9 research outputs found

    Tents, Beds and Clothing: The Evocative Objects of Contemporary Art Textile

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    The vast collection of textiles, fabrics and ïŹbres from Vesuvian sites, kept at the MANN (National Archaeological Museum of Naples), represents one of the most interesting and, until now, less explored bequests of a not marginal aspect of ancient culture, among whose ‘folds’ it is possible to trace important elements of an history that crosses the sphere of production, distribution, habits and society of Pompeii and, more generally, of Roman culture. The contribution intends to present the ïŹrst results of a work of research and documentation on this precious textile material and the task of reinterpreting, that the research group is carrying out in order to illustrate a process of dissemination and cultural promotion of the complex knowledge that is kept in it

    La Tomba delle Danzatrici di Ruvo di Puglia, dallo scavo alla fruizione

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    Riesame aggiornato della storia del monumento e proposte per una valorizzazione attualizzata nella nuova sezione Magna Grecia del MANN

    I saperi di Eumachia al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Antichi tessuti, nuovi racconti.

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    Eumachia era una donna formidabile! Era una sacerdotessa del culto di Venere, ma innanzitutto era una donna intelligente e accorta, che esercitava il suo potere su gran bel numero di uomini che la rispettava e ne riconosceva le indubbie doti di imprenditrice. Parte metaforicamente da lei e dalla sua esemplare storia di donna il nostro racconto che è un racconto fragile, costruito su brandelli di tessuto, ombre quasi evanescenti di un mondo prezioso di lane, sete, lini e ori intrecciati, che le donne di Pompei, tutte le altre, tessevano con cura e indossavano con eleganza. Un lavoro prezioso fatto da mani esperte e operose i cui esiti sono ancora visibili nei frammenti di tessuto giunti in modo sorprendente sino a noi, in cui a ben guardare ancora si intravedono trame, decori, frange, si intuiscono colori, ed in cui con un po' di immaginazione risuonano ancora fruscii di impalpabili leggerezze e di seducente bellezza. Proprio questo è il senso che ha avuto per noi lavorare sulla vasta collezione di reperti tessili del MANN. Entrare in contatto con un universo impalpabile nelle cui ‘pieghe’ rintracciare gli elementi di una storia particolare. Una storia che parte dalla ricognizione sui luoghi di provenienza e sugli itinerari dell’approvvigionamento delle materie prime, si sofferma poi sulle loro lavorazioni e sulle antiche tecniche di tessitura e filatura per giungere infine all’analisi degli aspetti linguistici di un materiale così intimamente legato all’ambito della moda, del costume, della società pompeana e, più in generale, in alcuni aspetti fortemente identitari della cultura romana, così come si declinava nella ricca ed elegante Pompei del I secolo d.c. Sicché Eumachia e le altre, le donne di Pompei, ci hanno metaforicamente accompagnato in questo viaggio che è stato al tempo stesso un viaggio di ricognizione scientifica, sulla vasta collezione di reperti tessili, tessuti, fibre, provenienti dai siti vesuviani e custodita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ed un itinerario di riflessione più ampia che, inserendosi a pieno nel dibattito contemporaneo, si è interrogato sul ‘senso’ del museo e cioè sulle modalità con cui il ‘museo’, nella sua accezione contemporanea, deve porsi nei confronti dei processi di valorizzazione del proprio patrimonio e delle strategie di fruizione cognitiva ed emotiva, oltre che fisica, degli oggetti preziosi che custodisce

    Convegno “Competenze e apprendimento in età adulta: nuove frontiere per l’apprendimento permanente” - Firenze, 23 Novembre 2017

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    Membro del Comitato Scientifico del Convegno: “Competenze e apprendimento in età adulta: nuove frontiere per l’apprendimento permanente”, organizzato dalla Rete Universitaria Italiana per l'Apprendimento Permanente (RUIAP), a Firenze il 23 Novembre 2017

    Savoir-faire antichi e moderni tra Ruvo di Puglia e Napoli: il cratere dell'Amazzonomachia e la loutrophoros con il mito di Niobe

