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I recenti sviluppi della regolazione indipendente in Europa, alla luce del modello organizzativo emerso con l'istituzione dell'acer: alcune riflessioni a margine di una recente sentenza della corte di giustizia e del quadro amministrativo europeo dopo Lisbona
The Agency for the cooperation of energy regulators (Acer) represents
an important improvement in the traditional figure of the
European regulatory agency, because it creates a new model of
European administrative organization. This model is structured on
the functioning of European networks and is based on the independence
paradigm. The employment of this (new) model can be considered
an interesting instrument for the regulation of markets in the
EU, solving some structural problems of the political power. However,
this can also be a potential threat for the democracy. For these
reasons, it is essential to analyze the evolution of Acer and the main
features of its model. It is also fundamental to analyze the most
important elements and principles of EU primary law and EU
secondary law concerning energy regarding the new model as well as
significant jurisprudence. In fact, the main aim of this article is to
understand, in the light of EU legal framework, positive and negative
aspects of this new model in order to offer, if possible, a useful
contribution to the general debate of independent regulation in
Europe
Sustainable and smart city. Resoconto della lezione tenuta dal prof. Jean-Bernard Auby, professeur de droit public Ă sciences politiques, ecole de droit, Paris
Il presente resoconto, muovendo dall'analisi dell'evoluzione del diritto urbanistico nell'ordinamento francese e italiano, che pone in evidenza rilevanti profili di criticitĂ , specie sul piano giuridico, giunge a delineare i contorni di un nuovo modello di studio di tipo "olistico", denominato "diritto della cittĂ " o, meglio, "diritto alla cittĂ "
Taranto, deliberazione del consiglio comunale 28 dicembre 2016, n. 250
Analisi e commento del regolamento comunale, alla luce di regolamenti similari, nonché del modello di amministrazione condivisa ivi contemplat
Legge sul “Dopo di noi” e strumenti di destinazione funzionale e patrimoniale in capo ai privati: brevi riflessioni alla luce del principio di sussidiarietà orizzontale
Il presente contributo mira a ripercorrere i principali contenuti presenti nella legge 22 giugno 2016, n. 112, la c.d. “Legge sul Dopo di noi”, che ha innovato l’ordinamento interno, mediante la previsione di un complesso di misure specificamente concepite per la tutela del “disabile grave”, ex art. 3, co. 3, l. 5 febbraio 1992, n. 104. In questa prospettiva, il lavoro tiene conto di due linee direttrici volte rispettivamente alla erogazione di finanziamenti pubblici per la promozione di soluzioni abitative massimamente “comunitarie” e alla promozione di strumenti e/o azioni di diritto privato, accompagnati da un regime fiscale di favore. Con riferimento a questi ultimi profili, comunque, il focus è incentrato sui trusts, sui vincoli di destinazione ex art. 2645-ter c.c. e sui fondi speciali, disciplinati con contratto di affidamento fiduciario. In specie, l’indagine è tesa ad analizzare la configurazione pubblicistica sottesa a questi strumenti, desumibile dalla lettura della legge in esame, che si antepone, idealmente, alla classica configurazione privatistica, prevalente sul piano interno. Più in particolare, l’analisi degli istituti verrà condotta alla luce del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale, onde scorgere, in ultimo, elementi di coerenza e di criticità rinvenibili nel diritto positivo
Le aree marittime presenti nella laguna di Venezia sono beni comuni
Il presente contributo analizza la sentenza n. 53/2018, con cui la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per il Veneto, è intervenuta, per quanto di interesse, sulla natura demaniale di alcune aree marittime inscritte entro la laguna di Venezia, definendole "beni comuni". In questa prospettiva, il lavoro mira, anzitutto, a ricostruire le argomentazioni addotte dai giudici contabili nel corso del giudizio – che risultano fondate sul diritto positivo, su di una recente giurisprudenza e su di un risalente indirizzo dottrinario – per poi indugiare sul tema dei beni comuni, fornendo, inoltre – nei limiti del possibile – alcuni suggerimenti operativi nei confronti delle amministrazioni marittime competenti tout court al rilascio delle concessioni demaniali ex art. 36, cod. nav
Bisceglie, deliberazione del consiglio comunale 27 aprile 2016, n. 45
Analisi e commento del regolamento comunale, alla luce di regolamenti similari, nonché del modello di amministrazione condivisa ivi contemplat
Ostuni, deliberazione del Consiglio comunale, 25 novembre 2014, n. 54
Analisi e commento del regolamento comunale, alla luce di regolamenti similari, nonché del modello di amministrazione condivisa ivi contemplat
Ravenna, deliberazione della giunta comunale, 16 luglio 2015, n. 108327/75
Analisi e commento del regolamento comunale, alla luce di regolamenti similari, nonché del modello di amministrazione condivisa ivi contemplat
I fondi paritetici interprofessionali e il (dubbio) richiamo alla sussidiarietĂ orizzontale
Analisi e commento della sentenza alla luce del principio di sussidiarietĂ orizzontal
Bergamo, deliberazione del consiglio comunale 19 gennaio 2016, n. 4
Analisi e commento del regolamento comunale, alla luce di regolamenti similari, nonché del modello di amministrazione condivisa ivi contemplat
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