Pricing in two-sided markets and social Networks

This work analyzes the problem of optimal pricing policies in markets characterized by cross-group network externalities (two-sided markets) and in the presence of information held by companies about the social network of consumers. The thesis is divided in three chapters, each one readable as a distinct paper. The first chapter aims at providing a comprehensive overview of the state of the art in the literature of two-sided markets, i.e. markets characterized by the presence of platforms serving different groups of consumers linked with each other by network externalities. In particular, chapter 1 explains the main trade-offs and issues raised in the literature concerning different market structures (monopoly vs. oligopoly), exclusivity of the service (multi- vs. single-homing), price instruments (membership vs. transaction fees), type of externality (inter- vs. intra- group), interest of customers in quality and type of price discrimination (cross- vs. within-group). Chapter 2 is closely related to the first and aims at investigating about a very recent direction of the research in two-sided market. In particular, it provides an analysis of the practice of firms to offer different prices to consumers according to the past purchase behavior (BBPD) in the context of two-sided markets. In a two period model, two platforms compete for heterogeneous firms and end-users. Our contribution is that we allow platforms to discriminate prices on the users' side according to their past purchase behavior. The main findings are two. In the second period game with market shares taken as given, each platform may find it optimal either to offer discounts to rivals' users or to reward loyalty, depending on the number of users attracted in the past. Moreover, switching towards both platforms occurs if and only if the inherited market partition is symmetric enough. Making the first period game endogenous, BBPD affects both ex-ante and ex-post competition. Ex-post competition is strengthened compared to the regime in which a uniform price is charged in users' side. Ex-ante competition is relaxed (intensified) if users are the low (high) value group. The overall effect on inter-temporal profits of platforms is negative, confirming the previous results of BBPD literature. Chapter 3 changes completely topic compared to the first two. Specifically, it models the strategy of a monopolist that offers rewards to current clients in order to induce them to activate their social network and convince peers to buy from the company. In presence of heterogeneous search costs and reservation prices, this network-activation reward program may serve to expand the client base through a flow of information from informed to uninformed consumers. The offer of the monopolist affects individual incentives of aware people to share information, determining a minimal degree condition for investment. The optimal unitary reward balances the information spread effect (i.e. more receivers) and the crowding effect (i.e. less individual incentives) of an increase in the number of speakers. The monopolist always finds it profitable to use the bonus. Nevertheless, its introduction has ambiguous effects on the price and profits, depending on the process of spread of information and, in turn, on the network structure

Technology adoption and specialized labor

Empirical evidence identifies shortages of specialized labor as one of the main obstacles to technology adoption. In this paper, we explain this phenomenon by developing a model in which firms require specialized labor to produce with a new (more efficient) technology. We assume that the cost of specializing labor increases with the efficiency gains that can be attained through the new technology. This reveals two opposing effects on the endogenous share of specialized labor. On the one hand, there is a wage effect by which efficiency gains widen the wage gap between specialized and unspecialized workers, raising the share of specialized labor. On the other hand, there is a learning effect by which efficiency gains increase specialization costs, reducing the share of specialized labor. We show the learning effect will dominate when products are sufficiently differentiated

ECACL (European and Chinese Approach to Commercial Law)

