7 research outputs found

    L’espace symbolique : la cour d’Henri III de Paris à Mirandole

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    La cour, lieu symbolique du pouvoir, est un espace à la fois physique et social. A la Renaissance, les rapports des ambassadeurs offrent un cadre utile pour connaître le milieu de la cour et les liaisons entre les Etats. De nouveaux documents, conservés à la Biblioteca Ambrosiana de Milan, révèlent les liens entre la cour française de Valois et le petit Etat italien de la Mirandole. En 1580 et en 1586, le diplomate Sertorio Loschi envoie de Paris des descriptions de la cour d’Henri III à la comtesse Fulvia da Correggio. Il décrit d’abord le roi et les membres de la famille royale, puis la structure même de la cour. Il dépeint les lieux du pouvoir : les Conseils, la maison du roi et la cour des reines, fournissant ainsi un modèle de référence à la cour de la Mirandole

    Erudizione e medicina nelle lettere di Jacopo Corbinelli a Gian Vincenzo Pinelli (1579-1587)

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    This study of the letters of Jacopo Corbinelli to Gian Vincenzo Pinelli from between 1579 and 1587 shows how they easily mix erudition with knowledge of science and the art of medicine. The correspondence contains plenty of detail about the bibliographical interests of the two great humanists, but also mentions scientific literature and publications on the plague, along with references to Corbinelli’s relationship with the renowned French physician Bonaventure Granger and, especially, the Italian physician-philosopher Girolamo Mercuriale. The frequency of references to Corbinelli’s health and private affairs increases over the years, with the result that the later letters exemplify certain aspects of the culture of the time and, most interestingly, illuminate some of the Aristotelian beliefs that underpinned the late Renaissance understanding of medicine.

    Recensiones

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    Epistolari dal Due al Seicento. Modelli, questioni ecdotiche, edizioni, cantieri aperti (Gargnano del Garda, 29 settembre - 1° ottobre 2014)

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    Nei secoli passati, la lettera era l'unico mezzo di comunicazione: familiare, amichevole, d'ufficio o di servizio, ma anche strumento di dibattito politico e culturale. Lo studio degli epistolari dei singoli ma anche delle reti di comunicazione e di scambio è uno dei grandi temi della ricerca europea contemporanea. Vi si inserisce questo secondo volume dei "Quaderni di Gargnano", che - volgendosi sia alla produzione latina sia a quella volgare dal Due al Seicento - si sofferma su problemi metodologici e casi significativi, con impostazioni e tagli diversi: dall'ecdotica alla filologia, dall'archivistica, alla storia, alla storia delle discipline

    Scambi culturali tra Italia e Francia nel XVI secolo: le lettere di Jacopo Corbinelli a Gian Vincenzo Pinelli (1579-1587) nel codice ambrosiano T 167 sup.

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    Il lavoro ha per oggetto Fedizione delle lettere che Fesule fiorentino Jacopo Corbinelli, accolto in Francia sotto la protezione di Caterina de? Medici, invôtra il 1579 e il 1587 alferudito Gian Vincenzo Pinelli, intorno al quale a Padova si era costituito un vivace circolo di studiosi. Il carteggio, conservato nel codice T 167 sup. délia Biblioteca Ambrosiana di Milano, rappresenta una testimonianza di straordinario interesse culturale, che consente da un lato di illustrare la personalite i gusti letterari dei due corrispondenti, dalFaltro di conoscere aspetti significativi del pensiero, delFattiviâ éditoriale, delle vicende storico-politiche in Francia e in Italia nella seconda meâdel XVI secolo. Nel lavoro vengono presentate nuove notizie su Corbinelli, sulla sua famiglia e pu in generale sulFambiente intellettuale délia corte di Enrico III, airinterno délia quale Ferudito, superate le difficolâdei primi tempi delfesilio, si era distinto per pubblicazioni di importanti testi letterari, fino alla complessa operazione éditoriale délia Bella mano di Giusto de' Conti, apparsa a Parigi nel 1589, 1590 e, postuma, 1595; nel contempo era giunto a ricoprire incarichi di prestigio come lettore e segretario del re, entrando in stretto contatto con i pùfamosi personaggi del tempo. Le sue inedite lettere a Pinelli, che appartengono per stile e struttura al genere délia lettera familiare, rivelano le caratteristiche di un personaggio colto, curioso, testimone diretto di numerosi awenimenti accaduti a Parigi nel tumultuoso periodo storico delle guerre di religione, raccontati alFamico con incisiva efïîcacia. Largo spazio viene riservato agli interessi bibliografici, agli studi umanistici e aile questioni letterarie. Corbinelli affrontava con spirito critico-filologico le opere di autori greci e latini (basti citare, su tutti, Demetrio Falereo, Cicerone, Catullo), era attirato da testi di epoca tardo antica e medievale, come pure da quelli di natura scientifica e medica, ma soprattutto mostrava una notevole competenza nei confronti delle lingue volgari. A taie riguardo la corrispondenza attesta risultati di spicco nel campo degli studi romanzi, dedicati a spagnolo, catalano, antico francese, ma in spécial modo alFitaliano, con attenzione anche per le opere di autori estranei alla tradizione trecentesca fiorentina e alla linea arcaicizzante di Bembo. Di grande rilievo appaiono le critiche osservazioni nei confronti di Leonardo Salviati e degli accademici fiorentini, che documentano una diversa prospettiva di analisi dei testi. Grazie aile conoscenze acquisite in Francia, Ferudito sosteneva infatti una linea di pensiero autonoma e originale, che lo portava a proporre un nuovo canone di autori e a studiare Fitaliano in rapporta aile altre lingue, soprattutto il francese, secondo urfottica di indagine etimologico-comparativa. Tali innovative intuizioni trovano corrispondenza anche nelle note apposte sui libri identificati délia sua biblioteca, qui esaminata nelle varie fasi délia sua costituzione, che presentano interessanti spogli linguistici. Taie approccio consentiva a Corbinelli, anche in virh délia sua condizione di fuoruscito, di costruire un'alternativa aile scelte operate dai suoi contemporanei fiorentini, finendo cosl col conduire, su un piano diverso, una battaglia di opposizione ideologica al regime mediceo e alla sua cultura

