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Esperienze e rappresentazioni della valutazione negli insegnanti in formazione iniziale. Spunti per la didattica universitaria
Nowadays the theme of evaluation and assessment has crucially been at the heart of considerable debate and attention referring to the quality of educational and formative systems. Know how to evaluate and how to do it in a well manner is a complex task for teachers due to also the increasing requests.This essay focuses upon an exploratory research conducted with studentsinvolved in university initial training to become teachers. It aims to reconstruct the previous evaluation experience lived at school and to investigate representations about the idea of evaluation and assessment. It is assumed that these elements could influence the approach to evaluation by the future teachers. Considering what has highlighted up to this point, acquire informationis essential to set efficacious university courses related to evaluation issuesand to foster learning, useful for professional development.La valutazione è oggi al centro di un considerevole dibattito e di una notevole attenzione nel quadro della riflessione più generale circa la qualità dei sistemi formativi ed educativi. In particolare, per gli insegnanti, saper valutare, e saperlo fare bene, rappresenta un compito complesso in ragione anche di richieste crescenti e di sollecitazioni non sempre coerenti. Nel contributo è descritta una ricerca esplorativa condotta con le matricole del Corso di laurea in Scienze della formazione primaria finalizzata a ricostruire l’esperienza valutativa pregressa vissuta da allievi nel contesto scolastico e ad indagare le rappresentazioni intorno alla valutazione. Sottesa vi è l’ipotesi che tali elementi possano influire sull’accostamento al compito valutativo da parte del futuro insegnante e che sia percò utile considerarli per progettare i percorsi formativi universitari afferenti ai temi valutativi in maniera efficace
Di quale valutazione fanno esperienza gli studenti universitari? Primi esiti da una ricerca esplorativa
In the scientific debate assessment is considered a co-extensive dimension to the learning process and a driver to promote it; at the same time, teaching how to assess and self-assess is an expected result for the university training in order to assure students lifelong learning. In this conceptual framework the empirical research aims to describe students’ assessment experience paying attention to the implications due to pandemic. Thanks to students’ voice perspective they are considered as competent actors able to suggest ideas for outlining improvement paths. The evidence collected on the field gives a lights and shadows portrait; overall, we have to work both on representations as well as practices: to make assessment for learning practices systematic, sustainable and recognizable by the students it’s necessary a joint effort of the different actors taking into account all aspects involved (scientific, didactic, organizational).Nel dibattito scientifico vi è un’ampia convergenza nel considerare la valutazione come una dimensione coestensiva al processo di apprendimento e come una leva preziosa per promuoverlo; al tempo stesso, fra gli obiettivi formativi trasversali del percorso universitario rientra la progressiva acquisizione della capacità di valutare e valutarsi considerata come un asset strategico nel quadro dello sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Guidata da tali riferimenti teorico-concettuali la ricerca esplorativa di cui si dà conto intende offrire uno spaccato della valutazione vissuta nel contesto universitario con un’attenzione particolare alle implicazioni legate al periodo pandemico. La scelta di ricostruire l’oggetto di indagine dal punto di vista degli studenti mira a dare voce a costoro considerandoli come attori competenti in grado non solo di descrivere ma anche di suggerire spunti per delineare piste migliorative. Dalle evidenze rilevate sul campo emerge un ritratto fatto di luci ma anche di ombre; nel complesso, si configura l’esigenza di lavorare sia sul piano delle rappresentazioni sia su quello delle prassi: soltanto uno sforzo congiunto di tutti gli attori entro un orizzonte che tenga in conto tutti gli aspetti (scientifico, didattico, organizzativo) potrà consentire di rendere la valutazione per l’apprendimento una pratica sistematica, sostenibile e riconoscibile poiché radicata all’interno delle situazioni valutative reali
L’accompagnamento come postura professionale al crocevia fra interessi di ricerca e bisogni di formazione
