173 research outputs found

    Significato e metodo del diritto civile comparato

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    Nella prospettiva del presente studio si individuano tre diverse forme di comparazione, in relazione alla materia civilistica, indipendenti l'una dall'altra ed autonome nelle finalità e nei metodi. Esse sono il "diritto comparato speculativo", il "diritto comparato applicato" e, infine, il "diritto comparato puramente civilistico". L'ultima forma di comparazione costituisce l'oggetto prevalente del contributo dove viene svolta un'analisi puntuale delle diverse fasi relative alla sistematica teleologica, alla creazione e alla precisazione dei tipi nonché alla cognizione di soluzioni materiali uniformi

    Conclusione del contratto ed evoluzione del Codice civile

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    The essay examines some of the most important issues concerning the formation of the contract, through the path of the proposal, acceptance and their intersection. The analysis focuses on the discipline contained in the Italian civil code in the light of the German contract law contained in the famous First Book of the BGB dedicated to the General Part and to the various legislative or soft law interventions of a supranational nature, such as CSIG-Vienna Convention on the Sale of Goods, Unidroit-PICC and European projects on contract law (code européen des contrats, PECL, CESL)

    D.M. 15 dicembre 2023, n. 232 di attuazione dei profili assicurativi della legge 8 marzo 2017, n. 24.

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    L'iniziativa scientifica è diretta a delineare i tratti più importanti del d.m. di attuazione dei profili assicurativi della legge Gelli-Bianco

