38 research outputs found

    DESENVOLVIMENTO E REPRODUÇÃO

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    O texto parte de uma analogia entre o movimento zapatista de Chiapas, México e a resistência ecofeminista observada em várias regiões da Ásia e África. O capitalismo, no seu afã de submeter a natureza não poupa o equilíbrio sócio-biológico e a dignidade da força de trabalho, o que se verifica brutalmente nos projetos de "desenvolvimento" para o subcontinente indiano. Neste sentido é que se deve compreender a formulação política alternativa dos novos movimentos sociais do Terceiro Mundo - sobretudo feministas, que se opõem ao modelo de "desenvolvimento" oposto à vida e vêm colocar em questão o próprio trabalho não assalariado de reprodução da força de trabalho. DEVELOPMENT AND REPRODUCTION Mariarosa Dalla Costa Analogies can be perceived between the Zapatist movement in Chiapas, Mexico, and the ecofeminist resistance observed in various regions of Asia and Africa. Capitalism, in its craving to subdue nature and history, does not spare the socio-biological equilibrium and the dignity of the work force, something which is brutally verified in the projects "of development" of the Indian subcontinent. It is in this sense that the alternative political formulation of the new social movements of the Third World - above all feminine - that are against the model of "development" opposed to life and that have put in question the unpaid work of reproducing the work force, should be understood. Publicação Online do Caderno CRH: http://www.cadernocrh.ufba.b

    The multiple lives of affect: a case study of commercial surrogacy

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    This article intervenes into contemporary scholarship on affect by bringing different affect theories into the same analytical frame. Analysing commercial surrogacy in India through three different conceptualizations of affect found in the work of Michael Hardt, Sara Ahmed and Brian Massumi reveals how affect emerges as a malleable state in the practice of, as a circulatory force in the debates around, and as an ephemeral intensity in the spontaneous resistance to surrogacy. Based on this analysis, I suggest that integrating different theories of affect enables more holistic examinations of corporeal regulation by opening our understanding to the multiple lives of affect that operate on the level of political economy, cultural signification and material intensity simultaneously

    DESENVOLVIMENTO E REPRODUÃÃO

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    <meta content="text/html; charset=ISO-8859-1" http-equiv="content-type"> Maria Rosa Costa O texto parte de uma analogia entre o movimento zapatista de Chiapas,<span style="font-weight: normal;"> M&eacute;xico e a resist&ecirc;ncia ecofeminista observada em v&aacute;rias regi&otilde;es da &Aacute;sia e &Aacute;frica. O capitalismo, no seu af&atilde; de submeter a natureza<span style="font-weight: normal;"> n&atilde;o poupa o equil&iacute;brio s&oacute;cio-biol&oacute;gico e a dignidade da for&ccedil;a de trabalho,<span style="font-weight: normal;"> o que se verifica brutalmente nos projetos de "desenvolvimento"<span style="font-weight: normal;"> para o subcontinente indiano. Neste sentido &eacute; que se deve compreender<span style="font-weight: normal;"> a formula&ccedil;&atilde;o pol&iacute;tica alternativa dos novos movimentos sociais<span style="font-weight: normal;"> do Terceiro Mundo - sobretudo feministas, que se op&otilde;em ao modelo<span style="font-weight: normal;"> de "desenvolvimento" oposto &agrave; vida e v&ecirc;m colocar em quest&atilde;o o pr&oacute;prio trabalho n&atilde;o assalariado de reprodu&ccedil;&atilde;o da for&ccedil;a de trabalho. DEVELOPMENT AND REPRODUCTION <span style="font-style: italic;">Mariarosa Dalla Costa Analogies can be perceived between the Zapatist movement in Chiapas, Mexico, and the ecofeminist resistance observed in various regions of Asia and Africa. Capitalism, in its craving to subdue nature and history, does not spare the socio-biological equilibrium and the dignity of the work force, something which is brutally verified in the projects "of development" of the Indian subcontinent. It is in this sense that the alternative political formulation of the new social movements of the Third World - above all feminine - that are against the model of "development" opposed to life and that have put in question the unpaid work of reproducing the work force, should be understood. <br style="font-weight: normal;"> <span style="font-size: 12pt;"><span style="font-weight: normal;"> Publica&ccedil;&atilde;o Online do Caderno CRH: <a href="http://www.cadernocrh.ufba.br/">http://www.cadernocrh.ufba.br </html