Criticism about the low impact of research on educational processes has led toquestioning the traditional research devices centered on the researcher’s external position. The myth of objectivity has been progressively replaced by the recognition of interpersonality and a reduced interpretation of validity is accompanied by a wider scope to consider, in addition to the technical dimension, the ecological one. Training, for those working in professional contexts, has also shown little impact on the contexts when it adopts traditional forms that fail to capture real needs of both professionals and organizations. These evidences have led to a general rethinking of the training design, based on the recognition of the principles already laid out in the field of adult education. The internal review in research and training practices has led to reflection and problematization of the rigid distinction between places and logic of research and training. In this perspective, the paper focuseson accompaniment as a professional posture that qualifies and specifies researcher in educational context.Le critiche circa lo scarso impatto della ricerca sui processi educativi hanno indotto a rimettere in discussione i tradizionali dispositivi d’indagine centrati sulla posizione esterna del ricercatore. Il mito dell’oggettività è stato progressivamente sostituito dal riconoscimento dell’interosoggettività e ad una interpretazione riduttiva della validità se ne è affiancata una più ampia tesa a considerare, oltre alla dimensione tecnica, quella ecologica. Anche la formazione, rivolta a quanti operano nei contesti professionali ha mostrato una scarsa ricaduta sui contesti quando adotta format tradizionali che faticano ad intercettare i bisogni reali sia dei professionisti sia delle organizzazioni. Queste evidenze hanno ingenerato un generale ripensamento della progettazione formativa imperniato sul riconoscimento dei principii già da tempo messi in luce nel campo della formazione degli adulti. La revisione interna alle pratiche del fare ricerca e a quelle del fare formazione ha indotto a riflettere e problematizzare la distinzione rigida fra luoghi e logiche della ricerca e della formazione. In tale prospettiva, il paper approfondisce l’accompagnamento come postura professionale che qualifica e specifica il profilo del ricercatore in ambito educativo e formativo
Valutare la didattica nella scuola secondaria. PotenzialitĂ , rischi e valore formativo per gli studenti
Teaching evaluation by students is a practice that is present in different ways and is functional, at least in terms of intentions, to the improvement of training systems. The contribution aims to understand how secondary school students live this experience, what value do they assign to it, what they really think about its objectives. There is a strong conviction that teaching evaluation can be a driver to promote the active participation of students stimulating them to act with responsibility and autonomy within the school community. Following the field survey conductedin a school of Milan there are encouraging elements that are not without signs of criticality; these data focus on the need to guide and support students so that they can seize this opportunity to “train” to exercise their rights and duties in a framework of co-responsibility between generations.La valutazione della didattica da parte degli studenti è una pratica presente in maniera differenziata nei diversi contesti ed è funzionale, almeno sul piano delle intenzioni, al miglioramento dei sistemi formativi. Il contributo origina dalla volontà di comprendere come gli studenti della scuola secondaria vivono questa esperienza, quale valore le assegnano, a cosa pensano servarealmente. Sotteso vi è il convincimento che la valutazione della didattica possa costituire una leva per promuovere la partecipazione attiva degli studenti stimolandoli ad agire con responsabilità e autonomia all’interno della comunità scolastica. A valle della rilevazione sul campo, condotta presso un istituto milanese, emergono elementi incoraggianti non privi tuttavia di segnali di criticità ; tali dati pongono in primo piano l’esigenza di orientare e guidare gli studenti affinché possano cogliere questa opportunità per “allenarsi” ad esercitare diritti e doveri in una cornice di corresponsabilità fra generazioni
Dalle evidenze di ricerca alle prospettive per la formazione degli insegnanti: i compiti come spazio di lavoro