    L'OBBLIGAZIONE COME RAPPORTO COMPLESSO

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    Un’indagine sulle origini della moderna teoria dell’obbligazione: dalle “lacune” del diritto tedesco in tema di perturbative dell’adempimento, limitate alle fattispecie tipiche dell’impossibilità e del ritardo, ai tentativi di porvi rimedio. Da qui la fortuna della dottrina delle violazioni positive del contratto e la critica di Heinrich Stoll che, nel suo celebre saggio, tende a proporre una diversa ricostruzione dello schema delle Leistungsstörungen, come violazioni del diritto di credito, alla luce degli interessi sottesi alla prestazione e alla protezione e delle modalità della loro violazione. Nel collocare il pensiero di Stoll nella scienza giuridica germanica del XX secolo si cerca, da un lato, di indagare le ragioni che sono alla base del fenomeno di espansione del rapporto obbligatorio in Germania e di analizzare il sistema delle Schutzpflichten e delle Nebenpflichten così come codificato dalla Schuldrechtsreform del 2002. Dall’altro, di esaminare, con metodo comparativo, i principali problemi (obblighi di protezione e di prestazione, obbligazioni di sécurité “di mezzi” e “di risultato”, obbligazione senza obbligo primario di prestazione, contatto sociale o negoziale, culpa in contrahendo, contratto con effetti di protezione per terzi e stipulation pour autrui tacite, responsabilità contrattuale e delittuale ecc.) che i temi dell’obbligazione e della sua struttura complessa pongono oggi all’attenzione della scienza giuridica. Il volume, nel ricostruire le vicende della moderna teoria dell’obbligazione, affronta taluni temi paradigmatici: la distinzione tra la nozione di “contatto sociale” (kraft sozialen Kontaktes) e l’idea di “contatto negoziale” (geschäftliche Kontakte di cui al § 311 BGB); la “connessione” funzionale delle obbligazioni di sécurité e delle Schutzpflichten alla prestazione e la questione degli obblighi di protezione “puri” o “isolati”; le ragioni della riforma del diritto delle obbligazioni in Germania, anche in considerazione dei limiti del sistema di responsabilità delittuale e delle discordanti normative in tema di responsabilità degli ausiliari “nell’adempimento” e “nell’attività” (§§ 278 e 831 BGB); la responsabilità da affidamento derivante da status professionale, ma nell’ambito di una disciplina uniforme degli ausiliari del debitore (art. 1228 c.c.), ecc. Rilevata la “specificità” della culpa in contrahendo e valutata la possibilità di un suo possibile inquadramento nell’area della responsabilità contrattuale, si esplorano i temi delle prestazioni “non dovute”, ma tipicamente previste dalla legge (ad es., adempimento del terzo, gestione di affari altrui, contratto nullo ma eseguito, delegazione di pagamento, obbligazioni naturali ecc.), come fonte di obblighi di protezione fondati sulla regola di buona fede/correttezza. Da qui la possibile ricostruzione dei “rapporti di cortesia” all’interno di un paradigma relazionale. Dal confronto tra le esperienze francese e tedesca emerge una contrapposizione tra due diverse concezioni (la prima pluralistica, la seconda unitaria) dell’obbligazione. L’esperienza francese si caratterizza per il carattere “accessorio”, strumentale e rimediale delle obbligazioni di sécurité e per un collegamento sistematico con le regole della responsabilità delittuale. Il dato della accessorietà è confermato dallo stesso lessico utilizzato dalla scienza giuridica d’oltralpe: l’essere “di mezzi” o “di risultato” è una nozione che pertiene essenzialmente alla prestazione e che l’obbligazione di sécurité acquisisce proprio in virtù del fenomeno di connessione funzionale, pur potendo esprimere una qualificazione diversa rispetto alla prestazione alla quale è collegata. Così, ad una prestazione (ad es., sanitaria) che rappresenta l’oggetto di un’obbligazione “di mezzi” può risultare collegata un’obbligazione di sécurité che è “di risultato”, la cui violazione dà luogo ad un regime di responsabilità ben più rigoroso di quello che discende dall’inadempimento dell’obbligo di prestazione. A differenza dell’esperienza tedesca, che proprio a seguito del contributo di Heinrich Stoll inizierà a individuare nell’ambito dell’obbligazione intesa come rapporto complesso obblighi (recte, doveri) di protezione autonomi rispetto alla prestazione; e a differenza di una parte della giurisprudenza italiana che, proprio sulla base della ricezione di queste acquisizioni, tende oggi ad allinearsi all’esperienza germanica; nell’esperienza francese, malgrado il termine prestation sia talvolta usato per indicare il contenuto e/o l’oggetto dell’obbligazione strictement contractuelle, la dottrina e la giurisprudenza dominanti non procederanno mai ad una scomposizione della prestazione dalla sécurité all’interno di un medesimo rapporto obbligatorio a struttura complessa. Così l’obbligazione di sécurité, che è obbligazione ex lege, conserva una sua autonomia strutturale rispetto alle altre obbligazioni “strettamente contrattuali” alle quali è funzionalmente connessa. Un altro aspetto che viene posto in evidenza è quello del carattere rimediale del sistema delle obbligazioni di sécurité, nel senso di attribuire un rimedio contrattuale (anche se soltanto) risarcitorio, che è caratterizzato da un più rigoroso regime di imputazione della responsabilità (rispetto al rimedio delittuale), al fine di tutelare uno specifico assetto di interessi. Emblematiche, sul punto, l’opera della giurisprudenza d’oltralpe nell’ideare (nel 1911-1913) un'obbligazione di sécurité “di risultato” e la critica della dottrina riguardo alla prolifération giurisprudenziale delle obbligazioni di sécurité-moyens, testimoniata dalle recenti proposte di riforma ispirate al regime del concorso o alla “decontrattualizzazione” delle obbligazioni "di mezzi", al fine di garantire al “contraente” e al terzo una medesima tutela giuridica fondata su regole di responsabilità oggettiva, ora contrattuale, ora delittuale. Ma anche in Germania e in Italia la teoria degli obblighi di protezione e, più in generale, il fenomeno di “contrattualizzazione” della responsabilità civile hanno contribuito a realizzare una più intensa tutela della vittima, rispetto a quella che sarebbe conseguita sulla base dell’applicazione delle regole di diritto comune in tema di responsabilità delittuale per colpa. Anzi, un'autorevole dottrina tedesca ha individuato la medesima «funzione della teoria dei ‘doveri di protezione’» proprio nel rendere applicabile il § 278 BGB in luogo del § 831, al fine di escludere la prova liberatoria prevista da quest’ultimo testo. La teoria delle Schutzpflichten e l’estensione degli effetti di protezione anche nei riguardi di terzi, poi, hanno consentito di tutelare interessi non protetti ai sensi della responsabilità delittuale (ad es., danni meramente economici, danni da culpa in contrahendo e da contratti nulli, danni da inesatte informazioni, ecc.), sulla base della convinzione che debba essere proprio il contratto – e non la responsabilità delittuale – il tipico strumento di salvaguardia degli interessi patrimoniali. Anche in Italia l’importazione della dottrina degli obblighi di protezione e della controversa idea di “contatto sociale qualificato” ha consentito, quanto meno in specifici settori, di prevedere una tutela rafforzata per la vittima. L’allegazione di un inadempimento solo “astrattamente idoneo a causare il danno lamentato” inverte, nella sostanza, l’onere della prova della causalità, dovendo il debitore «dimostrare o che tale inadempimento non vi è stato ovvero che, pur esistendo, esso non è stato eziologicamente rilevante». Nel diritto tedesco, in presenza di un ridimesionamento degli obblighi di protezione “autonomi” a quelli che discendono da ähnliche geschäftliche Kontakte (e non da un mero “contatto sociale”), si pone oggi il problema della partizione tra leistungsbezogene Nebenpflichten e nicht leistungsbezogene Nebenpflichten (§ 241, commi 1 e 2) al fine di individuare il tipo di rimedio esigibile. In presenza dell’impraticabilità del solo approccio dogmatico-tassonomico, si suggerisce di adottare un metodo ispirato alla scelta del rimedio (risarcitorio o in forma specifica) in concreto esigibile. Constatata la rispondenza delle diverse soluzioni dottrinali e giurisprudenziali alle esigenze storiche ed alle caratteristiche sistematiche di ciascun diritto, si sottolinea il fenomeno dell’“equivalenza” e della “simmetria” dei regimi di imputazione della responsabilità in ambito delittuale e contrattuale, che spinge a un superamento della partizione e all’unificazione dei modelli di responsabilità in un itinerario che conduce dalla colpa alla strict liability

