59 research outputs found

    L'Oratorio di Francia e l'architettura

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    Quale posto occupa l’architettura negli interessi di una congregazione di preti fondata a Parigi nel 1611 per riformare la classe sacerdotale? Il filo conduttore che lega l’esplorazione dell’universo oratoriano attraverso la disamina di una complessa mole di documenti, disegni e registri, preservatasi quasi eccezionalmente integra, è un confronto aperto con la natura problematica e spesso contraddittoria dell’interpretazione dell’architettura degli ordini religiosi in età moderna. Ricostruiti i processi interni ed esterni che regolano la pratica del costruire attraverso schemi collaudati in tutte le famiglie regolari che condividono logiche analoghe di accentramento amministrativo, ci si interroga sui fondamenti ideologici che stanno alla base dell’operato dei discepoli di Pierre de Bérulle (solo lontani cugini degli omologhi romani) a confronto con interessi più concreti connessi con il mecenatismo laico che gli gravita intorno. Ed è sondando i meandri dell’erudizione letteraria e religiosa, ripercorrendo le biografie di figure esemplari, che si spiega come la disciplina architettonica possa integrarsi con le degne occupazioni di un prete oratoriano nel rendere servizio alla religione

    Istruzioni diverse: il repertorio dell’architetto civile

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    The personal experience of the difficulties encountered by any novice architect convinced Vittone of the importance of providing good examples for his own students and readers. For this purpose, the most substantial section of the Istruzioni diverse (Lugano 1766) was conceived as «a mass of ideas of buildings, both sacred and profane, and of several ornaments pertaining to them» (Book II, Section II), for the profit of beginners. Our paper traces the structure of this part of the book through the analysis of the texts, and of the dozens of engravings that form the repertoire of models. The aim is to clarify the logic and mechanisms of Vittone’s selection and manipulation of both his own projects and those of other authors. What emerges, is not just a legacy of architectural forms belonging to a consolidated tradition: there is also a continuity in the architectural teaching method, which Vittone had acquired from Juvarra in Turin, firstly, and which consisted in combining the study of drawing to the practical training on the building site.L’aver sperimentato di persona le difficoltà che incontra qualsiasi architetto alle prime armi rende Vittone perfettamente consapevole dell’importanza di disporre di buoni esempi. Nasce così la sezione più corposa delle Istruzioni diverse (Lugano 1766): «una selva d’Idee di Fabbriche, sì sacre, che profane, e di parecchj Ornamenti spettanti alle medesime» (Lib. II, Sez. II) per mostrare ai principianti come fare. Il saggio ripercorre la struttura dei capitoli attraverso l’analisi dei testi, ma soprattutto delle numerose incisioni che compongono il repertorio di modelli. L’intento è di chiarire logiche e meccanismi della manipolazione operata da Vittone sui progetti propri e altrui a uso della pubblicazione. Non si tratta soltanto di un retaggio di forme architettoniche appartenenti a una tradizione consolidata: a emergere è anche una precisa continuità nell’impostazione stessa della didattica dell’architettura, che Vittone acquisisce da Juvarra a Torino più che nell’Accademia romana, e che consiste nel coniugare lo studio del disegno alla prassi operativa del cantiere

    Giovanni Battista Borra e la parrocchiale di Trinità

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    Le vicende della costruzione della parrocchiale di Trinità, presso Fossano, in Piemonte, a metà Settecento, indagate attraverso l'opera dell'architetto Giovanni Battista Borra

    L'Oratorio di Francia e l'architettura. Regole, pratiche e progetti per le fabbriche di una congregazione post-tridentina. Da Pierre de Bérulle ad Abel-Louis de Sainte-Marthe (1611-1696).

