525 research outputs found
"Maia" e la nuova edizione nazionale di D'Annunzio
Nel ripercorrere le vicende legate alla storia dell'Edizione Nazionale delle opere di Gabriele d'Annunzio, l'A. si sofferma sull'edizione del primo libro delle "Laudi", "Maia", che, ricostruendo la cronologia dell'opera, testimonia l'importanza non solo della 'preistoria testuale' dello scritto dannunziano, ma anche dei molteplici contatti ed osmosi tra un testo e l'atro del poeta
Conclusioni provvisorie o dell'impaziente Odisseo
L'A. traccia un panorama degli autori dell'età contemporanea che usano il mito classico nelle loro opere
Vigolo secondo Vigolo: da un carteggio inedito
Attingendo al carteggio intrattenuto con Giorgio Vigolo prima per la collaborazione alla cura di un’antologia belliana, poi per l’interesse critico di G. verso il poeta romano, vengono riportate e commentate lettere assai importanti in cui Vigolo espone la propria poetica e la propria visione
Belli senza maschere. Saggi e studi sui sonetti romaneschi
Il massimo poeta in dialetto, anzi un gigante della nostra letteratura, addirittura l'unico che possa degnamente paragonarsi a Dante: tale è Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863) per l'autore di questo libro, che raccoglie i frutti degli ultimi vent'anni dei suoi studi su quel grande, del cui genio si accorsero Gogol e Sainte-Beuve, ma che rimase clandestino nella vita condotta all'ombra del Cupolone, nel crepuscolo dello Stato pontificio. Il suo Commedione di duemila e più sonetti, così romanesco e così universale, viene qui indagato con il binocolo e con il microscopio, attraverso saggi storico-critici che lo contestualizzano, e ricerche che mettono a fuoco le idee di fondo del poeta e dei suoi personaggi plebei, talvolta maschere indossate dall'autore, più spesso distanziate e autonome alterità . Le letture in profondità di sonetti-capolavoro, poi, rivelano la perizia formale e la straordinaria inventiva di un poeta dell'età romantica, ma che anticipa il realismo con l'affresco antropologico della plebe di Roma cui dà voce, e perfino lo oltrepassa con punte di modernità surrealistica e visionaria. D'altra parte la meditazione che affiora nelle forme del grottesco colloca il poeta dei Sonetti nel solco senza tempo del pessimismo esistenziale, dal biblico Ecclesiaste al contemporaneo e compatriota Leopardi
Descrivere un paesista: Arturo Tosi, per Linati e Gadda
Pietro Gibellini parte dal rapido accenno al pittore Arturo Tosi che Gadda fa nel «Disegno milanese» intitolato «Quando il Girolamo ha smesso», per poi fare un discorso molto più ampio sui rapporti tra i due, ritrovando delle consonanze tra la prosa gaddiana e la pittura materica di Tosi. Nel gioco di equilibrio tra espressionismo e realismo che vede partecipi lo scrittore e il pittore, Gibellini chiama in causa anche Carlo Linati, che ugualmente colse l’arte lombarda di Tosi
Postilla a «Morire dal ridere» di Giovanni Orelli
Presentazione e analisi di un racconto inedito del principale narratore svizzero-italiano vivente
Intervento alla tavola rotonda "Dove sta andando la critica letteraria?"
Marginalità rispetto alle altre letterature e alle altre forme di comunicazione. È questa, secondo lo studioso, la condizione attuale della letteratura italiana
nel sistema globalizzato. È necessario che l'interprete riscopra la sua triplice funzione - critico, filologo, storico della letteratura - per tentare di penetrare nel testo, anche grazie agli apporti fecondi della critica tematica e ai nuovi approcci interdisciplinari della comparatistica
Non solo Adelchi. Tracce dei Longobardi nella letteratura italiana
Viene esaminata la presenza tematica dei Longobardi nella letteratura italiana
L’officina pariniana di Dante Isella
L’autore ripercorre la carriera degli studi pariniani di Dante Isella, il filologo che fu suo maestro: dall’edizione critica del Giorno a quella delle Odi e delle Poesie di Ripano Eupilino, sottolineando non solo il rigore della sua ecdotica ma l’interesse partecipe per testi che si trasformano nella storia in rapporto al mutare della posizione intellettuale del poeta
L’officina pariniana di Dante Isella
L’autore ripercorre la carriera degli studi pariniani di Dante Isella, il filologo che fu suo maestro: dall’edizione critica del Giorno a quella delle Odi e delle Poesie di Ripano Eupilino, sottolineando non solo il rigore della sua ecdotica ma l’interesse partecipe per testi che si trasformano nella storia in rapporto al mutare della posizione intellettuale del poeta
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