1,233 research outputs found

    Implementation of Robust Satellite Techniques for Volcanoes on ASTER Data under the Google Earth Engine Platform

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    The RST (Robust Satellite Techniques) approach is a multi-temporal scheme of satellite data analysis widely used to investigate and monitor thermal volcanic activity from space through high temporal resolution data from sensors such as the Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS), and the Spinning Enhanced Visible and Infrared Imager (SEVIRI). In this work, we present the results of the preliminary RST algorithm implementation to thermal infrared (TIR) data, at 90 m spatial resolution, from the Advanced Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer (ASTER). Results achieved under the Google Earth Engine (GEE) environment, by analyzing 20 years of satellite observations over three active volcanoes (i.e., Etna, Shishaldin and Shinmoedake) located in different geographic areas, show that the RST-based system, hereafter named RASTer, detected a higher (around 25% more) number of thermal anomalies than the well-established ASTER Volcano Archive (AVA). Despite the availability of a less populated dataset than other sensors, the RST implementation on ASTER data guarantees an efficient identification and mapping of volcanic thermal features even of a low-intensity level. To improve the temporal continuity of the active volcanoes monitoring, the possibility of exploiting RASTer is here addressed, in the perspective of an operational multi-satellite observing system. The latter could include mid-high spatial resolution satellite data (e.g., Sentinel-2/MSI, Landsat-8/OLI), as well as those at higher-temporal (lower spatial) resolution (e.g., EOS/MODIS, Suomi-NPP/VIIRS, Sentinel-3/SLSTR), for which RASTer could provide useful algorithm’s validation and training dataset

    Cavour e la guerra.

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    L'articolo esamina l'esperienza e l'uso che il conte di Cavour intraprese dello strumento militare e del ricorso al conflitto armato per il raggiungimento del suo supremo scopo politico dell'unificazione italiana

    Brothers of Arms: l'alleanza militare italo-britannica nel Primo Conflitto Mondiale.

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    Dopo la sconfitta di Caporetto, nell'autunno del 1917, gli alleati dell'Intesa cercano di contribuire alla tenuta miliatre dell'Italia, la quale, tuttavia, riesce e vincere la battaglia di arresto e contenimento dopo la rottura del fronte. I britannici recano un aiuto militare di alcune divisioni, alcuni corpi delle quali saranno di indubbio rilievo nella battaglia del giugno successivo, decisiva ai fini della vittoria finale. Il caso è interessante ai fini dell'indagine della natura delle relazioni militari e diplomatiche interalleate nel corso della Grande Guerra

    "Undicimila e uno: il problema politico e diplomatico dei prigionieri nella guerra delle Falklands".

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    Undicimila e uno. La cifra è eloquente della sproporzione tra il numero dei prigionieri argentini e dell’unico prigioniero militare britannico nella guerra delle Falklands del 1982, significativa dell’andamento delle operazioni militari, e indicativa delle problematiche politiche, giuridiche e diplomatiche che la gestione dei prigionieri di guerra pose. La memoria storica del trattamento dei prigionieri di guerra non era recente. Bisognava risalire al Secondo conflitto mondiale per rintracciare i più vicini precedenti. L’aspetto diplomatico, per ovvie ragioni, assunse un ruolo centrale nella risoluzione del problema, sia per il profilo relativo al dialogo e alle comunicazioni tra Regno Unito e Argentina, che per la supervisione della Croce Rossa Internazionale, nonché per gli alleati dei due paesi, che venivano a trovarsi in una delicata situazione, considerato che il principale alleato era lo stesso per entrambi: gli Stati Uniti. La revoca delle sanzioni economiche e la ripresa di normali relazioni erano infatti vivamente desiderate da europei e americani. La mancanza di una dichiarazione ufficiale di fine delle ostilità da parte argentina suggerì ai britannici la decisione di trattenerne alcune centinaia come mezzo di pressione per la rinuncia a velleità di ripresa delle operazioni militari, nonché per la consegna dell’unico prigioniero militare e di tre giornalisti britannici. Questo divenne il capitolo più problematico della vicenda, poiché rischiava di configurare possibili violazioni delle Convenzioni di Ginevra e di imbarazzare gli amici ed alleati della Gran Bretagna. Entrambi i contendenti, comunque, rivendicarono a se stessi, e negarono all’altro, il merito di aver pienamente e cavallerescamente trattato i prigionieri di guerra e rispettato le leggi internazionali

    Minimally Invasive Treatment of Acute Intrahepatic Fluid Collections With Acute Biliary Pancreatitis

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    BACKGROUND: Peripancreatic fluid collection suggests the anatomical-clinical scenario of necrotizing acute pancreatitis. However, intrahepatic fluid collection is a rare occurrence with fewer than 30 cases being reported in the medical literature. We describe 2 cases of intrahepatic fluid collection in 2 patients with acute biliary pancreatitis and discuss the therapeutic possibilities. CASE REPORTS: The first case report is that of a 68-year-old female with a diagnosis of acute biliary pancreatitis with several necrotizing fluid collections and a large infected intrahepatic collection in the left lobe. The patient was successfully treated by percutaneous US/CT guided drainage. The second case report is that of a 72-year-old female with a diagnosis of acute biliary pancreatitis with several peripancreatic fluid collections and a voluminous intrahepatic fluid collection in the left lobe that caused epigastric pain. This patient was also successfully treated with percutaneous US/CT guided drainage. CONCLUSION: Intrahepatic fluid collection in the course of acute biliary pancreatitis is a rare occurrence. The therapeutic approach is the same as that for pancreatic and peripancreatic fluid collections. In case of infection, the patient undergoes percutaneous US/CT guided drainage. This therapeutic procedure can be added to the therapeutic program for necrotizing acute biliary pancreatitis together with ERCP/ES and videolaparocholecystectomy (VLC)

    Fast and selective detection of volatile organic compounds using a novel pseudo spin-ladder compound CaCu2O3

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    A novel pseudo spin-ladder CaCu2O3 compound (2-leg) based conductometric gas sensor has been proposed, for the first time, for the detection of volatile organic compounds (VOCs); (a) the proposed reaction mechanism in air, and (b) in the presence of acetone and ethanol
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