207 research outputs found
Sintesi ed analisi CE/MS, in matrici biologiche, di nuove amfetamine e feniletilammine designer drugs
L’attività allucinogena sull’uomo della 2,5-
dimetossi-4-metilamfetamina (DOM), è riconducibile ad
un’elevata affinità per il recettore serotoninergico. Ulteriori sostituzioni in posizione 4 con piccoli
gruppi alchilici, quali etile (DOET) e propile (DOPR), o con alogeni, producono composti con
effetti DOM-like di potenza pari o addirittura superiore alla stessa DOM. Sulla base di queste
considerazioni in primo luogo sono state selezionate le molecole di questa serie già inserite nelle
tabelle ministeriali come sostanze stupefacenti (DMA, DOM, DOB, DOET, 2C-T-2, 2C-T-7, 2CI,
2C-B). Successivamente sono state identificate le molecole ad esse più strettamente correlate sia
dal punto di vista strutturale che dell’attività per un totale di venti molecole, che ci sono
sembrate le più rappresentative di tutta la serie.
Data l’elevata solubilità in acqua dei cloridrati 12nfetaminici, l’elettroforesi capillare accoppiata
alla spettrometria di massa (CE-MS) si è rivelata la tecnica ideale per l’analisi di queste molecole
Riqualificazione dell'edificio sito in via Carlo Alberto n°5, Sassari
Lo scopo della presente tesi è quello di affrontare il problema della riqualificazione dell’edificio sito in via Carlo Alberto n.5, a Sassari, destinato al settore terziario e residenziale.
Oltre alla considerazione delle richieste e dei particolari termini dell’intervento, che verranno ampiamente esposti nelle tre sezioni in cui è stato articolato il lavoro, mi è sembrato doveroso fondare su solide basi l’intero iter progettuale e per questo partire da riferimenti che sono storicamente considerati come caposaldi nella concezione di un manufatto architettonico: i ben noti tre parametri vitruviani di firmitas, utilitas e venustas, utilizzati a definizione di come deve essere o dovrebbe essere una costruzione. Nel De Architettura si legge: "…Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza. Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza avarizia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all'uso; bellezza, infine quando l'aspetto dell'opera sarà piacevole per l'armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l'avveduto calcolo delle simmetrie…".
Si è cercato dunque di tenere sempre presenti, nell’intero percorso, le tre componenti suddette che, nonostante siano state definite oltre duemila anni fa, si configurano ancora come concetti chiave e per l’essenzialità, la pragmaticità, l’onnicomprensività con cui sono state concepite, danno spazio ad un modo estremamente interessante di rapportarsi a qualsiasi tipo di questione: con le dovute attualizzazioni, possono essere facilmente integrate in un dialogo che intreccia armonicamente, nei momenti salienti della progettazione, la struttura dei contenuti e quella linguistica, l’essenza e la comunicabilità dell’opera.
Implicito nei concetti esposti è anche il tentativo di non trascurare nessun aspetto o necessità, d’integrare ogni decisione nel rispetto della memoria storica, dei contenuti richiesti, sociali, culturali, estetici, tecnologici, economici, superando le reciproche incompatibilità, servendosi del bagaglio delle immagini e dei ricordi più vivi, o di alcune semplici regole di geometria. Si prospetta dunque un continuo alternarsi di operazioni estremamente razionali, nell’assemblaggio di tutte le conoscenze ed i dati acquisiti, e di passaggi irrazionali, nel libero fluire dei ricordi, delle sensazioni, la predilezione di motivi, forme, indirizzi compositivi fondamentali.
Nel caso particolare, i primi passi hanno riguardato l’analisi accurata del luogo, la città di Sassari, e del contesto più immediato, l’isolato dell’edificio oggetto dello studio; si è proceduto con la collocazione dell’argomento all’interno dei temi ampi e fortemente dibattuti, che costituiscono la giusta premessa per una proposta così delicata e meditata; il tutto per poter dar vita alle operazioni fondamentali dell’iter progettuale: la formulazione del modello ideologico, dello schema organizzativo-funzionale, la definizione delle membrature architettoniche e la concretizzazione tecnica dello spazio.
