47 research outputs found
Dysregulated chaperones associated with cell proliferation and negative apoptosis regulation in the uterine leiomyoma
Uterine leiomyomas are benign smooth muscle cell tumors that originate from the myometrium. In this study we focus on dysregulated chaperones associated with cell proliferation and apoptosis. Paired tissue samples of 15 leiomyomas and adjacent myometria were obtained and analyzed by two-dimensional gel electrophoresis (2-DE). Mass spectrometry was used for protein identification and western blotting for 2-DE data validation. The values of 6 chaperones were found to be significantly different in the leiomyoma when compared with the myometrium. A total of 4 proteins were upregulated in the leiomyoma and 2 proteins were downregulated. Calreticulin and 78 kDa glucose-regulated protein were further validated by western blotting because the first is considered a marker of cell proliferation, while the second protects against apoptotic cell death. In addition, we also validated the two downregulated proteins heat shock protein \u3b2-1 and heat shock 70 kDa protein 1A. Our study shows the existence of a dysregulation of chaperone proteins associated with leiomyoma development. Functional studies are needed to ascertain the role of these chaperones in the leiomyoma. This may be crucial for the further development of specific inhibitors against the activity of these proteins in order to block the growth of the leiomyoma
Anti-Spike Antibodies Present in the Milk of SARS-CoV-2 Vaccinated Mothers Are Complement-Activating
Although only 0.8–1% of SARS-CoV-2 infections are in the 0–9 age-group, pneumonia is still the leading cause of infant mortality globally. Antibodies specifically directed against SARS-CoV-2 spike protein (S) are produced during severe COVID-19 manifestations. Following vaccination, specific antibodies are also detected in the milk of breastfeeding mothers. Since antibody binding to viral antigens can trigger activation of the complement classical - pathway, we investigated antibody-dependent complement activation by anti-S immunoglobulins (Igs) present in breast milk following SARS-CoV-2 vaccination. This was in view of the fact that complement could play a fundamentally protective role against SARS-CoV-2 infection in newborns. Thus, 22 vaccinated, lactating healthcare and school workers were enrolled, and a sample of serum and milk was collected from each woman. We first tested for the presence of anti-S IgG and IgA in serum and milk of breastfeeding women by ELISA. We then measured the concentration of the first subcomponents of the three complement pathways (i.e., C1q, MBL, and C3) and the ability of anti-S Igs detected in milk to activate the complement in vitro. The current study demonstrated that vaccinated mothers have anti-S IgG in serum as well as in breast milk, which is capable of activating complement and may confer a protective benefit to breastfed newborns
Libri, carte e disegni di Bruno Pincherle. Per una storia della pediatria
Vestito con un impermeabile un po’ sgualcito, assorto nei suoi pensieri, distratto quando cammina tanto da finire, durante un ricevimento, dentro la vasca dei pesci del parco del Castello di Miramare, Bruno Pincherle è un pediatra dalla forte personalità e generosa umanità che vive a Trieste nella prima metà del ’900. Un medico ricco di interessi scientifici, storici e sociali, uno spirito libero vissuto in un periodo difficile e talvolta ostile. Come scrisse Tullio Kezich,“un personaggio fuori misura”. Il libro parla delle opere più importanti raccolte nella sua biblioteca, dei suoi articoli scientifici, della sua vicenda umana, del lavoro quotidiano in ospedale e tra i bambini di Trieste o nelle aule del Consiglio Comunale, configurandosi quindi come un contributo “per una storia della pediatria”. Pincherle, amico di Umberto Saba, era infatti un cultore di storia della medicina. Collezionò una vasta e preziosa raccolta di testi antichi ora conservati nel “Fondo Pincherle” presso la Biblioteca Centrale di Medicina di Trieste. Cartelle cliniche e grafiche compilate di suo pugno, appese ai piedi dei lettini, ci parlano non solo della pediatria degli anni ’30-’50 ma anche della storia della sua città e dell’universo infantile. I disegni tracciati nei ricettari, conservati dalle mamme (ormai nonne) tradiscono la complicità con i piccoli pazienti e l’autoironia con cui il nostro medico, “con sereno sconforto” affrontava le difficoltà della vita
Medicina e Shoah. Eugenetica e razzismo del Novecento. Parentesi chiusa o problema aperto? Atti del Convegno Medicina e Shoah, Trieste 2013
Come hanno potuto tanti medici trasformarsi in carnefici? Che cosa avrei fatto io? Con queste domande, dopo un’introduzione storica, genetisti, psichiatri, ginecologi, studiosi di bioetica, si confrontano con la Shoah. Medici e medicina sono stati coinvolti in comportamenti tragici che bisogna conoscere perché non nascono solo da follia di singole persone ma anche dal filo sottile che accompagna la medicina nelle sue “esigenze sperimentali”, nella “necessità di guarire”. Non siamo soli dicevano i medici nazisti consapevoli che le teorie evoluzionistiche, la speranza di migliorare la specie, avevano permeato tutta la scienza dei primi del ’900. Che ruolo hanno avuto in questo Lombroso e le nostre scuole di genetica
Linee guida e buone pratiche
Le Linee Guida hanno lo scopo di fornire una sintesi chiara e facilmente accessibile delle raccomandazioni
e delle buone pratiche inerenti i bisogni di salute riproduttiva delle pazienti migranti
in base alle indicazioni della letteratura scientifica e delle principali organizzazioni internazionali.
Questo documento mira a identificare i principali problemi affrontati in ambito di salute riproduttiva nella cura di pazienti con vissuti culturali e di salute diversi, di recente immigrazione nei nostri paesi; a fornire strumenti che favoriscano interventi efficaci in base ai problemi specifici che la migrazione
può determinare e in base alle aree di provenienza