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    Implementazione dell'iniziativa OMS/UNICEF Comunità Amica dei Bambini(BFCI): il percorso dell'Asl 1 Massa e Carrara

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    ABSTRACT Obiettivi: Obiettivo di questa tesi è descrivere il percorso intrapreso dall'ASL1 Massa e Carrara, già in possesso per il Punto Nascita del riconoscimento di Ospedale Amico dei Bambini, per implementare il progetto OMS/UNICEF di Comunità Amica dei Bambini, osservando gli effetti che un tale progetto apporta in termini di approccio alla cultura dell'allattamento al seno. Materiali e Metodi: La documentazione elaborata dall'ASL 1, comprensiva di Policy, dichiarazioni, poster e allegati è stata analizzata sulla base dei modelli forniti dall'UNICEF. I dati raccolti nel monitoraggio del percorso sono stati analizzati e riportati, con particolare attenzione per la formazione dei professionisti e per i tassi e la tipologia di allattamento alla dimissione, a 3 e 6 mesi nell'anno 2014. I dati sui tassi di allattamento sono stati confrontati con la media regionale e con i dati raccolti nell'anno 2012 quando sul territorio dell'ASL 1 il Punto Nascita era già riconosciuto come Amico dei Bambini ma ancora non era stato avviato il percorso per il riconoscimento della comunità. Risultati: I risultati ottenuti sono molteplici. Si è osservato un aumento del tasso di allattamento esclusivo del 21.1% a 3 mesi e del 49% a 6 mesi. Un aumento della soddisfazione e della partecipazione delle donne ai servizi offerti. Una maggior sensibilità al tema dell'allattamento da parte dei professionisti sanitari e non. La creazione e il consolidamento della rete tra Punto Nascita BFHI, servizi ASL e Agenzie del Territorio. Conclusioni: Le iniziative OMS/UNICEF Baby Friendly si sono rivelate un importante mezzo per consolidare le buone pratiche basate su evidenze scientifiche in tema di allattamento, permettendo di aumentare non solo i tassi di allattamento esclusivo alla dimissione e nel tempo, ma anche di favorire un approccio culturale positivo e supportivo per le donne che allattano e per il loro nucleo familiare

    Temperature responsive PEG-based polyurethanes “ a la carte”

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    Temperature responsive polymers able to alter their chemical or physical properties have been extensively investigated. Most of these polymers have an alkane polymer backbone with only carbon-carbon bonds. In this sense, the design of thermoresponsive polymers not only with sharp transition temperatures but also possessing hydrolizable linkages such as esters, carbonates or urethanes in the main backbone are highly desired. Here we show a library of thermoresponsive cationic and anionic polyurethanes synthesized by copolymerization of isophorone diisocyanate with poly(ethylene glycol) and ionic diols. These polyurethanes exhibit lower critical solution temperatures (LCST) that can be easily tuned from 20 C to 60 C by altering the polyurethane composition. Our findings show that LCST temperature could be reduced by the using poly(ethylene glycol) of lower molecular weight and/or increasing the hydrophobicity of the employed ionic diol. We also demonstrated that the thermoresponsive behavior could be translated to hydrogels based on those ionic polyurethanes. These “a la carte” thermoresponsive polyurethanes materials present a great potential in the biomedical field due to the presence of hydrolizable linkages in the main polymer backboneThe authors would like to thank the European Commission for their financial support through the project SUSPOL-EJD 642671 and the Gobierno Vasco/Eusko Jaurlaritza (Grant IT999-16). Ludmila I. Ronco thanks to the European Project IRSES-IONRUN and CONICET of Argentina for the financial support of her stay in Spain
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