26 research outputs found

    The challenge of sustainable development goal reporting: The first evidence from italian listed companies

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    This research investigates the extent to which the voluntary disclosure of Sustainable Development Goals (SDGs), assumed to be the most recent innovation in social disclosures and corporate sustainability reporting, is diffused among Italian listed companies through different instruments of disclosure (voluntary or non-voluntary). Our findings reveal that SDGs awareness amongst the business community is high and that the majority of highly-traded, liquid, and highly-capitalized Italian companies have introduced SDGs in their disclosure and story-telling practices, while the exact nature and requirements of the SDGs, and the definitions of specific key performance indicators (KPIs) related to those goals, are still missing. Italian companies prefer using non-financial statements and sustainability reports to disclose information about their commitments to SDGs, and most of them started to report information about SDGs in 2016. Additionally, this research seeks to identify the significant differences between SDG reporters in different sectors, under the assumption that operating in a specific sector could significantly affect a company's decision to disclose information on their SDGs. This research highlights, following the recent evolution of Corporate Social Responsibility (CSR) disclosure and sustainability reporting, the increasing relevance of SDGs in Italian companies' disclosure practices and, at the same time, the gaps to be covered for their effective implementation

    Arterial hypertension and diabetes mellitus in covid-19 patients: What is known by gender differences?

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    Background. Severe acute respiratory syndrome coronavirus-2 (SARS-CoV-2) has infected >160 million people around the world. Hypertension (HT), chronic heart disease (CHD), and diabetes mellitus (DM) increase susceptibility to SARS-CoV-2 infection. Aims. We designed this retrospective study to assess the gender differences in hypertensive diabetic SARS-CoV-2 patients. We reported data, by gender differences, on the inflammatory status, on the hospital stays, intensive care unit (ICU) admission, Rx and CT report, and therapy. Methods. We enrolled 1014 patients with confirmed COVID-19 admitted into different Hospitals of Campania from 26 March to 30 June, 2020. All patients were allocated into two groups: diabetic-hypertensive group (DM-HT group) that includes 556 patients affected by diabetes mellitus and arterial hypertension and the non-diabetic-non-hypertensive group (non-DM, non-HT group) comprising 458 patients. The clinical outcomes (i.e., discharges, mortality, length of stay, therapy, and admission to intensive care) were monitored up to June 30, 2020. Results. We described, in the DM-HT group, higher proportion of cardiopathy ischemic (CHD) (47.5% vs. 14.8%, respectively; p < 0.0001) and lung diseases in females compared to male subjects (34.8% vs. 18.5%, respectively; p < 0.0001). In male subjects, we observed higher proportion of kidney diseases (CKD) (11% vs. 0.01%, respectively; p < 0.0001), a higher hospital stay compared to female subjects (22 days vs. 17 days, respectively, p < 0.0001), a higher admission in ICU (66.9% vs. 12.8%, respectively, p < 0.0001), and higher death rate (17.3% vs. 10.7%, respectively, p < 0.0001). Conclusion. These data confirm that male subjects, compared to female subjects, have a higher hospital stay, a higher admission to ICU, and higher death rate

    Studenti universitari: stili di apprendimento e risultati accademici

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    Il presente studio osservazionale ha lo scopo di confrontare i risultati accademici degli studenti universitari che presentano difficoltà di apprendimento (DSA) con quelli degli studenti con sviluppo tipico. Si rileva, inoltre, l’esistenza di uno stile di apprendimento prevalente tra gli studenti DSA. Per tale ragione è stata analizzata la popolazione di studenti con DSA dell’università LUISS Guido Carli di Roma (N=56 di cui 41 maschi e 15 femmine), confrontandola con un campione omogeneo randomizzato di studenti con sviluppo tipico (N=56). A tutti i 112 studenti è stato somministrato il Questionario Sugli Stili di Apprendimento (Mariani, L. 2000) che indaga lo stile di apprendimento prevalente nel soggetto analizzato. Lo studio riporta le analisi statistiche dei risultati ottenuti dal confronto tra i due gruppi ed evidenzia come l’intervento del Servizio di Tutorato aiuti lo studente a utilizzare più stili a seconda delle circostanze

