26 research outputs found

    I solai in calcestruzzo armato del primo novecento a Salerno. Forme di degrado ed indirizzi per il recupero

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    2010 - 2011Nella seconda metà del XIX secolo l’avvio su scala industriale della produzione di leganti idraulici (calci e cementi) diede vita, anche nel salernitano, ad un lento ma inarrestabile processo di rinnovamento delle tecniche costruttive, che portò all’affermazione del conglomerato cementizio armato come materiale da costruzione nell’arco temporale compreso tra le due guerre mondiali e alla sua generalizzata applicazione nel periodo post bellico. L’impiego del nuovo materiale nella prassi costruttiva degli edifici salernitani avvenne in maniera graduale, senza comportare uno stravolgimento dell’impianto costruttivo tradizionale, dapprima con applicazioni “accessorie”, attraverso elementi con funzione ornamentale (cornici ed apparati decorativi), poi in sostituzione dei tradizionali orizzontamenti in legno e ferro ai quali subentrarono nervature e solette in conglomerato cementizio armato... [a cura dell'autore]X n.s

    Naturalmente. Casa Natura. Living green, living life.

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    Progetto di valorizzazione dello spazio bagno e ristrutturazione con criteri di efficienza energetica. "Living life, living green" è il motto che guida il progetto della sala da bagno. In questi ultimi anni è aumentata la voglia di "verde": vivere ecologicamente, con attenzione alla natura, all'ambiente, migliorando la qualità dell'area e della vita. La qualità dell'aria è un "parametro di progettazione" importante che si può perseguire realizzando ambienti indoor con una buona presenza di verde che funge da filtro per le diverse sostanze inquinanti, purificando l'aria in maniera costante. Si realizzano in casa pareti vegetali per interni con piante accuratamente scelte che contribuiscono al miglioramento dell'ambiente grazie alle caratteristiche di naturale fonoassorbenza e stabilità del tasso di umidità. È come vivere all'aperto, respirare aria pulita e vivere meglio

    Sequenza di volumi sospesi e corpi aggettanti nella costruzione di uno spazio contemporaneo per l’arte

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    Il contributo è inerente al progetto architettonico riportato graficamente nel capitolo "Sequenza di volumi sospesi e corpi aggettanti nella costruzione di uno spazio contemporaneo per l’arte". Si tratta di una proposta di recupero e rifunzionalizzazione dell’antico Château Barrière, nella città di Périgueux (Francia meridionale)

    Il recupero del centro storico di Salerno tra slancio progettuale e rispetto della memoria storica. The recovery of the old town of Salerno between project dynamism and respect of historical memory

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    Non esiste forma senza vita, non esistono vite senza relazioni, correlazioni e intrecci. Servire alla vita, oggi, domani e sempre, è questo il compito di ogni creativo, come amava scrivere Romano Guardini, scrittore e pensatore del XIX secolo, «La creatività non è arbitraria, bensì subordinata ad un compito». La creatività è trampolino di lancio per la dinamicità progettuale, faro instancabile lungo il faticoso percorso del progetto. Ma fin dove essa può spingersi? Quanto e quando è permesso essere creativi? Nel panorama così vasto dell’architettura italiana con i suoi numerosi ed “intoccabili” centri storici, essa potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo corso esplorando i confini tra traditio e innovatio, senza il timore di inserire testimonianze contemporanee in armonia con la città antica, evitando falsi mimetismi con la responsabilità di un profondo rispetto per la storia, strada attraverso la quale è doveroso passare al fine di preservare la memoria di comunità e territori ma che non può più rappresentare il fine unico. La città di Salerno, ricca di edifici dismessi portatori di memoria storica per tutta la collettività, ha nella creatività la sua àncora di salvezza, affinché l’intera città, i suoi spazi pubblici, di condivisione e aggregazione, le sue strade, ora larghe ora impervie, i suoi abitanti possano essere investiti da un’aria nuova, grazie all’uso creativo di fabbriche storiche ora al tramonto, secondo le linee guida così care ai contemporanei: social vitality ed ecologist quality, aspetti che coinvolgono l’esperienza ambientale, la natura, la cultura e, infine, la dimensione umana del cambiamento globale. Si intende dunque proporre un tentativo per re-abitare la città storica, evitando il rischio che essa diventi insula chiusa e inaccessibile, segregata e alienata, nella più grande città moderna

    Safety and conservation in the historical and architectural building sites. Case studies.

