La critica radicale tra previsione concreta e regolazione capitalistica. Considerazioni sull’efficacia specifica del movimento del ’77 nel processo di affermazione della “società dello spettacolo”

L’analisi delle “espressioni” culturali delle riconfigurazioni del modo di produzione capitalistico, autorizzata da ogni “scienza della cultura” educata sulle elaborazioni di Antonio Gramsci e Walter Benjamin, ovvero sulle pratiche teoriche che hanno abolito, all’interno della “critica delle ideologie” marxista, le schematizzazioni meccanicistiche dell’inflazionato “rapporto” intercorrente tra produzione materiale e produzione culturale – il cui determinismo, seppur mediato dalla parziale correzione del principio dell’ultima istanza engelsiano, è forse suggerito dalla stessa metafora architettonica proposta da Marx – si avvale di ulteriori attestati di fecondità nel “caso”, in questa occasione argomentativa parzialmente esposto, dell’affermazione del regime di accumulazione post-fordista

Autonomia e abolizione dell'arte. Emergenze maodadaiste nel movimento del Settantasette

C’è almeno un aspetto della generale prassi antagonista esercitata dal movimento autonomo italiano degli anni settanta che, ancora oggi, meriterebbe un’attenzione critica svincolata dal ricorrente discorso sui cosiddetti anni di piombo, ed è quello relativo alla pratica-teorica maodadaista, sistematizzata nel 1976 dal collettivo bolognese A/traverso. Tale emergenza culturale riconfigurò i tradizionali modi della comunicazione politica e produsse effetti, oggi relativamente ignorati, anche nella teoria dell’arte.1 Nelle seguenti pagine, la tematizzazione di alcune forme di autorappresentazione riconducibili al paradigma maodadaista sarà condotta e accompagnata dall’analisi dei concetti nel titolo anticipati, dei loro incontri realizzati e degli sviluppi presenti e possibili

\uabA/traverso\ubb la transizione. Le pratiche culturali del movimento del \u201977 e il paradigma artistico

Il cosiddetto movimento del \u201977, gi\ue0 negli anni della sua emersione ricondotto alle esperienze delle avanguardie artistiche del primo Novecento, riconfigur\uf2 i dispositivi di produzione-fruizione della cultura producendo un capovolgimento \u2013 orientato verso l\u2019autorappresentazione politica dell\u2019emergente proletariato giovanile \u2013 delle tradizionali categorie e mediazioni sociali ancora agenti nella societ\ue0 fordista

Atrial fibrillation after pulmonary lobectomy for lung cancer affects long-term survival in a prospective single-center study

<p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>Atrial fibrillation (AF) after thoracic surgery is a continuing source of morbidity and mortality. The effect of postoperative AF on long-term survival however has not been studied. Our aim was to evaluate the impact of AF on early outcome and on survival > 5 years after pulmonary lobectomy for lung cancer.</p> <p>Methods</p> <p>From 1996 to June 2009, 454 consecutive patients undergoing lobectomy for lung cancer were enrolled and followed-up until death or study end (October 2010). Patients with postoperative AF were identified; AF was investigated with reference to its predictors and to short- and long-term survival (> 5 years).</p> <p>Results</p> <p>Hospital mortality accounted for 7 patients (1.5%), while postoperative AF occurred in 45 (9.9%). Independent AF predictors were: preoperative paroxysmal AF (odds ratio [OR] 5.91; 95%CI 2.07 to 16.88), postoperative blood transfusion (OR 3.61; 95%CI 1.67 to 7.82) and postoperative fibro-bronchoscopy (OR 3.39; 95%CI 1.48 to 7.79). Patients with AF experienced higher hospital mortality (6.7% vs. 1.0%, p = 0.024), longer hospitalization (15.3 ± 10.1 vs. 12.2 ± 5.2 days, p = 0.001) and higher intensive care unit admission rate (13.3% vs. 3.9%, p = 0.015). The median follow-up was 36 months (maximum: 179 months). Among the 445 discharged subjects with complete follow-up, postoperative AF was not an independent predictor of mortality; however, among the 151 5-year survivors, postoperative AF independently predicted poorer long-term survival (HR 3.75; 95%CI 1.44 to 9.08).</p> <p>Conclusion</p> <p>AF after pulmonary lobectomy for lung cancer, in addition to causing higher hospital morbidity and mortality, predicts poorer long-term outcome in 5-year survivors.</p

Atrial fibrillation after pulmonary lobectomy for lung cancer: risk factor and impact on early and late mortality.

missin

«A/traverso» la transizione. Le pratiche culturali del movimento del ’77 e il paradigma artistico

Il cosiddetto movimento del ’77, già negli anni della sua emersione ricondotto alle esperienze delle avanguardie artistiche del primo Novecento, riconfigurò i dispositivi di produzione-fruizione della cultura producendo un capovolgimento – orientato verso l’autorappresentazione politica dell’emergente proletariato giovanile – delle tradizionali categorie e mediazioni sociali ancora agenti nella società fordista.In this paper, the author presents a detailed scenario of artistic and political movements characterising visual culture since 1968, focusing in particular on the Milanese area. The analysis dwells upon a series of progressive and stimulating events that attempted to overturn the artistic cultures of that time through the rise of groups and collectives. This turmoil would find a fertile soil until 1977-1978. According to the author, this biennium corresponded with a gradual re-birth of autonomous artists and of ‘new groups’