12 research outputs found

    Local development of Italian voluntary organizations

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    The aim of the paper is to present some of the results from Istat second survey on voluntary organizations, focusing on the analysis of the heterogeneity among and within them. Data shows that in 1997, in Italy, there were almost 12 thousand voluntary organizations. The majority of them (59.9%) work in the North of the country and there are only four regions collecting more than 50% of the whole universe. Besides territorial differences there are also structural differences among organizations: about 50 percent are members of larger groups, a third are old organizations and most (49.7%) work with a very little number of volunteers (less than twenty).Regarding their economic size, about 50 percent have an income of less than 20 million lire (10,329 euro). Volunteers operating within these organizations are almost 6 hundred thousand and the majority are men (57.4%). Involvment of volunteers is concentrated in their middle ages (45.1% of the volunteers are between 30 and 54), most are employed people (48.2%) and their level of education is not very high (only 11% of the volunteers have a university degree). Most of the Italian voluntary organizations operate in Health (37.6%) and Social Protection (28.7%), while the others work in sectors like Recreation Activities, Emergency and Relief, Environment, Education, Advocacy, Sport Activities and Culture. Within this framework some statistical methods are applied to illustrate organizational diversity within the population of italian voluntary organizations. Even in this homogeneous subset of nonprofit institutions the relationships and processes out of which facilities and networks are produced vary, being influenced by organizational charateristics instead of territorial differences.

    Comunità cooperative. Terzo rapporto sulla cooperazione sociale in Italia

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    Il terzo rapporto sulla cooperazione sociale fornisce vari elementi conoscitivi che consentono di definire meglio i modelli interpretativi a spiegazione del successo e della grande crescita della cooperazione sociale. Il focus del presente rapporto è pertanto rivolto sia a spiegare lo sviluppo della cooperazione sociale che il differenziarsi dei modelli organizzativi presenti al suo interno.- Indice #4- Prefazione #10- Cap.I I contenuti del terzo rapporto sulla cooperazione sociale, Carlo Borzaga e Flaviano Zandonai #18- Cap.II I dati ministeriali: una fotografia della cooperazione sociale, Gianfranco Marocchi #46- Cap.III Le cooperative sociali nel nonprofit italiano: convergenze e divergenze strutturali, Nereo Zamaro #74- Cap.IV L’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali, Gianfranco Marocchi #98- Cap.V La cooperazione sociale a livello locale: il caso della Lombardia, Alessandro Ronchi #120- Cap.VI Peculiarità e modelli delle cooperative sociali, Carlo Borzaga e Sara Depedri #144- Cap.VII Le reti tra cooperative sociali: il fenomeno consortile, Emmanuele Pavolini #188- Cap.VIII Alcune riflessioni sulla natura imprenditoriale della cooperazione sociale, Michele Andreaus #222- Appendice #258- Dentro le regioni #260- Bibliografia #33

