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    Narrazioni affettive nella gestione del diabete di tipo 1. Studio pilota di una triade familiare

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    Il diabete mellito tipo 1 è una malattia cronica dovuta ad un disordine metabolico ad eziologia multipla. Definita da Bury (2005) come una “discordanza biografica”, il suo trattamento si basa sul coinvolgimento attivo delle famiglie e rende necessario una riorganizzare della vita quotidiana del paziente e della famiglia. Lo studio ha lo scopo di analizzare le interazioni di una triade familiare in termini di modalità enabling (facilitante) e constraining (ostacolante) e l’influenza sulla salute del ragazzo di queste modalità comunicative. Gli strumenti self report, come la Scala degli ambiti di discussione familiari (Gambini, 2008) per il tema scelto e il Sample Diabetes Questionnaire (SDQ) dello Stanford Patient Education Research Center (2007), per la salute del paziente, hanno affiancato lo strumento Constraining and Enabling Coding System (CECS; Hauser, et al.1991 adattato da Chiarolanza, et al. 2016) per le analisi dell’interazione videoregistrata di una triade familiare. Dall’analisi delle interazioni emerge che le forme comunicative nella triade si orientano verso modalità comunicative della dimensione cognitiva vincolante. Questo sembra interferire sul monitoraggio della glicemia e sul rapporto del figlio col medico. La modalità con cui i membri di una triade riescono a coordinarsi o non, dunque, durante un’interazione sembra avere effetti sulla salute dell’adolescente sia declinata come qualità delle relazioni familiari che di benessereThe type 1 diabetes mellitus is a chronic disease caused by a metabolic disorder with multiple etiologies. Defined by Bury (2005) as a "biographical disagreement ", its treatment is based on the active involvement of families and makes it necessary to reorganize both patient daily life and his/her family one. This paper aims to analyze the interactions of a family triad in terms of enabling and constraining style and how this type of communication has an impact on the child health. We utilized for this study self-report questionnaires and Constraining and Enabling Coding System (CECS; Hauser, et al.,1991 adapted by Chiarolanza, et al., 2016) for analysis of a family triad interaction. Results showed that interactive communication in the triad are oriented towards constraining cognitive dimension. This could interfere with blood glucose monitoring and the patient relationship with integrated team care. Members of a triad can coordinate or not during a family interaction and this could have effects on adolescent health in terms of quality of family relationships and well bein

    Investment Model 2.0 in couple relationships: when jealousy threats couple’ stability

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    I Social Network Sites (SNS) hanno modificato il modo in cui le persone entrano in relazione, influenzando in maniera significativa anche la loro quotidianità. Essi hanno un ruolo fondamentale nelle dinamiche dei rapporti di coppia, determinando dei cambiamenti in aspetti costitutivi delle relazioni affettive e del livello di soddisfazione percepito dai partner come l’intimità, l’apertura di Sé, l’impegno. Un aspetto importante è rappresentato dal modo in cui ogni partner mostra la propria identità di coppia sul social network, poiché tale rappresentazione influenza vari aspetti della relazione nel contesto offline. La qualità delle alternative percepite dai partner è un fattore che incide sull’impegno e sull’investimento verso una relazione sentimentale. Nel presente studio vengono presi in considerazione alcuni fattori che riguardano la gelosia sperimentata da parte dei partner su FacebookTM e messi in relazione con l’impegno, variabile fondamentale per il mantenimento di un rapporto affettivo. Comportamenti ed emozioni esperiti da una persona gelosa possono, infatti, essere sollecitati anche nelle piattaforme online, come FacebookTM. I risultati qui presentati confermano tali ipotesi e propongono l’aggiunta di una nuova variabile nel Modello dell’Investimento di Rusbult (1983): la gelosia operativizzata come minaccia alla stabilità della relazione modifica la comprensione dei processi inerenti i rapporti di coppia, alla luce dei cambiamenti comunicativi e sociali nei quali essi sono inseritiSocial Network Sites (SNS) changed how people interact, massively influencing their everyday lives and their romantic relationships, determining changes in partner’s satisfaction and other fundamental aspects as intimacy, self-disclosure and commitment. An important quality is represented by the way in which each partner shows his/her couple identity on the social network: this representation influences many aspects of couple relationship in the offline context. The quality of alternatives that each partner perceives is another aspect that contributes to influence commitment and investment towards a romantic relationship. Emotions and behaviors carried out by a jealous partner can be implemented in online contexts, like FacebookTM. In the present study, factors regarding jealousy experienced by partners on FacebookTM are taken in consideration and connected to commitment, a fundamental dimension to maintain a close relationship. Results confirm our hypothesis and propose an addition to Rusbult’s Investment Model (1983). In light of social and communication changes, jealousy, defined as the dimension of threat to relationship’ stability, modifies the understanding of processes inherent couple relationship