The paper focuses on some possible work paths to guide future schoolteachers’ preparation by analyzing homework, a widespread school practicethat has a social relevance as evidenced by the media growing attention.However, there is often a superficial approach and a simplistic readingof the question even if it has significant implications as it crosses some ofthe historical themes in the school debate such as family-school collaboration,relationship with the territory and teacher collegiality. In this perspective,this first paper aims to put in evidence the scientific relevance of thistopic and to create the conditions for planning later in-depth research alsothrough empirical studies.Il testo delinea alcune possibili piste di lavoro per orientare la preparazionedei futuri insegnanti della scuola secondaria prendendo in analisi l’assegnazionedei compiti, una pratica scolastica molto diffusa che ha una rilevanzaanche sociale come testimonia la crescente attenzione riservata da partedei media. Tuttavia, spesso, prevalgono un accostamento superficiale e unalettura semplicistica della questione che ha invece implicazioni significativepoiché incrocia alcuni temi storici nel dibattito sulla scuola come la collaborazionescuola-famiglia, il rapporto con il territorio, la collegialità dellaprofessione docente. In tale prospettiva, questo primo lavoro intende accostareil tema in chiave problematizzante mostrando la pertinenza di taleoggetto di indagine sul piano scientifico e costruendo le condizioni per approfondimenti successivi anche attraverso studi di natura empirica
Research as a teaching resource
Il contributo si incentra sulla ricerca come profilo essenziale della figura
dell’insegnante e come risorsa per il miglioramento della qualità della pratica professionale
dei docenti oltre che per la promozione dell’apprendimento critico da parte degli studenti
nella cornice generale della teoria e della pratica scolastiche. L’idea principale è che la ricerca
deve informare l’intero insegnamento e il processo di apprendimento “da dentro” e non “accanto”.
In questa prospettiva, la ricerca rappresenta non solo un’attività (da fare), ma anche
una dimensione dell’identità professionale dell’insegnante (da essere). Per rendere possibile
e sostenibile la ricerca dell’insegnante, è necessario agire non solo sul percorso formativo
del docente e sulla sua attivitĂ professionale, ma anche sulle condizioni organizzative della
pratica scolastica.The contribution focuses on research as an essential profile of the teacher’s figure
and as a resource for improving the quality of professional practice of teachers as well as
for promoting critical learning by students in the overall framework of the theory and practice
of school. The main idea is that research must inform the whole teaching and learning process “from within” and not “next”. In this perspective, research is not only an activity (to do), but
also a dimension of the teacher’s professional identity (to be). In order to make the research
of the teacher possible and sustainable, it is necessary not only to act on the teacher’s training
course and its professional activity, but also on the organizational conditions of the school
practice.EducaciĂł
Valutare serve? L’esperienza della valutazione trentina
Il contributo presenta il dispositivo metodologico progettato ed implementato nell’à mbito del progetto “Valutazione esterna delle istituzioni scolastiche e formative” affidato dall’IPRASE-Trentino all’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’anno scolastico2007/2008. Movendo da tale esperienza, sono sviluppate alcune riflessioni circa l’utilità della valutazione per le scuole e per i diversi stakeholders e i criteri che ne rendono possibile la sostenibilità e l’impiego strategico dei dati. Nell’articolo non si intende presentare l’intero progetto di valutazione esterna né render conto dei risultati ma focalizzare l’attenzione sulla descrizione del dispositivo metodologico ed in particolare sullo strumento di rilevazione elaborato in rapporto alle esigenze che ne hanno motivato ed orientato la strutturazione.L’attività di ricerca, in questo specifico caso declinata in termini di ricerca-intervento, ha nella costruzione di un dispositivo metodologico valido, situato e sostenibile nel tempo una condizione necessaria per poter leggere i dati in maniera corretta ed avvalorare a pieno i risultati facilitandone la ricaduta sul contesto
Comitati di valutazione al lavoro: conoscere i processi per supportarli
The L.107 / 2015 has redefined the composition and tasks of the evaluation committees, which are responsible for identifying criteria for teachers’ merit (bonus). This action, innovative at the national level, challenges those who deal with the evaluation of and in school contexts. The survey here presented takes origin from a knowledge question, aimed to investigate how this novelty has beenimplemented, and from a training concern aimed to give support to schools involved in this process. The data coming from an on-line questionnaire filled by to school principals in Lombardy confirm the successful start-up of the activities and, at the same time, highlight schools’ specific needs for methodological support.La L.107/2015 ha ridefinito composizione (personale scolastico e non) e compiti dei Comitati di valutazione, cui spetta l’individuazione di criteri per la valorizzazione del merito dei docenti (bonus). Tale azione, inedita a livello nazionale, interpella quanti si occupano di studiare la valutazione dei e nei contesti scolastici. L’indagine qui presentata muove sia da una domanda conoscitiva, tesa a rilevare come questa novità abbia trovato declinazione concreta, sia da un’attenzione formativa volta ad individuare strategie di supporto alle scuole in questo delicato processo. I dati del questionario on-line somministrato ai dirigenti scolastici della Lombardia confermano il proficuo avvio delle attività e, al contempo, uno specifico bisogno di accompagnamento metodologico da parte delle scuole