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    Lo studio del rapporto tra ordini religiosi e architettura costituisce un filone importante della recente storiografia architettonica, avviato per quanto riguarda l’età moderna dalla indagine sulla Compagnia di Gesù, assurta a caso storiografico tra le decine di nuove congregazioni religiose sorte in seno alla Riforma cattolica. Poiché molte di queste congregazioni sono nate al di qua delle Alpi, gli studi hanno privilegiato il contesto italiano, senza dubbio stimolante. Ma anche la Francia di primo Seicento, una volta superati i travagli delle guerre di religione, fu attiva protagonista del rinnovamento spirituale e organizzativo della Chiesa, assistendo nel giro di pochi decenni alla fondazione di nuovi ordini, tra cui l’Oratorio di Gesù istituito a Parigi nel 1611 da Pierre de Bérulle. Gli Oratoriani, che, nonostante l’omonimia e gli ideali apostolici condivisi, furono sempre indipendenti e distinti dalla congregazione romana di san Filippo Neri, ebbero il loro centro a Parigi e furono attivi quasi esclusivamente sul territorio transalpino fino alla Rivoluzione. Dediti principalmente al perfezionamento del sacerdozio, furono sempre più chiamati all’istruzione dei giovani e alla conduzione dei collegi, oltre che dei seminari, entrando in questo modo in forte competizione con i Gesuiti. I padri dell’Oratorio sono, perciò, conosciuti soprattutto per il loro ruolo di congregazione insegnante, oltre che per l’importante eredità spirituale di Bérulle. Nonostante la voluminosa bibliografia prodotta nell’ultimo secolo e in anni recenti, il loro rapporto con l’architettura e i loro edifici non hanno, invece, mai destato particolare curiosità fra gli studiosi. Eppure questa congregazione in due secoli di vita ha costruito decine di chiese, collegi, seminari, case in tutta la Francia. Una tale lacuna è legata senz’altro alla maggiore attenzione prestata alle principali occupazioni che distinsero i preti dell’Oratorio: l’insegnamento e la dottrina. Ma in parte deriva anche dal fatto che gli Oratoriani non codificarono una propria peculiare visione dell’architettura, mentre produssero un corpus di studi letterari e teologici notevole per quantità e qualità. Se la storiografia ha potuto speculare sul «modo nostro» dei Gesuiti o sulle istruzioni edilizie lasciate dai fondatori di altri ordini regolari, non ha trovato, invece, appigli concreti per gli Oratoriani, dal momento che essi non definirono né adottarono alcun modello per le loro chiese e per le loro residenze. Tuttavia, l’analisi delle pratiche e dei meccanismi della loro produzione architettonica, intrecciata con alcuni casi particolari di costruzione dei loro templi, lascia emergere spunti che sembrano particolarmente interessanti per una miglior comprensione della teoria e della prassi architettonica delle congregazioni post-tridentine

    A sustainability-oriented methodology to compare production strategies: The case of AM-based remanufacturing

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    The implementation of sustainability principles is becoming fundamental for companies, also for creating added value in the production processes. Production managers should not consider only the economic-financial aspects in their decisions, but also the environmental and social implications to extend the benefits to all current and future world populations. This vision requires to develop and apply sustainability-oriented methodologies to compare alternative production strategies. This paper contributes to addressing this problem by proposing a methodology that allows comparing different production strategies by considering their sustainable impact, starting with the definition of their processes. An aggregated sustainability index has been designed for this purpose. Thus, the paper contributes to the literature on the evaluation of sustainability through the development of a methodology, which can be used by the practitioners as a decision support tool to identify the most sustainable production strategy according to the objective of the company and the specific production process considered. Then, the proposed methodology has been applied to compare two different production strategies, i. e., AM-based remanufacturing and the production of new components. A simulation model has been implemented to reproduce the behaviour of the two competing production strategies. Although the results depend on the utilized data, this application showed that it is possible to distinguish different areas of convenience for each strategy. Moreover, findings revealed that the sustainability of the production strategies is strictly connected to the adopted technology and the importance given to the economic, environmental and social aspects by the company