    The bicycle and the dream of a sustainable city: An explorative comparison of the image of bicycles in the mass-media and the general public

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    This paper explores the representation of the bicycle by comparing data from various mass media sources and the general public in Italy. In study 1, a number of commercial advertisements published on paper magazines and aired by the major TV channels, as well as 405 articles published by the major online newspapers were content analysed in order to identify the main concepts and evaluations characterising the representation of bikes in the media. In study 2, 94 Rome residents were interviewed on their beliefs regarding the pros and cons of using the bike in the city and their perceived social approval. Results showed several points of overlap between the two representations, although different themes and structures emerged as well

    YES, WE COPE: Dyadic Coping as a Mediator Between Perceived Relationship Quality and Emotional Representation of COVID-19

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    Background The COVID-19 pandemic has brought about social changes that have impacted the functioning and dynamics of couples in a romantic relationship, arising from the overwhelming amount of added stress they have endured. Specifically, the divorce rate in Portugal has increased after lockdown, which underscores the adverse consequences of COVID-19 on couples. A lower quality of the couple's relationship may worsen the emotional representation of COVID-19; however, the literature suggests that perceived partner dyadic coping responses have a great influence on adverse events. The aim of the present study was to assess the mediating role of partner coping in the association between relationship quality and emotional representation of COVID-19. We also sought to observe whether the length of the relationship moderates this association. Methods Participants (N = 528) were adults living in Portugal (84.7% female) currently in a romantic relationship with their current partner for at least 1 year. Online data collection. Results We found that relationship quality predicted COVID-19 emotional representation, but this association was fully mediated by total dyadic coping. This association was especially significant in couples with a shorter length of time in the relationship. Conclusions We point out the importance of dyadic coping as a protective factor against emotional distress to cope with the ongoing stressors associated with the COVID-19 pandemic. These data suggest the need for relationship education programs that promote positive coping between partners

    Autoregolazione e regolazione reciproca nelle famiglie con adolescenti con diagnosi di tipo 1

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    Introduzione: Entro la cornice di studi che analizza l'analisi delle relazioni familiari in adolescenti e giovani adulti con diagnosi di diabete di tipo 1 (Hauser et al., 1986; Anderson et. al., 2002), è stato dimostrato che gli adolescenti che avevano una maggiore responsabilità nella gestione della malattia e che sperimentavano maggiori conflitti all'interno della famiglia, presentavano un minor controllo metabolico e livelli più alti di emoglobina glicata, indicatore di un basso livello di adherence al trattamento terapeutico. Lo scopo generale dello studio è analizzare la capacità che i membri della famiglia hanno di supportarsi reciprocamente nel trattamento terapeutico connesso alla cura del diabete di tipo 1. In particolare gli obiettivi dello studio sono: a) valutare il tipo di funzionamento familiare, considerando il legame emotivo tra i membri della famiglia (coesione) e la capacità del sistema familiare di cambiare le proprie regole e funzioni (flessibilità); b) individuare le strategie di coping dell'adolescente con diagnosi di diabete di tipo 1. Metodo: Hanno partecipato allo studio 10 triadi familiari. Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere a misure self-report quali FACES IV (Olson, 2011), il CASQ, Coping Across Situations Questionnaire, di Seiffge-Krenke (1995), la scala di conflitto“When we disagree” (WWD), di Honess e Charman (1992), e di partecipare ad un'interazione videoregistrata di 15 minuti su argomenti che riguardano la vita quotidiana della famiglia. I risultati di questo studio indicano una modalità di funzionamento sano negli adolescenti che hanno partecipato allo studio sia a livello individuale che a livello familiare. I dati relativi alla capacità di autoregolazione e alla regolazione interattiva, in particolare, mostrano una capacità di adattamento reciproco tra genitori e figli con particolare riferimento agli stili di conflitto. Nello stesso tempo, gli indicatori di funzionamento familiare indicano che queste famiglie si collocano ad un livello bilanciato sia per quanto riguarda i punteggi totali di coesione sia per quello che riguarda i punteggi totali di flessibilità

