49 research outputs found

    Vecchi e nuovi intermediari culturali

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    Introduzione a sezione monografica su Intermediari cultural

    Fotografia documentaria, corpi politici e maschere sociali

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    Il paper analizza e contestualizza il progetto editoriale del libro prevalentemente fotografico "Il Corpo del Capitano", evidenziandone contenuti e valenza estetica, politica e culturale, anche in relazione a più ampie dinamiche interne al campo giornalistico, fotografico e artistico. Il paper ne interpreta il processo di produzione e le scelte stilistiche e comunicative come esempio evidente di mutamenti di linguaggio e posizionamento in atto nel campo professionale della fotografia giornalisticodocumentaria e dell’informazione visiva nell’era digitale, ricostruendone le istanze di costruzione di uno statuto autoriale potenzialmente soggetto a consacrazione artistica, e soffermandosi al contempo sul ruolo simbolico e metaforico della «maschera» fotografica di Salvini realizzata come evocativa copertina del volume, a partire dalla copertina del settimanale «Time» con la stessa immagine, pubblicata a introduzione di un editoriale critico nei confronti del crescente potere salviniano ma ripreso e decontestualizzato dalla macchina comunicativa del leader a fini propagandistici e celebrativi

    VITE MOBILI

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    In un passato ancora prossimo l’identità personale veniva costruita sulle radici, sull’appartenenza a un luogo e sui legami con esso. Oggi tutto questo è ormai sostituito dalla capacità di servirsi, approfittare e anche godere di una mobilità, fisica e virtuale, praticamente illimitata: dal pendolarismo tra mutevoli sedi di vita e di lavoro, al flusso ininterrotto di informazioni globali in rete; dal turismo al consumo crescente di merci de-localizzate; dalla possibilità di comunicare con chiunque praticamente da ogni luogo allo sviluppo di relazioni intime a distanza. Esperienze inedite, che portano con sé benefici straordinari ma anche costi non sempre immediatamente visibili

    Toward A New Visual Culture Of The News

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    This paper argues that the rise of new digital technologies and new amateur/citizen practices of photographic production have constituted a “short-circuit” that has critically destabilized but also productively challenged professional photojournalism. In this context, the paper focuses on the practice of digital post-production (i.e. digitally “retouching” and “enhancing” photographs), as an empirical prism through which to theoretically discuss wider technological, professional, and cultural shifts that have been affecting news photography over the last decade. In particular, drawing on in-depth interviews with international photojournalists, jury members of press photo contests, and directors of digital post-production labs, the paper analyzes a few paradigmatic case studies of post-produced news photographs that have recently won prestigious professional awards, yet have generated considerable controversies. Through the analysis of the case studies, the paper aims to shed light on the contested construction of aesthetic conventions and professional-ethical standards within digital photojournalism, in relation to (1) the shifting professional ideal of visual news “objectivity,” and (2) the shifting symbolic boundaries between professional and non-professional news photo producers. Finally, introducing the notion of “digital cultural capital,” the paper suggests the theoretical relevance of a (post-)Bourdieusian approach to photojournalism, which frames the conflictual implementation of new digital technologies and the diffusion of new social and material practices as a symbolic struggle for professional distinction within the wider visual culture

    Cornici di tortura Lo scandalo di Abu Ghraib come rituale mediatizzato tra fotogiornalismo e arte contemporanea

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    This paper deals with the scandal of Abu Ghraib. The diffusion of the torture photographs is analyzed as a peculiar form of mediatized ritual, which has cristallized them in the public memory and performatively activated a number of practices of creative re-contextualization and symbolic re-articulation. In particular, the paper problematizes a wide range of forms of artistic representations of the torture photographs, according to three main analytical dimensions: inter-iconic translation, authorial intentions, degree of institutionalization
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