15 research outputs found
Deliberação online em consultas públicas? O caso da assembleia legislativa de Minas Gerais
Este artigo busca analisar uma consulta pública online sobre reforma política promovida em 2011 pela Assembleia Legislativa de Minas Gerais. Embasado pela teoria deliberacionista, o estudo de 752 posts guiou-se pela discussão de seis tópicos: (1) inclusividade; (2) provimento de razões; (3) reciprocidade; (4) respeito mútuo; (5) orientação para o bem comum; e (6) articulação entre arenas. Os resultados indicam: (1) uma sobrerepresentação de participantes masculinos e oriundos da Região Metropolitana de Belo Horizonte, embora não tenha havido concentração de posts em alguns comentadores; (2) o predomínio de posts on topic e que apresentam justificativas para as posições advogadas; (3) índices muito baixos de reciprocidade entre posts e de uso de marcadores de interatividade; (4) graus muito elevados de respeito; (5) diferentes formas de ligação das justificativas a ideias de bem comum; (6) o baixo impacto decisório e a conexão com outras arenas da esfera pública, destacando-se a relação com uma matéria publicada em jornal de grande circulação. Os achados são ambivalentes para os defensores da deliberação, indicando baixa probabilidade de deliberação interna ao fórum, mas algum potencial deliberativo quando se adotam lentes mais amplas. Os cruzamentos entre variáveis sugerem que as pessoas tendem a prover mais justificativas em discussões mais controversas, embora tendam a dialogar menos nesses casos. Assim, a hipótese da preferência por conversas entre like-minded encontra respaldo nos dados analisados
La società dei saperi. Reti virtuali e partecipazione sociale
Nel processo di trasformazione della società contemporanea la tecnologia e il sapere tendono a essere visti deterministicamente e univocamente come forze trainanti coerenti con quel modello neoliberista di globalizzazione in cui gli attori sociali, i luoghi della loro esperienza, la stessa categoria di società hanno uno spazio ben limitato. In questo libro si propone un punto di vista "inverso", evidenziando i modi in cui gli attori sociali, sempre più consapevoli della centralità della tecnica e della conoscenza, si costituiscono in nuovi soggetti sociali sperimentando forme innovative di partecipazione (tra locale e globale, tra percorsi individuali e identità collettive) proprio a partire dall´affermazione positiva della pluralità dei saperi e da una pratica alternativa e critica delle tecnologie della comunicazione in rete. Da uno spaccato stimolante di esperienze significative nel campo delle "comunità virtuali" e delle reti civiche emerge un quadro delle opportunità di partecipazione individuale e collettiva aperte dalle reti virtuali sociali - una realtà che si intreccia con quella "convenzionale" - e dei vincoli istituzionali e culturali entro cui si sviluppa questo processo di rafforzamento e ampliamento della partecipazione
Introduction
This is an Introduction to a Symposium on the topic of academic evaluation. Beyond presenting the papers included in the symposium, the introduction posits a few questions about the practical use of the procedures and techniques of academic evaluation in the Italian academic context, with special reference to the discipline of sociology
Monitoraggio dei sistemi zootecnici nel Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese
Istituito con il DPR dell'8 dicembre 2007, il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese è il più giovane in Italia. Esso comprende 29 comuni del potentino e si estende, nell'area sud-ovest della Basilicata, su una superficie di 68.996 ettari. L'area protetta confina con altri tre importanti parchi naturali dell’Italia meridionale: a nord-est vi è il Parco Regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti Lucane; a sud, il Parco Nazionale del Pollino; a ovest, il Parco del Cilento e Vallo di Diano. Il Parco comprende 12 Siti di Interesse Comunitario (SIC), 2 Zone a Protezione Speciale (ZPS) e 1’ “Important Bird Area” (IBA) caratterizzata da una eccezionale biodiversità distribuita in ambienti compresi fra 300 e 2.005 m s.l.m. Per la sua posizione geografica il Parco rappresenta un importante corridoio ambientale tra le aree protette confinanti. Il suo territorio presenta una geologia e una geomorfologia con doline, grotte, conche tettonico-carsiche, sorgenti e laghi temporanei. La prevalenza della superficie a prati permanenti e pascoli rispetto ai seminativi, comporta una naturale vocazione del territorio all’allevamento estensivo. L’attuazione dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) sta favorendo proprio una zootecnia di tipo estensivo orientata all’allevamento di razze autoctone al fine di contrastare l’abbandono delle aree interne, con sistemi produttivi sostenibili (Regione Basilicata, 1999; ALSIA, 2009). La sopravvivenza dell’allevamento di animali autoctoni è necessaria anche per la salvaguardia del patrimonio naturalistico