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    L'uomo al centro del lavoro collaborativo, tra letteratura e professione: il Kaleidos Hotel e alcune proposte di gestione della conoscenza tacita in azienda. Prendere consapevolezza degli strumenti tecnologici a disposizione, reinventarne ed ampliarne l'utilizzo.

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    Questa tesi vuole essere il naturale epilogo di un percorso di studi e formazione che mi ha portata alla formulazione di un pensiero: in un’epoca in cui ci si sente sempre più confusi dalle nuove potenzialità della tecnologia in continua evoluzione e dalla complessità degli ambienti in cui è difficile far sentire la propria voce, si avverte il bisogno di sentirsi ancora padroni di ciò che si è creato finora e si cercano la possibilità e la libertà di espressione. L’uomo è circondato, quasi soffocato, da una considerevole quantità di strumenti, tanto che a volte gli sembra di non avere più il potere di dirigere e decidere, come se avesse delegato ogni aspetto ad una macchina, dimenticandosi che quella macchina l’ha costruita lui; l’uomo ha bisogno di reagire e ripensare la propria situazione e ciò che ha a disposizione con maggiore consapevolezza. Tutto questo deve far sentire la persona al centro di una gamma di possibilità di azione e creazione, che va ad incontrare il raggio di azione e creazione di altre persone: è necessario equilibrare il bisogno di affermazione della propria identità con la consapevolezza di essere inseriti in contesti condivisi: caselle di posta elettronica, social network, ambienti di lavoro o svago, club, luoghi pubblici,… In qualsiasi momento siamo (realmente o potenzialmente) in contatto con altre persone, collaborazione e condivisione sono insite nelle nostre attività quotidiane. Questo lavoro si sviluppa in due parti e contesti differenti, uno letterario, aziendale l’altro, i quali però si pongono un fine comune: mettere al centro dell’attenzione l’uomo, le sue capacità, le sue conoscenze, la sua essenza, e contemporaneamente dare ad ognuno la possibilità di mettersi in gioco, di condividere, di esprimersi, in un ambiente di lavoro collaborativo (letterario prima, poi professionale). Supportati da studi e riflessioni sulla letteratura di entrambi i campi, i due ambienti proposti, sono: - Un sito web in cui si sviluppa una storia fatta di personaggi differenti, e si propone come tentativo di opera letteraria collettiva lontana dalla fisicità del libro e contraria alla presenza di un unico auctor: la metafora dell’albergo è stata scelta come luogo di ritrovo di più persone, che possono comunicare tramite un Libro degli Ospiti e comunicare direttamente con la Reception (ovvero il creatore dell’idea e del sito). All’ albergo è stato dato il nome di Kaleidos Hotel: il nome rimanda al caleidoscopio, uno strumento ottico che crea una molteplicità di strutture simmetriche, sempre diverse, servendosi di specchi e frammenti di vetro o plastica. Questo serve a sottolineare che l’ambiente, composto di singole stanze racchiuse ognuna nella propria pagina web, permette la definizione di ogni specifica identità, diversa da tutte le altre: chiunque può creare la propria pagina ed il proprio personaggio, caratterizzarlo come preferisce ed inserire nel proprio spazio personale qualsiasi materiale di tipo digitale, come canzoni, foto, video, link a siti esterni, ecc… Ciò che risulta è un testo pensato a prescindere dalla forma libro, dalle sole parole, dalla figura di un autore. Vengono presentati la struttura base del sito (in Appendice il codice completo) ed un resoconto della sua pubblicazione online, con la “risposta” e le prime reazioni degli utenti. - Il secondo ambiente è una serie di proposte di utilizzo di strumenti alla portata di tutti, per migliorare la collaborazione e la comunicazione all’ interno delle piccole aziende: si vuole dare ad ogni dipendente la possibilità di condividere il proprio asset intangibile, le proprie opinioni e le proprie idee, al fine di aumentare la conoscenza totale a disposizione dell’organizzazione, così che essa possa affrontare il maggior numero di situazioni, adeguandosi ad esse, e possa garantire il benessere di ognuno dei componenti, migliorando così le condizione dell’organismo aziendale. Vengono evidenziate e confrontate le caratteristiche di questi strumenti ritenute necessarie allo scopo di cui sopra: in particolare, sono importanti la condivisione e la garanzia che venga data a tutti la possibilità di contribuire e far sentire la propria voce, così come è importante far capire che ogni piccola azienda può dedicare energie a questo ambito, senza il bisogno di ricorrere a degli specialisti. La principale caratteristica comune a questi due progetti è la centralità della persona: ognuno di noi può contribuire ad un’opera letteraria, sentirsi autore pur non essendo stato investito da un’ auctoritas, ed ognuno di noi può avere la possibilità, nell’ambiente di lavoro, di non essere solo un ingranaggio della macchina aziendale, ma un baule di conoscenze, esperienze, storie da raccontare. Altra caratteristica è l’importanza data al lavoro collaborativo: solo lavorando in gruppo si possono unire le conoscenze, prendere spunti e lasciarsi influenzare, unire qualcosa di già creato a qualcosa di nuovo per sviluppare nuove informazioni o creazioni. Ciò che scriviamo e componiamo è per forza influenzato da ciò che abbiamo assorbito nella nostra esperienza e si riflette inevitabilmente e quasi inconsciamente nella nostra opera; inoltre, riunirsi in un’organizzazione per effettuare determinati lavori dimostra che solo in gruppo si possono fare cose che la persona singola non può fare. Più specificamente, il Kaleidos Hotel cerca di rendere consapevoli sulle possibilità offerte dalla tecnologia oggi: creare una storia non chiusa in un libro, ma inserita in pagine digitali che possono crescere all’ infinito e contenere anche immagini, suoni, collegamenti. Più sono le persone a contribuire e collaborare, più l’opera può arricchirsi e crescere: questo vale anche e soprattutto in ambito lavorativo, perché le organizzazioni sono in primo luogo insiemi di persone che devono comunicare e lavorare assieme, e perché questo avvenga nel migliore dei modi, è necessario che ognuna di esse possa aver cura di sé e del proprio spazio all’ interno dell’azienda

