28 research outputs found

    The seismic sequence of 30 May - 9 June 2016 in the geothermal site of Torre Alfina (central Italy) and related variations in soil gas emissions

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    In the framework of a medium-enthalpy geothermal exploitation project, seismicity and soil gas emissions have been monitored in the area of Castel Giorgio-Torre Alfina since 2014. A dedicated local seismic network deepened the knowledge of the natural local seismicity in terms of source mechanisms, high-quality event localization and magnitude estimation. From November 2014 to May 2016, 846 seismic events were recorded, with a magnitude range of Md 0.1-2.8 and hypocentres 4-8 km depth. On 30th May 2016 a Mw 4.3 earthquake occurred near Castel Giorgio, followed by almost 1700 aftershocks; the moment tensor solution depicts a WNW-ESE oriented normal fault. An overview of the epicentral distributions since 2014, highlights that the active tectonic structures are NE-SW and WNW-ESE orientated. The diffuse soil CO2 flux is monitored since 2013 in six target areas located around the future production and reinjection wells, in order to assess the level of background natural degassing. In all target areas the maximum value of soil CO2 flux has been recorded during the 2016 seismic sequence. However, the values of δ13C of the emitted CO2 indicated a shallow biological origin of the gas. At Torre Alfina, the Solfanare natural gas emission, with a CO2 dominated gas, has same composition of the gas hosted in the geothermal reservoir. Here, high values of diffuse soil CO2 flux were recorded. During the 2016 seismic sequence, the Solfanare gas was continuously analysed by an automatic gas- chromatographic station. Results show that apart from small perturbations, no significant compositional variations were recorded. The significant contribution of CLVD and isotropic components suggest a possible opening of fluid cracks below the geothermal reservoir hosted in fractured Mesozoic limestones. The seismo-tectonic scenario indicates that the Solfanare fault was not activated. Kinematics and orientation of the activated faults suggest a relationship with the Bolsena caldera collapsePublishedNapoli, Italy1IT. Reti di monitoraggi

    Catalogo completo della sequenza sismica di Amatrice-Visso-Norcia (Italia centrale, Bollettino Sismico Italiano 2016-2018)