    Beni comuni. Quarto rapporto sulla cooperazione sociale in Italia

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    A dieci anni dalla prima edizione, il quarto rapporto sulla cooperazione sociale aggiorna e amplia il quadro conoscitivo su uno dei più innovativi fenomeni imprenditoriali, che ha contribuito ad arricchire il panorama delle istituzioni sociali del paese.- Indice #5- Premessa di Marco Demarie #13- Presentazione di Corrado Passera #15- Prefazione di Vilma Mazzocco e Johnny Dotti #21- Cap.I La cooperazione sociale in Italia: tendenze evolutive e scenari di sviluppo, Flaviano Zandonai #33- Cap.II Un quadro teorico sull’impresa sociale, Carlo Borzaga #55- Cap.III Le traiettorie di sviluppo della cooperazione sociale, Gianfranco Marocchi #75- Cap.IV Imprenditorialità sociale tra innovazione e controllo dei mercati, Nereo Zamaro #107- Cap.V Cooperazione sociale e Mezzogiorno, Marco Musella #139- Cap.VI Le culture organizzative della cooperazione sociale: identità in movimento, Luca Fazzi e Sandro Stanzani #151- Cap.VII La cooperazione sociale nella rete del welfare locale, Sergio Pasquinelli #187- Cap.VIII I benefici individuali dei lavoratori svantaggiati nelle imprese sociali, Carlo Borzaga, Monica Loss e Domenico Zalla #207- Cap.IX Cooperazione sociale e qualità dei servizi, Giuseppe Scaratti #237- Cap.X La cooperazione sociale in una prospettiva di genere, Barbara Moreschi #265- Cap.XI Cooperativa sociale come impresa sociale? Le condizioni di imprenditorialità nel terzo settore, Michele Andreaus #285- Cap.XII Oltre il contracting out: nuove forme di relazione con le amministrazioni pubbliche, Franco Dalla Mura #319- Cap.XIII Finalità e organizzazione delle cooperative sociali: alcune indicazioni dal nuovo diritto societario, Antonio Fici #349- Cap.XIV L’impresa sociale in Italia: una quantificazione del fenomeno, Stefano Cima #377- Cap.XV Le condizioni di sviluppo delle imprese sociali nelle regioni del Centro-Nord, Carlo Borzaga e Mariangela Mongera #405- Cap.XVI Dal volontariato all’impresa sociale, Gabriella Bartolomeo e Flaviano Zandonai #439- Cap.XVII L’impresa sociale in Europa: alcuni spunti di comparazione, Paola Iamiceli #457- Cap.XVIII La nuova legge sull’impresa sociale, Felice Scalvini #485- Bibliografia #49

    Il lavoro pubblico

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    Il pubblico impiego in Italia rappresenta una voce importante di spesa dello Stato e uno strumento fondamentale di erogazione dei servizi. Eppure resta a tutt'oggi una realtà sostanzialmente sconosciuta, attorno alla quale esperti, opinione pubblica e addetti ai lavori esprimono giudizi parziali, basati più su luoghi comuni e su difese d'ufficio che non su analisi oggettive e ragionate. Il volume, esito di una ricerca condotta dall'Istat per conto del Dipartimento della Funzione pubblica, colma questa lacuna informativa attraverso una disamina lucida e complessiva sull'argomento, che traccia l'evoluzione organizzativa delle istituzioni pubbliche negli ultimi quindici anni di riforme amministrative e chiarisce gli aspetti relativi al fabbisogno, alla struttura, all'inquadramento, alla formazione e alla mobilità del personale, delineando alcune linee generali per il rinnovamento del settore

    INTRODUZIONE

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    A che punto \ue8 il settore non profit nel nostro paese? A fronte della crisi economica che ha colpito l'Italia negli ultimi dieci anni il settore mostra una crescita nel numero delle organizzazioni e nel livello di occupazione. Il volume illustra la dimensione sociale ed economica del nonprofit, e ne identifica sfide ed opportunit\ue0. Gli autori si confrontano inoltre con tematiche emergenti come lo sviluppo dell'impresa sociale, e provano per la prima volta a misurare le dimensioni dell'intero settore dell'economia sociale che, oltre al nonprofit, include anche le organizzazioni cooperative e mutualistiche

    Organizational commitment across different institutional settings: how perceived procedural constraints frustrate self-sacrifice

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    The positive impact of public service motivation on several individual work outcomes of public sector employees has been documented. Recent research into the ‘dark side’ of such an individual trait, however, has led some scholars to suggest that organizational conditions such as procedural constraints could affect one’s motivation, thus leading to the resignation of other-oriented employees. This study explores the relationships between one of the dimensions of public service motivation – namely, self-sacrifice – procedural constraints and organizational commitment by expanding the job demands–resources model of organizational commitment to different institutional settings. The study employs a mixed-methods approach that combines quantitative (structural equation modelling) and qualitative (focus groups and in-depth interviews) data from three industries in Italy (health, local public administration and non-profit organizations). Our findings show that self-sacrifice positively moderates the negative relationship between procedural constraints and organizational commitment. The findings also highlight some of the undesirable effects of self-sacrifice that organizations have to deal with

    Introduzione

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    Il volume analizza l'evoluzione del settore nonprofit italiano tra due censiment
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