Oltre il successo scolastico, verso il successo formativo. Presentazione di una ricerca empirica
The educational success, which means more than attending school with good performance, is a goal for the whole society. The research takes rise from the partnership between CeRiForm and Portofranco, a non-profit organization which provides a service to students having difficulties in their school learning in Milan. In this association aid in facing negative performances at school isconsidered as a part of a global educational process aiming to support student personal growth at any level. The explorative research aims to underline the impact of Portofranco experience in giving educational support to student development as a whole person, with particular attention to the social dimension. Thanks to this explorative study some interesting data have been pointed out useful to highlight the main dimensions of this complex phenomenon; at the same time the research has put in evidence other questionswhich need to be analyzed in future empirical studies.Il concetto di successo formativo è complesso ed articolato, condizionato profondamente dai contesti socio culturali di appartenenza, dai modelli e dai sistemi educativi e formativi dei diversi Paesi. Inteso come il raggiungimento del pieno sviluppo della persona umana, il successo formativo è un obiettivo e un bene per l’intera società : uno studente per cui l’impegno e la faticascolastica assumono significato non solo ai fini di un voto ma in un cammino di crescita personale e di progressiva costruzione di un progetto di sé è infatti una risorsa per la comunità , la società civile, il sistema produttivo. La ricerca, di cui il contributo rende conto, origina dalla collaborazione fra il Centro Studi e Ricerche sulle Politiche della Formazione e l’Associazione Portofranco Milano onlus, che da anni offre un servizio di supporto allo studio ai giovani delle scuole milanesi; in particolare, obiettivo dell’indagine esplorativa è indagare come lo stile di accompagnamento e di supporto scolastico, concepito comecomponente di un processo di accompagnamento globale alla crescita dei ragazzi, impatti sul perseguimento del successo formativo, ponendo particolare attenzione alla dimensione sociale. L’indagine ha permesso di raccoglieredati utili a lumeggiare le principali dimensioni del fenomeno e al tempo stessoha aperto ulteriori interrogativi
Alternanza scuola-lavoro (work-based learning) as a resource for higher education
[EN] In Italy, Law no. 107/2015 made obligatory for all second grade secondary school students to spend a certain number of hours on alternanza scuola-lavoro activities (work-based learning). For Italian schools this opened up new horizons as well as new challenges on multiple levels: organisational, didactic and educational. Anyway Legal provisions and scientific evidence are in fact not sufficient to guarantee quality because school and work contexts are systems guided by different motivations, models and mechanisms. “Tailoring” and “co-designing” are the main characteristics of alternanza programmes offered by Università Cattolica del Sacro Cuore; to investigate the quality of these experiences a survey has been launched. Whilst the study confirms the satisfaction of the participating schools, from the perspective of ongoing improvement, a number of areas for development emerged in relation to evaluation issue in particular. Beyond the experience itself, universities should consider alternanza a major topic for consideration, since it enhances their fundamental activities: research, education and the third mission; accommodating students on alternanza programmes is therefore a means of responding to local needs but also an opportunity to consolidate university development strategies.Lisimberti, C.; Montalbetti, K. (2019). Alternanza scuola-lavoro (work-based learning) as a resource for higher education. En HEAD'19. 5th International Conference on Higher Education Advances. Editorial Universitat Politècnica de València. 451-458. https://doi.org/10.4995/HEAD19.2019.9352OCS45145
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