6 research outputs found

    Spatial interaction in local expenditures among Italian municipalities:evidence from Italy 2001-2011

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    We estimate a spatial autoregressive dynamic panel data model, using information on 5,564 Italian municipalities over the period 2001-2011, exploiting their border contiguity as a measure of spatial neighborhood. We find a positive and statistically significant effect of neighboring expenditures on total, capital and current expenditures of a given municipality. We do not find any evidence of yardstick competition when we take account of political effects, while we do find a negative relationship between spatial interaction and the size of the municipality for current expenditure. Thus, we conclude that spillover effects drive the strategic interaction

    Interazione spaziale nella spesa dei comuni Italiani:Un’analisi empirica

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    This paper uses a dynamic spatial autoregressive model on a sample of 5564 Italian municipalities over the period 2001-2011. By exploiting the spatial contiguity of municipalities, the analysis points to the existence of a positive and significant effects in neighboring spending decisions on its own municipal expenditure (total, current and investment expenditure). Further analysis indicate that such an effect is not consistent with the yardstick competition hypothesis, as the spatial dependence is not guided by political factors; rather, we found a negative and significant relationship between spatial interaction and the municipality’s size, thus suggesting that spillover effects drive the strategic interactions among local governments. In fact the higher the size the lower the impact in decreasing costs of public good provision due to the neighboring provision

    Abolizione delle province e riallocazione delle spese: il caso della Lombardia

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    Law 56/2014 (so-called law Delrio), endorsed by the Lombardy region with the regional law 19/2015, defines the core spending functions that must remain in the hands of provinces. The remaining non-core functions will be, according to the Law, managed by the regions. In this paper we identify the core functions by comparing those of the actual provincial budget to those defined by the Delrio Law. We then propose to quantify the possible savings by comparing per capita expenditures (remained to provinces) of demographically similar provinces. In particular, we compare the per capita expenditures of Lombardy provinces with the per capita average expenditure of Italian provinces belonging to the respective population class. In addition, the work, identifies efficient management areas of non-core functions that Law 56/2014 delegates to regions

    La stima dei fabbisogni standard per i comuni dell’Emilia Romagna - ERVET- Emilia Romagna ed UNIFE

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    Il lavoro si inserisce in questo solco legislativo della legge 42/2009. Le regioni, che pensano di volere utilizzare la possibilità di ripartire in modo autonomo le risorse destinate al comparto comunale (offerta dall’articolo 13 della legge 42/2009), devono necessariamente dotarsi di una stima della spesa standard che sia in qualche modo differente da quella effettuata a livello nazionale. Una differenza importante può esattamente consistere nelle ampiezze del campione su cui si standardizza. Un valore medio calcolato su un campione nazionale può essere diverso da un valore medio calcolato su un sottoinsieme di questo ultimo. Poiché il riparto del fondo perequativo destinato a finanziare le funzioni fondamentali della spesa corrente verrebbe fatto sulla base di valori standard nazionali, questo pur in presenza di una stessa somma da ripartire potrebbe essere molto diverso nel caso in cui si utilizzi una standardizzazione basata su livello regionale. Questo lavoro stima per la regione Emilia Romagna le sei funzioni di spesa così come individuate dalla Legge delega ed inoltre, a differenza di precedenti esperienze italiane, riconduce l’analisi ad un dettaglio per singole classi di popolazione precedentemente individuate sulla base dei criteri utilizzati dallo Stato centrale per il riparto del Fondo Ordinario ai comuni italiani. Nel concreto si tratta di una comparazione tra i dati di spesa storica per funzione ed i dati di spesa standard (così come introdotti dalla Legge 42/2009 sul Federalismo Fiscale) atta alla evidenziazione di quali realtà comunali abbiano raggiunto livelli di spesa in linea con le aspettative di spesa standard

    DIMENSIONE OTTIMALE DEGLI ENTI LOCALI E RISPARMI DI SPESA PUBBLICA

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    L’avvio della fase di consolidamento fiscale iniziata nel maggio 2010 come conseguenza dello scoppio della crisi dei debiti sovrani nell’Eurozona ha riacceso i riflettori del dibattito politico-economico sugli aggregati di finanza pubblica sui quali l’Italia ha assunto obblighi normativi. I lavori presentati in questo numero sono di rilevante importanza nel dibattito attualmente in corso in Italia sulla ridefinizione dei compiti da assegnare agli enti del territorio. In particolare si pone l’attenzione su come le leggi che prevedono ed incentivano la gestione delle funzioni di spesa in forma associata siano molto importanti per un’opportuna riallocazione delle funzioni comunali e provinciali. Queste, se ben attuate, possono creare spazi per risparmi di spesa dovuti sia alla riorganizzazione gestionale, sia all’applicazione di appropriate misure dei fabbisogni standard nella quantificazione dei trasferimenti verticali
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