57 research outputs found
Speed of Sound Measurements of liquid methane at cryogenic temperature
L'abstract è presente nell'allegato / the abstract is in the attachmen
Soft-sediment deformation structures in seismically affected deep-sea Miocene turbidites (Cilento Basin, southern Italy)
Soft-sediment deformation structures (SSDS) are widespread in the upper part of the S. Mauro Formation (Cilento
Group, Middle-Late Miocene). The succession is represented mainly by thick and very thick, massive, coarse-grained
sandstones, deposited by rapid sedimentation of high-density turbidity currents. The most common SSDS are short
pillars, dishes, sedimentary sills and convolutions. They occur mostly in the upper parts of sandstone beds. Vertical
tubes of 4-5 cm in diameter and up to 50 cm long constitute the most striking structures. They begin in the middle part
of sandstone beds, which are basically massive or contain faint dish structures. These tubes can bifurcate upwards and/
or pass into bedding-parallel veins or dikes. The vertical tubes sometimes form sand volcanoes on the then sedimentary
surface.
The SSDS are interpreted as the result of earthquake-triggered liquefaction and/or fluidisation of the turbidites that
were affected by the seismic shocks. This implies that the deformed layers should be considered as seismites
Density Measurements of an Air-Like Binary Mixture over the Temperature Range from 100 K to 298.15 K at Pressures up to 8.0 MPa
AbstractDensities of an air-like binary mixture (0.2094 oxygenâ+â0.7906 nitrogen, mole fractions) were measured along six isotherms over the temperature range from 100 K to 298.15 K at pressures up to 8.0 MPa, using a low-temperature single-sinker magnetic suspension densimeter. The measurements were carried out at Tâ=â(100, 115, and 130) K in the homogeneous gas and liquid region, and at Tâ=â(145, 220, and 298.15) K in the supercritical region (critical temperature TCâ=â132.35 K); in total, we present results for 52 (T, p) state points. The relative expanded combined uncertainty (kâ=â2) of the experimental densities was estimated to be between 0.03 % and 0.13 %, except for four values near the critical point. The largest error is caused by the magnetic suspension coupling in combination with the mixture component oxygen, which is strongly paramagnetic; the resulting force transmission error is up to 1.1 %. However, this error can be corrected with a proven correction model to an uncertainty contribution in density of less than 0.044 %. Due to a supercritical liquefaction procedure and the integration of a special VLE-cell, it was possible to measure densities in the homogeneous liquid phase without changing the composition of the liquefied mixture. Moreover, saturated liquid and saturated vapor densities were determined at Tâ=â(100, 115, and 130) K by extrapolation of the experimental single-phase densities to the saturation pressure. The new experimental results were compared with the mixture model of Lemmon et al. for the system (nitrogenâ+âargonâ+âoxygen) and the GERG-2008 equation of state
Terremoto Italia centrale 2016 : microzonazione sismica acquisizione dati geofisici Down-Hole
In riferimento alla Ripartizione delle AttivitĂ e competenze tra CNR-IGAG e CNR-IAMC nellâambito della convenzione stipulata tra il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione Sisma 2016 e lâIstituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche (per il Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni), il Gruppo di Geofisica dellâISMAR (precedentemente IAMC, afferente al Centro per la Microzonazione Sismica e sue applicazioni ed attualmente ISPC) è stato incaricato per l'esecuzione di indagini geofisiche di tipo Down-Hole (DH) ai fini di studi di Microzonazione Sismica (MS) di livello 3
Rilievi GPR multifrequenza in un sito test controllato in Campania, Italia
In questo report vengono presentati i risultati dellâattivitĂ geofisica svolta presso lâarea test di Succivo (NA).
Scopo del lavoro è verificare la risposta di antenne GPR (Ground Penetration Radar) a diversa frequenza (100 MHz â 270 MHz) in terreni di natura piroclastica dove sono stati interrati oggetti di varia natura (fusti metallici, muretti in tufo e tubi in PVC) e a diverse profonditĂ (1m - 2m - 3m).
Conoscendo la stratigrafia di massima del sottosuolo e la disposizione degli oggetti sepolti, sono stati ottenuti radargrammi 2D la cui analisi ed interpretazione hanno permesso di definire la risposta delle antenne GPR in termini di risoluzione e profonditĂ .
LâattivitĂ ha permesso di conseguire importanti informazioni sulla scelta della frequenza di utilizzo delle antenne GPR in terreni piroclastici e sulla risposta che tale tecnica fornisce nellâidentificazione di oggetti sepolti .Tali informazioni risultano essenziali qualora venga usata la tecnica GPR per rilevare la presenza di oggetti sepolti (metallici e non) a varie profonditĂ
Prospezioni sismiche, geoelettriche ed elettromagnetiche ad alta risoluzione in prossimitĂ della foce del Fiume Volturno
Nellâambito dellâObiettivo Realizzativo 2.3 âSviluppo e allestimento di sensoristica e sistemi innovativi per osservazioni dellâiterazione terra-aria per la qualitĂ dellâaria e degli ecosistemi agro-forestaliâ del progetto PON I-AMICA (Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale), lâIstituto per lâAmbiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-I.A.M.C.) di Napoli, coordinato dal dott. Vincenzo Di Fiore, ha eseguito delle prospezioni sismiche, geoelettriche ed elettromagnetiche in unâarea prospiciente la foce del Fiume Volturno.
