9 research outputs found

    PET criteria by cancer type from imaging interpretation to treatment response assessment: beyond FDG PET score

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    Background: in recent years, the role of positron emission tomography (PET) and PET/computed tomography (PET/CT) has emerged as a reliable diagnostic tool in a wide variety of pathological conditions. This review aims to collect and review PET criteria developed for interpretation and treatment response assessment in cases of non-[18F]fluorodeoxyglucose ([18F]FDG) imaging in oncology. Methods: A wide literature search of the PubMed/MEDLINE, Scopus and Google Scholar databases was made to find relevant published articles about non-[18F]FDG PET response criteria. Results: The comprehensive computer literature search revealed 183 articles. On reviewing the titles and abstracts, 149 articles were excluded because the reported data were not within the field of interest. Finally, 34 articles were selected and retrieved in full-text versions. Conclusions: available criteria are a promising tool for the interpretation of non-FDG PET scans, but also to assess the response to therapy and therefore to predict the prognosis. However, oriented clinical trials are needed to clearly evaluate their impact on patient management

    Cinque anni di Media Inaf: report 2015-2019

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    In questo report, inizialmente realizzato in occasione della presentazione dei prodotti di Terza missione per la VQR 2015-2019, sono illustrate la linea editoriale della testata Media Inaf, le principali attivitĂ  redazionali e i risultati conseguiti nel quinquennio di riferimento. Per i risultati quantitativi, in particolare, sono esplicitati e descritti gli indicatori utilizzati

    [18F]FDG-PET/TC nel carcinoma ovarico: focus su valore prognostico e valutazione della carcinosi peritoneale.

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    Introduzione: il cancro ovarico è una delle cause principali di malignità ginecologica. Nella maggior parte delle pazienti questo tumore è diagnosticato quando si è già esteso oltre la pelvi; la forma localizzata è infatti di solito asintomatica e la sintomatologia fa la sua comparsa con la diffusione della malattia. Pertanto, la diagnosi precoce e accurata della malattia è importante per una prognosi migliore. Sebbene il tasso di risposta globale con la terapia primaria sia di circa l'80%, la maggioranza dei pazienti avrà una recidiva e morirà della malattia entro 5 anni dalla diagnosi. Alla luce dell'alta probabilità di ricaduta del tumore ovarico, sono stati utilizzati diversi approcci per rilevare, quanto più precocemente, le lesioni metastatiche ricorrenti dopo il trattamento primario chirurgico citoriduttivo seguito da chemioterapia. Scopo dello studio: l’obiettivo dello studio riportato nella presente tesi è stato quello di valutare l'utilità e l'affidabilità della [18F]FDG-PET/TC nella conferma della ricorrenza di malattia, nella prognosi e nella gestione clinica; e nei casi in cui è stato possibile confrontare l’imaging medico-nucleare con quello radiologico convenzionale (TC con mdc). Materiali e Metodi: sono state valutate 95 pazienti affette da carcinoma ovarico epiteliale, già sottoposte a trattamento primario citoriduttivo e chemioterapico, che avevano eseguito almeno un’indagine PET/TC con [18F]FDG presso il Centro Regionale di Medicina Nucleare della AOUP, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016 (totale esami PET/TC: 281). La maggior parte delle pazienti disponevano già di un esame PET/TC antecedente alla data d’inizio dello studio. In diversi casi le pazienti avevano eseguito, inoltre, in vicinanza dello studio [18F]FDG PET/TC, una TC torace/addome e pelvi con mezzo di contrasto. Risultati: Dal confronto tra i risultati della PET/TC e della TC con mdc (positivo, negativo) non è emersa un’associazione statisticamente significativa tra i risultati della PET/TC e la TC con mdc (K di Fleiss: NS). Per quanto concerne la prognosi (OS) la positività della PET/TC effettuata come prima valutazione in fase di restaging o post-chemioterapia, radioterapia e nel follow-up ha dimostrato una correlazione inversa statisticamente significativa con la sopravvivenza. La maggior parte delle immagini PET/TC considerate non sono state sottoposte a rilettura per l’analisi dei dati, eccetto 21 esami, ovvero le indagini PET/TC in cui si era rilevato la presenza di carcinosi peritoneale confermate da concomitante studio TC con mdc. Le lesioni ipermetaboliche evidenziate alla PET/TC sono state quantizzate mediante il calcolo del “metabolic tumor volume” (MTV) e per quanto riguarda le lesioni TC abbiamo calcolato Il “Peritoneal Cancer Index” (PCI) secondo il sistema di classificazione di Sugarbaker. Abbiamo osservato una correlazione lineare significativa tra i dati emersi dalle rispettive modalità d’imaging. Conclusioni: La rilevazione e la precisa localizzazione delle lesioni ricorrenti è un compito importante, in quanto il risultato guida il management e la scelta di un appropriato approccio terapeutico, aiutando così a prolungare la sopravvivenza. Il ruolo della [18F] FDG PET/TC rispetto alle altre metodiche è tutt’ora sempre controverso, dalla nostra analisi si conferma un contributo importante nel restaging e nella valutazione post-terapia, in particolare nella localizzazione della malattia metastatica sovradiaframmatica e nell’individuazione della carcinosi peritoneale, nonostante alcune limitazioni. Per una migliore gestione di queste pazienti l’integrazione [18F]FDG-PET/TC con mdc costituisce, senz’altro, un’accurata modalità d’imaging nella valutazione della ricorrenza del cancro ovarico, riducendo la frequenza di interpretazioni equivoche osservate dalla sola PET/TC senza mezzo di contrasto