    Entre espace et paysage

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    Dans le présent numéro, vingt-et-un chercheurs provenant de différents horizons disciplinaires se proposent d’explorer l’insaisissable multiplicité des « visions » culturelles liées aux notions d’espace et de paysage. Leurs interventions ont été présentées lors de deux colloques interdisciplinaires consacrés à la représentation de l’espace et du paysage dans les sciences humaines, organisés en 2011 par la Formation doctorale interdisciplinaire de la Faculté des lettres de l’Université de Lausanne et par le « Laboratorio internazionale sul paesaggio » di S. Biagio della Cima. En parcourant ces essais, le lecteur pourra suivre le fil d’une réflexion collective qui montre à quel point toute délimitation spatiale et tout cadrage paysager relèvent d’une expérience de reconnaissance identitaire, individuelle et culturelle. Les espaces et les paysages dits « réels » se présentent finalement comme des systèmes complexes, formés par plusieurs couches d’énonciations verbales et non verbales, et comme des discours qu’on peut essayer de traduire ou de laisser partiellement émerger

    Qualidade de vida em voz na doença pulmonar crônica

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    RESUMO: Objetivo: analisar a qualidade de vida relacionada à voz autorreferida por indivíduos com doença pulmonar crônica. Métodos: estudo transversal, exploratório, quantitativo, com informações obtidas a partir da aplicação de questionário de qualidade de vida em voz em usuários de um ambulatório de fisioterapia integrado em hospital universitário no interior do Rio Grande do Sul, no período de março a novembro de 2012. Resultados: participaram 19 sujeitos, 12 (63,20%) do sexo masculino e 7 (36,80%) do sexo feminino. Sobre a faixa etária, 14 (73,70%) eram adultos e cinco (26,30%) idosos, sendo essa diferença estatisticamente significante. Quanto à doença pulmonar crônica, dez (52,60%) tinham bronquiectasia, seis (31,60%) doença pulmonar obstrutiva crônica e três (15,80%) asma. A média do questionário Qualidade de Vida em Voz Total foi de 85,8 ± 5,8 pontos. Não houve diferença estatística entre os três domínios do questionário e as variáveis sexo, idade e diagnóstico médico. Conclusão: predomínio percentual do sexo masculino e faixa etária adulta-meia idade, sendo essa última estatisticamente significante e diagnóstico médico de bronquiectasia. A média do questionário total foi de 85,8 ± 5,8 pontos. Não foram encontradas significância estatística na comparação do domínios do questionário com as variáveis sexo, idade e doença pulmonar. Tal fato pode ser explicado pela elaboração de estratégias de comunicação como forma de minimizar os efeitos da doença pulmonar na produção vocal. Sugere-se a realização de outras pesquisas abordando o mesmo tema, porém com amostras maiores a fim de verificar a significância estatística das variáveis estudadas
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