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    Ce volume rĂ©unit les contributions prĂ©sentĂ©es Ă  la JournĂ©e d’étude internationale organisĂ©e, pour la 16e Ă©dition du programme Restituzioni 2013, par le Centre Jean BĂ©rard et Banca Intesa Sanpaolo en collaboration avec le MusĂ©e archĂ©ologique National de Naples et l’UniversitĂ  degli Studi de Milan, Ă  l’occasion de la restauration de deux vases du MANN. Au-delĂ  de la consolidation et de l’amĂ©lioration de leur Ă©tat de conservation et afin de leur restituer une unitĂ© de lecture, le laboratoire de restauration du MANN a programmĂ© d’importantes interventions rĂ©alisĂ©es par Raffaele D’Aniello, Pasquale Festinese, Antonio Guerra, Antonio Marroccella, sous la direction de Luigia Melillo et avec la coordination de Mariateresa Operetto. Ce livre souhaite rendre hommage aux savoirs du collectionneur, du restaurateur, du potier et du peintre dont les productions, depuis l’AntiquitĂ© jusqu’à nos jours, constituent le patrimoine du MANN. Le dĂ©fi consistait Ă  reconstruire, Ă  l’instar de travaux rĂ©cents sur l’histoire complĂšte de vases italiotes, la biographie et l’autopsie des Ɠuvres Ă  travers une analyse Ă  360 degrĂ©s qui dĂ©passe les limites entre les pĂ©riodes et les disciplines, Ă  travers la confrontation entre les restaurations antiques et modernes et des enquĂȘtes menĂ©es dans les documents conservĂ©s dans des dĂ©pĂŽts et des archives. Quant aux “savoir-faire antichi”, le cratĂšre et la loutrophore exposĂ©s aujourd’hui dans la section Magna Grecia constituent d’extraordinaires tĂ©moignages archĂ©ologiques de l’excellence des potiers et des peintres apuliens du IVe siĂšcle av. J.-C. : les populations de l’Apulie antique confiaient Ă  ces productions de prix le soin d’exprimer, par le choix des formes et des dĂ©cors, leurs valeurs, leurs croyances et leur besoin d’affirmation sociale. Pour ces raisons ils constituent une source de connaissance fondamentale du monde antique : la lecture de la forme et des images proposĂ©e dans ces diffĂ©rentes contributions en montre la complexitĂ© et l’importance.Questo volume raccoglie i contributi della Giornata Internazionale di Studi organizzata nell’ambito della 16a edizione del programma Restituzioni 2013, dal Centre Jean BĂ©rard e da Banca Intesa Sanpaolo in collaborazione con il MANN e l’UniversitĂ  degli Studi di Milano, in occasione del restauro di due vasi del MANN. Con l’obiettivo principale di restituire ai due vasi una unitarietĂ  di lettura, oltre a garantirne il consolidamento e il miglioramento delle precarie condizioni di conservazione, sono stati programmati dal Laboratorio di Restauro del MANN significativi interventi conservativi, realizzati da Raffaele D’Aniello, Pasquale Festinese, Antonio Guerra, Antonio Marroccella, con la direzione di Luigia Melillo e il coordinamento di Mariateresa Operetto. Questo libro vuole rendere omaggio al sapere del collezionista, del restauratore, del vasaio e del pittore che, attraverso le loro produzioni dall’antichitĂ  ad oggi costituiscono parte del patrimonio del MANN. La sfida Ăš stata quella di ricostruire, sulla scia di pubblicazioni recenti che presentano la storia completa di singoli vasi italioti, la biografia e l’autopsia delle opere attraverso un’analisi a 360 gradi, annullando i confini tra i periodi e le conoscenze attraverso il confronto tra i vecchi e i nuovi restauri e le indagini condotte nei documenti conservati in magazzini e archivi. A proposito di “savoir-faire antichi”, il cratere e la loutrophoros oggi esposti nella sezione Magna Grecia rappresentano straordinari documenti archeologici della qualitĂ  artigianale raggiunta dai ceramisti e ceramografi apuli nel IV secolo a.C.: a questi manufatti di pregio le comunitĂ  dell’antica Puglia si affidavano per affermare, attraverso la scelta delle forme vascolari e delle loro raffigurazioni, i valori, le credenze e le esigenze di affermazione sociale. Essi costituiscono, quindi, una fondamentale fonte di conoscenza del mondo antico: la lettura della forma e delle immagini proposte nei diversi contributi qui presentati ne mostrano la complessitĂ  e l’importanza

    Bioetica pratica e cause di esclusione sociale

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    II C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica), cui aderiscono tutte le Università napoletane, ù un organismo di ricerca nel quale - con metodo rigorosamente scientifico, grazie al concorso di qualificati cultori delle varie discipline interessate e in un clima di costante e costruttivo dialogo con i rappresentanti delle diverse posizioni culturali - ù possibile delineare le trame di una serena e ponderata riflessione comune su tematiche che coinvolgono l’identità stessa della persona umana e il destino delle generazioni future
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