Ciclo biologico e capacità riproduttiva di <i>Tomicus destruens</i> in Sardegna

The pine shoot beetle, Tomicus destruens Woll. (Coleoptera Curculionidae), is the main pest of Mediterranean pine forests and causes high economic and environmental damages. Despite the numerous studies on its biology, the number of annual generations and "sister broods" is still uncertain. Therefore, life cycle and reproduction of the pine shoot beetle were investigated from 2009 to 2013 in pine stands of Sardinia [Pixinamanna (Pula), Curadureddu (Tempio Pausania), and Prigionette (Alghero)] characterized by different climatic conditions, latitude and altitude. Our findings defined the life cycle of T. destruens in the Mediterranean area, showing that the reproductive attacks in the log started consistently in the first week of October and lasted until the beginning of May. Trunk attacks were not constant over time, showing the highest intensity in October-November and the lowest in February. In the warmest areas of Sardinia, the dispersal phase of T. destruens immature adults started in late March and showed a single emergence peak in mid May. Conversely, in the mountain area of Tempio Pausania, adult emergence was delayed by one month. In Sardinia, T. destruens completed one generation per year, because also early-emerging adults were unable to oviposit before the beginning of summer. However, the pine shoot beetle showed a long trunk attack period, which occurred because females created up to 4 breeding galleries per year

Biological studies on Tomicus destruens (Wollaston) (Coleoptera Curculionidae Scolytinae): phenology, voltinism and sister broods.

Biology and behaviour of Tomicus destruens were investigated in Sardinian pine forest in order to define the seasonal pattern of trunk attacks by breeding adults, the number of annual generations, and the number of sister broods produced per female. The counting of maternal galleries made each month in trap trees shows that T. destruens colonizes the pine trunk in all the months between October and May with the highest infestation intensity in autumn followed by decreasing values. Female laid ca. 80 to 95 eggs per gallery in October-November and ca. 70 in the following months. Although the bark beetle’s reproductive activity extended for a period of 7-8 months, the flight of new adults was concentrated in a much shorter time period between May and June, when ca. 95% of the emergences occurred. The experiments have ruled out the possibility of a second annual generation. Even the earliest emerging adults, originating from eggs laid in October, were unable to mature their gonads and oviposit before the summer stasis. Tomicus destruens females can make up to four sister broods and lay a total of ca. 170 eggs throughout their life, without regeneration feeding in the shoots. The new knowledge provides information useful to calibrate well-timed interventions to control this dangerous pest by means of the trap tree technique

Prove di lotta con la tecnica della confusione sessuale contro Planococcus ficus in vigneti del Nord Sardegna

No abstract availableLa disponibilit? del feromone sessuale di sintesi e lo sviluppo di opportuni diffusori hanno permesso di sperimentare la lotta a Planococcus ficus (Signoret) (Hemiptera: Pseudococcidae) con la tecnica della confusione sessuale. La prova ? stata condotta durante il 2008 in tre vigneti commerciali ricadenti nel comune di Alghero (Sassari). In ciascun vigneto sono state individuate due parcelle sperimentali adiacenti di uguali dimensioni (0,2, 0,5 e 2 ha nelle diverse aziende). Una parcella ? stata difesa con la tecnica della confusione sessuale, mentre l?altra ? stata tenuta come controllo. Sono stati impiegati diffusori a membrana della Suterra LLC (213 SW Columbia St Bend, OR 97702 ), con un contenuto iniziale di 40 mg di (S)-lavandulyl senecioate. Gli erogatori sono stati posizionati in campo a met? maggio, prima dell?inizio del volo dei maschi della prima generazione, in numero di 625 per ettaro (25g/ha di feromone). L?efficacia di questa tecnica di lotta ? stata valutata attraverso: il monitoraggio del volo dei maschi a 3 trappole a feromone per parcella; la stima della percentuale di femmine ovigere e della loro fecondit? su un campione di individui raccolti periodicamente e allevati singolarmente in laboratorio; la stima dell?infestazione su 30 piante per parcella col conteggio periodico delle cocciniglie presenti su 2 foglie basali per pianta; la stima del danno alla raccolta sui grappoli di 30 piante per parcella. Il numero di maschi catturati ? stato mediamente inferiore di circa 11 volte nelle parcelle trattate rispetto a quelle testimoni, mentre non ? stata rilevata una differenza significativa nella percentuale di femmine ovigere e nella loro fecondit?. L?infestazione sulle foglie nelle parcelle difese con la tecnica della confusione ? stata inferiore di quasi la met? a quella osservata nel testimone, durante tutto il periodo estivo. La percentuale di grappoli infestati alla raccolta ? stata piuttosto bassa con valori pari al 12% e al 15%, rispettivamente nel trattato e nel testimone. La sperimentazione condotta in Sardegna sembra indicare una scarsa affidabilit? di questo metodo nella lotta alla cocciniglia. Questo risultato potrebbe essere imputato alla ridotta estensione delle parcelle sperimentali o alla possibilit? di riproduzione per partenogenesi delle popolazioni di P. ficus della Sardegn

Osservazioni preliminari sul comportamento riproduttivo di Planococcus ficus e Planococcus citri (Hemiptera: Pseudococcidae)

