzare l'integrità del sistema della memoria (Wechsler Memory Scale-IV) e a una valutazione delle funzioni visuospaziali (test dell’ Aprassia Costruttiva e Disegno con i Cubi). Infine, la gravità del disturbo è stata indagata tramite il Maudsley Obsessive-Compulsive Inventory, un questionario autovalutativo che permette di ottenere anche informazioni riguardo al contenuto prevalente delle ossessioni (“checking”, “clearing/contamination”, “doubting/ruminating” ), permettendoci così di suddividere il campione in sottotipi. In accordo con i principi della psicopatologia cognitiva viene qui proposto un nuovo punto di vista sul DOC: si cerca cioè di chiarire la relazione tra sintomatologia e funzionamento neurocognitivo, non solamente per raggiungere una più approfondita comprensione della patologia, ma anche perché una buona valutazione neuropsicologica può permettere la migliore qualità della presa in carico del paziente attraverso il perfezionamento diagnostico, una maggiore affidabilità del giudizio prognostico e infine è necessaria per progettare interventi di tipo riabilitativo.

    PRICKLE1-related early onset epileptic encephalopathy

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    The PRICKLE1 (Prickle Planar Cell Polarity Protein 1-MIM 608500) gene is involved in different phases of human development. The related diseases include autosomal recessive progressive myoclonus epilepsy - ataxia syndrome, neural tube defects associated with heterozygous mutations, agenesis of corpus callosum, polymicrogyria, and autistic spectrum disorder. Reported here is a young boy with a new variant (NM_153026.2:c.820G>A, p.Ala274Thr) presenting with an early infantile epileptic encephalopathy with developmental arrest

    Track Momentum Discrimination Using Cluster Width in Silicon Strip Sensors for SLHC

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    The cluster width of a particle crossing a silicon strip (mini strip) detector can be exploited to measure its transverse momentum when the strips are parallel to the B field. This suggests the discrimination of the clusters widths to filter the majority of low momentum particles. Once performed directly on the detectors, such discrimination can be used both for low level trigger (L1) and for data reduction. This approach is discussed in the context of a first level trigger based on the Tracker for SLHC. The quality of the measurements and their discrimination capability are discussed with respect to the geometry of the sensors and to the detectors layout. Electronics issues and constraints are also reviewed
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