    La puerta del huerto y del jardin

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    Questo articolo percorre una serie di problematiche che ruotano attorno alla devastazione dei poteri riproduttivi dei corpi umani come della terra e dello stesso lavoro di riproduzione. La lettura \ue8 condotta sia attraverso la memoria di un attraversamento militante delle stesse, sia in una prospettiva di apertura di questioni da porre all\u2019attenzione e su cui va registrato un moltiplicarsi e diversificarsi di iniziative

    Histerektomia: kobiece spojrzenie na jej medyczne aspekty, historyczny rozwój oraz kwestie etyczne i prawne

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    The following text of Mariarosa Dalla Costa is the translation of a chapter from the book Gynocide: Hysterectomy, Capitalist Patriarchy and the Medical Abuse of Women. The author focuses there on the abuses performed on a mass scale, such as hysterectomies, ovariectomies, and clitoridectomies, arguing that they are a continuumof violence against women that started with the beginning of capitalist development. This violence consists, above all, of systemic dispossession of women from access to medical knowledge in order to extend control over every sphere of social reproduction.Niniejszy tekst Mariarosy Dalla Costy jest tłumaczeniem rozdziału książki Gynocide: Hysterectomy, Capitalist Patriarchy and the Medical Abuse of Women. Autorka skupia się na nadużyciach związanych z przeprowadzanymi na masową skalę histerektomiami, owariektomiami i klitoridektomiami, dowodząc, że stanowią one kontynuację przemocy wobec kobiet, jaką odnotowano już u zarania rozwoju kapitalizmu. Przemoc ta dotyczy nade wszystko systemowego pozbawiania kobiet dostępu do wiedzy medycznej w celu rozciągnięcia kontroli na wszystkie obszary społecznej reprodukcji

    Kaum perempuan dan politik strategi ekonomi internasional

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    La sostenibilidad de la reproduccion. De la luchas por la renta a la salvaguardia de la vida

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    L\u2019articolo ripercorre le problematiche che hanno caratterizzato l\u2019impegno del movimento femminista a partire da un dibattito polarizzato sui temi del tempo e del denaro per tutti gli anni \u201970 e buona parte degli anni \u201980 per sfociare poi, per alcune sue componenti in un approccio ecofemminista. La svolta \ue8 letta nel quadro delle grandi trasformazioni che hanno caratterizzato l\u2019accumulazione capitalistica in questi ultimi decenni. Negli anni \u201980 l\u2019avvio del neoliberismo, l\u2019applicazione drastica delle politiche di aggiustamento strutturale, l\u2019aggravarsi del debito internazionale. A partire dagli anni \u201990 la globalizzazione neoliberista, le delocalizzazioni, l\u2019attacco sempre pi\uf9 drastico ai beni comuni, il processo mondiale di proletarizzazione, l\u2019abbassamento del costo del lavoro, la precarizzazione delle condizioni di vita, la produzione di povert\ue0. In questo quadro legge lo scontro che si acutizza sempre pi\uf9 tra le economie di sussistenza e l\u2019ulteriore penetrazione dei rapporti capitalistici. Vede la questione della terra come questione fondamentale, individua nei movimenti di donne che lottano per la salvaguardia dei beni comuni primari come terra, acqua e semi, una forza decisiva per costruire un altro sviluppo