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    In questo lavoro presentiamo il catalogo completo delle localizzazioni dei terremoti appartenenti alla più importante sequenza sismica avvenuta in Italia negli ultimi 30 anni, ovvero la sequenza sismica di Amatrice-Visso-Norcia (AVN) iniziata il 24 Agosto del 2016 in Appennino centrale. Si tratta di 102582 eventi sismici registrati dalle 129 stazioni della Rete Sismica Nazionale (RSN, http://doi.org/10.13127/SD/X0FXNH7QFY) e della rete temporanea installata nella regione epicentrale (Moretti et al., 2016), dal 14 agosto 2016 al 31 agosto 2018 e analizzati manualmente dagli analisti del Bollettino Sismico Italiano (BSI, http://cnt.rm.ingv.it/bsi). Le fasi P ed S e le ampiezze di questi terremoti, stimate in tempo reale nella sala di sorveglianza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma, sono state successivamente riviste in dettaglio, per tutti gli eventi di M≽ 2.3, con l’intento di aumentare la qualità dei parametri di localizzazione e della stima della magnitudo. Gli analisti hanno inoltre inserito le fasi P ed S osservate a quelle stazioni che il sistema di acquisizione non aveva eventualmente incluso nelle soluzioni automatiche in real-time. Per i primi mesi della sequenza l'analisi ha riguardato anche l’integrazione delle registrazioni di 9 stazioni temporanee standalone che non entravano automaticamente nelle localizzazioni della sala sismica; per i giorni nei quali si sono verificati gli eventi di M≽ 5.5 la revisione è stata particolarmente accurata anche per eventi di magnitudo inferiore a 2.3 (Improta et al. 2019) Il dataset così costruito consiste in 25496 terremoti rivisti dagli analisti del bollettino (versione 1000) e 77426 eventi elaborati dai turnisti in sala sismica (versione 100). Le 1705987 fasi P che ne sono derivate, e le 1271757 fasi S, sono disponibili nel database ISIDe (DOI: 10.13127/ISIDe). Tutte le letture dei tempi di arrivo sono state utilizzate per localizzare gli ipocentri della sequenza utilizzando il codice di inversione non lineare NonLinLoc (NLL, Lomax et al., 2001): l’utilizzo di questa tecnica ha migliorato, rispetto ai lavori precedenti, la stima dei parametri ipocentrali fornendo delle soluzioni più robuste ai fini della ricostruzione sismotettonica dell’area interessata dalla sequenza sismica AVN. Rispetto ai dati forniti in tempo reale dal personale in servizio di sorveglianza sismica dell’INGV, questo nuovo catalogo presenta un notevole miglioramento in termini di omogeneità della stima della ML, almeno nel range definito dalla soglia inferiore di revisione pari a ML≽ 2.3. Questa maggiore omogeneità del catalogo permetterà ulteriori analisi per la stima della Mc (Magnitudo di completezza). Inoltre, all’interno del catalogo sono presenti 75 terremoti con ML≽4.0: per 47 di questi eventi sismici abbiamo calcolato il meccanismo focale a partire dalle prime polarità utilizzando il codice FPFIT (Reasenberg and Oppenheimer, 1985). Un catalogo di questo tipo, di alta qualità, basato quindi su un imponente numero di fasi e ampiezze riviste manualmente, ha una particolare importanza e può essere un valido riferimento per l’applicazione per esempio di tecniche di detection basate sulla crosscorrelazione di registrazioni di terremoti templates, per la validazione di cataloghi composti da letture automatiche dei tempi di arrivo, o anche per l’ottimizzazione di algoritmi di picking automatici. La qualità delle localizzazioni dei mainshocks e degli aftershocks della sequenza sismica AVN diventa fondamentale per capire l'analisi dell'evoluzione spazio-temporale della sismicità, anche di bassa magnitudo, e le complesse geometrie delle faglie attivate durante la sequenza sismica, contestualmente alle relazioni tra esse esistenti.PublishedRoma - Italia4IT. Banche dat

    Bollettino Sismico Italiano: Analisys of Early Aftershocks of the 2016 MW 6.0 Amatrice, MW 5.9 Visso and MW 6.5 Norcia earthquakes in Central Italy

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    The Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence is the most important of the last 30 years in Italy. The seismic sequence started on 24 August, 2016 and still is ongoing in central Apennines. At the end of February 2017 more than 57,000 events were located, 80,000 events up to the end of September 2017 (Fig. 1). The mainshocks of the sequence occurred on 24 August 2016 (Mw 6.0 and Mw 5.4), 26 October 2016 (Mw 5.4 and Mw 5.9), 30 October 2016 (Mw 6.5), 18 January 2017 (four earthquakes Mw≥ 5.0). In this seismic sequence, all the waveforms recorded by temporary stations deployed by the SISMIKO emergency group (stations T12**; Moretti et al., 2016) where available in real- time at the surveillance room of INGV. Because of the high level of seismicity and the dense seismic network installed in the region, more than 150 events per day were located at the end of February 2017; still 60 events per day were located up to the end of August 2017.The Amatrice-Visso-Norcia is the most important seismic sequence since 2015, the time when the analysis procedures of the BSI group (Bollettino Sismico Italiano) were revised (Nardi et al., 2015). BSI is now available every four months on the web: bulletins contain revised earthquakes (location and magnitude) with ML≥ 1.5, quasi-real time revision of ML≥ 3.5 earthquakes and phase arrivals from waveforms recorded on seismic stations available from the European Integrated Data Archive (EIDA), (Mazza et al., 2012). These last procedures allow the integration of signals from temporary seismic stations (Moretti et al., 2014) installed by the emergency group SISMIKO (Moretti and Sismiko working group, 2016), even when they are not in real time transmission, if they are rapidly archived in EIDA, together with real time signals from the seismic stations of the permanent INGV network. The analysis strategy of the BSI group for the Amatrice -Visso - Norcia seismic sequence (AVN.s.s in the following) was to select the earthquakes located in the box with min/max latitude: 42.2/43.2 - and min/max longitude: 12.4/14.1 to prepare a special volume of BSI on the seismic sequence.PublishedTrieste, Italy1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ

