6 research outputs found

    Measles Virus-Induced Host Immunity and Mechanisms of Viral Evasion

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    The immune system deploys a complex network of cells and signaling pathways to protect host integrity against exogenous threats, including measles virus (MeV). However, throughout its evolutionary path, MeV developed various mechanisms to disrupt and evade immune responses. Despite an available vaccine, MeV remains an important re-emerging pathogen with a continuous increase in prevalence worldwide during the last decade. Considerable knowledge has been accumulated regarding MeV interactions with the innate immune system through two antagonistic aspects: recognition of the virus by cellular sensors and viral ability to inhibit the induction of the interferon cascade. Indeed, while the host could use several innate adaptors to sense MeV infection, the virus is adapted to unsettle defenses by obstructing host cell signaling pathways. Recent works have highlighted a novel aspect of innate immune response directed against MeV unexpectedly involving DNA-related sensing through activation of the cGAS/STING axis, even in the absence of any viral DNA intermediate. In addition, while MeV infection most often causes a mild disease and triggers a lifelong immunity, its tropism for invariant T-cells and memory T and B-cells provokes the elimination of one primary shield and the pre-existing immunity against previously encountered pathogens, known as “immune amnesia”

    Manuale di arredo urbano. Design per lo spazio pubblico della cittĂ  di Ascoli Piceno. Linee guida per il centro storico

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    Il Comune di Ascoli Piceno ha promosso, dal 2010, una serie di progetti, realizzati in stretta collaborazione con la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, volti alla definizione e valorizzazione della identità strategica e competitiva della città e del suo territorio. Il primo progetto, intitolato “Studio per la definizione dell’identità visiva della città di Ascoli Piceno. Un progetto per comunicare l’identità competitiva di Ascoli Piceno e del suo territorio” (2011-2012), ha contribuito a definire i caratteri peculiari e distintivi dell’identità di Ascoli Piceno necessari per sviluppare adeguate strategie di promozione e marketing territoriale. Il secondo progetto, intitolato “Progetto di Restyling dello stemma istituzionale del Comune di Ascoli Piceno e redazione del relativo manuale d’immagine coordinata” (2012-2013), ha avuto come risultato principale il redesign del logo istituzionale, rendendolo più leggibile e riproducibile per i differenti utilizzi e la realizzazione del manuale d’immagine coordinata per una corretta applicazione del logo nei differenti strumenti e supporti di comunicazione istituzionale. Il terzo progetto, intitolato “Studio preliminare per la redazione del manuale di arredo urbano del Comune di Ascoli Piceno” (2012-2013), ha prodotto un dossier, che contiene una sintesi ragionata del lavoro di analisi della letteratura esistente in materia e dei manuali di arredo urbano di cui si sono dotate città italiane e straniere, oltre ad un rilievo delle peculiarità dell’arredo urbano del centro storico di Ascoli Piceno, realizzato attraverso lo studio degli strumenti normativi vigenti e un’analisi geo-referenziata dell’esistente per