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    Guida pratica alla trasfusione di sangue nel cane

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    La trasfusione di sangue è una procedura che consente il trasferimento di sangue (o com- ponenti o derivati) da un soggetto donatore sano a un soggetto ricevente. È considerata una sorta di trapianto e per questo è poten- zialmente soggetta a rischio di incompatibili- tà (cd. reazioni trasfusionali). In Italia la trasfusione di sangue intero nel cane è regolata dalla “Linea Guida relativa all’e- sercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario” pubblicata sulla GU n. 32 del 7-2-2008, Suppl. Ord. N.32. La presente normativa, purtroppo, non contempla l’impiego di emocomponenti* i quali, a giudizio degli Autori, sono erronea- mente equiparati agli emoderivati** nella nor- mativa riguardante il farmaco veterinario§. L’obiettivo principale è quello di fornire al me- dico veterinario una guida di rapida consul- tazione per l’approccio pratico alla medicina trasfusionale del cane. Il progetto è stato rea- lizzato grazie alla collaborazione tra un gruppo di esperti di questo argomento (costituitosi come Gruppo di Studio Trasfusioni Veterinarie, GSTVet) e Bayer Healthcare-Animal Health che ha fornito il supporto per la pubblicazione di quanto elaborato dagli Autori. Le indicazioni ri- portate nella presente guida sono il frutto della consultazione della bibliografia scientifica in- ternazionale esistente in materia, non disgiunta dall’esperienza dei singoli Autori. Quanto di seguito riportato vuole rappresen- tare solo l’inizio di un percorso di aggiorna- mento più ampio che prevede di trattare nel prossimo futuro anche l’impiego degli emo- componenti e degli emoderivati, al momento non ancora disponibili in Italia per l’attività del medico veterinario. In questa prima parte sono illustrate la scelta e la gestione del cane donatore di sangue, le modalità della raccolta del sangue, la gestio- ne della sacca di sangue intero e le indicazio- ni terapeutiche della trasfusione di sangue intero, inclusa la gestione dell’emotrasfusio- ne. Questo articolato processo richiede la collaborazione di diverse figure professionali che devono: operare in sinergia al fine di tu- telare la salute e il benessere del donatore e del ricevente; offrire al ricevente il miglior in- tervento terapeutico possibile, fornendo un prodotto sicuro di elevata qualità sanitaria; ottimizzare l’utilizzo del sangue, prodotto di elevato valore biologico ed etico, di diffici- le reperibilità. Nel testo, volutamente sinte- tico per una sua più agevole consultazione, non sono stati riportati tutti i dettagli propri di una materia così complessa quale la trasfusione

    Frequency of DEA 1 antigen in 1037 mongrel and PUREBREED dogs in Italy

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    Background: The prevalence of dog erythrocyte antigen (DEA 1) in canine population is approximately 40\u201360%. Often data are limited to a small number of breeds and/or dogs. The aims of this study were to evaluate frequency of DEA 1 in a large population of purebred and mongrel dogs including Italian native breeds and to recognize a possible association between DEA 1 and breed, sex, and genetic and phenotypical/functional classifications of breeds. Frequencies of DEA 1 blood group collected from screened/enrolled blood donors and from healthy and sick dogs were retrospectively evaluated. The breed and the sex were recorded when available. DEA 1 blood typing was assessed by immunocromatographic test on K3EDTA blood samples. The prevalence of DEA 1 antigen was statistically related to breed, gender, F\ue9d\ue9ration Cynologique Internationale (FCI) and genotypic grouping. Results: Sixty-two per cent dogs resulted DEA 1+ and 38% DEA 1-. DEA 1- was statistically associated with Dogo Argentino, Dobermann, German Shepherd, Boxer, Corso dogs, the molossian dogs, the FCI group 1, 2 and 3 and the genetic groups \u201cworking dogs\u201d and \u201cmastiff\u201d. DEA 1+ was statistically associated with Rottweiler, Briquet Griffon Vend\ue9en, Bernese mountain dog, Golden Retriever, the hunting breeds, the FCI group 4, 6, 7 and 8 and the genetic groups \u201cscent hounds\u201d and \u201cretrievers\u201d. No gender association was observed. Conclusions: Data obtained by this work may be clinically useful to drive blood donor enrollment and selection among different breeds
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