L'ordinamento cinese ha avuto, negli ultimi decenni, una profonda evoluzione, per molti aspetti correlata alla clamorosa crescita in termini economici di cui \ue8 stata protagonista la Repubblica Popolare. Questo ha fatto s\uec che all'enorme interesse riservato dall'imprenditoria occidentale a tale mercato si sia accompagnata una crescente attenzione della dottrina europea e nordamericana nei confronti delle innovazioni che hanno caratterizzato, in tempi recenti, quell'ordinamento giuridico. Il fenomeno, proprio per via della sua correlazione con la sottostante realt\ue0 economica, ha interessato in maniera particolare il diritto commerciale, ossia quella branca del diritto che ha certamente, tra i diversi suoi ambiti d'indagine, i temi dell'innovazione e della globalizzazione. La conoscenza, in Europa, delle soluzioni normative implementate in Cina a partire dagli scorsi anni '80 \ue8 tuttavia \u2010 per motivi storici, geografici e per l'ostacolo costituito dalle rilevanti differenze linguistiche \u2010 ancora oggi insufficiente, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti attuativi. In effetti la dottrina italiana, nella sua quasi totalit\ue0. ha sempre privilegiato, nel proprio approccio comparatistico, l'Occidente all'Oriente, e ci\uf2 \ue8 ancor pi\uf9 vero se ci si limita a considerare gli studi giuridici caratterizzati da una specifica attenzione alle ragioni economiche: la carenza d\u2019innovazioni in ambito economico che ha contraddistinto la realt\ue0 cinese lungo gran parte del Novecento, in uno con la difficolt\ue0 a reperire dati su tale ambito, hanno difatti costituito un serio impedimento a questa tipologia di studi. Le lacune ricordate abbisognano, tuttavia, di essere colmate. Lo sviluppo dell'apparato produttivo e commerciale della Cina ha infatti poggiato anche su un ordinamento giuridico sempre pi\uf9 articolato e sofisticato e per ci\uf2 stesso contrassegnato da istituti di cui \ue8 bene che il legislatore italiano abbia compiuta conoscenza. Il progetto di seguito descritto intende quindi contribuire a colmare tale gap, tramite un'attenta disamina di taluni, specifici aspetti del diritto commerciale cinese, nell'ottica di appurare quali scelte legislative possano essere utilmente recepite nella nostra realt\ue0 giuridica, alla luce di criticit\ue0 e aspetti positivi. A ci\uf2 si giunger\ue0 tenendo ovviamente in considerazione i diversi modelli di sviluppo economico implementati: da un lato il c.d. \u201csocialismo di mercato\u201d, dove lo Stato svolge una funzione di pianificazione complessiva e partecipa in prima persona all'agone imprenditoriale, dall'altro una tendenziale adesione ai principi liberisti, con l'autorit\ue0 statuale che in linea di principio si limita a reprimere e, prima ancora, prevenire, le condotte abusive poste in essere dai competitor privati. La ricerca che qui si propone sar\ue0 condotta utilizzando differenti metodi interpretativi \u2010 fra cui quello noto come law and economics \u2013 cui accederanno profili di analisi economica in senso stretto. Le numerose modifiche apportate in questi ultimi anni, al sistema di diritto commerciale cinese, hanno suggerito di procedere ad una selezione che trova il suo filo conduttore nel principio della libert\ue0 d'impresa, il quale presenta una differente estensione, all\u2019interno dei due ordinamenti oggetto di disamina, in virt\uf9 delle diverse strategie politiche di base. Conseguentemente, sono state individuate le seguenti aree di ricerca, sulla base delle considerazioni esplicitate nel paragrafo \u201cIdea e obiettivi\u201d: libert\ue0 d'impresa sul piano organizzativo nel diritto societario cinese; capitale e responsabilit\ue0 dei soci: raffronto tra Italia 2 e Cina; la responsabilit\ue0 sociale d'impresa in Cina; la nuova legge cinese sulle class action in materia di securities; propriet\ue0 intellettuale e IA: Europa e Cina a confronto; accesso al mercato cinese e scelte organizzative nei processi d\u2019internazionalizzazione. L'invito presente nel bando a varare un progetto che coinvolga il Dottorato di ricerca attivo presso l'Ateneo maceratese viene accolto sotto due profili. Innanzitutto, il gruppo vede tra i partecipanti una studentessa del Corso di Dottorato in Diritto e innovazione. Inoltre, si proporr\ue0 al Collegio dei Docenti del Dottorato l'inclusione, nel programma istituzionale di attivit\ue0, dei seminari che saranno organizzati nell'ambito del progetto e del convegno che concluder\ue0 quest'ultimo, cos\uec da esporre ai dottorandi i risultati delle ricerche svolte in un contesto di confronto e arricchimento reciproco. L'attivit\ue0 di disseminazione e divulgazione dei risultati parziali e finali del progetto avr\ue0 luogo attraverso seminari e pubblicazioni scientifiche in riviste di classe A e open access. Inoltre, la comunicazione dei risultati conseguiti avverr\ue0 anche tramite iniziative \u2013 quali conferenze e workshop \u2013 destinate a svolgersi attraverso i canali extra\u2010accademici rappresentati da Confindustria Macerata, in quanto rappresentativa di una categoria naturalmente interessata ai risvolti pratici delle ricerche condotte, e dagli Istituti Confucio di Macerata e Venezia, in quanto punti di riferimento privilegiati di ogni iniziativa volta ad incrementare la conoscenza della realt\ue0 cinese. La presentazione del complesso dei risultati raggiunti avverr\ue0 invece in un convegno conclusivo, con la partecipazione in presenza dell'intero gruppo e di esperti esterni ad esso. I lavori progettuali si concluderanno con la pubblicazione, auspicabilmente all'interno della Collana curata dal Dipartimento di Giurisprudenza UniMC e comunque in open access, degli atti del convegno. \uc8 infine previsto il deposito telematico presso il Laboratorio di innovazione delle registrazioni dei seminari, del convegno e del materiale informativo medio tempore prodotto. Responsabile del progetto \ue8 il prof. Alessio Bartolacelli, coordinatore scientifico \ue8 il dott. Carlo Emanuele Pupo. Il gruppo di ricerca \ue8 formato da studiosi dotati di competenze adeguate alla realizzazione del progetto ideato e che si sono gi\ue0 confrontati con le metodiche proprie delle collaborazioni scientifiche. Il team dei giuristi \ue8 interamente riconducibile all'area privatistica, atteso che ricade nell'ambito del diritto privato la disciplina delle transazioni tra privati e la configurazione, da parte dei consociati, del modello organizzativo da utilizzare nell'esercizio dell'attivit\ue0 economica. Il team degli economisti, con i quali s\u2019instaurer\ue0 quel dialogo interdisciplinare richiesto dal bando, garantisce la massima coesione, data la comunione di metodiche di lavoro. L'attivit\ue0 di ricerca sar\ue0 caratterizzata da una continua dialettica interdisciplinare