rilevarne le principali criticità. Tale ricerca è stata propedeutica e preparatoria al quarto progetto intitolato “Sviluppo e redazione del Manuale di arredo urbano: Design per lo spazio pubblico della città di Ascoli Piceno. Linee guida per il centro storico” (2013-2014), il cui risultato principale è rappresentato proprio dal Manuale di Arredo Urbano “Design per lo spazio pubblico della città di Ascoli Piceno. Linee guida per il centro storico”, che viene di seguito presentato. Il tema dell’arredo urbano o del design per lo spazio pubblico – come definito anche nello studio preliminare – rappresenta, infatti, uno dei fattori determinanti per costruire e sviluppare l’identità, la fruibilità e la reputazione di una città e del suo tessuto urbano. L’assetto dello spazio fisico del centro storico, la sua dotazione di servizi, la distribuzione e la qualità degli interventi progettuali pubblici e privati, il sistema di arredi e attrezzature disponibili costituiscono alcuni dei canali principali attraverso cui la città si mostra ed entra in contatto con i suoi diversi fruitori (cittadini, residenti e non residenti, turisti, operatori economici, ecc.). Gli oggetti minimi della scena urbana sono – a volte persino in misura maggiore dell’architettura e delle emergenze monumentali - il “biglietto da visita” con il quale una città si presenta ai turisti, mentre per cittadini e residenti essi rappresentano gli elementi chiave che rafforzano il senso di identità collettiva e di appartenenza ad una comunità. Con questo proposito condiviso con l’Amministrazione Comunale, il Manuale si configura come uno strumento strategico di governance rivolto, sia a chi nell’amministrazione pubblica è responsabile della gestione dello spazio pubblico e dei suoi servizi, sia a tutti i cittadini e soggetti che abita. Il Manuale “Design per lo spazio pubblico della città di Ascoli Piceno. Linee guida per il centro storico” è stato concepito come uno strumento, aperto ed implementabile nel tempo, utile a guidare le scelte e gli interventi dell’Amministrazione pubblica e dei privati nei diversi contesti pubblici del centro storico. Individua linee guida operative che possano essere di ausilio per chi lavora quotidianamente sul tema dell’utilizzo del suolo pubblico e per chi deve necessariamente confrontarsi con la Pubblica Amministrazione per intervenire con trasformazioni sugli spazi pubblici. Il Manuale, quindi, intende essere, non soltanto uno strumento di governance della qualità urbana, trasparente, agile, chiaro e di facile consultazione, ma anche un punto di partenza per innescare processi qualitativi virtuosi di motivazione e arricchimento culturale, a beneficio dei cittadini e dei diversi attori implicati nel governo dello spazio pubblico urbano. Il Manuale è articolato in due parti: la prima introduce le motivazioni, gli obiettivi, i destinatari e alcune note sull’approccio metodologico adottato per l’elaborazione e la redazione di questo strumento; la seconda, operativa e funzionale, è costituita dalle schede tipologiche, di facile consultazione, che definiscono le indicazioni e le prescrizioni per orientare e guidare gli interventi di manutenzione, trasformazione, progettazione dell’arredo urbano nei differenti ambiti del centro storico della città di Ascoli Piceno. Le schede tipologiche sono introdotte da alcune note sulle istruzioni per la loro consultazione e il loro utilizzo