    Rapporto Sulle AttivitĂ  Svolte Dal Gruppo Bollettino Sismico Italiano A Seguito Della Sequenza Sismica Del Centro Italia 2016-2017 Nel Periodo Tra Il 23-9-2016 Ed Il 16-01-2017

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    La sequenza sismica del centro Italia, successivamente al terremoto di Amatrice di fine agosto, è stata caratterizzata da altri forti terremoti alla fine del mese di ottobre 2016. Il 26 ottobre due eventi di Mw 5.4 e 5.9 hanno interessato l’area posta al confine Marche-Umbria tra i Comuni di Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP). La mattina del 30 ottobre un terremoto di Mw 6.5 con epicentro non lontano da Norcia ha interessato l’intera area già profondamente colpita dalla sequenza; questo è stato il più forte terremoto registrato negli ultimi 30 in Italia. A 5 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” è stata pubblicata il 17 novembre in ISIDe e nella pagina CNT.ingv.it (insieme anche alla revisione delle prime ore del 30 ottobre, fino alle 7:30 UTC) con relativo comunicato fatto dal funzionario INGV. I restanti eventi già rivisti dagli analisti del BSI sono elencati in questo report e saranno pubbicati a fine gennaio. Gli eventi rivisti integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive, cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. Durante la sequenza molti degli analisti del BSI sono stati impegnati a coprire la turnazione prevista per lo svolgimento del servizio di sorveglianza nella sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma e in DICOMAC; questa esigenza non ha consentito di procedere rapidamente nella revisione dell’intera sequenza ma grazie al supporto di personale INGV generalmente non impiegato nel BSI si sta organizzando la revisione della stessa che sarà realizzata nel corso del 2017. A partire dal 23 settembre 2016 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) fini al 16 gennaio 2017 sono stati analizzati e ricontrollati 221 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5 (con qualche eccezione...INGV DPCPublished1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ

    Analisi Del Bollettino Sismico Italiano A Seguito Del Terremoto Di Amatrice Mw 6.0 (24 Agosto 2016, Italia Centrale)

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    La sequenza sismica che ha seguito il terremoto di magnitudo momento MW= 6.0 di Amatrice del 24 agosto 2016 è la prima sequenza rilevante che avviene da quando, all’inizio del 2015, le modalità di analisi del Bollettino Sismico Italiano (BSI) sono state aggiornate (Nardi et al., 2015). Queste modalità prevedono la pubblicazione del BSI ogni quattro mesi, la revisione solo degli eventi con ML≥ 1.5, la revisione rapida degli eventi con ML≥ 3.5 e l’integrazione all’interno del BSI di tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA). Quest’ultima procedura permette di integrare nel BSI anche le stazioni temporanee (Moretti et al., 2014) installate dal gruppo di emergenza SISMIKO (Sismiko working group, 2016), le cui registrazioni vengono archiviate, in tempi brevi, in EIDA (Mazza et al., 2012) insieme alle stazioni trasmesse in real-time. I quadrimestri del BSI 2015 e il primo del 2016 sono attualmente disponibili (http://cnt.rm.ingv.it/bsi) in formato QuakeML; tale formato contiene le localizzazioni con la stima degli errori, le magnitudo (MW, ML, Md), le letture delle fasi P ed S e i Time Domain Moment Tensor (TDMT). Sono stati inoltre sviluppati alcuni webservices (http://webservices.rm.ingv.it/ws_fdsn.php) per facilitare la lettura dei QuakeML e per rendere il bollettino fruibile alla comunità scientifica. Il terremoto di MW 6.0, avvenuto nella notte del 24 agosto 2016, alle ore 01:36 UTC, nell’area al confine tra l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e le Marche, ha dato inizio a una sequenza sismica che al 23 settembre 2016 contava circa 11000 eventi.PublishedLecce, Italy4IT. Banche dat