La soluzione finale si presenta indubbiamente come il frutto di personali ma largamente documentate deduzioni e rappresenta la conclusione di un logico e sofferto cammino progettuale che ha tentato di recuperare l’intimo significato del manufatto e del contesto che l’ha ospitato, per rivisitarlo nel nuovo edificio con accezioni più o meno evidenti, con richiami studiati ed attualizzati, talvolta con una ventata d’innovazione portata dal presente
Applicazione di marcatori molecolari per la caratterizzazione di genotipi di <i>Myrtus communis</i> l.
The application of molecular markers technology to evaluate the genetic diversity within
the species Myrtus communis L. has been aimed to analyse 38 selected genotypes, collected
from different natural populations growing in Sardinia and prospected as improved varieties
for myrtle cultivation. The results obtained showed the high efficiency in evidencing
polymorphisms of ISSR (Inter Simple Sequence Repeat) molecular marker, thus proving to be
useful in the evaluation of genetic relationship among the selections. The application of
cpSSR (Chloroplast Simple Sequence Repeat) marker gave less reliable results, since data
obtained were not suitable for the genotypes fingerprinting
Possible routes of animal exposure to cadmium and cadmium compounds and induced effects: a review
A retrospective analysis about cadmium and
cadmium compounds teratogenicity, toxicity
and carcinogenicity was carried out on
literature basis, up to date, reviewed
according to animal species, routes of
exposure, acute and chronic response to
different dosages via gastrointestinal or
inhalatory uptake, target organs and
apparatus. Some recent updates from
experimental trials were also comparatively
considered
La visione delle città delle Fiandre negli scrittori fiamminghi di lingua francese (1881-1922)
This research aims to investigate the vision of the cities of Flanders, given by writers who belong to the same region but, for cultural reasons, wrote in a different language such as French. This language was the used language of the culture in the period that we analyzed, which is the great revival of Belgian literature of the 1880s up to the beginning of the First World War. This temporal distinction is due to the partial, but steady decline in the use of the French language by Flemish writers, and above all to a radical change of the thematic references by those writers who lived in a brutally occupied territory.
It is necessary to present more precisely the corpus of the writers chosen for the proposed investigation. We analyzed different works by Georges Eekhoud, Max Elskamp, Camille Lemonnier, Maurice Maeterlinck, Georges Rodenbach and Émile Verhaeren. Cities involved in our analysis are the main cities of Flanders: Bruges, Antwerp, Ghent, Brussels, Leuven and Furnes. Our attention is focused on the cities of Bruges and Antwerp above all, because of their main presence in the Belgian literature in authors like Georges Rodenbach and Georges Eekhoud. They dedicated their entire works to these cities instead of offering precedence to cities like Ghent, Brussels, Leuven and Furnes which are regarded as young sisters cities to Bruges and Antwerp.
We aim to analyze how these cities were seen by the writers chosen, which kind of relationship they have to each other and what role these cities play in the poetics of each author
Dendrorremediación: El uso de Betula alba para monitorizar y reducir el contenido de metales en suelos mineros.
[EN] The intense industrial activity that took place over the past century resulted in large contaminated
áreas. This is an important risk to human health and environmental safety. Recent
biotechnological techniques for bioremediation include phytoremediation, which uses plants to
remove or stabilize contaminants in soils. In our study we choose birch (Betula alba) as the
preferred species to remedy mining soils, due to it produces a large biomass and can accumulate
high levels of toxic elements in its tissues. The aim of this study was (i) to determine the
possibility of using this species in reforestation and/or remediation of mining soils (ii) to
elucidate the potential of tocopherol levels as indicators of heavy metal pollution.
Trees growing in mining soils with high concentrations of Zn, Cd and Pb were sampled and the
metal content in various organs and in tree rings was analyzed. α-tocoferol levels were also
analyzed as an indicator of stress. The results showed a different distribution of metals in plant
tissues. Zn and Cd had a higher accumulation in leaves, whereas Pb was stored in the timber. In
addition, the metal content in tree rings was higher in older rings, leading to a conclusion that
older tissues present a detoxification strategy. Furthermore, we saw how the presence of α-
tocoferol on branches can be an indicator of metal stress in plants and it can be also used as a
monitoring factor.[ES] La intensa actividad industrial que se ha llevado a cabo durante el siglo pasado ha dado lugar a
amplias zonas contaminadas, llegando a constituir un riesgo importante para la salud humana y
La seguridad ambiental. Recientes técnicas biotecnológicas para la biorremediación incluye la
fitorremediación, que utiliza las plantas para eliminar o estabilizar contaminantes en los suelos
contaminados. En nuestro estudio hemos elegido un especie arbórea como el abedul (Betula
alba) como la especie idónea para remediar suelos mineros, ya que es una especie que produce
una gran biomasa y puede llegar a acumular altos niveles de elementos tóxicos en sus tejidos. El
objetivo de este estudio fue de determinar la posibilidad de utilizar esta especie en la
reforestación y/o remediación de suelos mineros y la potencialidad de la monitorización de los
niveles de tocoferoles como indicadores de la contaminación por metales pesados.