    INTEGRAZIONE DEL CONVERTIPLANO ERICA NELL'ATM EUROPEO: POSSIBILI SCENARI OPERATIVI

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    Il settore del trasporto aereo è in forte evoluzione: l’esplosione e il rafforzamento dei vettori low cost, il cambiamento del ruolo delle alleanze, la concorrenza dei sistemi ferroviari ad alta velocità e le difficoltà derivanti dal contesto macroeconomico mettono a dura prova gli assetti del settore. Molte di queste tensioni, frutto delle dinamiche concorrenziali all’interno del mercato del trasporto passeggeri, si scaricano in maniera diretta sulle compagnie aeree e solo in via indiretta sugli altri attori del sistema come ad esempio i progettisti e i costruttori di velivoli. Questi ultimi hanno recentemente cercato di riprendere e rilanciare in campo civile un aeromobile da tempo operativo in campo militare, il convertiplano. In questo lavoro verrà mostrato l’esito di una attenta analisi sullo stato dell’arte sui concetti e sulle procedure che sono già operative su alcuni aeroporti e negli spazi aerei degli Stati Uniti o sono allo studio nell’ambito di ricerche in altri Paesi . Sarà poi fornita una panoramica dell’ambiente operativo includendovi tutte le possibili operazioni tilt-rotor, per tutte le fasi del volo (decollo, atterraggio, en-route) e tutti i requisiti necessari ad operare nel dominio ATM. Particolare rilievo sarà posto all’identificazione di tutti i servizi richiesti dalle operazioni del convertiplano civile. Sulla base dei risultati ottenuti, verranno sviluppati i possibili scenari operativi nel cielo europeo e si evidenzieranno i potenziali benefici e vantaggi rispetto alle operazioni odierne

    La rappresentazione contabile delle operazioni di gestione

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    Nonostante l\u2019estrema variet\ue0 delle aziende e delle attivit\ue0 dalle stesse esercitate, tutte le operazioni di gestione sono riconducibili a un numero limitato di categorie, all\u2019in- terno delle quali si riscontrano caratteri comuni, tali da rendere possibile la loro ge- neralizzazione. Una volta individuate le fasi della gestione e, quindi, le categorie di operazioni a esse riconducibili, si comprender\ue0 come esse possano essere rappresen- tate in termini di valori economici. In questo capitolo sono presentate le operazioni di gestione fondamentali, che saranno poi approfondite nel capitolo successivo

    Financial statements frauds: does their intensity have a connection with earnings management?

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    This study investigates the relationship between earnings management and financial statements frauds. We examine how earnings management practices; done in the two years before the fraud, impact the likelihood of fraud occurrence. Moreover, we introduce a new measure for the fraud intensity. Using a sample of 70 fraud and 70 no-fraud firms, we find that firms committing fraud of higher intensity have managed earnings in the two years before the fraud occurrence. This paper contributes to the literature about fraud antecedents because it is the first study measuring the relationship between earnings management and the intensity of the fraud, and it can be also useful for practitioners, because using the analysis of earnings management practices, analysts can foresee and prevent financial statements frauds

    Costruire il sistema formativo integrato. Il nuovo obbligo scolastico e formativo in Provincia di Parma

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    Nelle pagine di questo libro viene presentato quanto \ue8 avvenuto nella Provincia di Parma nelle fasi di trasformazione del nuovo scenario, ove l'Amministrazione Provinciale in sinergia con il sistema dell'istruzione, della formazione professionale e delle imprese, ha continuato il cammino di innovazione gi\ue0 intrapreso alcuni anni prima dell'avvio dei processi di riforma e ancora oggi in pieno sviluppo. Il libro raccoglie la descrizione delle modalit\ue0 di realizzazione e i principali esiti delle esperienze formative "originali" realizzate in modo "integrato" all'interno del Nuovo obbligo scolastico e formativo negli anni scolastici 99/00, 00/01 e 01/02. Nel capitolo primo " L'integrazione in Emilia-Romagna: situazione attuale e linee di sviluppo" Giulia Antonelli, Responsabile dell'Ufficio sviluppo delle politiche di integrazione fra i sistemi formativi della Regione Emilia-Romagna, presenta il contesto istituzionale nazionale e regionale all'interno del quale si \ue8 sviluppata l'esperienza parmense delinenadone alcune possibili prospettive di sviluppo. Il capitolo secondo, "Le politiche dell\u2019integrazione tra sistemi formativi nella Provincia di Parma" di Maria Rosaria Ciaburri, illustra il contesto provinciale che ha dato origine alla progettazione e realizzazione del Biennio Integrato e alle esperienze di percorsi formativi integrati che ne sono seguiti: NOS "brevi", NOS "lunghi" e Obbligo formativo integrato. Il terzo capitolo, "Il Biennio integrato", offre al lettore la descrizione, da un punto di vista didattico-organizzativo, ed un quadro valutativo della principale esperienza di percorso formativo in forma integrata tra istituzioni scolastiche, enti di formazione professionale e imprese, nella Provincia di Parma avviata nel 1999 e da cui sono scaturite le modalit\ue0 progettuali, attuative e valutative di tutti i percorsi integrati degli anni successivi. "Il NOS breve e NOS lungo" \ue8 il titolo del quarto capitolo che illustra le principali caratteristiche delle due modalit\ue0 di percorso del Nuovo Obbligo Scolastico che sono state realizzate nelle scuole della provincia parmense a partire dall'anno scolastico 2000/2001. Nel capitolo finale" L'obbligo formativo integrato", \ue8 analizzato l'impianto progettuale dei percorsi di obbligo formativo integrato realizzati nelle scuole, una delle possibilit\ue0 offerte dalla normativa sul Nuovo Obbligo Formativo che sono state avviate nella provincia di Parma dall'anno scolastico 2001/2002
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