    RAPPORTO SULLE ATTIVITĂ€ SVOLTE DAL GRUPPO BOLLETTINO SISMICO ITALIANO A SEGUITO DELLA SEQUENZA SISMICA DEL CENTRO ITALIA 20162017 relativo agli eventi nel periodo tra il 17/01/2017 e il 26/02/2017

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    La sequenza sismica del centro Italia ha avuto una importante ripresa il 18 gennaio 2017 quando quattro eventi di Mw≥†5.0 hanno interessato l’area posta al confine tra Lazio e Abruzzo vicino ai Comuni di Barete, Capitignano e Montereale (AQ). A 8 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” già rivisti dagli analisti del BSI sono stati oggetto del report del 31 gennaio. Gli eventi rivisti ad oggi integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA), cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. A partire dal 31 gennaio 2017 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) sono stati revisionati tutti gli eventi forti avvenuti dal 17 gennaio al 26 febbraio 2017; sono stati analizzati e rilocalizzati 37 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5. Inoltre, sono state modificate alcune delle procedure che selezionano la magnitudo mostrata nella lista dei terremoti pubblicata nel sito web del CNT (cnt.rm.ingv.it) e utilizzata nei conteggi relativi alle diverse classi di magnitudo nelle relazioni di sequenza che vengono inviate giornalmente. Questa revisione, che fa si che la magnitudo mostrata sia sempre quella rivista dal BSI, comporta una lieve variazione nel numero di eventi attribuiti alle diverse classi

    Bollettino Sismico Italiano: maggio - agosto 2015

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    Nel secondo quadrimestre 2015 si sono verificati 7 eventi di magnitudo superiore a 4: il 9 maggio un evento di ML 4.5 è stato localizzato nel basso Tirreno ad una profondità di circa 217 km; l’11 maggio un terremoto di Mw 4.4 nel Mar Ionio a circa 47 km di profondità; il 29 maggio un Mw 4.2 nel Mar Adriatico di fronte a San Benedetto del Tronto; il 2 agosto un evento di magnitudo ML4.0 nel Mar Tirreno, al largo della costa calabra occidentale, ad una profondità di circa 247 km e il 3 agosto un terremoto di magnitudo ML 4.0 tra le province di Cosenza e Catanzaro a sud della Sila, seguito da una sequenza di oltre 80 repliche di piccola magnitudo. L’8 agosto 2015 si è verificato un terremoto di ML 4.1 alle Isole Eolie, ed infine il 29 agosto un evento di Mw 4.0 vicino al confine della Slovenia con il Friuli Venezia Giulia, seguito da una sequenza sismica che è continuata anche dopo il 31 agosto.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat

    Bollettino Sismico Italiano: maggio - agosto 2016

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    Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha dato inizio ad una sequenza sismica in Italia centrale, che ha generato decine di migliaia di eventi sismici. Per l’analisi e revisione di questa sequenza si rimanda ad un uscita speciale del BSI prevista per fine 2017(S_BSI_CI). In questo quadrimestre e nel successivo gli eventi nella zona della sequenza sono quelli localizzati nella sala di sorveglianza. Solo gli eventi con M>= 3.5, e pochi altri (vedi Marchetti et al. Annals of Geophys. DOI: 10.4401/ag6116) sono stati rivisti dal BSI.Nel secondo quadrimestre 2016 si sono verificati sedici eventi di magnitudo superiore a 4.0 (ML) rivisti dagli analisti del BSI uno vicino alle coste tunisine quindi fuori dal territorio nazionale; l’evento di Mw 4.1 che è avvenuto il 30 maggio in provincia di Terni vicino al Lago di Bolsena (lat=42.7, lon=11.98 ad una profondità di 8 km) e 14 eventi nella zona della sequenza nell’ultima settimana del quadrimestre: il 24 agosto 2016 si è verificato l’evento di magnitudo ML=6.0 (Mw=6.0) che ha iniziato una sequenza sismica per la quale sono stati localizzati decine di migliaia di terremoti e che alla fine di ottobre 2016 ha generato eventi persino più forti (fino a Mw=6.5) della prima scossa.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat
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