2,236 research outputs found

    Exploring the canal environment in terms of water, bed sediments and vegetation in a reclaimed floodplain of Northern Italy

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    The Po plain (Italy) is one of the largest floodplains in Europe that needs environmental restoration. To achieve this goal, the knowledge of the 'environment' (water, bed sediments and vegetation) of the canals crossing such floodplain is necessary. The water flow of the canals was kept low for hydraulic safety purposes from October to March (NIR), and high for irrigation purposes from April to September (IR). Within this framework, this study aimed to assess in 9 sites of the east part of Po plain 1) the canals' environment quality in terms of vegetation diversity, and water and bed sediment physicochemical properties; and 2) how these features are influenced by canal managements and landscape properties. Water was monthly sampled both in NIR and IR periods, the bed sediments were sampled in summer and winter pe-riods, while the vegetation was recorded in spring and autumn. The low water flow during NIR worsened the water quality by increasing the concentrations of nutrients and salts. A higher salt and nutrient concentrations were observed both in water and bed sediments of canals crossing areas with fne texture alluvial deposits than in those flowing through medium texture alluvial deposits. Further, higher nutrient and salt concentrations were observed for the ca-nals used as collectors of the water coming from other canals. Despite the differences observed for the bed sediments and water quality, the vegetation type and biodiversity did not show differences among the study sites probably be-cause affected by the land use of the surrounding landscape. Indeed, the canals cross agricultural land which limit the developments of natural vegetation and do not promote plant biodiversity. Overall, the present study found out the key role of landscape properties and canal managements on 'canal environment' quality which need to be consid-ered to perform an appropriate reclamation of such environments

    Pedodiversity and Organic Matter Stock of Soils Developed on Sandstone Formations in the Northern Apennines (Italy)

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    Pedodiversity is considered the cornerstone of biodiversity. This work aimed to (1) assess pedodiversity according to vegetation, topographic factors, and lithology and to (2) identify the major soil-forming factors on soil organic matter (SOM) stock at a 0-30 cm depth. These goals were reached using data from 147 georeferenced soil profiles distributed along 400-1000 m (<= 1000) and 1000-2134 m (>1000) altitudinal gradients in the northern part of the Apennine chain in Italy. Soils showed mainly weak or incipient development (i.e., Entisols and Inceptisols), which could be attributed to sand-based lithology, high slope gradients, and low SOM accumulation rates, which promote soil erosion processes. However, higher pedodiversity was observed at >1000 m than at <= 1000 m, likely due to the higher vegetation cover diversity and climate variability; Spodosols and Mollisols were also found. A greater SOM stock was found at >1000 than <= 1000 m, and vegetation seemed to not affect SOM amounts, suggesting a greater influence of climate on SOM content compared to vegetation. Considering ecosystem conservation, the observed spatial pedodiversity could be considered a critical basis for the protection of soil resources and pedodiversity itself in mountain regions

    Introduzione

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    La transizione dei modelli di approvvigionamento di energia è un tema di estrema attualità e punto di snodo imprescindibile per ragionare su quale transizione ecologica ed eco-sociale è possibile immaginare e attuare. Il passaggio da un modello tradizionale di produzione di energia centrato su fonti fossili a uno incentrato sulla produzione diffusa da fonti rinnovabili ed efficienza energetica è al centro del dibattito pubblico poiché strettamente connesso con il cambiamento climatico, la decarbonizzazione, la sostenibilità del modello di sviluppo dominante e non da ultimi la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e gli equilibri geopolitici. Da più parti si sottolinea la necessità di concepire una transizione energetica ripensata non solo dai governi e dalle istituzioni ma co-progettata grazie al coinvolgimento della società civile nelle sue differenti forme, allargando le dimensioni della partecipazione democratica. Ciò è stato recentemente riconosciuto anche dalle politiche europee e nazionali in particolare con l’approvazione della direttiva sulle comunità energetiche rinnovabili (Direttiva 2018/2001). Dal punto di vista sociologico appare quindi cruciale estendere l’analisi della transizione al contributo che la società civile può dare facendosi promotrice di innovazioni sociali. Il presente volume cerca di fare ciò riunendo diversi saggi di esperte/i del mondo accademico, di stakeholder e practitioner, che si interrogano sul concetto e sulle pratiche di democrazia energetica, sulle forme di azione collettiva sull’energia e sui vantaggi e limiti delle comunità energetiche esistenti e future. Punto di partenza è una ricerca-azione intitolata “Energie di gruppo. Il consumo partecipato di energia rinnovabile per un modello innovativo di economia locale”, promossa da Adiconsum Verona, dalle Università di Verona e Trento tra 2019 e 2020 con lo scopo di investigare il ruolo dei consumatori in esperienze di consumo-produzione collettiva e allo stesso tempo di costituire gruppi di acquisto di energia

