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Misure e strumenti di misura
In questo laboratorio per la scuola secondaria di primo grado, mettendo in rilievo alcuni
aspetti matematici correlati, si affronta il problema della misura di alcune grandezze fisiche
e chimiche, in svariati ambiti. Sono stati considerati, ad esempio, i circuiti elettrici, la
luminosità delle stelle, l’intensità di un terremoto, l’acidità di una soluzione. Gli studenti
hanno utilizzato vecchi strumenti del laboratorio della scuola, ma hanno anche costruito
rudimentali apparecchi per misurare e modelli per illustrare la teoria. Hanno imparato a
usare le potenze di dieci per esprimere numeri molto grandi o molto piccoli
Misure e strumenti di misura
In questo laboratorio per la scuola secondaria di primo grado, mettendo in rilievo alcuni
aspetti matematici correlati, si affronta il problema della misura di alcune grandezze fisiche
e chimiche, in svariati ambiti. Sono stati considerati, ad esempio, i circuiti elettrici, la luminosità
delle stelle, l’intensità di un terremoto, l’acidità di una soluzione. Gli studenti hanno
utilizzato vecchi strumenti del laboratorio della scuola, ma hanno anche costruito rudimentali
apparecchi per misurare e modelli per illustrare la teoria. Hanno imparato a usare le
potenze di dieci per esprimere numeri molto grandi o molto piccoli.In this laboratory for lower secondary school level, we approached the problem of the measurement of physical and chemical quantities, in order to show some features of mathematics in different situations. For example, the study of electric circuits, the magnitude of stars, the intensity of earthquakes and the acidity of a solution (pH) were taken into account. The students used old measuring instruments and assembled rudimentary tools. Moreover, they created concrete models to illustrate the concepts. They also learned to use the powers of 10 to express large or small numbers
Il tempo nel tempo
Con gli alunni della mia classe seconda della Scuola Media “Divisione Julia” ci
siamo occupati dello studio delle meridiane.
Questa volta sono stata io a proporre alla classe l’argomento da presentare a
“La matematica dei ragazzi”: l’idea mi era venuta tempo fa, quando degli amici,
che vivono vicino ad Aiello del Friuli, mi parlarono del Museo delle meridiane
che si trova lì e mi procurarono il libro Le ore del sole di Aurelio Pantanali (cfr.
Pantanali, a cura di, 2005). Tra l’altro, non sapevo molto sugli orologi solari e ciò
mi stimolava ad ampliare le mie conoscenze. Ho scelto di lavorare con la classe
seconda perché era formata da soli 20 alunni, tutti collaborativi e – così sembrava
– capaci di organizzarsi. Inoltre, la classe, a causa di pesanti situazioni disciplinari,
era stata penalizzata l’anno precedente per quanto riguardava le attività
extrascolastiche. Si erano così privilegiate le situazioni che portavano a un raggiungimento
degli obiettivi comportamentali, mentre poco spazio veniva dato
al recupero delle abilità di base. Risolti ora i problemi, arrivava finalmente il
momento per le attività laboratoriali, che ben si prestano a recuperi e consolidamento
delle conoscenze acquisite
I grassi in casa. Dagli oli da frittura al sapone di Marsiglia
I grassi, che appartengono alla classe dei “lipidi”, sono presenti in natura e costituiscono uno
dei macronutrienti del corpo umano, si trovano dunque nei cibi in gran quantità. Essi costituiscono
la maggior riserva energetica per gli esseri viventi, ma presentano altre caratteristiche,
tanto che oltre ad essere presenti in cucina, si utilizzano anche in particolari tipi di industria
(ad es. saponi). Le autrici, partendo dagli usi alimentari dei grassi, ne descrivono prima
alcune caratteristiche e ne studiano successivamente il comportamento chimico che ne consente
altri usi. Completano l’articolo alcune esperienze didattiche laboratoriali effettuate in
classi di scuola secondaria di 1° e 2° grado.Fats, which belong to the subgroup of lipids, are found in nature and they constitute one of the
macronutrients indispensable to the human body in addition to carbohydrates and proteins. They are
are present in great amount in food.
Fats are the main store of energy for living organisms, but they also have other characteristics that
allow their use in industry (i.e. soaps factory).
This article, which starts to describe the typical uses of fats as nutrients, shows a series of chemical
characteristics and behaviours to explain the importance of this molecules also in other contexts.
Finally, it provides examples of teaching lab activities which have been conducted by authors in
classes of learners aged between thirteen and sixteen years old
La chimica in cucina: emulsioni, sospensioni, gel
La cucina è il primo laboratorio di chimica e non è un caso che spesso i chimici siano ottimi
cuochi. Una schiuma soffice, una gelatina, la giusta scelta della temperatura o del recipiente
di cottura si basano su fenomeni chimico-fisici che, se osservati con consapevolezza, rendono
migliori i cibi e “scientificamente competente” chi li cucina. Partendo da attività tipicamente
culinarie, le autrici suggeriscono degli spunti da sviluppare in unità di apprendimento di
chimica per lo studio degli stati dispersi: emulsioni, schiume, transizioni sol/gel, ecc. Data la
vastità degli argomenti, esse hanno scelto di focalizzare le attività soprattutto su applicazioni
nei glucidi e dei protidi. Una parte finale riguarda esempi di “chimica in un uovo” e di
“cucina molecolare”.The kitchen is the first chemistry laboratory: actually, a lot of chemists are good cooks. A soft foam, a jelly, the right baking temperature or the choice of the right pots are examples of experiences based on chemical-physical phenomena. Their careful analysis leads us to be better cooks as well as better “scientific experts”. Starting from typical cooking activities, an input for chemistry learning centered on units is given, specifically on disperse phases as emulsions, foams, sol/gel transitions and so on. Considering the huge amount of topics, the focus is on activities concerning carbohydrates and proteins. The article finally provides examples of “chemistry into an egg” and “molecular cooking”.Fondazione CRTriest
Atomi, ioni o molecole? Quali sono le particelle in un reticolo cristallino? Un’indagine accurata sulle sostanze solide può fornire qualche traccia... Esperienze per il primo ciclo dell’istruzione
This article addresses mathematics and science teachers in a middle school. It contains remarks and reflections on the aims of teaching chemistry in classes of learners aged between eleven and fourteen years old, according to the national aims for the curriculum. It provides examples of teaching lab activities conducted by the teacher. Students observe phenomena, make simple experiments, formulate hypotheses and create models. Thus, they can learn the properties and growth of crystals and study the particles moving on a lattice. Moreover, there are many references to mathematics in these lessons. It is also possible to propose this experience in separate modules.L’articolo è diretto agli insegnanti di matematica e scienze nella scuola secondaria di primo grado. Contiene considerazioni e spunti di riflessione sugli obiettivi che si vogliono raggiungere con lo studio della chimica a questo livello scolare e sulla base delle indicazioni nazionali per il curricolo. Vengono proposti esempi di attività laboratoriali condotte dall’autore. Gli studenti osservano, eseguono semplici esperimenti, formulano ipotesi, costruiscono modelli; così imparano le proprietà e le caratteristiche della crescita dei cristalli, studiano le particelle che formano i reticoli cristallini. Ci sono anche molti aspetti matematici in questo percorso. È possibile riproporre il lavoro anche solo nelle singole parti