152 research outputs found

    Children and their own land: building connections through reporting

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    Este artículo se centra en los talleres de periodismo celebrados en Ussita (Italia) durante el invierno de 2019. Los talleres iban dirigidos a niños e involucraron a niños locales de 5 a 10 años. Este proyecto era parte de la recopilación de datos para el programa de investigación doctoral "Creciendo informado". El método incluyó observación de los participantes, grabación de campo, material escrito y dibujado. Ussita es una de las ciudades destruidas por los terremotos de 2016. Elegimos este lugar porque el programa de investigación se centra también en la educación en medios como una manera para desarrollar la conciencia territorial. La conciencia territorial puede ser crucial después de un terremoto, ya que es una de las características que crean resiliencia. La principal actividad didáctica consistió en explicar a los niños cómo hacer entrevistas, coincidiendo con un formato anterior que estudiamos en 2018. Se realizaron entrevistas en diferentes lugares y situaciones. Pudieron conocer a un fotógrafo, un biólogo (Ussita forma parte de un Parque Nacional) y un miembro de una asociación local. Los niños también visitaron a varias personas mayores en sus hogares de emergencia para entrevistarlos. Organizamos un seguimiento en abril en el que tuvieron que entrevistar a algunos adultos locales sobre un festival tradicional que estaba a punto de celebrarse. El grupo logró entrevistar a estas personas, incluso si el contexto era ligeramente diferente, mostrando que recordaban lo que habían aprendido. Los resultados muestran cómo los niños lograron abordar una variedad de temas locales (naturaleza, historia, problemas, oportunidades) entrevistando a las personas y cómo la actividad afectó su conciencia local en este momento sensible.This paper focuses on the journalism workshops held in Ussita (Italy) during the 2019’s winter. The workshops were aimed at children and they involved local kids from 5 to 10 years old. This project was a part of the data collection for the doctoral research program “Growing up informed”. The method involved participants observation, field recording, written and drawn material. Ussita is one of the towns wrecked by the earthquakes of 2016. We chose this place because the research program focuses also on media education as a mean to develop territorial awareness. Territorial awareness may be crucial after an earthquake, for it is one of the features that create resilience. The main teaching activity was about explaining to children how to make interviews, matching a previous format we studied in 2018. They made interviews in different locations and situations. They were able to meet a photographer, a biologist (Ussita is part of a National Park), a member of a local association. The children also visited several old people in their emergency homes to interview them. We organized a follow up in April in which they had to interview some local adults about a traditional festival that was about to be held. The group managed to interview these people, even if the context was slightly different, showing they remembered what they have learned. The results show how children managed to tackle a variety of local topic (nature, history, problems, opportunity) by interviewing people and how the activity affected their local awareness in this sensitive moment.peerReviewe

    Crescere in-formati: la conoscenza del territorio tra senso di appartenenza e cittadinanza mondiale