    The impact of Additive Manufacturing on Supply Chain design: a simulation study

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    Additive Manufacturing is a production technology, which completely differs from the traditional subtractive approach. Because its different nature, its application could cause strong changes in supply chains and it could affect the relationship between the supply chain players. This paper proposes a quantitative evaluation of the Additive Manufacturing effects on the supply chain performance, considering different system configurations. A simulation model has been implemented in order to reproduce the behavior of the players and compare different scenarios. Both additive and traditional technologies have been modelled in order to compare their efficiency. Moreover, different supply chain configurations have been tested to assess the additive production feasibility combined with different supply chain structures. Results confirm that Additive Manufacturing provides good improvements in supply chain performances offering significant benefits in the decentralized solution

    Introduzione

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    The eleven texts gathered in this special collection are characterized by a certain diversity. They are, indeed, based on different methods of historical analysis rooted in the various professional paths of their authors (architectural history, the history of art, medieval and early modern history, musicology…). However, one goal is common and has guided the selection: Archistor readers are offered detailed insights on specific aspects of Bernardo Vittone’s work and professional career. By choosing to cast a closer look on specific events, texts and documents, new elements have emerged both from little known episodes in the architects’ career, and from scenarios that were previousy considered as sufficiently investigated. Among the topics that are discussed, are the forbidden books hidden in the inventory of Vittone’s library, the complex web of visual references incorporated in the Istruzioni’s illustrations, the new coordinates to be assigned to Vittone’s education, Vittone’s musical competences, and the sequence of events that explain the dispersion of his graphic legacy in different archival collections. A final essay provides a useful synthesis and an assessment of critical literature. Thanks to these new insights, some of which escape narrow definitions of architectural history, our assessment of Vittone’s role in eighteenth-century Italy, 250 years since his death in 1770, becomes more complex and, hopefully, more contradictory.Gli undici saggi che compongono questa speciale raccolta denotano una certa diversità. Si fondano infatti su metodi di analisi storica radicati nei vari percorsi professionali dei loro autori (storia dell'architettura, storia dell'arte, storia medievale e dell’età moderna, musicologia...). Eppure, un obiettivo comune c’è e ha guidato la selezione: offrire ai lettori di Archistor approfondimenti su aspetti specifici dell’opera e del percorso professionale di Bernardo Vittone. Scegliendo di gettare uno sguardo più attento su specifici eventi, testi e documenti, sono emersi nuovi elementi sia da episodi poco noti della carriera dell'architetto, sia da scenari ritenuti già sufficientemente indagati. Tra i temi affrontati ci sono i libri proibiti nascosti nell’inventario della biblioteca di Vittone, la complessa rete di riferimenti visivi incorporata nelle illustrazioni delle Istruzioni, le nuove coordinate da assegnare alla formazione di Vittone, le sue competenze musicali, la sequenza di eventi che spiegano la dispersione del suo lascito grafico in diversi fondi archivistici. Un saggio finale fornisce un’utile sintesi e una valutazione della letteratura critica. Grazie a questi nuovi approfondimenti, alcuni dei quali sfuggono a definizioni ristrette di storia dell'architettura, la nostra valutazione del ruolo di Vittone nell'Italia del XVIII secolo, a 250 anni dalla sua morte nel 1770, diventa più complessa e più contraddittoria

    Economic and Environmental Sustainability for Aircrafts Service Life

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    Aircrafts are responsible for a significant environmental impact mainly due to the air pollution caused by their motors. The use of composite materials for their production is a way to significantly reduce the weight of the structures and to maximise the ratio between the payload weight and the gasoline consumption. Moreover, the design phase has to consider the cost of different operations performed during the aircraft service life. During the entire life cycle, one of the main costs is the maintenance one. In the current literature, there is a lack of knowledge of methods for maintenance cost estimation in the aircraft industry; moreover, very few environmental assessment methods have been developed. Thus, the aim of this paper is to define a new method to support the aircraft design process; both the environmental and the economic dimensions have been included with the purpose of assessing the aircraft sustainability during its service life. A green index has been identified mixing the maintenance cost and an environmental parameter with the aim of identifying the greenest solution. A final practical application shows the feasibility and the simple application of the proposed approach
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