    A Catalytic and Selective Scissoring Molecular Tool for Quadruplex Nucleic Acids

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    A copper complex embedded in the structure of a water-soluble naphthalene diimide has been designed to bind and cleave G-quadruplex DNA. We describe the properties of this ligand, including its catalytic activity in the generation of ROS. FRET melting, CD, NMR, gel sequencing, and mass spectrometry experiments highlight a unique and unexpected selectivity in cleaving G-quadruplex sequences. This selectivity relies both on the binding affinity and structural features of the targeted G-quadruplexes

    Benthic habitat map of the southern Adriatic Sea (Mediterranean Sea) from object-based image analysis of multi-source acoustic backscatter data

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    © The Author(s), 2021. This article is distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License. The definitive version was published in Prampolini, M., Angeletti, L., Castellan, G., Grande, V., Le Bas, T., Taviani, M., & Foglini, F. Benthic habitat map of the southern Adriatic Sea (Mediterranean Sea) from object-based image analysis of multi-source acoustic backscatter data. Remote Sensing, 13(15), (2021): 2913, https://doi.org/10.3390/rs13152913.A huge amount of seabed acoustic reflectivity data has been acquired from the east to the west side of the southern Adriatic Sea (Mediterranean Sea) in the last 18 years by CNR-ISMAR. These data have been used for geological, biological and habitat mapping purposes, but a single and consistent interpretation of them has never been carried out. Here, we aimed at coherently interpreting acoustic data images of the seafloor to produce a benthic habitat map of the southern Adriatic Sea showing the spatial distribution of substrates and biological communities within the basin. The methodology here applied consists of a semi-automated classification of acoustic reflectivity, bathymetry and bathymetric derivatives images through object-based image analysis (OBIA) performed by using the ArcGIS tool RSOBIA (Remote Sensing OBIA). This unsupervised image segmentation was carried out on each cruise dataset separately, then classified and validated through comparison with bottom samples, images, and prior knowledge of the study areas.This research was funded by EUROSTRATAFORM (EC contract no. EVK3-CT-2002-00079), EU-FP-VI HERMES (GOCE-CT-2005-511234-1), EU-FP-VII HERMIONE (contract no. 226354) and COCONET (Grant agreement no: 287844); Convenzione MATTM-CNR per i Programmi di Monitoraggio per la Direttiva sulla Strategia Marina (MSFD, Art. 11, Dir. 2008/56/CE); Italian Flag Project Ritmare (Ricerca Italiana per il Mare); MAGIC (Accordo di Programma Quadro Consiglio Nazionale delle Ricerche—CNR, Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri); MIUR-PRIN 2009 “Carbonate conduits linked to hydrocarbons enriched seepages” and MIUR-PRIN 2017 GLIDE 2017FREXZY. This paper contributes to H2020 Projects EVER-EST (Grant agreement no: 674907) and RELIANCE (Grant agreement no: 101017501). This is ISMAR-CNR contribution number 1975