Árboles crecidos en suelo minero con altas concentraciones de Zn, Cd y Pb fueron muestreados y
analizado el contenido de metales en diferentes órganos del árbol y en los anillos del tronco,
además se analizó los niveles de α-tocoferol como indicador de estrés. Los resultados obtenidos
muestran una diferente distribución de metales en los tejidos de las plantas. El Zn y el Cd
presentan una mayor acumulaciòn en las hojas, mientras que el Pb se almacena en la madera.
Además, el contenido de metales en los anillos del tronco muestran un mayor nivel en los más
antiguos, resultando en una mayor acumulación en los tejidos muertos como estrategia de
detoxificación. Ademàs, se he visto como la presencia de α-tocoferol en las ramas pueda ser un
indicador de estrés para la presencia de metales en las plantas y ser empleado como factor de
monitorización
Confronto tra cultivar di mandorlo in diverse condizioni colturali: risultati al settimo anno di attività
The behaviour of six almond varieties («Arrubia», «Cossu», «Filippo Ceo», «Tuono», «Nonpareil», «Texas»)
grown for seven years on bitter almond and peach rootstocks in three different areas of Sardinia was studies,
together with the effect of dry-farming and irrigation.
Observations on plant growth and yield were made during the experiments.
All the varieties grew and yielded better under irrigation and on peach, with difference highly significative
between the thesis for the cultivar «Filippo Ceo» and not significative for the cultivar «Arrubia» and «Nonpareil».
The cultivar «Texas», «Arrubia», and «Tuono» proved to have the best vigour on both the rootstoocks tested
and on both irrigated and dry-farming plots. while the cultivar «Texas» and «Filippo Ceo» and «Tuono» yielded
better.
Some difference on growth and yield due to environmental conditions were also found
Apparato genitale femminile dell'ovino sardo: alterazioni anatomo patologiche e ipofecondità
A survey was carried out on ovine female genital tracts collected from slaughtered Sardinian sheep. Of 1177 apparata, 293 showed different lesions in various sites, 76 of which were considered as a cause of sterility or ipofecundity. The AA. report the frequency of trombosis and fribrous calcification in ovarian and uterine arteries
Associazione adenocarcinoma polmonare ovino-maedi in polmoni ovini naturalmente infetti: topologia di Jaagsiekte sheep retrovirus
L'Adenocarcinoma Polmonare Ovino (OPAC) o Adenomatosi Polmonare, è un
tumore contagioso dei piccoli ruminanti a lento sviluppo e basso indice di
metastatizzazione, il cui agente eziologico è un retrovirus tipo-D denominato
Jaagsiekte Sheep Retrovirus (JSRV). Nel il 10% circa dei casi, la patologia
risulta associata a pneumopatie interstiziali croniche causate da Maedi Visna
Virus (MVV), lentivirus tipo-B responsabile anche di lesioni encefaliche,
mammarie e articolari (1). L'esistenza e la qualità di eventuali sinergie fra i due
virus è stata più volte sospettata ma non ha ancora trovato convincenti
conferme sperimentali.
Con l'obiettivo di verificare la distribuzione cellulare di JSRV in corso di OPAC
associato a Maedi, abbiamo condotto prove ibridocitochimiche ed
immunoistochimiche su polmoni ovini naturalmente infetti dai due virus e su
controlli negativi e di reagente. Sono stati utilizzati a tal scopo: i) un protocollo di
PCR-in situ specifico per DNA provirale di JSRV esogeno (Sanna et al, 2001);
ii) un anticorpo policlonale sviluppato contro il major capsid antigen (MCA) di
JSRV e gentilmente messo a disposizione dal Dr. Chris Cousens del Moredun
Research Institute, Edinburgh (UK)
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