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    Buildings with particular historical-architectural peculiarities are considered as documents-monuments carrying historical, artistic and cultural values, representing the evolution of the global urban community. Such buildings have to be protected in their integrity, particularly if they are affected by a recovery or restoration project, ensuring the transmission of all informations they contain to the future generations. In Italy, they often arise in dense building blocks that complicate the delicate operations of building site. Historic-monumental building needs to be taken care with particular attention through the cooperation of highly specialized professionals and the coexistence of roles and different disciplines. The building site is, therefore, a privileged place for meeting and implementing all the studies as well as the rational organization of times and resources and security becomes not only a tool for the protection of the workmen but also a guarantee for the use of the monumental good even during the execution of the works. Through study cases - Santa Maria del Suffragio in L'Aquila, Trevi Fountain in Rome, Galleria Vittorio Emanuele in Milan and others - it’s proved that the process of building site can be a real stage of the project, in which the security and coordination of operations ensure that the good continues to be admired throughout its monumentality during and after the entire life of the yard

    THE REINFORCED CONCRETE'S DIFFUSION IN SALERNO IN THE PERIOD BETWEEN THE TWO WORLD WARS: FLOORS BETWEEN EXPERIMENTATION AND RECUPERATION

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    A partire dai primi anni del ‘900 a Salerno si avviarono programmi di trasformazione che consentiranno la ridefinizione in senso moderno del suo assetto urbano, in un periodo particolarmente significativo per l’evoluzione tecnologica nelle costruzioni caratterizzato dal passaggio dall’edilizia tradizionale in muratura alle moderne strutture intelaiate in calcestruzzo armato. Sviluppato il congegno armatura-calcestruzzo in una visione più ampia, l’uso delle nuove tecnologie rimase a lungo limitato solo ad alcune parti strutturali, come plinti di fondazione, singoli pilastri a sostegno di grandi coperture, scale e, soprattutto, solai a soletta piena o misti, che affiancarono e, poi, sostituirono del tutto gli elementi propri della tradizione. Sarà proprio il solaio con struttura in calcestruzzo armato uno dei primi elementi a diffondersi nella realtà locale salernitana, dando luogo ad interessanti sperimentazioni brevettuali messe in luce da una recente ricerca incentrata sull’edilizia realizzata a Salerno nel periodo tra le due guerre mondiali

    REINFORCED CONCRETE FLOORS IN SALERNO IN THE EARLY XX CENTURY: AN HISTORICAL AND MATERIAL DOCUMENT OF A PAST EPOCH.

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    Nella seconda metà del XIX secolo l’avvio su scala industriale della produzione di leganti idraulici diede vita, anche nella città di Salerno, ad un lento ma inarrestabile processo di rinnovamento delle tecniche costruttive, che portò all’affermazione del conglomerato cementizio armato come materiale da costruzione nell’arco temporale compreso tra le due guerre mondiali e alla sua generalizzata applicazione nel periodo post bellico. L’impiego del nuovo materiale avvenne in maniera graduale, dapprima con applicazioni “accessorie”, attraverso elementi ornamentali, poi in sostituzione dei tradizionali orizzontamenti in legno e ferro ai quali subentrarono nervature e solette in calcestruzzo armato fino ad estendersi lentamente anche alla realizzazione di strutture intelaiate. Nella ricerca si è proceduto all’individuazione di alcuni solai in calcestruzzo armato realizzati a Salerno nel primo Novecento, esaminandone caratteristiche e stato di conservazione al fine di individuare adeguate metodologie volte alla loro conservazione.In the second half of the XIX century the beginning of hydraulic binders’ production on an industrial scale caused, in the city of Salerno too, a slow but inexorable renewal of the building techniques, that led to the achievement of the reinforced concrete as a building material, between the two World Wars and in the period after them. The use of this new material for the buildings occurred gradually, without causing a distortion in the traditional building system, first only with ornamental inserts and then in substitution for the traditional joisted floors in wood and iron, which were changed in ribs and slabs in reinforced concrete, up to slowly extend also to the realization of the frameworks in reinforced concrete with beams and pillars. The research carried out the identification of some reinforced concrete floors built in Salerno in the early 20th century, examining their characteristics and state of conservation in order to identify suitable methods for their conservation

    The recovery of industrial archeology to rethink new urban, economic and social stratergies. Italian Projects

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    Is underway the process of permanent loss of abandoned factories, architectural relics that evoke the daily rhythms of a vibrant community, the sounds and colors of a work civilization inexorably lost. This is a social disruption phenomenon, even before material, which has invested many industrial settlements, with significant repercussions on whole cities and territories. The Italian territory is rich of examples of “industrial archeology”, a discipline that deals with the traces and testimonies of the industrial revolution era, in all its various declinations, and which analyzes the economic and social impacts and consequences from it. The buildings contributed to the creation of the industrial urban landscape that emerged from the 18th century and they testify the process of transforming the environment and society. The recovery of old abandoned factories (railways, industry, etc.) represents a unique opportunity for rethinking new and improved urban, social, economic and cultural strategies, according to the “Integrated Conservation". In this contribution will be analyzed many Italian projects that have courageously taken the road of wise and fruitful architectural and urban recovery
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