No abstract availablePlanococcus citri (Risso) ha una modalit? di riproduzione tipicamente anfigonica e un sistema di determinazione del sesso basato sulla condensazione dell?assetto cromosomico di origine paterna nella linea maschile (Brown, 1966). Le osservazioni condotte su P. citri per verificare la possibilit? di riproduzione per partenogenesi sono contrastanti (Myers, 1932; Bodenheimer, 1951; Gray, 1954; Panis, 1969), mentre non risultano in letteratura indagini specifiche sulle modalit? di riproduzione di Planococcus ficus (Signoret). Queste informazioni assumono un?importanza fondamentale quando si intendono sperimentare tecniche di lotta, come la confusione sessuale o le catture massali di maschi, che possono risultare efficaci solo se la specie bersaglio si riproduce per via anfigonica. Viste anche le recenti sperimentazioni sulla lotta a P. ficus con la tecnica della confusione sessuale (Walton et al., 2006), si ? ritenuto utile condurre osservazioni sulla possibilit? di riproduzione partenogenetica delle due cocciniglie. A tal fine, per ciascuna specie, 300 neanidi di I-II et? sono state allevate singolarmente all?interno di contenitori in Plexiglas trasparente contenenti tre acini d?uva. I contenitori sono stati chiusi superiormente con tulle a maglie sufficientemente fitte da impedire l?ingresso dei maschi. Dalle neanidi di P. citri sono stati ottenuti 37 maschi e 40 femmine. Queste ultime, in assenza di accoppiamento, nel corso della loro vita adulta non hanno ovideposto; solo un individuo ha prodotto un abbozzo di ovisacco senza uova. Dalle neanidi di P. ficus sono stati ottenuti 86 maschi e 39 femmine. Questa specie ha mostrato la capacit? di riprodursi per partenogenesi. Infatti, pur non accoppiandosi, 9 femmine hanno deposto uova da cui sono sgusciate neanidi; altri 6 individui hanno formato solo ovisacchi privi di uova. Ulteriori studi sono in corso per verificare l?assenza di partenogenesi in P. citri e valutare il potenziale biotico di femmine partenogenetiche e fecondate in P. ficus

Variabilit? genetica in popolazioni di Tortrix viridana L. (Lepidoptera, Tortricidae) associate alle diverse querce della Sardegna

A preliminary analysis of COI and COII gene variability was carried out in Sardinian populations of Tortrix viridana. The aim of the study was to investigate the genetic structure and mitochondrial haplotype variation in populations associated with deciduous (Quercus pubescens) and evergreen (Q. suber and Q ilex) oaks. Forty-four haplotypes out of 87 individuals were found: three haplotypes showed a high frequency (23%, 16% and 10%) and were largely shared among populations. Hierarchical AMOVA showed no significant differentiation grouping populations for geographic areas or oak species, in spite of significant divergences structuring populations for different duration in egg development (early- vs late-hatching). However a high haplotype diversity and a low nucleotide diversity have been observed

Modulazione dell\u27espressione genica nello sviluppo embrionale di Tortrix viridana L.(Lepidoptera Tortricidae)

Modulation of gene expression in the embryonic development of Tortrix viridana L

Comparative Effectiveness of Gemcitabine plus Nab-Paclitaxel and FOLFIRINOX in the First-Line Setting of Metastatic Pancreatic Cancer: A Systematic Review and Meta-Analysis

Gemcitabine and nab-paclitaxel (GEM-NAB) and the combination of 5-fluorouracil, oxaliplatin, and irinotecan (FOLFIRINOX) are valid first-line options for advanced or metastatic pancreatic cancer (mPC). However, no randomized trials comparing the two schemes have been performed. This meta-analysis aims to compare GEM-NAB and FOLFIRINOX in terms of safety and effectiveness, taking into account data from real-life studies on mPC. We systematically searched PubMed, EMBASE and Cochrane library up to November 2018 to identify retrospective or cohort studies on mPC comparing GEM-NAB and FOLFIRINOX. We included 16 retrospective studies, including 3813 patients (2123 treated with GEM-NAB and 1690 treated with FOLFIRINOX). Despite a median weighted overall survival (OS) difference in favor of FOLFIRINOX (mean difference: 1.15, 95% confidence interval CI 0.08–2.22, p = 0.03), in whole population OS was similar (hazard ratio (HR = 0.99, 95% CI 0.84–1.16; p = 0.9). PFS was also not different between the two arms (HR = 0.88, 95% CI 0.71–1.1; p = 0.26). The overall response rate was similar (25 vs. 24% with GEM-NAB and FOLFIRINOX). Among grade 3–4 toxicities, neutropenia, febrile neutropenia, and nausea were lower with GEM-NAB, while neurotoxicity and anemia were lower with FOLFIRINOX. In conclusion, despite a numerically longer median OS with FOLFIRINOX as compared to GEM-NAB, the overall risk of death and progression were similar. Their toxicity was different with less nausea, neutropenia, and febrile neutropenia with GEM-NAB, as compared to less neurotoxicity and anemia with FOLFIRINOX. Therefore, analysis of non-randomized “real world” studies to date has not provided evidence of a major benefit of one regimen over the other