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    Il progetto di ricerca \u201cCrescere in-formati: la conoscenza del territorio tra senso di appartenenza e cittadinanza mondiale\u201d nasce da tre anni di lavoro nell\u2019ambito di un dottorato Eureka, attivato dall\u2019Universit\ue0 di Macerata, Regione Marche e Cronache Maceratesi Junior. Il dottorato Eureka \ue8 una forma di ricerca sviluppata con l\u2019obiettivo di rispondere al crescente bisogno delle aziende di sviluppare prodotti (materiali e immateriali) supportati dal metodo scientifico e che vadano quindi a rispondere in modo ottimale ad esigenze \u201cindustriali\u201d con un background accademico di qualit\ue0. Cronache Maceratesi Junior \ue8 un quotidiano locale online nato a marzo 2016 con l\u2019obiettivo ambizioso di fornire un\u2019informazione quotidiana rivolta ai bambini e alle bambine della provincia di Macerata. La testata \ue8 nata con il supporto teorico dell\u2019Universit\ue0 di Macerata e in particolare con la consulenza della professoressa Paola Nicolini, che ha curato da subito diversi aspetti dei contenuti e della linea editoriale. Una collaborazione che, nel giro di pochi mesi, \ue8 sfociata nel progetto di ricerca in questione che ha visto coinvolti quindi la redazione della testata (guidata dalla giornalista Alessandra Pierini, tutor del progetto), la collaboratrice e dottoranda di ricerca Federica Nardi e la docente Paola Nicolini. Il progetto di ricerca \ue8 stato avviato formalmente il 1 novembre 2016. Il percorso di ricerca, animato dalla domanda di fondo \u201cQual \ue8 il modo migliore di realizzare un\u2019informazione quotidiana per l\u2019infanzia?\u201d, ha saputo raccogliere \u2013 come osserveremo \u2013 anche le istanze storiche e di contesto che si sono presentate nel territorio negli ultimi anni. A livello locale in particolare la ricerca ha risposto alla necessit\ue0 urgente e contingente di approfondire i temi della comunicazione nei processi di resilienza post sisma, data la crisi sismica che ha colpito il territorio a partire dall\u2019agosto del 2016. Uno sguardo globale invece per quanto riguarda l\u2019impegno sul fronte della rappresentazione di genere, che ha visto ugualmente impegnate le ricercatrici nel tentativo di affrontare un tema assai stringente nell\u2019attualit\ue0 del Paese e del giornalismo: quello del sessismo intrinseco nella lingua italiana. L\u2019aspetto pi\uf9 interessante da un punto di vista scientifico \ue8 l\u2019accostamento nel progetto del mondo dell\u2019informazione all\u2019approccio e ai temi della Psicologia dello sviluppo. Una chiave di lettura innovativa e multidisciplinare che, come vedremo, \ue8 in grado di fare luce su alcuni aspetti dell\u2019informazione e dell\u2019attivit\ue0 giornalistica rivolta ai bambini. La trattazione prende avvio dalle basi teoriche. Nel primo capitolo metteremo alcuni documenti che informano la deontologia dell\u2019informazione italiana in relazione con il concetto di media education tratto invece dall\u2019Unesco. A questo si allaccia un tema importante per il progetto, quello della resilienza che verr\ue0 presentata nelle sue articolazioni di resilienza personale e di comunit\ue0. Verranno poi illustrati i riferimenti all\u2019informazione giornalistica presenti nella letteratura della Psicologia dello sviluppo, prendendo in esame in particolare la Teoria delle intelligenze multiple di Gardner che verr\ue0 fatta dialogare con altri studi pi\uf9 recenti che mostrano come l\u2019attivit\ue0 giornalistica abbia a che fare non solo con l\u2019intelligenza linguistica ma soprattutto con le intelligenze personali. Premessa fondamentale per spiegare lo svolgimento di una parte della ricerca \ue8 poi l\u2019approccio utilizzato per la rilevazione delle teorie ingenue e sui relativi interventi messi in campo per accompagnare i bambini verso conoscenze scientifiche dell\u2019argomento e delle attivit\ue0 trattate. Infine sar\ue0 esposto un documento relativo al sessismo nella lingua italiana, con particolare riferimento all\u2019informazione, che costituisce il punto di partenza per i ragionamenti affrontati sul tema durante il progetto. Nel secondo capitolo sar\ue0 presentato il disegno di ricerca nel suo insieme, spiegando il perch\ue9 della scelta di affrontare la domanda di ricerca da due punti di vista diversi ma complementari. Saranno inoltre illustrati i metodi, gli strumenti utilizzati per la raccolta e l\u2019analisi dei dati e i campioni, a seconda del contesto di ricerca. Nel terzo capitolo sar\ue0 illustrata la ricerca-azione svolta attraverso i laboratori \u201cCrescere informati\u201d. Si parte dal campione coinvolto per poi spiegare il format utilizzato, le ragioni del format e come si \ue8 sviluppato dal 2016 al 2019. Il percorso di delineazione del format infatti \ue8 rilevante per comprenderne la natura e l\u2019approccio, oltre che per affrontare alcune criticit\ue0 emerse durante la sperimentazione. Saranno poi presi in esame i risultati ottenuti, prendendo in considerazione sia le osservazioni che gli articoli scritti dai bambini. Sono forniti in questo contesto anche diversi esempi commentati, in modo da meglio comprendere l\u2019analisi dei risultati. Nel quarto capitolo si affrontano invece le varie analisi svolte nel triennio in redazione, ognuna con un obiettivo specifico. La prima ha riguardato l\u2019analisi delle caratteristiche degli articoli, divisi in argomenti, in relazione alle letture in modo da individuare se ci fossero o meno fattori rilevanti che potessero incidere sulla diffusione degli stessi articoli. La seconda e la terza sono due ricerche-azioni rispettivamente sul rapporto tra caratteristiche degli articoli e possibilit\ue0 di accompagnare i processi di resilienza e su formazione dei titoli e dei testi in relazione alla rappresentazione di genere

