L'OSSERVAZIONE DEI PROCESSI CONFLITTUALI NELLO STUDIO DELLE CLOSE RELATIONSHIPS.

Abstract

Introduzione Il presente contributo si colloca entro la prospettiva della teoria dell’interdipendenza che si propone di indagare i processi di reciproca influenza delle esperienze, delle motivazioni, delle preferenze, del comportamento e degli esiti tra due persone che interagiscono (Rusbult, Van Lange, 2003): in particolare, si intende qui affrontare lo studio dei processi interattivi che coinvolgono le coppie coniugali in situazioni di conflitto di interesse. Infatti, le situazioni di conflitto di interessi costituiscono “situazioni diagnostiche” (Holmes e Rempel, 1989) in quanto evidenziano un dilemma nella struttura dell’interdipendenza tra l’interesse a favore del sé e l’interesse a favore della relazione. Quando gli obiettivi dei partner sono corrispondenti, le coppie influenzano reciprocamente il benessere l’uno dell’altro (Rusbult et al., in press) e promuovono esiti positivi quali l’intimità, la soddisfazione sessuale e la sicurezza. Ma quando le cose non funzionano bene, diventa interessante studiare i comportamenti e le motivazioni dei partner coinvolti nella relazione. Molte ricerche sin qui condotte sul conflitto utilizzano metodologie self-report; in questo lavoro, verrà proposto l’utilizzo di un sistema di osservazione dell’interazione coniugale che ha l’obiettivo di analizzare i comportamenti costruttivi e distruttivi nei processi conflittuali. I sistemi di osservazione possono essere posizionati lungo un continuum che si estende da un livello microanalitico di analisi - più specifico - ad uno più globale. L’RMICS (Rapid Marital Interaction Coding System) di Heyman e Vivian (1993) cerca di combinare i vantaggi che derivano dall’utilizzo dei sistemi microanalitici, particolarmente complessi sul piano dell’attendibilità delle codifiche e dell’addestramento degli osservatori, e di quelli globali, capaci di cogliere la qualità dell’interazione nel suo insieme. L’RMICS è, quindi, un sistema di osservazione che codifica l’interazione a livello di categoria, dove il comportamento oggetto di studio è sistematicamente campionato durante tutta l’osservazione. Il presente lavoro di ricerca si propone di: a) applicare e verificare l’attendibilità del sistema di osservazione – RMICS - al contesto italiano; b) analizzare il ruolo dei comportamenti conflittuali costruttivi e distruttivi nel promuovere l’interesse della relazione. Metodologia Partecipanti Le coppie che hanno partecipato allo studio sono 44, di cui 12 conviventi e 32 sposate. L’età media dei partecipanti è di 36.5 anni (ds=9). L’età media dei mariti è 37.2 anni (ds=9.2), mentre quella delle mogli è 35.8 anni (ds=9). La durata media del periodo del matrimonio ovvero della convivenza è di 8.9 anni (ds=8.7 anni). Procedura e strumenti Le coppie che hanno partecipato alla ricerca sono state videoregistrate in due compiti di discussione di 10 minuti ciascuno. Gli argomenti di discussione sono stati selezionati sulla base delle risposte che i membri della coppia hanno dato al questionario delle Aree di Disaccordo di Leonard e Roberts (1998). L’intervallo di 10 minuti è stato stabilito sulla base di ricerche precedenti che hanno evidenziato che un intervallo di tempo compreso tra i 10 e i 15 minuti è sufficiente per far emergere tutta la varietà di comportamenti presenti nella coppia (Heyman, 2001). Le videoregistrazioni sono state successivamente analizzate e codificate secondo l’RMICS che comprende 5 codifiche negative, 4 codifiche positive, 1 codifica neutrale e 1 codifica utilizzata per codificare ciò che non è rilevante per l’area di studio. Le codifiche negative sono l’abuso psicologico, l’attribuzione che mantiene l’insoddisfazione, l’ostilità, il ritiro, lo sconforto; quelle positive sono l’accettazione, l’attribuzione che migliora la relazione, l’apertura di sé, l’umorismo; la categoria neutrale è la discussione e soluzione costruttiva al problema. Infine, vi è la categoria altro che si riferisce a tutto ciò che non è rilevante ai fini dello studio dell’interazione coniugale. Alla fine delle due sessioni di videoregistrazione, entrambi i membri della coppia hanno risposto alla Scala di Adattamento Diadico di Spanier (1976), che è la misura più utilizzata nello studio del benessere coniugale. Risultati Per rispondere al primo obiettivo, è stato calcolato il k di Cohen, come misura di accordo tra osservatori. I risultati mostrano che l’accordo sul sistema di codifica in generale è stato pari a k = .70. Per quanto riguarda l’accordo delle singole codifiche, il valore del k di Cohen è stato pari a k=.59, per la categoria meno frequenta come abuso psicologico, mentre è stato pari a k=.75 per la codifica discussione e soluzione costruttiva al problema. Inoltre, i dati hanno dimostrato l’esistenza di correlazioni tra i comportamenti conflittuali costruttivi e distruttivi e i punteggi all’adattamento diadico, discriminando in modo accurato le coppie soddisfatte da quelle insoddisfatte. Riferimenti bibliografici Heyman, R. E. (2001). Observation of Couple Conflicts: Clinical Assessment Applications, Stubborn Truths, and Shaky Foundations. Psychological Assessment, vol. 13, 1, 5-35. Heyman, R. E., Vivian, D. (1993). Rapid Marital Interaction Coding System Coding Manual. Holmes, J. G., Rempel, J. K. (1989). Trust in close relationships. In C. Hendrick (ed.), Review of personality and social psychology, vol. 10, 187-220. London: Sage. Rusbult, C. E., Kumashiro, M., Coolsen, M. K., Kirchner, J. K. (in press). Interdependence, closeness and relationship. Rusbult, C. E., Van Lange, P. A.M. (2003). Interdependence, Interaction and Relationships. Annual Review Psychology, 54, 351-375

    Similar works