    DNA overstretching transition induced by melting in a dynamical mesoscopic model

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    Under the terms of the Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.We present a phenomenological dynamical model describing the force induced melting as responsible for the DNA overstretching transition. The denaturation mechanism is developed under the framework of the mesoscopic one-dimensional Peyrard-Bishop-Dauxois (PBD) picture which models the melting features of a polymer chain by means of a Morse potential and the stacking interaction. We find a good agreement with both the experimental overstretching curve and the asymmetric hysteretic properties with different simulation times. The comparison of the standard PBD model with a modification of the Morse potential which takes into account the interaction with the solvent has been also successfully investigated. © 2013 AIP Publishing LLC.This work is supported by the Spanish DGICYT Projects No. FIS2011-25167, co-financed by FEDER funds, and by the Comunidad de Aragón through a grant to the FENOL group.Peer Reviewe

    Resonant optimization in the mechanical unzipping of DNA

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    The mechanical separation of the double-stranded DNA in single-molecule experiments is of fundamental importance in the understanding of the replication or transcription processes. Time-dependent forces can influence in different ways the dynamics of this separation. We study here this unzipping of DNA in the framework of the mesoscopic Peyrard-Bishop-Dauxois model under the influence of a periodic driving. Two different protocols, both of them feasible experimentally, have been studied under two modes of pulling: controlled force and controlled position. A strong resonant activation phenomenon has been observed in the magnitudes that characterize the mechanical unzipping such as the mean opening time, the mean opening force, and the mean critical opening force, all of them as a function of the frequency of the driving. This optimal frequency region has been observed for all the cases studied both in a uniform DNA of adenine-thymine nucleotides and in a real DNA sequence. Importantly, a well precise resonant frequency can be determined with the use of one of this protocols

    ViVita s.r.l.

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    SVILUPPO, PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI, COSMETICI, INTEGRATORI ALIMENTARI ED ALIMENTI A FINI MEDICI SPECIALI, CONTENENTI PRINCIPI ATTIVI ESTRATTI DA MATRICI VEGETALI, PRINCIPALMENTE DA RECUPERO E TRASFORMAZIONE DI SCARTI, SOTTOPRODOTTI VEGETALI E RESIDUI DI LAVORAZIONE DI AZIENDE AGRO-ALIMENTARI OTTENUTI CON TECNOLOGIE ESTRATTIVE INNOVATIVE. I PROTOTIPI SARANNO OTTENUTI MEDIANTE TECNICHE INNOVATIVE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE. SARANNO SVILUPPATI NUOVI AGENTI ED ANCHE OTTENUTI PER VIA BIOTECNOLOGICA. IN PARTICOLARE, RICERCA E SVILUPPO DI UN INTEGRATORE ALIMENTARE UTILE PER LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI NOCIVI CAUSATI DALLE RADIAZIONI SOLARI E DAI DANNI CAUSATI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONE COSMICHE, UNO SPRAY NASALE, CON L'OBIETTIVO DI CONTRASTARE L'INFEZIONE DA SARS-COV-2 DELL'EPITELIO NASALE, UN GEL VAGINALE INNOVATIVO, UTILIZZABILE ANCHE NELLE DONNE IN GRAVIDANZA, UN PROTOTIPO DI GOCCE OTOLOGICHE AD USO VETERINARIO. L'ESTRAZIONE DEI PRINCIPI ATTIVI VERRA' REALIZZATA MEDIANTE UN PROCESSO INNOVATIVO AD ALTA PRESSIONE ED A BASSA TEMPERATURA CHE PERMETTERĂ  DI RIDURRE I TEMPI DI ESTRAZIONE E L'USO DI SOSTANZE POTENZIALMENTE TOSSICHE PER UOMO, ANIMALE ED AMBIENTE
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