16 research outputs found

    Scrivere la LIS con il Sign Writing. Manuale introduttivo

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    Abstract not availableQuesto manuale nasce da un\u27intuizione, quella di poter utilizzare un sistema per trascrivere la Lingua dei Segni Italiana (LIS), adattando ai segni italiani il Sign Writing, ideato nel 1995 da Valerie Sutton (1995) e proposto come "un alfabeto per scrivere le lingue dei segni". La LIS infatti, come le altre lingue dei segni, non ha una corrispettiva forma scritta ed è stata tramandata di generazione in generazione dalla comunità sorda. La mancanza di una forma scritta, del resto comune a molte altre lingue, ha avuto tutta una serie di implicazioni nella storia della comunità sorda e la possibilità di utilizzare un sistema di trascrizione - come ha detto Valerie Sutton - può aprire nuove frontiere della comunicazione per i segnanti. L\u27attuale generazione di persone sorde adulte, che sta imparando a leggere e a scrivere le lingue segnate per la prima volta, sta creando la base per il lavoro delle generazioni future

    Dalla modalitĂ  faccia-a-faccia ad una lingua scritta emergente: nuove prospettive su trascrizione e scrittura della Lingua dei Segni italiana (LIS).

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    International audienceThis paper presents preliminary findings from research using SignWriting (SW) for representing Italian Sign Language (LIS) in written form. Our analyses are based on three LIS narrative texts elicited from three signers via the presentation of Chafe’s (1980) “Pear Story” film including: - a transcription from a video-recorded, face-to-face signed production; - two texts conceived and expressed directly in written LIS. We describe and discuss similarities and differences in the symbolization processes linked to the communication modalities. We show how SW-encoded representations highlight the differences existing between face-to-face interaction and written expression, as well as between “transcription” and “original” writings. These written representations also provide a powerful methodological tool for improving the analysis of LIS and enhancing metalinguistic reflections on LIS texts in ways until now impossible with other notation systems.Cet article présente les résultats préliminaires d'une recherche qui utilise SignWriting (SW) pour la représentation écrite de la Langue des Signes italienne (LIS). Les analyses sont fondées sur trois textes narratifs en LIS inspirés chez trois signeurs après avoir assisté à la vision du film "Pear Story" (Chafe, 1980), avec: la transcription d'une production singée en face-à-face et vidéo-enregistrée, deux textes directement conçus et exprimés en LIS écrite. Les auteurs décrivent et analysent les similitudes et les différences dans les processus de symbolisation liés à la modalité de communication. Il est ensuite montré que les représentations codifiées par SW mettent en évidence les différences qui existent entre l’interaction face-à-face et l’expression écrite, ainsi qu'entre "transcriptions" et écrits "originaux". Ces représentations écrites constituent un outil méthodologique puissant pour améliorer l'analyse de la LIS et valoriser les réflexions métalinguistiques sur des textes de LIS, selon des modalités jusqu’à présent impossibles avec d’'autres systèmes de notation.Questo documento presenta i risultati preliminari di una ricerca che usa SignWriting (SW) per la rappresentazione in forma scritta della Lingua dei Segni Italiana (LIS). Le analisi si basano su tre testi narrativi in LIS ispirati in tre segnanti via la visione del film "Pear Story" (Chafe, 1980), tra cui: una trascrizione di una produzione segnata faccia-a-faccia e videoregistrata; due testi direttamente concepiti ed espressi in LIS-scritta. Gli Autori descrivono e discutono le somiglianze e le differenze nei processi di simbolizzazione legati alla modalità di comunicazione. Viene poi mostrato come le rappresentazioni codificate tramite SW evidenzino le differenze esistenti tra interazione faccia-a-faccia e l'espressione scritta, nonché tra "trascrizione" e scritti "originali". Queste rappresentazioni scritte forniscono anche un potente strumento metodologico per migliorare l'analisi della LIS e per valorizzare le riflessioni metalinguistiche su testi LIS, in modi finora impossibili con altri sistemi di annotazione

    I segni in interazione

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    Comprensione della falsa credenza e utilizzo del lessico mentale: uno studio su bambini sordi in etĂ  scolare

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    I risultati di una serie di studi recenti mostrano che i bambini sordi segnanti cresciuti in famiglie di genitori udenti spesso mostrano un ritardo considerevole nella comprensione della falsa credenza, mentre i sordi segnanti figli di genitori sordi esperti nella lingua dei segni tipicamente superano la prova di falsa credenza ad età comparabili a quelle dei bambini dallo sviluppo tipico (Peterson e Siegal, 2000; Russell et al., 1998). Diversamente da quei genitori che sono anch'essi sordi segnanti, i genitori udenti spesso riferiscono difficoltà a comunicare con i loro bambini sordi relativamente a pensieri, ricordi, intenzioni e credenze. Il nostro studio si è posto due obiettivi: primo, replicare i risultati di studi precedenti sulla comprensione della falsa credenza in un gruppo di bambini sordi italiani; secondo, esplorare il loro uso spontaneo di riferimenti a stati mentali in un compito di racconto di storie. Hanno partecipato alla ricerca 13 bambini sordi di età compresa tra i 7 e gli 11 anni ed un gruppo di controllo di bambini udenti appaiato ai primi per età cronologica. Dei bambini sordi, dieci avevano entrambi i genitori udenti, mentre tre avevano almeno un genitore sordo. A tutti i bambini è stata somministrata una prova di falsa credenza (nella versione di Russell et al., 1998) ed è stato chiesto di raccontare una storia a partire da uno stimolo minimo (schema ripreso da Camaioni et al., 1998), utilizzando la Lingua dei Segni Italiana o l'Italiano (accompagnato dal segnato o interamente verbale). Le storie sono state analizzate rispetto ai riferimenti a stati mentali. Sono state confrontate le prestazioni dei bambini sordi ed udenti relativamente alla prova di falsa credenza e alla produzione di riferimenti a stati mentali. I risultati sono stati interpretati anche in relazione alla presenza/assenza di un genitore sordo segnante nella famiglia del bambino sordo

    Aspetti psicologici e sociali del bilinguismo

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    Questo capitolo si concentra sugli aspetti sociali e psicologici del bilinguismo e della educazione bilingue (e bimodale) nei bambini sordiThis chapter focuses on social and psychological features of bilinguism and bilingual (and bimodal) education for deaf childre

    L’espressione dell’incertezza nella Lingua dei Segni Italiana (LIS)

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    The present study aims to expand the investigation on the communication of certainty and uncertainty in sign languages, focusing on dimensions already explored for verbal languages. In order to study the linguistic expressions through which Italian Sign Language (LIS) signers perform these specific communicative functions in spontaneous interactions, a corpus of conversational exchanges has been collected and analyzed. In the present paper the more relevant linguistic forms identified in the corpus to express certainty and uncertainty, with their functions and characteristics, are described
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