    Studio preliminare per la redazione del manuale di arredo urbano del Comune di Ascoli Piceno

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    Lo studio raccoglie i risultati del lavoro preliminare di indagine finalizzato alla redazione di un manuale dell’arredo urbano per il centro storico di Ascoli Piceno. La ricerca si pone in stretta continuità con lo Studio per la definizione dell’identità visiva della città di Ascoli Piceno. Il rapporto di ricerca è organizzato in quattro parti principali, corrispondenti ognuna ad un campo specifico dell’analisi preliminare, condotta attraverso differenti approcci metodologici, che vanno dall’esame della letteratura esistente al rilievo fotografico della città, dallo studio di aspetti riguardanti il centro storico di Ascoli Piceno all’analisi comparativa degli strumenti adottati in altri contesti. La prima parte è dedicata all’esame dello Stato dell’arte nel contesto nazionale e internazionale. Al suo interno, ci concentriamo inizialmente su casi interessanti di rigenerazione urbana in ambito europeo, a partire da strategie di intervento complesso che hanno coinvolto nel processo di riqualificazione degli spazi urbani non soltanto architetti e designer, ma anche diversi organi amministrativi, attori economici e sociali. Nel capitolo successivo vengono esaminati centri urbani italiani di dimensione simile a quella di Ascoli Piceno, osservando in che modo sono stati affrontati problemi di arredo urbano e design per lo spazio pubblico anche in comuni marchigiani e appartenenti al territorio piceno. Successivamente l’indagine sullo stato dell’arte prosegue attraverso l’analisi comparativa effettuata sulla manualistica esistente sia in Italia sia all’estero. Con l’ausilio di schede di valutazione sintetiche e di una tabella comparativa, sono stati valutati gli esempi più efficaci di manuali di arredo urbano o Streetscape design, cercando di comprendere che tipo di problemi esistono in termini di organizzazione, forma e distribuzione di uno strumento come il manuale. La seconda parte si concentra invece sul contesto specifico della città di Ascoli e del suo centro storico. Vengono presi in esame, in primo luogo, tutti gli strumenti normativi già in vigore, valutandone la chiarezza e l’efficacia. In secondo luogo, si sono analizzati criticamente i tentativi precedenti di regolamentare, analizzare e mappare il territorio del centro storico. L’indagine sul centro storico ascolano prosegue poi con una metodologia diversa che consiste nella messa a punto di una serie di schede di mappatura georeferenziata. Tali schede fotografano lo stato dell’arte del centro cittadino al momento attuale, per rilevare tutte le principali criticità e individuare le necessità di correzione e intervento. Si tratta di una operazione fondamentale all’interno dell’ approccio al lavoro di ricerca, indispensabile per valutare con precisione la struttura e la forma da dare in seguito al manuale. La parte successiva di questo studio è dedicata agli Strumenti, vale a dire alle possibili strategie che e l’Amministrazione comunale e ai suoi dirigenti possono adottare nel processo di selezione degli elementi di arredo e nella codificazione di procedure efficaci per il loro acquisto. Questa terza parte contiene quindi una prima analisi di benchmarking effettuata sui prodotti disponibili sul mercato, con la messa a punto di alcune schede tipologiche, e propone in chiusura una selezione di esempi di bandi concepiti secondo i criteri di GPP (Green Public Procurement). Infine, la quarta e ultima parte di questo lavoro trae una serie di conclusioni sull’indagine compiuta sia dal punto di vista teorico e metodologico, sia riguardo alle strategie pratiche da adottare: dal rilevamento delle maggiori criticità al suggerimento delle linee d’intervento future. In questa sezione finale del dossier viene presentata una prima impostazione del manuale che produrremo nella fase successiva della ricerca, con una definizione provvisoria del suo titolo e del suo sommario, unita a una riflessione sull’organizzazione dei contenuti, sulla veste grafica e sui metodi di distribuzione e diffusione

    Eco-design for Beverage Dispensing Equipment. Ricerca e sviluppo di soluzioni innovative di eco-design per migliorare le performance ambientali di colonne per l’erogazione di birra e soft drink

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    Il rapporto raccoglie i risultati analitici e progettuali della ricerca condotta per la Celli SpA da un gruppo di ricercatori della Scuola di Architettura e Design di Unicam, sotto la responsabilitĂ  scientifica di Lucia Pietroni. Il rapporto sintetizza l'approccio, le metodologie e il processo di ricerca sviluppato per arrivare allo sviluppo di soluzioni sostenibili e nuovi concept di prodotto per l'erogazione di birra e soft drink. Lo studio identifica le principali criticitĂ  ambientali del settore della spillatura di bevande e individua alcune linee di intervento progettuale per migliorarne le performance ambientali. Infine presenta i concept e i progetti di diversi nuovi modelli di colonnine per spillatori per birra e soft drink

    A vaccine targeting antigen-presenting cells through CD40 induces protective immunity against Nipah disease

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    International audienceNipah virus (NiV) has been recently ranked by the World Health Organization as being among the top eight emerging pathogens likely to cause major epidemics, whereas no therapeutics or vaccines have yet been approved. We report a method to deliver immunogenic epitopes from NiV through the targeting of the CD40 receptor of antigen-presenting cells by fusing a selected humanized anti-CD40 monoclonal antibody to the Nipah glycoprotein with conserved NiV fusion and nucleocapsid peptides. In the African green monkey model, CD40.NiV induces specific immunoglobulin A (IgA) and IgG as well as cross-neutralizing responses against circulating NiV strains and Hendra virus and T cell responses. Challenge experiments using a NiV-B strain demonstrate the high protective efficacy of the vaccine, with all vaccinated animals surviving and showing no significant clinical signs or virus replication, suggesting that the CD40.NiV vaccine conferred sterilizing immunity. Overall, results obtained with the CD40.NiV vaccine are highly promising in terms of the breadth and efficacy against NiV
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