89 research outputs found

    La tutela della vittima di tratta per sfruttamento lavorativo e l’influenza del diritto dell’immigrazione

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    L'obiettivo di questo lavoro è inquadrare lo status giuridico della vittima di tratta per sfruttamento lavorativo, che sia presente irregolarmente sul territorio dello Stato. Si è voluto delimitare fortemente il tema per indagare, in una prospettiva di tutela dei diritti umani, quali siano i rapporti fra la normativa specifica inerente la tratta di persone e alcune delle norme che maggiormente definiscono lo status dello straniero “irregolare”. L'analisi è circoscritta all'ordinamento spagnolo e a quello italiano, scelta dovuta alla vicinanza dei due sistemi, sia per tradizione giuridica che per posizione specifica nell’area euro-mediterranea. Si tratterà innanzitutto il quadro normativo internazionale ed europeo in tema di tratta. Si analizzerà poi il tipo di permesso di soggiorno e lavoro cui le vittime possono accedere, in base alla legislazione spagnola e a quella italiana. Si tenteranno infine di individuare e descrivere brevemente le norme di diritto dell’immigrazione che sembrano incidere sulla tutela dei diritti della vittima

    Effective, proportionate and dissuasive remedies

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    About The Commons. The Case Study of Mondeggi

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    Studies on commons management have attempted to outline alternatives to private property that are founded upon and shaped by the community they affect. The Mondeggi “farm without owners” case tells the story of a property of approximately 200 hectares in size. The property is now owned by a local public authority (Provincia di Firenze). By means of a committee-based governing model, the local community aims to promote inclusive management of the farm while creating jobs, fostering the spread of “farmers’ expertise”, and promoting biodiversity. This study considers the economic sustainability of this good management model as well as the legal mechanisms which clearly define an open community that does not exercise exclusive rights over the goods it manages. It also examines the crucial relationship between those who enjoy and manage a certain good and those who formally own it. This project represents an excellent case study for examining common goods as well as the opportunities offered and risks posed by open, inclusive horizontal good management approaches that bear in mind the financial needs of community members. As far as the relationship with public institutions is concerned, the “farm without owners” allows the management committee and local community to work hand in hand while pursuing common, sustainable goals

    From data subjects to data suspects: challenging e-proctoring systems as a university practice

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    E-proctoring is a set of software and tools to monitor students’ behaviour during online examinations. Many universities have implemented this type of invigilation in response to the lockdowns during the pandemic to guarantee the validity and the integrity of exams. However, the intrusiveness of such technology into the students’ personal environment along with major accuracy problems (e.g., in authenticating black students) has attracted the scrutiny of various European data protection authorities and, more recently, equality bodies. In this paper, we critically approach the European normative framework available in countering the risks and situations of harms generated by e-proctoring through the lenses of data protection and anti-discrimination law. This work, in particular, is one of the first to systematise and analyse the corpus of online proctoring-related decisions that have emerged in the EU over the past three years. After an overview of the technical aspects of such technology and an outline of the legal issues debated in the literature, the paper will reconstruct and discuss the convergences and divergences in how courts and independent authorities have assessed the lawfulness of online invigilation tools. In our analysis, we observe that such instruments were evaluated differently depending on the concrete features implemented. However, with some notable exceptions, the General Data Protection Regulation and the anti-discrimination framework have largely proven helpful to combat the most intrusive forms of e-proctoring deployment or to mitigate their risks. Nevertheless, to ensure a safer and fairer educational environment, we conclude that a few crucial issues—including the effectiveness of the collective enforcement of rights, discriminatory effects for people not covered by a protected ground, and the governance of edTech within the university—should be further taken into account

    Beni comuni e proprietĂ  Oltre l'appartenenza esclusiva

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    La ricerca sui beni comuni negli ultimi anni ha acquisito rilevanza in ragione delle profonde trasformazioni che hanno investito i beni privati e i beni pubblici, alla luce dei mutati equilibri fra “pubblico” e “privato”. A partire dall’analisi del concetto di bene giuridico, come delineato dall’articolo 810 del Codice Civile, si sono studiate le categorie dei beni privati e dei beni pubblici e le loro trasformazioni. Per quanto attiene ai beni privati, si è trattato della proprietà e delle proprietà (Pugliatti, 1954), per guardare poi all’evoluzione dell’istituto, in una prospettiva attenta al testo costituzionale e alla Carta di Nizza. Alla luce della rilevanza assunta dall’impresa e dalla società per azioni è parso opportuno trattare dell’affermarsi di quella prospettiva che guarda ai beni in ragione della loro gestione e dello sfruttamento delle utilità. Per quanto riguarda i beni pubblici in una prospettiva critica si è analizzata la distinzione codicistica (artt. 822-830 c.c.) fra beni demaniali, del patrimonio indisponibile e del patrimonio disponibile, per poi indagare le trasformazioni della categoria alla luce delle recenti privatizzazioni, e la recente proposta della “Commissione Rodotà”. Tracciata una panoramica sugli statuti dei beni pubblici e dei beni privati, si è guardato alla ratio della distinzione attraverso la prospettiva dei diritti fondamentali. La riflessione sui beni comuni si colloca in seno alle trasformazioni che investono ed hanno investito le categorie di beni, e pare tesa alla ricerca di una dimensione altra rispetto alla tradizionale distinzione beni pubblici/beni privati. Brevemente riassunta la proposta di riforma dei beni pubblici elaborata dalla “Commissione Rodotà” che propone l’introduzione della categoria dei beni comuni all’interno del Codice Civile, si è dedicato il secondo capitolo alla rassegna critica dei principali autori che si sono occupati del tema dei beni comuni; si è trattato delle posizioni di Stefano Rodotà, Ugo Mattei, Maria Rosaria Marella e Alberto Lucarelli; infine si è accennato al pensiero filosofico di Antonio Negri e Michael Hardt, in ragione dell’influenza che questo ha avuto nel dibattito giuridico. Si è poi guardato alla giurisprudenza che potesse intersecare – se non occuparsene direttamente – del tema dei beni comuni, in quanto questa, costituendo il riferimento al diritto vivente, ha permesso di inquadrare meglio il tema da un punto di vista strettamente giuridico. Si è infine tentato di individuare i nodi fondamentali attorno a cui si sviluppa la riflessione sui beni comuni in una prospettiva che li ponesse a confronto con i principi cardine dei regimi dei beni privati e dei beni pubblici; in questo senso si è trattato della compatibilità della nozione di “beni comuni” con quella di bene giuridico, dei rapporti fra lo ius excludendi alios, tradizionale prerogativa proprietaria, e il diritto a non essere esclusi, in relazione al carattere extracommercium dei beni comuni. Si è poi trattato del legame fra diritti fondamentali e beni comuni, e l’analisi di questo rapporto ha costituito la base per indagare l’uso comune dei beni e la fruizione collettiva nella prospettiva dei beni comuni. Infine si è fatto cenno a possibili schemi di gestione dei beni comuni

    Photoluminescence and electroluminescence of mono- and dialkyl-substituted soluble polythiophenes

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    AbstractWe report a comparison between optical properties (photoluminescence and UV-Vis absorption) and electroluminescence in a series of soluble polyalkylthiophenes with the aim of better understanding the role of different structural parameters, viz. length of side chains and introduction of unsubstituted thiophenes and their position in the backbone, on the electro-optical properties. The potential of these polymers as material for an active film in a single layer light emitting diode is evaluated
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