Tali indagini hanno avuto come obiettivo:
La valutazione dellâintrusione nelle falde acquifere di componenti idrosaline provenienti dalla vicina area costiera;
Lo studio, con risoluzione metrica, della porzione superficiale (0 - 80 metri di profonditĂ ) del sottosuolo al fine di caratterizzare, in termini di spessori e di velocitĂ di propagazione, le serie riflettive che caratterizzano lâarea in esame
Tomografia Geoelettrica 3D ad alta risoluzione nellâarea di San Gregorio Magno (SA)
Nellâambito delle attivitĂ di ricerca del progetto âTESIRAâ, in cui partecipano il Dipartimento di Scienze della Terra dellâAmbiente e delle Risorse (DISTAR) dellâUniversitĂ degli Studi di Napoli âFederico IIâ, lâIstituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio
Nazionale delle Ricerche CNR â ISPC e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sede di Roma (INGV), il gruppo di geofisica di Napoli dellâISPC,ha condotto nellâarea test del comune di San Gregorio Magno, SGM, (SA) unâindagine di tomografia geoelettrica 3D (ERT), per lâindividuazione e la ricostruzione tridimensionale delle strutture presenti nel
sottosuolo connesse con la faglia di SGM. In particolare in questo rapporto tecnico si riportano le procedure di acquisizione ed elaborazione di dati di tomografia geoelettrica 3D
Application of X-Band Wave Radar for Coastal Dynamic Analysis: Case Test of Bagnara Calabra (South Tyrrhenian Sea, Italy)
Sea state knowledge has a key role in evaluation of coastal erosion, the assessment of vulnerability and potential in coastal zone utilization, and development of numerical models to predict its evolution. X-band radar measurements were conducted to observe the spatial and temporal variation of the sea-state parameters along a 3âkm long sandy-gravelly pocket beaches forming a littoral cell on Bagnara Calabra. We produced a sequence of 1000 images of the sea state extending offshore up to 1 mile. The survey has allowed monitoring the coastline, the directional wave spectra, the sea surface current fields, and the significant wave heights and detecting strong rip currents which cause scours around the open inlets and affect the stability of the submerged reef-type breakwaters. The possibility to validate the data acquired with other datasets (e.g., LaMMA Consortium) demonstrates the potential of the X-band radar technology as a monitoring tool to advance the understanding of the linkages between sea conditions, nearshore sediment dynamics, and coastal change. This work proves the possibility to obtain relevant information (e.g., wave number, period, and direction) for evaluation of local erosion phenomena and of morphological changes in the nearshore and surf zone
Monitoraggio integrato di un'area marino-costiera: la foce del fiume Volturno (Mar Tirreno centrale)
Vengono presentati i risultati dellâattivitĂ di monitoraggio svolta nel corso del progetto PONa3_00363 I-AMICA (Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale; www.i-amica.it/i-amica/), nellâambito delle attivitĂ relative allâObiettivo Realizzativo 4.4 (Processi di interfaccia biosfera-idrosfera e funzionalitĂ degli ecosistemi costieri). LâattivitĂ , che ha avuto come scopo lâacquisizione di conoscenze avanzate sulle dinamiche e/o variazioni nel tempo degli ecosistemi marino-costieri in relazione ai processi ďŹsici, chimici e biologici che caratterizzano il loro habitat, si è sviluppata attraverso la sperimentazione di nuove metodologie di monitoraggio in relazione alle speciďŹche caratteristiche dellâarea marino-costiera prospiciente la foce del ďŹume Volturno (Golfo di Gaeta). In particolare, oltre che sulle tecniche di monitoraggio classiche, lo studio si è principalmente focalizzato sulla acquisizione ed interpretazione di dati ambientali sia in colonna dâacqua che nei sedimenti a fondo mare e sulla identiďŹcazione di specie e/o associazioni di specie signiďŹcative (bio-indicatori) da un punto di vista ambientale ed indicative dello stato di salute del sistema costiero. PoichĂŠ il sistema costiero rappresenta una struttura naturale complessa e delicata, la cui evoluzione è il risultato di delicati equilibri ďŹsici, chimici e biologici, fortemente condizionabili dagli interventi antropici, lâattivitĂ di monitoraggio è stata integrata da studi sulla variazione della linea di costa, da studi sismostratigraďŹci della piana deltizia, sedimentologici e morfo-batimetrici dei fondali.Published1-714A. Oceanografia e climaJCR Journa
Soft-sediment deformation structures in seismically affected deep-sea Miocene turbidites (Cilento Basin, southern Italy)
Soft-sediment deformation structures (SSDS) are widespread in the upper part of the S. Mauro Formation (Cilento Group, Middle-Late Miocene). The succession is represented mainly by thick and very thick, massive, coarse-grained sandstones, deposited by rapid sedimentation of high-density turbidity currents. The most common SSDS are short pillars, dishes, sedimentary sills and convolutions. They occur mostly in the upper parts of sandstone beds. Vertical tubes of 4-5 cm in diameter and up to 50 cm long constitute the most striking structures. They begin in the middle part of sandstone beds, which are basically massive or contain faint dish structures. These tubes can bifurcate upwards and/ or pass into bedding-parallel veins or dikes. The vertical tubes sometimes form sand volcanoes on the then sedimentary surface
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