    Analysis of marital stress in post-pandemic scenario (STEPS)

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    COVID-19 has left significant sequelae in many people from the physical and psychological point of view. In Italy, the contact with Mental Health Services increased, reporting growth rates for affective, neurotic and depression syndromes. Beyond the numbers, stress associated with the outbreak of COVID-19 made mental health as a significant topic for public health. Analysis of recent literature reported data for women and men without paying attention to the contexts in which people live. Therefore, we designed the present study "Analysis of marital and family STrEss in post-Pandemic Scenario (STEPS)" for analyzing mental health in romantic relationships, with particular attention to family and work life management. In particular, we intend to assess if the post-pandemic scenario have modified the daily routines for the couples especially in the management of work-life balance. Central in this study will be the evaluation of stress, its impact on personal and relational well-being and the use of individual and dyadic coping in facing stressors which include but are not limited to: work, financial, parenting related stress (external) and couples experiences of dealing with COVID-19 stressors 1 / 11 2. Informazioni sull'attivitĂ  di ricerca negative forms of internal conflict resolution. On a theoretical-methodological level, results of STEPS study will increase the understanding of the impact of environmental stressors on the quality relationship in romantic couples. On an applicative level, findings will contribute to elaborate guidelines for the politics of families and for the implementation of relational programmes to face the psychological consequences of the ongoing pandemic

    Therapeutic Alliance in Couple and family Systems (TACS)

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    How coples perceive own therapist? In what ways therapeutic alliance works

    L'OSSERVAZIONE DEI PROCESSI CONFLITTUALI NELLO STUDIO DELLE CLOSE RELATIONSHIPS.

