8 research outputs found
Fermo
Il volume fa parte della Collana: "Il medioevo nelle citt\ue0 italiane", diretta da P. Cammarosano, di cui costituisce il secondo volume.
Il volume si prefigge di fornire una sintesi ragionata della storia medievale della citt\ue0 di Fermo esaminando: l'evoluzione urbanistica, il rapporto fra citt\ue0 e territorio, il profilo storiografico, la vicenda politico-istituzionale, i caratteri della documentazione scritta, il paesaggio urbano e le opere d'arte, fornendo una bibliografia esaustiva degli studi e pubblicando (fuori numerazione) carte tematiche e immagini fotografiche delle emergenze architettoniche descritte
UNESCO. Turismo sostenibile fra patrimonio locale e cittadinanza globale
Il nesso fra turismo e formazione alla cittadinanza globale è sottolineato dalla Convenzione UNESCO: le esperienze di viaggio consentono all’individuo di mettere in relazione il locale con il globale, di confrontarsi e a volte scontrarsi con l’alterità.
Al contempo, la pratica turistica richiede valutazioni mirate all’analisi dell’impatto positivo e negativo, che si innesca coi nostri spostamenti, rispetto alla sostenibilità e agli obiettivi di sviluppo sostenibile, così come indicato dall’Agenda UNESCO 2030.
Sulla base di queste premesse, i dodici contributi qui raccolti portano alla luce ricerche e riflessioni su molteplici punti: il ruolo del patrimonio culturale rispetto alla sostenibilità; le dinamiche trasformative che si innescano con la visita ai Siti Patrimonio dell’Umanità; il valore dell’esperienza di visita relativo all’arricchimento sia dei fruitori sia delle comunità ospitanti il bene; il ruolo del fruitore nello sviluppo sostenibile ed equo del territorio visitato; le possibili strategie di governance locali per uno sviluppo sostenibile del turismo, che altresì preservi e valorizzi il patrimonio culturale; i modi in cui l’azione di policy favorisce dinamiche positive fra conservazione del patrimonio culturale, pratica turistica e sostenibilità
Estudio del arte post-paleolítico del arco mediterráneo de la Península Ibérica: Un enfoque multidisciplinar”
El presente trabajo de investigación trata de una de las evidencias más singulares del arte postpaleolítico en la Península Ibérica, las plaquetas grabadas de la Cueva de la Cocina. Se trata de soportes de piedra caliza con composiciones de trazos lineales, a veces complejas, realizadas mediante líneas entrecruzadas en diferentes direcciones. Las plaquetas representan las principales evidencias del estilo artístico denominado Lineal-Geométrico (Fortea, 1974), atribuido al periodo Mesolítico-Geométrico en su desarrollo final (desde finales del IX milenio cal B.P. hasta mediados del VIII milenio cal B.P.) (García Puchol et al., 2018).
El objetivo de la investigación reliza reside estudiar el gesto artístico prehistórico a través de la reconstrucción de la cadena operativa de acciones que llevaron a la creación de las composiciones grabadas encontradas en los soportes arqueológicos. Metodológicamente se ha utilizado un enfoque innovador que ha considerado la integración de diferentes disciplinas: la arqueología experimental El análisis de los trazos, la tecnología 3D y el análisis de datos estadísticos. La investigación constituye una aportación al conocimiento de las expresiones artísticas de las comunidades de los últimos cazadores-recolectores en el ámbito mediterráneo.
La tesis está dividida en tres partes. La primera parte aborda los aspectos más generales del marco cronológico, el contexto arqueológico y el estado de la cuestión del arte prehistórico postpaleolítico del arco Mediterráneo peninsular. La segunda parte de la tesis trata de las metodologías aplicadas y del análisis de los artefactos arqueológicos objeto de la tesis. La tercera parte de la tesis integra los datos experimentales y arqueológicos mediante el uso del software Trace-Me, realizado durante este trabajo de investigación. En las consideraciones finales se incluirá una síntesis general de los resultados obtenidos, seguida de una discusión de los datos y de las posibles perspectivas de futuro de este proyecto de doctorado.This research work concerns one of the most singular examples of post-Palaeolithic art in the Iberian Peninsula, the engraved plaquettes from the Cueva de la Cocina. The plaquettes are limestone supports with compositions of linear strokes, sometimes complex, made by means of lines crossed in different directions. The plaquettes represent the main evidence of the artistic style known as Linear-Geometric (Fortea, 1974), attributed to the Mesolithic-Geometric period in its final development (from the end of the IX millennium cal B.P. to the middle of the VIII millennium cal B.P.) (García Puchol et al., 2018).
The aim of the research is to study the prehistoric artistic gesture through the reconstruction of the operational chain of actions that led to the creation of the engraved compositions found in the archaeological supports. An innovative methodological approach has been used that has considered the integration of different disciplines: experimental archaeology, analysis of traces, 3D technology and statistical data analysis. The research constitutes a contribution to the knowledge of the artistic expressions of the last hunter-gatherer communities in the Mediterranean area.
The thesis is divided into three parts. The first part discusses the more general aspects of the chronological framework, the archaeological context and the state of the art of the post-Palaeolithic prehistoric art of the peninsular Mediterranean arc. The second part of the thesis deals with the methodologies applied and the analysis of the archaeological artefacts that are the subject of the thesis. The third part of the thesis integrates the experimental and archaeological data through the use of Trace-Me software, developed during this research work. The final considerations will include a general synthesis of the results obtained, followed by a discussion of the data and the possible future perspectives of this PhD project
L’attività dei Centri Antifumo italiani tra problematiche e aree da potenziare: i risultati di un’indagine svolta attraverso un questionario on-line
Introduzione. In Italia sono 295 i Servizi per la cessazione dal
fumo di tabacco (Centri Antifumo - CA) afferenti al Servizio Sanitario
Nazionale (SSN) censiti nel 2011 dall’Osservatorio Fumo,
Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità. La presente
indagine, condotta dall’OssFAD in collaborazione con i CA,
è stata volta a rilevare alcune delle problematiche con le quali il
personale dei CA si confronta per portare avanti la propria attività
e le iniziative ritenute utili per migliorarla.
Materiali e metodi. L’indagine è stata condotta dal 7 al 21
maggio 2012, mediante un questionario compilabile on-line
composto da 5 brevi sezioni di domande con un totale di 38
items da completare. Il link al questionario on-line è stato inviato
per e-mail a 322 indirizzi dei CA censiti nel 2011 dall’OssFAD. I
dati raccolti sono stati elaborati statisticamente con il programma
SPSS 20.
Risultati. All’indagine hanno risposto 146 operatori dei CA
(45,3%). Sebbene ci siano aspetti ormai consolidati dell’attività
dei CA, sono ancora molte le criticità che gli operatori riscontrano
nella loro attività. Le principali problematiche che influiscono
in modo fondamentale/rilevante per la buona attività
del centro sono le “Scarse o nulle risorse economiche” per il
60,7% del personale, “la mancanza di personale dedicato” per
il 52,4% del personale; il “riconoscimento/mandato istituzionale
del CA” per il 40,9% del personale. Tra le azioni ritenute
più efficaci per facilitare l’accesso ai CA sono risultate la sensibilizzazione
del personale sanitario (91%), in particolare dei medici
di famiglia e l’inserimento delle prestazioni antitabagiche
nei LEA (76,8%).
Conclusioni. È auspicabile che l’attività dei CA riceva una maggiore
attenzione, attraverso la dotazione di strutture, personale
e finanziamenti adeguati a svolgere un importante ruolo nella
tutela e promozione della salute