    Acute effects of partial-body cryotherapy on isometric strength: maximum handgrip strength evaluation

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    The aim of the study was to evaluate the influence of a single partial-body cryotherapy (PBC) session on the maximum handgrip strength (JAMAR Hydraulic Hand dynamometer). Two hundred healthy adults were randomized into a PBC group and a control group (50 men and 50 women in each group). After the initial handgrip strength test (T0), the experimental group performed a 150-second session of PBC (temperature range between -130 and 2160 degrees C), whereas the control group stayed in a thermo neutral room (22.0 +/- 0.5 degrees C). Immediately after, both groups performed another handgrip strength test (T1). Data underlined that both groups showed an increase in handgrip strength values, especially the experimental group (Control: T0 = 39.48 kg, T1 = 40.01 kg; PBC: T0 = 39.61 kg, T1 = 41.34 kg). The analysis also reported a statistical effect related to gender (F = 491.99, P <= 0.05), with women showing lower handgrip strength values compared with men (women = 30.43 kg, men = 52.27 kg). Findings provide the first evidence that a single session of PBC leads to the improvement of muscle strength in healthy people. The results of the study imply that PBC could be performed also before a training session or a sport competition, to increase hand isometric strength

    "Nomophobia": Impact of cell phone use interfering with symptoms and emotions of individuals with panic disorder compared with a control group

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    Panic disorder refers to the frequent and recurring acute attacks of anxiety. Objective: This study describes the routine use of mobiles phones (MPs) and investigates the appearance of possible emotional alterations or symptoms related to their use in patients with panic disorder (PD). Background: We compared patients with PD and agoraphobia being treated at the Panic and Respiration Laboratory of The Institute of Psychiatry, Federal University of Rio de Janeiro, Brazil, to a control group of healthy volunteers. Method: An MP-use questionnaire was administered to a consecutive sample of 50 patients and 70 controls. Results: People with PD showed significant increases in anxiety, tachycardia, respiratory alterations, trembling, perspiration, panic, fear and depression related to the lack of an MP compared to the control group. Conclusions: Both groups exhibited dependence on and were comforted by having an MP; however, people with PD and agoraphobia showed significantly more emotional alterations as well as intense physical and psychological symptoms when they were apart from or unable to use an MP compared to healthy volunteers

    Chemistry and Technology of Wine Aging with Oak Chips

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    The use of wood chips is a common winemaking practice that has been permitted in Europe since the early 2000s. The use of oak chips, or other wood alternative products, has not always been favorably viewed by both producers and wine consumers. Beyond possible misuse, however, wood chips are a useful tool for the optimal achievement of numerous oenological objectives, including the extraction of certain volatile odor compounds from oak wood chips as well as compounds that will improve wine quality. This chapter deals with the main oenological uses of oak wood chips, the chemical transformations that underlie this practice and the effect of their utilization on wine quality. A final aspect concerns the main compositional and sensory differences between wines aged in barrel and those aged with alternative products, as well as the discriminative analytical methods used for this purpose

    Quality of Life of Sardinian Immigrants in Buenos Aires and of People Living in Italy and Sardinia: Does the Kind of Care have a Role for People with Depression?

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    Background / Objectives: The aim of the study was to compare the Quality of Life (QoL) of Sardinian immigrants to Argentina with Sardinians residing in Sardinia. The hypothesis was that a different availability of effective treatments for mood disorders may impact the well being of persons with these disorders. Methods: One out of five families of Sardinian origin was randomly selected. An Italian study (including Sardinia) was adopted as the control. The Mood Disorder Questionnaire was used for screening mania/hypomania; the diagnosis of Current Major Depressive Disorder was conducted by means of the Patient Health Questionnaire in immigrants and by means of a clinical interview in the control study and in an immigrant subsample (to verify comparability); the Short-Form Health Survey-12 was applied to measure QoL. Results: The Sardinian immigrants showed a higher QoL than Italians in Italy (but not with Sardinians residing in Sardinia). On the contrary, the attributable burden worsening QoL due to lifetime manic/hypomanic episodes, as well as to current depressive episodes, was found higher among Sardinian immigrants with respect to both Sardinian residents in Sardinia and the total Italian sample. The use of effective treatment for mood disorder was higher in Italy. Conclusion: The study found that in a sample of Sardinian immigrants in Buenos Aires the impact of a mood disorder affects QoL more incisively than in Sardinians residing in Sardinia. The suggested hypothesis of a possible role of beliefs guiding the search for treatments will be verified in future studies
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