30 research outputs found

    L'evoluzione dell'insediamento rurale nella pianura a sud di Ravenna (IV-XI secolo)

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    In questo articolo si trattano le forme del popolamento rurale dalla fine dell'et\ue0 romana ai primi secoli del Medioev

    I contratti con coltivatori del comitato di Piacenza (fine VIII-IX secolo)

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    ITALIANO: Il contributo affronta i contratti con coltivatori (livelli) del comitato di Piacenza durante l’età carolingia (774-900). Nella prima sezione si è analizzato il profilo sociale dei liberi coltivatori e il loro ruolo all’interno della società rurale. Successivamente si è esaminata la struttura dei livelli (cartula convenientia e petitio) e i cambiamenti delle forme e delle formule tra VIII e IX secolo (libellus, peditorio, cartula). Infine si sono compiute alcune riflessioni generali sui contratti con coltivatori del comitato di Piacenza, mostrando l’importanza di questi documenti per la storia della società rurale. / ENGLISH: This paper investigates the leases of the comitatus of Piacenza during Carolingian age (774900). In the first section I considered the social profile of free peasants and their role in the rural society. Then I examined the structure of leases (cartula convenientia or petitio) during the Carolingian age and the changing forms and formulas in the eighth and ninth century (libellus, peditorio, cartula). Finally I concluded giving some general consideration on the leases of Piacenza and showing the importance of these documents for the history of rural society

    Ancora a Canossa. Atti del convegno di studi (Ciano d’Enza 15 febbraio 2019)

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    In questo volume si raccolgono gli atti del convegno Ancora a Canossa. La ricerca archeologica 2018/2019 tenutosi durante le “giornate del perdono” nel febbraio 2019. In quella sede si era fatto il punto sui nuovi dati emersi dai vari gruppi di ricerca che, a vario titolo, si stavano occupando della Rupe di Canossa. Ne era emerso un convegno vivace e ricco di spunti di riflessione. Proprio perché questa iniziativa non andasse dispersa, il CAI su impulso diretto dell’arch. Giuliano Cervi, presidente del Co- mitato Scientifico Centrale, ha deciso di finanziare la pubblicazione dell’opera. Il volume si apre con i contributi di Carlo Possa e Giuliano Cervi che ci ricordano come, fin dalle prime indagini archeologiche svolte alla fine dell’Ottocento da Gaetano Chierici, la Rocca di Canossa e il CAI abbiano rappresentato un sodalizio quasi continuativo che tra gli altri ha avuto il merito di far riconosce- re come Monumento Nazionale la Rocca e ad istituirvi l’attuale museo statale. Gli articoli di Mattia Francesco Antonio Cantatore e Annalisa Capurso ci mostrano l’importanza della ricerca archeologica per la corretta comprensione delle vicende storiche di questo castello, da un lato attualizzando le scoperte del Chierici, dall’altro sintetizzando i risultati delle recenti indagini archeolo- giche sulla sommità della rupe. Paola Galetti si sposta dal piano della cultura materiale a quello delle fonti scritte e contestualizza il tema “Canossa” nel panorama attuale delle ricerche. Ma oltre al castello, lungo le sue pendici, si collocava anche un borgo fortificato, portato in parte alla luce da nuovi scavi archeologici di cui rendono conto Fabio Saggioro ed Elisa Lerco. Amplia lo sguardo al territorio circostante Danilo Morini che tratta dei castelli matildici tra storia e mito, un binomio tanto complesso quanto affascinate. Gianluca Bandiera e Giovanna Claudia Rosa Romano ci descrivono gli interventi di consolidamento della rupe, senza i quali questo incredibile patrimonio storico e culturale, che è la Rocca di Canossa, sarebbe destinato a sgretolarsi nel tempo. Ma Canossa non è solo un monumento è anche un museo vivo e ricco di iniziative che Angela Chiapponi e Andrea Sardo ben riassumono nel loro contributo sul progetto di valorizzazione della rupe. Il risultato finale è un volume agile, in cui accanto al necessario rigore scientifico, trova spazio una nar- razione aperta al grande pubblico. Una sintesi di quello che è stato fatto, un punto di partenza per tutto quello che sarà ancora da scoprire

    Il castrum Pontianum e il suo territorio tra IX e XI secolo: alcune considerazioni attraverso le fonti scritte

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    Contestualizzazione storica del castrum Pontianum durante il medioev

    Castel Pizigolo, Toano (RE)

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    Scavo archeologico presso un castello medievale ubicato nell'Appennino reggiano. La prima campagna di scavo ha portato in luce i resti della chiesa e di alcune strutture abitative

    L'incastellamento in Emilia centro orientale

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    Il contributo stila un bilancio complessivo sul fenomeno dell'incastellamento in Emilia centro-orientale (province di Reggio Emilia, Modena e Bologna) in base alle ricerche archeologiche degli ultimi decenni. L'arco cronologico parte dal IX secolo per arrivare al XIV secolo

    Pievi, chiese e monasteri al tempo di Matilde di Canossa

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    Il contributo affronta il complesso tema delle strutture religiose durante il periodo di vita di Matilde di Canossa. Lo studio \ue8 stato affrontato spostando la prospettiva delle ricerca verso il basso ovvero utilizzando atti privati, cos\uec da poter vedere nel concreto come le idee della Riforma trovassero compimento nella vita quotidiana degli uomini e delle donne del tempo

    Fondazioni monastiche in area padana. Il caso di San Benedetto Polirone da Tedaldo a Matilde di Canossa

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    Il contributo affronta la fondazione del monastero di San Benedetto Po ad opera di Tedaldo. Vengono trattate le successive vicende fino alla morte di Matilde di Canossa, con particolare attenzione ai "momenti fondanti" sia da un punto di vista religioso (si pensi al soggiorno del monaco Simeone), sia patrimoniale

    L'azienda curtense tra Langobardia e Romania. Rapporti di lavoro e patti colonici dall\u2019et\ue0 carolingia al Mille

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    La presenza in Italia settentrionale di due aree con distinte tradizioni politico-istituzionali, l'Emilia longobarda e la Romagna bizantina, ha costituito la base di partenza per l'analisi dei patti colonici diffusi nelle campagne altomedievali tra la fine dell'VIII secolo e le soglie dell'anno Mille. L'obbiettivo \ue8 stato quello di verificare quanto e come questa situazione abbia influito sulla definizione dei rapporti di lavoro, se si possa pensare a un modello comune, individuabile nell'azienda curtense, oppure al contrario, si debba parlare di logiche gestionali non assimilabili tra loro
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