    Llibre Blanc de la mediació a Catalunya

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    Projectes científics associats: IDT SGR2009-688; ONTOMEDIA CSO-2008-05536-SOCI, TSI-20501-2008-131; GCC SGR2009-221; GREL SGR2009-357; SGR2009-1328; AT CSD2007-0022; AT COST IC0801Altres ajuts: TSI-20501-2008-131Altres ajuts: COST-IC0801L'estudi que es presenta ara és fruit de gairebé dos anys de treball. Una cartografia completa de les experiències en mediació en tots els àmbits socials, de les escoles als hospitals, de les empreses als nuclis familiars, de la mediació comunitària als conflictes de consum o laborals, de la mediació penal a la mediambiental. També s'hi ha incorporat una anàlisi dels costos de la mediació i de la seva configuració jurídica. La conjunció de les fotografies en relleu i dels estudis més teòrics han fet possible la reflexió ulterior, les interpretacions crítiques i, en darrer terme, les conclusions i les recomanacions, que ens ajudaran a progressar. La mediació permet detenir l'escalada dels conflictes i sostreure'ls de la resolució judicial, per implicar les parts i fer-les protagonistes actives de les solucions a què arribin. Des del Departament de Justícia, ens interessa superar l'excessiva judicialització dels conflictes -insatisfactòria per a tothom- i promoure instruments que facilitin, de manera àgil però amb totes les garanties, la intel·ligència dels problemes i, a partir d'aquí, la fixació de les millors solucions per a les parts implicades, que elles mateixes hauran construït

    L’Arzthaftung tedesca

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    Il lavoro delinea il sistema della responsabilità medica in Germania alla luce della Novella al BGB del 2013

    Annotazione agli articoli 1350-1352,

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    Procedimento di individuazione del diritto mediante confronto di interessi

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    Il contributo mette in evidenza come nel diritto siano importanti i fattori di ordine sociale. Nell'ambito dell'interpretazione e dell'integrazione dell'ordinamento i fattori sociali aiutano il giudice a rendere oerante il diritto

    Sul metodo comparativo

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    Il saggio affronta una delle più complesse problematiche della comparazione, quella del tertium comparationis, dove sono sviluppati i concetti di Rechtstypus e Rechtsideal
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