    Transizione energetica e partecipazione della societĂ  civile

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    La transizione dei modelli di approvvigionamento di energia è un tema di estrema attualità e punto di snodo imprescindibile per ragionare su quale transizione ecologica ed eco-sociale è possibile immaginare e attuare. Il passaggio da un modello tradizionale di produzione di energia centrato su fonti fossili a uno incentrato sulla produzione diffusa da fonti rinnovabili ed efficienza energetica è al centro del dibattito pubblico poiché strettamente connesso con il cambiamento climatico, la decarbonizzazione, la sostenibilità del modello di sviluppo dominante e non da ultimi la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e gli equilibri geopolitici. Da più parti si sottolinea la necessità di concepire una transizione energetica ripensata non solo dai governi e dalle istituzioni ma co-progettata grazie al coinvolgimento della società civile nelle sue differenti forme, allargando le dimensioni della partecipazione democratica. Ciò è stato recentemente riconosciuto anche dalle politiche europee e nazionali in particolare con l’approvazione della direttiva sulle comunità energetiche rinnovabili (Direttiva 2018/2001). Dal punto di vista sociologico appare quindi cruciale estendere l’analisi della transizione al contributo che la società civile può dare facendosi promotrice di innovazioni sociali. Il presente volume cerca di fare ciò riunendo diversi saggi di esperte/i del mondo accademico, di stakeholder e practitioner, che si interrogano sul concetto e sulle pratiche di democrazia energetica, sulle forme di azione collettiva sull’energia e sui vantaggi e limiti delle comunità energetiche esistenti e future. Punto di partenza è una ricerca-azione intitolata “Energie di gruppo. Il consumo partecipato di energia rinnovabile per un modello innovativo di economia locale”, promossa da Adiconsum Verona, dalle Università di Verona e Trento tra 2019 e 2020 con lo scopo di investigare il ruolo dei consumatori in esperienze di consumo-produzione collettiva e allo stesso tempo di costituire gruppi di acquisto di energia

    Memory effect from spinning unbound binaries

    Full text link
    We present a recently developed prescription to obtain ready-to-use gravitational wave (GW) polarization states for spinning compact binaries on hyperbolic orbits. We include leading order spin-orbit interactions, invoking 1.5PN-accurate quasi-Keplerian parametrization for the radial part of the orbital dynamics. We also include radiation reaction effects on h+h_+ and hĂ—h_{\times} during the interaction. In the GW signals from spinning binaries there is evidence of the memory effect in both polarizations, in contrast to the non-spinning case, where only the cross polarizations exhibits non-vanishing amplitudes at infinite time. We also compute 1PN-accurate GW polarization states for non-spinning compact binaries in unbound orbits in a fully parametric way, and compare them with existing waveforms.Comment: 7 pages, 2 figures. To appear in the Proceedings of the 2014 Sant Cugat Forum on Astrophysics. Astrophysics and Space Science Proceedings, ed. C.Sopuerta (Berlin: Springer-Verlag
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