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    Introduzione Il presente contributo si colloca entro la prospettiva della teoria dell’interdipendenza che si propone di indagare i processi di reciproca influenza delle esperienze, delle motivazioni, delle preferenze, del comportamento e degli esiti tra due persone che interagiscono (Rusbult, Van Lange, 2003): in particolare, si intende qui affrontare lo studio dei processi interattivi che coinvolgono le coppie coniugali in situazioni di conflitto di interesse. Infatti, le situazioni di conflitto di interessi costituiscono “situazioni diagnostiche” (Holmes e Rempel, 1989) in quanto evidenziano un dilemma nella struttura dell’interdipendenza tra l’interesse a favore del sé e l’interesse a favore della relazione. Quando gli obiettivi dei partner sono corrispondenti, le coppie influenzano reciprocamente il benessere l’uno dell’altro (Rusbult et al., in press) e promuovono esiti positivi quali l’intimità, la soddisfazione sessuale e la sicurezza. Ma quando le cose non funzionano bene, diventa interessante studiare i comportamenti e le motivazioni dei partner coinvolti nella relazione. Molte ricerche sin qui condotte sul conflitto utilizzano metodologie self-report; in questo lavoro, verrà proposto l’utilizzo di un sistema di osservazione dell’interazione coniugale che ha l’obiettivo di analizzare i comportamenti costruttivi e distruttivi nei processi conflittuali. I sistemi di osservazione possono essere posizionati lungo un continuum che si estende da un livello microanalitico di analisi - più specifico - ad uno più globale. L’RMICS (Rapid Marital Interaction Coding System) di Heyman e Vivian (1993) cerca di combinare i vantaggi che derivano dall’utilizzo dei sistemi microanalitici, particolarmente complessi sul piano dell’attendibilità delle codifiche e dell’addestramento degli osservatori, e di quelli globali, capaci di cogliere la qualità dell’interazione nel suo insieme. L’RMICS è, quindi, un sistema di osservazione che codifica l’interazione a livello di categoria, dove il comportamento oggetto di studio è sistematicamente campionato durante tutta l’osservazione. Il presente lavoro di ricerca si propone di: a) applicare e verificare l’attendibilità del sistema di osservazione – RMICS - al contesto italiano; b) analizzare il ruolo dei comportamenti conflittuali costruttivi e distruttivi nel promuovere l’interesse della relazione. Metodologia Partecipanti Le coppie che hanno partecipato allo studio sono 44, di cui 12 conviventi e 32 sposate. L’età media dei partecipanti è di 36.5 anni (ds=9). L’età media dei mariti è 37.2 anni (ds=9.2), mentre quella delle mogli è 35.8 anni (ds=9). La durata media del periodo del matrimonio ovvero della convivenza è di 8.9 anni (ds=8.7 anni). Procedura e strumenti Le coppie che hanno partecipato alla ricerca sono state videoregistrate in due compiti di discussione di 10 minuti ciascuno. Gli argomenti di discussione sono stati selezionati sulla base delle risposte che i membri della coppia hanno dato al questionario delle Aree di Disaccordo di Leonard e Roberts (1998). L’intervallo di 10 minuti è stato stabilito sulla base di ricerche precedenti che hanno evidenziato che un intervallo di tempo compreso tra i 10 e i 15 minuti è sufficiente per far emergere tutta la varietà di comportamenti presenti nella coppia (Heyman, 2001). Le videoregistrazioni sono state successivamente analizzate e codificate secondo l’RMICS che comprende 5 codifiche negative, 4 codifiche positive, 1 codifica neutrale e 1 codifica utilizzata per codificare ciò che non è rilevante per l’area di studio. Le codifiche negative sono l’abuso psicologico, l’attribuzione che mantiene l’insoddisfazione, l’ostilità, il ritiro, lo sconforto; quelle positive sono l’accettazione, l’attribuzione che migliora la relazione, l’apertura di sé, l’umorismo; la categoria neutrale è la discussione e soluzione costruttiva al problema. Infine, vi è la categoria altro che si riferisce a tutto ciò che non è rilevante ai fini dello studio dell’interazione coniugale. Alla fine delle due sessioni di videoregistrazione, entrambi i membri della coppia hanno risposto alla Scala di Adattamento Diadico di Spanier (1976), che è la misura più utilizzata nello studio del benessere coniugale. Risultati Per rispondere al primo obiettivo, è stato calcolato il k di Cohen, come misura di accordo tra osservatori. I risultati mostrano che l’accordo sul sistema di codifica in generale è stato pari a k = .70. Per quanto riguarda l’accordo delle singole codifiche, il valore del k di Cohen è stato pari a k=.59, per la categoria meno frequenta come abuso psicologico, mentre è stato pari a k=.75 per la codifica discussione e soluzione costruttiva al problema. Inoltre, i dati hanno dimostrato l’esistenza di correlazioni tra i comportamenti conflittuali costruttivi e distruttivi e i punteggi all’adattamento diadico, discriminando in modo accurato le coppie soddisfatte da quelle insoddisfatte. Riferimenti bibliografici Heyman, R. E. (2001). Observation of Couple Conflicts: Clinical Assessment Applications, Stubborn Truths, and Shaky Foundations. Psychological Assessment, vol. 13, 1, 5-35. Heyman, R. E., Vivian, D. (1993). Rapid Marital Interaction Coding System Coding Manual. Holmes, J. G., Rempel, J. K. (1989). Trust in close relationships. In C. Hendrick (ed.), Review of personality and social psychology, vol. 10, 187-220. London: Sage. Rusbult, C. E., Kumashiro, M., Coolsen, M. K., Kirchner, J. K. (in press). Interdependence, closeness and relationship. Rusbult, C. E., Van Lange, P. A.M. (2003). Interdependence, Interaction and Relationships. Annual Review Psychology, 54, 351-375

    Attachment security and quality of life in adolescents with type1 diabetes

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