    Dinero, perlas y flores en la reproduccion feminista

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    Il libro raccoglie una serie di scritti che tratteggiano il percorso teorico dell\u2019autrice. Partendo dall\u2019analisi del lavoro domestico gratuito su cui poggia la riproduzione della famiglia capitalistica l\u2019autrice segue lo svilupparsi di varie forme di lotta da parte delle donne per mutare radicalmente la loro condizione ed affermarsi come soggetti autonomi che pretendono di poter autodeterminarsi in ogni aspetto della loro vita. Questo cammino delle donne \ue8 letto in rapporto alle politiche del lavoro, sociali, dell\u2019emigrazione e immigrazione. Uno studio sistematico \ue8 condotto riguardo al periodo del New Deal negli Usa, periodo che, con la nascita del welfare, vide nascere il modello di riproduzione della famiglia moderna in tempi di crisi. Se l\u2019analisi della riproduzione in un primo periodo si polarizza tra gli elementi di tempo e denaro, susseguentemente, a fronte della distruttivit\ue0 delle politiche capitalistiche, si focalizza piuttosto sui movimenti per la salvaguardia dei poteri riproduttivi della natura. A questo secondo ciclo di studi appartengono gli scritti sulla questione della terra, del mare, delle politiche agricole, della pesca e dei movimenti delle comunit\ue0 produttrici di cibo

    Il movimento dei pescatori

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    Questo scritto rappresenta un lavoro pionieristico nel portare all\u2019attenzione in Italia (ma lo stesso pu\uf2 dirsi vero per altri paesi) un movimento di pescatori che, partito negli anni \u201970 dal Kerala nel Sud dell\u2019India, ha poi assunto dimensione nazionale e quindi mondiale con il convegno di Loctudy in Bretagna (Francia) il 6 ottobre del 2000 a cui furono presenti ben 21 organizzazioni provenienti da 16 paesi, 250 partecipanti, delegati osservatori e uditori di 32 nazioni. Nuovo soggetto, nuovo protagonista del movimento dei movimenti, come sottolinea l\u2019autrice, il World Forum of Fisher People pone al centro la salvaguardia del legame organico tra il mestiere di pescatore e l\u2019ecosistema, si muove perci\uf2 in difesa della piccola pesca o pesca artigianale (l\u2019accezione varia a seconda delle aree cui ci riferiamo) e di tutti quei mestieri che ne rappresentano il corollario. Di contro all\u2019approccio industrial predatorio della grande pesca meccanizzata con reti a strascico e metodologie sempre pi\uf9 distruttive, di contro all\u2019invio nei mari del Sud di flottiglie pescherecce dei paesi del Nord con il compito, dietro ingente sovvenzionamento, di depredare i mari tropicali dopo aver gravemente impoverito quelli delle aree pi\uf9 settentrionali, il movimento dei pescatori afferma il diritto a mantenere quelle economie che, basate su un rapporto amichevole con l\u2019ecosistema ne preservano e utilizzano le risorse entro i limiti che ne permettono la rinnovabilit\ue0. E chiede assieme misure di protezione sociale, case decenti e infrastrutture nei villaggi, sicurezza in mare. E\u2019 il caso non solo delle comunit\ue0 costiere dei paesi del Sud del pianeta ma, con loro, di comunit\ue0 di pescatori del Nord che ora annodano reti di comuni soluzioni e percorsi. L\u2019articolo offre, oltre ad un\u2019analisi approfondita delle problematiche sollevate da questo movimento, un\u2019 opportunit\ue0 unica di conoscenza delle lotte condotte da questo soggetto. E sottolinea fortemente la corrispondenza fra Rivoluzione verde in agricoltura e Rivoluzione bl\uf9 nell\u2019allevamento ittico, la loro falsa produttivit\ue0 che nasconde i costi economici, sociali e ambientali, e indica, nel mantenimento dei cicli di riproduzione spontanea della vita sulla terra e in mare, la pi\uf9 grande garanzia di sicurezza e benessere per tutti
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