    Antibiofilm activity and NMR-based metabolomic characterization of cell-free supernatant of Limosilactobacillus reuteri DSM 17938

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    The microbial biofilm has been defined as a "key virulence factor" for a multitude of microorganisms associated with chronic infections. Its multifactorial nature and variability, as well as an increase in antimicrobial resistance, suggest the need to identify new compounds as alternatives to the commonly used antimicrobials. The aim of this study was to assess the antibiofilm activity of cell-free supernatant (CFS) and its sub-fractions (SurE 10 K with a molecular weight <10 kDa and SurE with a molecular weight <30 kDa), produced by Limosilactobacillus reuteri DSM 17938, vs. biofilm-producing bacterial species. The minimum inhibitory biofilm concentration (MBIC) and the minimum biofilm eradication concentration (MBEC) were determined via three different methods and an NMR metabolomic analysis of CFS and SurE 10K was performed to identify and quantify several compounds. Finally, the storage stability of these postbiotics was evaluated by a colorimetric assay by analyzing changes in the CIEL*a*b parameters. The CFS showed a promising antibiofilm activity against the biofilm developed by clinically relevant microorganisms. The NMR of CFS and SurE 10K identifies and quantifies several compounds, mainly organic acids and amino acids, with lactate being the most abundant metabolite in all the analyzed samples. The CFS and SurE 10 K were characterized by a similar qualitative profile, with the exception of formate and glycine detected only in the CFS. Finally, the CIEL*a*b parameters assess the better conditions to analyze and use these matrices for the correct preservation of bioactive compounds

    Correlation between the Antimicrobial Activity and Metabolic Profiles of Cell Free Supernatants and Membrane Vesicles Produced by Lactobacillus reuteri DSM 17938

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    The aim of the work is to assess the antimicrobial activities of Cell Free Supernatants (CFS) and Membrane Vesicles (MVs), produced by Lactobacillus reuteri DSM 17938, versus Gram-positive and Gram-negative bacteria and investigate their metabolic profiles. The Minimum Inhibitory Concentration was determined through the broth microdilution method and cell proliferation assay while the Minimum Bactericidal Concentration was determined by Colony Forming Units counts. The characteristics of the antimicrobial compounds were evaluated by pH adjustments, proteinase treatment, and size fractionation of the CFS. The cytotoxicity of CFS was tested on two human cell lines. A detailed snapshot of the L. reuteri metabolism was attained through an untargeted metabolic profiling by means of high resolution Fourier Transform Ion Cyclotron Resonance Mass Spectrometry (FT-ICR MS) coupled with Electrospray Ionization Source (ESI). The results showed (i) a greater efficacy of CFS and its fractions towards Gram-negative compared to Gram-positive bacteria; (ii) an antimicrobial effect related to pH-dependent compounds but not to MVs; (iii) a molecular weight &lt; 3 KDa as well as an a non-proteinaceous nature of the antimicrobial compounds; and (iv) more than 200 and 500 putative metabolites annotated in MVs and supernatants, covering several classes of metabolites, including amino acids, lipids, fatty and organic acids, polyalcohols, nucleotides, and vitamins. Some putative compounds were proposed not only as characteristic of specific fractions, but also possibly involved in antimicrobial activity
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