Poaching in media: Harm to subscribers?

Two media platforms compete for heterogeneous users bothered by commercials and sell advertising spaces to firms. In a two-period model, media are allowed to condition subscription prices on the past behavior of users. Within-group price discrimination intensifies media competition on the firms' side, as some firms advertise only on one media outlet (single-home), where they can meet early users and switchers. As a consequence, advertising revenues are reduced and this puts an upward pressure on subscription prices. However, price discrimination also induces stronger within-group competition to poach the rival's users. Depending on the balance between these two forces, conditioning subscription prices on past behavior might be beneficial or detrimental to users, whereas it is always detrimental to platforms. In relation to within-group uniform pricing, total welfare might increase or decrease, as the lower advertising intensity may entail either underprovision or a mitigation of overprovision of advertisements

Behaviour-based price discrimination with cross-group externalities

Two platforms compete for heterogeneous firms and consumers. Platforms are allowed to discriminate prices on the consumers\u2019 side according to their past purchase behaviour. The findings of the paper depend on two dimensions: the relative cross-side externalities and the consumer discounting relative to platform discounting. Price competition is strengthened in the poaching phase compared to the case where a uniform price is charged in both sides, whereas the early price competition is relaxed if firms exhibit weaker externalities than consumers and if the latter discount sufficiently the future. The overall effect on inter-temporal profits of platforms is negative, but consumers might be harmed by BBPD when they discount sufficiently the future. Finally, depending on consumers\u2019 discounting, total welfare may increase or decrease going from the uniform pricing to the discriminatory pricing

Pricing based on consumers’ behaviour and interconnections

Nowadays, the improvements in obtaining and processing information and the development of big data are increasingly important matters from an ethical as well as an economic viewpoint. On the one hand, such phenomena imply the access to individuals’ sensitive information raising issues concerning their privacy. On the other hand, firms show clear-cut incentives to engage in targeting strategies such as personalised rebates, bring-a-friend rewards, targeted prices in online social networks. The goal of this thesis is to provide some theoretical explanation of the incentives of firms to use the information and how the distribution of surplus is affected by that use. The manuscript is divided into three chapters, each one readable as a distinct paper. The first two chapters investigate the consequences of pricing policies based on the past purchase behaviour of consumers in markets characterised by horizontal and vertical differentiation (Chapter 1) and by cross-group network externalities (Chapter 2), whereas the third one proposes a network-based analysis of referral bonuses (Chapter 3). The first paper demonstrates that firms might converge to asymmetric pricing behaviours leading to one-direction switching. These equilibrium behaviours lead to the exit of the low-quality firm the market and, under certain conditions, will result in a detriment for consumers in relation to uniform pricing, overturning the welfare results of the previous literature. The second paper presents a model of two-sided markets in which, after a first round of purchases, platforms are allowed to price-discriminate in the subscribers’ side. The model shows that stronger cross-group externalities make two-direction switching less probable. Moreover, second-period competition is strengthened compared to the case intra-side uniform pricing, whereas in the first period it is relaxed if subscribers exhibit stronger externalities than firms. The model presented in Chapter 3 shows how the level of referral bonuses strongly depends on the distribution of connections in the social network. While in random networks, the bonus is set in such a way that roughly the most popular half of informed consumers spread the voice, in scale-free networks we expect a bonus such that only the very connected people are incentivased.(ECGE - Sciences économiques et de gestion) -- UCL, 201