Pietro Gibellini parte dal rapido accenno al pittore Arturo Tosi che Gadda fa nel «Disegno milanese» intitolato «Quando il Girolamo ha smesso», per poi fare un discorso molto più ampio sui rapporti tra i due, ritrovando delle consonanze tra la prosa gaddiana e la pittura materica di Tosi. Nel gioco di equilibrio tra espressionismo e realismo che vede partecipi lo scrittore e il pittore, Gibellini chiama in causa anche Carlo Linati, che ugualmente colse l’arte lombarda di Tosi